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mercoledì 9 maggio 2007

9 Maggio: basta coi fascisti in Tocqueville ed in Estonia !

Nel glorioso sessantaduesimo anniversario della Grande Vittoria della Guerra Patriottica vinta dalla Gloriosa e Liberatrice Armata Rossa contro i nazifascisti europei, Armata giunta in soccorso alla quasi soccombente Inghilterra ed agli Stati Uniti ormai alle corde dopo Pearl Harbour, e che praticamente da sola ha condotto al progresso in questi anni Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia, Ungheria, Romania, Cecoslovacchia, Bulgaria, Jugoslavia ed Albania, regalando loro decenni di prosperità,libertà e benessere, non possiamo che associarci ed esprimere solidarietà ai coraggiosi resistenti che lottano in Tocqueville ed in Estonia per la cacciata dei fascisti revisionisti razzisti !

Condanniamo ampiamente il tentativo in atto da parte dei neo-fascisti di Triares/TRN di trasformare Tocqueville in una roccaforte di biechi revisionisti e revanscisti che, nell' assurda pretesa di una libera circolazione di idee, vorrebbero avere uno spazio che non meritano se non esclusivamente che nelle fogne dove dovrebbero tornare.

Allo stesso modo condanniamo con forza l' aggressione delle Forze di Polizia Estoni che stanno torturando a Tallinn migliaia di cittatidini estoni russofoni che non vogliono che sia spostata la Statua dell' Armata Rossa che ricorda come l' internazionale comunista abbia provveduto a liberare l' Europa dal nazifascismo, e che forze reazionarie e revisioniste, in Italia così come in Estonia, vogliono mettere in discussione, magari ricordando il Patto Ribbentrop-Molotov e la dizione estesa del nazismo, cioè nazionalsocialismo, come se gli unici due Regimi Totalitari del XX Secolo (Gianfranco Pasquino "Nuovo corsodi Scienza Politica" Il Mulino. Il Prof Pasquino , cattedrattico bolognese, si è Laureato con Bobbio e specializzato con Giovanni Sartori...) potessero essere minimamente comparabili ed assimilabili (Ernst Nolte, Alain de Benoist, Hannah Arendt, Jacques Bainville,Elie Halewy, George Orwell, Andrè Gide, Simone Weil, Bernard Shaw, Francois Furet).

Vigiliamo, dunque, perchè non devono passare, e NO PASARAN !

FIRMATO:

Il Comitanto di Resistenza Italosovietico contro i nuovi fascismi.

Si ringrazia per lo spunto il sito del Partito Comunista della Federazione Russa ( http://www.kprf.ru ) che il giorno 12 gennaio 2007 ha scritto:

"“Il PCFR fa appello ai partiti comunisti e operai fratelli, ai parlamenti dei paesi membri dell’Unione Europea, all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, all’OSCE e alle altre strutture europee perchè le azioni delle autorità estoni vengano sottoposte immediatamente a giudizio e siano assunte prontamente misure, al fine di bloccare la rinascita del fascismo in Estonia e il sacrilegio che si sta preparando nei confronti dei monumenti e i memoriali dei combattenti della coalizione anti-hitleriana”.

La bandiera nell' immagine non è una mia creazione, ma viene sventolata a Mosca il 9 Maggio e il giorno della Rivoluzione d' Ottobre dai Nazionalbolscevichi, curiosi giovanitristi russi che non sanno quel che dicono e fanno...


Ovvero: come si bolla iniquamente di fascismo chiunque non la pensi in modo politicamente corretto, a cominciare dalla piccola Repubblica Estone in questi giorni tacciata di fascismo; Repubblica Baltica che insieme alle consorelle Lituania ed Estonia fu la testa di ponte per il crollo del muro di Berlino. E non per niente per mesi le tre Bandiere Baltiche sventolarono in Piazza dell' Università a Bucarest occupata dagli studenti anti-neo-comunismo che ion Iliescu definiva "Teppisti e fascisti". Studenti sgomberati a forza dalle picconate dei minatori antifascisti nel Maggio 1990.

1 commento:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 09 Maggio 2007 - 19:50

Vedi,
forse i "nostri" che scrivono quelle cappellate non sanno che i bravi sovietici deportarono il 95% della popolazione estone e dei quali non si sa più nulla.
Forse non sanno che l'armata rossa entrò in Estonia quando non c'erano già più tedeschi ma che questo non gli impedì di radere completamente al suolo Tallin il cui muro più alto (conservato in un museo all'aperto) alla fine non era più alto di 20 cm.
Forse non sanno che per impedire agli Estoni superstiti di fuggire in Finlandia (attaccata anck'essa non ostante i trattati http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_Finlandia ) furono costruiti su tutta la costa del baltico recinzioni con filo spinato ed altane ogni 100 metri. Praticamente gli estoni erano in un'immensa prigione.
Bisqui
#2 10 Maggio 2007 - 17:05

Sapevo, Bisqui, che saresti
intervenuto :-))) !

Finlandia che ebbe indebitamente dei tagli al territorio.
Chissà quando si potrà discutere dei ritorni ai vecchi confini ?
Vandeaitaliana
#3 10 Maggio 2007 - 20:05

La Finlandia ha rinunciato a quei territori. Pensa che la Russia li voleva restituire in cambio dell'affitto dei porti e della fornitura di alta tecnologia.
Il fatto è che la Finlandia non se l'è sentita di accollarsi un paio di milioni di nullafacenti mafiosi russi (finlandesi completamente denaturalizzati)
Ho delle foto dell'Estonia che ho fatte appena mi è stato possibile entrare nell'ex URSS ( passando dal mare :-) )
Prima o poi le pubblicherò
Bisqui