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giovedì 16 settembre 2010

Ecco perchè Sarkozy sbaglia con i Rrom...

Tranquilli, non sono improvvisamente impazzito...nè mi sono attaccato alla bottiglia come dichiara qualche mentecatto. No, il fatto è che il Presidente Francese, che finalmente sta facendo qualcosa di Destra, pur avendo tutte le ragioni per espellere gli indesiderati dal proprio paese, sbaglia l' indirizzo del mittente di partenza dei Rrom, facendoli arrivare a Bucarest. Meglio infatti avrebbe fatto a mandarli in India, la loro vera terra di partenza. Dato confermato anche dalla loro lingua, dai loro costumi, dalla loro religione sempre infarcita di divinità nonostante il Cristianesimo o l' Islamismo ufficialmente dichiarato e dai loro tratti somatici. Non solo, infine: anche nelle abitazioni troviamo coincidenze. Nella prima foto si vede una casa di una famiglia di Rrom benestanti della città Rumena di Heudin. Ora non si tratta di essere un discreto conoscitore della città di Benares (nome politicamente scorrettissimo di Varanasi...) come il sottoscritto (per motivo di lavoro) per notare evidentissime analogie architettoniche con molti edifici della Città Santa Indiana(nella seconda foto più in basso),da dove, secondo molti studiosi, avrebbe origine il popolo Rrom. Ed è noto che a Benares i ghats, rampe di scale che scendono al Gange, sono piene di intoccabili, casta indiana che ha dato origine al nome greco di Atzinganoi. E chi passasse per tali ghats potrebbe rendersi conto dell' abituale prassi dei questuanti, abituati ed istruiti fin da piccoli al furto, cosa per loro lecita. Impensabile, certamente, per i gli zingari europei. O no ?

Inoltre, ai piccoli questuanti di Benares, gli amorevoli genitori sono usi tagliar loro mani e/o piedi per impressionare maggiormente il pellegrino pronto alla pratica dell' elemosina.

Se qualcuno avesse qualche ulteriore dubbio, guardi infine la bandiera adottata dalla comunità Rrom e quella indiana.

Dunque, Monsieur Le President, i prossimi aerei li rimandi in India. Merçi. Grazie. Multumesc !!!!

martedì 14 settembre 2010

C'era una volta il Postino...

Ieri Monsoreau ha fatto un ottimo punto sulla situazione della scuola italiana, http://blacknights1.blogspot.com/2010/09/cera-una-volta-la-scuola.html#links

ma non è l' unica nota dolente italiana. Per esempio, ho appreso in questi giorni che presto la Posta cesserà di essere consegnata al Sabato. Dal 20 Settembre in alcuni comuni pilota, poi dall' 11 Ottobre piano piano si estenderà a tutto il resto della penisola. E così una figura un tempo mitica nei piccoli centri, il Postino, colonna portante della ruralità insieme al Barbiere, la Maestra, il Maresciallo dei Carabinieri, il Capostazione ed il Parroco, perderà ulteriore importanza, valore e significato. Si, d' accordo, già ora non è più quello dei vecchi film in bianco e nero che recapitava una missiva anche tra un metro di neve, con la vecchia bici e la tracolla trabordante di posta; già da tempo i pacchi te li recapita un corriere menefreghista, spesso peruviano o nordafricano; che quasi sempre ti infila la cartolina di "mancata consegna" già furbescamente preparata la sera prima. Lo stesso postino è un mestierante sindacalizzato che ti lancia la busta nella feritoia e scappa, magari col pensiero al secondo (ed a volte pure al terzo...)lavoro. A volte accorpa la posta, e così un giorno o due o tre la casella è vuota, ed a volte straripa di buste. Sotto le Feste, poi, i ritardi sono stratosferici, quando poi la cronaca non ci informa della scoperta del Postino infido trovato a buttare la posta tra i rifiuti oppure che s'era intascato assegni e Carte di Credito.

Già non c' era più il Postino d' un tempo, spesso invitato da un' anziana sola soletta a bersi un caffettino ristoratore od un nocino fatto in casa. Anziana in attesa della lettera da un parente lontano. Già sostituita dalla posta elettronica era precocemente scomparsa la Busta d' Amore, profumata, contenente piccoli ricordi, petali di rose, che innamorati romantici ma divisi dalla lontananza attendevano con trepidazione. Quelle Buste che io e Mia Moglie ci siamo scambiate a centinaia, prima da giovani adolescenti, eppoi quasi ventanni dopo, ancora copiose, per riprendere un discorso interrotto per colpe non nostre. Buste che ancora conserviamo ed ogni tanto rileggiamo insieme, con gioia.

Anche i quotidiani cesseranno d' essere consegnati, e più non conforteranno i pensionati in cerca di notizie dal mondo. E di ciò se n'è lamentato l' Osservatore Romano.

Dice: ma se non sai usare Internet, hai la televisione ! Già: Il Grande Fratello, Santoro, TG3, Uomini e Donne, l' Isola dei Famosi...!!!

sabato 11 settembre 2010

La differenza tra bruciare un libro ed una persona.

Come ha scritto ieri Monsoreau, bruciare un libro, è brutto. Per me impossibile. Confesso, come Marcello Veneziani tratto male i miei libri; molti sono sgualciti, qualcuno con le orecchiette, altri con qualche pagina volante, persino con il dorso tenuto insieme con il nastro adesivo, quasi tutti con frasi evidenziate in rosa od arancione e piene di note e commenti con la biro. Eppure, come Veneziani, ho una venerazione per essi, e spesso mi tornano alla mente le parole di Mark Twain: "I soldi spesi per i libri sono sempre ben spesi". Dunque, non potrei mai bruciare le mie due copie del Corano, che pure contengono parole pesanti, come nella Sura VIII, Al' anfal (il Bottino): "Allah è severo nel castigo...I miscredenti avranno il castigo del Fuoco...Non siete voi che li avete uccisi:è Allah che li ha uccisi." "Preparate contro di loro tutte le forze che potrete ed i cavalli addestrati per terrorizzare il nemico di Allah". O come nella Sura IX, At-tawba (Il Pentimento o la disapprovazione): "O voi che credete,combattete i miscredenti che vi stanno attorno,,che trovino durezza in voi". Ed altre ancora. Così come non potrei bruciare bandiere, come spesso, spessissimo viene fatto in molti paesi musulmani o dai soliti no-global sinistri.

Però mentre si fa molto baccano intorno alla notizia del pastore protestante che vuole dar fuoco al Corano, si dimenticano tutti i Cristiani morti bruciati per mano dei terroristi islamici. Incominciando da coloro che l' 11 Settembre erano a bordo degli aerei, bruciati vivi in un istante dai circa 38.000 litri di carburante a bordo, ad una temperatura tra i i 1100 ed i 1200 gradi centigradi. Passando per chi, prima del crollo, fu arso vivo dai vari focolai d'incendo nelle 2 Torri, anche qui alla temperatura di circa 1000 gradi, tra il 93° ed il 99° piano della Prima ed il 77° ed il 85° della Seconda. Ed arrivando a tutti i Cristiani bruciati vivi come Arshed Masih (nella foto), bruciato in Pakistan a Marzo per non essersi convertito all' Islàm. O come Kiran George, violentata ed arsa viva nello stesso mese. Per non parlare delle decine di case e Bibbie date alle fiamme in Pakistan sempre nel solo Marzo.

Bibbie date alle fiamme in tantissimi paesi dalle stesse forze dell' ordine che dovrebbero tutelare la Libertà Religiosa, come in Uzbekistàn o in Cina, nello Yunnàn.

Fino all' incredibile rogo fatto dal Comando USA in Afghanistàn nel maggio 2005, nel nome del politicamente corretto, di centinaia di Bibbie in lingua Dari e Pashtu, per evitare accuse di proselitismo Cristiano. Capito a che punto siamo ???

mercoledì 8 settembre 2010

8 settembre, la storia si ripete.

Oggi, 8 settembre, Gianfranco Fini ha lasciato ufficialmente il gruppo del PdL, al quale era ancora iscritto, per aderire a Futuro e Libertà. Nessuna data avrebbe potuto essere migliore e più significativa di questa. Non sappiamo se sia stata scelta apposta oppure la storia abbia voluto ripetersi ancora una volta per futura memoria.

lunedì 6 settembre 2010

Quanti giovanitristi a Mirabeau !!!

Attraverso una dritta dei molti miei amici, mi è stato segnalato che diversi giovanitristi tocquevillani o ex-tocquevillani di mia conoscenza hanno non solo aderito all' elitario club dei pretorfiniani, ma rappresentano addirittura il fior fiore delle truppe cammellate e da sbarco dell' imponente esercito di Farefuturo. Ben presenti in quel di Mirabeau, superagguerriti.

C'è chi ha tirato in ballo Atreju, Il Gabbiano Jonathan e Frodo Baggins per cercare di accaparrare qualche personaggio caro alla Destra; con argomenti esilaranti, soprattutto a proposito di Padron Frodo. Che l'arguto pretorfiniano farebbe meglio a lasciar perdere poichè, dato alcune sue interviste ed articoli sull' argomento gaio, potrei in futuro veder scritto che Bilbo e Frodo fossero in realtà legati da affettuosa amicizia. Per non parlare di Atreju, preso in prestito proprio da chi ho spesso accusato di essere tra i paladini del nulla. Ma, sappiamo, la coerenza non è nel DNA dei giovanitristi.

Altri, ex-radicali, libertari ed omofili, non hanno fatto che seguire Dalla Vedova in FLI, Futuro e Libertà per l' Italia. Dimostrando così come ben poco, per non dire nulla, ci sia di Destra nel nuovo partito, già pronto per future battaglie su matrimoni strani, fecondazioni allegre e belle morti anticipate dagli allegri chirurgi. Nulla a che vedere coi Balilla andati a Salò a cercar la Bella Morte !

Altri, che in passato si erano vantati di non prendere parte alle oceaniche manifestazioni della Casa della Libertà a Roma, per via di qualche Croce Celtica di troppo, chiamandoci feccia, oppure avevano il vizietto di accusare il Fascismo di essere un socialismo, con estenuante ripetitività ed errando, ieri avranno applaudito a piene mani Messer Fini dire testualmente: "Serve il coraggio politico di ridare vita a quelle riforme che erano nel programma originale del Pdl e di cui non sento parlare: per esempio, il superamento dei due miti fasulli del novecento, la lotta di classe e il mercatismo.". Quella Terza Via sempre inseguita dai 2 mali assoluti italiani, il Fascismo prima, ed il Movimento Sociale Italiano poi. Oppure, solo per l'opportunismo che contraddistingue colui che in passato chiamai novello Talleyrand, citare nientepopodimeno che il Fascistissimo Ezra Pound con quella belliisima frase sulle Idee, troppo abusata anche da chi a volte dimostra di averne poche o nulla.

Avevo visto bene, su questi giovanitristi, anche su un altro che si sta preparando piano piano un posto da parlamentare.

Peccato che non ci sia futuro, per Farefuturo...

A Tocqueville infiltrazioni clericoFasciste ?

Erano mesi che non controllavo, adesso per curiosità ho dato un'occhio:il mio ultimo post in Tocqueville ha ricevuto il bollino verde ! Ecchè càspita, cosa sono queste infiltrazioni clericoFasciste ? Vigilate, Giovanitristi, chè tra poco mi occuperò di voi...molti dei quali presenti in quel di Mirabrutto... Il tempo è sempre galantuomo...

domenica 5 settembre 2010

I Cattivi Maestri chiamano, gli Utili Idioti rispondono...

Voilà, come anticipato nel mio post del 3 settembre, prontamente gli Utili Idioti hanno risposto al richiamo della foresta, contestando ed insultando il povero Schifani, che tutto sarà, ma certamente Fascista non è. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole dell' avvenire; non per niente vogliono allearsi con Farefuturo...

sabato 4 settembre 2010

Fede e Ragione possono coesistere.

"L'uomo è un grande mistero, i suoi milioni di neuroni cerebrali costituiscono un tipo di macchina che uno spirito potrebbe far funzionare, anche se uno spirito è l'agente che fino ad ora è sfuggito alle ricerche degli strumenti più raffinati. Io credo che il nostro io sia una creazione soprannaturale, sia cioè quello che la religione definisce "anima". Attraverso i miei studi ho capito l'unicità di ciascun individuo in quanto creazione di Dio". Sir John Eccles Premio Nobel per la Medicina 1963, per le scoperte sui meccanismi ionici coinvolti nella eccitazione ed inibizione delle parti periferica e centrale della membrana della cellula nervosa.

Profondamente Cristiano, Profondamente scienziato.


Stephen Hawking: l' Universo non ha bisogno di Dio.

"Ciò che comunemente chiamiamo mondo intellettuale si divide in due categorie di persone: coloro che venerano l' intelletto e coloro che lo usano.Coloro che usano l' intelletto non lo venerano, lo conoscono troppo bene. Coloro che venerano l' intelletto, non lo usano, com' è dimostrato dai discorsi che fanno quando ne parlano." G.K. Chesterton

venerdì 3 settembre 2010

Fascisti, carogne, tornate nelle fogne !!!

Come ho più volte scritto, a volte ritornano. Non solo i comunisti, i troll, i beceri, i mentecatti, i giovanitristi che fanno il futuro e tante categorie di questa povera Italasia. Ma anche offese e slogan che speravo relegati al passato. Ma poichè molti politici hanno un passato nelle file dell'estrema sinistra che riemerge di quando in quando, ecco che dalla simpatica ugola dell' ex-cofondatore della cellula bolognese di Avanguardia Operaia, Pier Luigi Bersani, rieccheggia in forma abbreviata quello slogan anni '70 del titolo: "Fascisti, carogne, tornate nelle fogne". Ora, non me ne voglia il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma paragonare il Berlusconismo al Fascismo, come ha fatto Gargamella, mi lusinga assai. Anche se, purtroppo, non è un giudizio esatto. Ma se Silvio riuscirà a costruire il Ponte sullo Stretto di Messina, tale opera sarà forse equiparabile alle Bonifiche Pontine...

mercoledì 1 settembre 2010

Cucù,cucù, Mons. Marchetto non c'è più !!!!!

Eppoi i laicisti irriducibili che gravitano anche a destra non vengano a dire che il Santo Padre non fa nulla. I tempi della Santa Chiesa sono lunghi; a volte occorrono anni, a volte secoli. Non c'è fretta, la Chiesa ragiona con l' Eternità. Ma questa volta sono stati rapidissimi, senza clamore, senza bagliori. Mons. Marchetto in pensione, senza passare dal via, come spiega oggi il Vaticanista Andrea Tornielli sul Giornale:

L’arcivescovo Agostino Marchetto, il segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti che negli ultimi anni più volte ha alzato la voce contro il governo italiano per la sua politica sull’immigrazione, si è dimesso. E le sue dimissioni sono state immediatamente accettate da Benedetto XVI. La decisione di abbandonare l’incarico, da quanto apprende il Giornale, è stata presa spontaneamente dal prelato, intenzionato a dedicarsi allo studio della storia del Concilio Vaticano II, sulla quale ha già pubblicato un volume edito dalla Libreria Vaticana. Lo scorso 28 agosto monsignor Marchetto ha compiuto 70 anni e quel giorno è stata anche comunicata l’accettazione delle dimissioni.
Normalmente i vescovi segretari dei dicasteri vaticani rimangono nel loro incarico fino al compimento dei 75 anni, Marchetto però, in quanto nunzio apostolico, aveva il diritto di ritirarsi prima, com’è accaduto, avendo già maturato anche gli anni di servizio necessari alla pensione. La notizia non è stata pubblicata nel Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede – lo sarà probabilmente al momento della nomina del successore – ma non è un segreto.
Non ci sono state pressioni, (hi hi hi, !) dunque, anche se quanto accaduto nell’ultimo anno e mezzo deve aver in qualche modo pesato nella decisione del prelato vicentino. Come si ricorderà, più volte Marchetto aveva attaccato duramente i provvedimenti del governo in materia di immigrazione e sicurezza. Nel febbraio 2009 definì un’«abdicazione dello Stato di diritto» l’istituzione dei volontari a tutela della sicurezza nelle città, decisa per decreto dal governo Berlusconi. Parole che erano rimbalzate su tutti i media come un’aperta sconfessione del Vaticano nei confronti del provvedimento. Due giorni dopo, il portavoce vaticano aveva diffuso una dichiarazione dettata dalla Segreteria di Stato, che pur non nominando esplicitamente Marchetto, era direttamente collegata alle sue affermazioni e smentiva che quella rappresentasse la posizione della Santa Sede. Il Vaticano, spiegava padre Lombardi, «nei suoi organi rappresentativi, manifesta rispetto verso le autorità civili, che nella loro legittima autonomia hanno il diritto e il dovere di provvedere al bene comune».
Pochi mesi dopo, nel luglio 2009, Marchetto era tornato a criticare il decreto sicurezza, parlando di «criminalizzazione dei migranti». E dalla Segreteria di Stato era arrivata una seconda presa di distanze, questa volta nominale. «Il Vaticano – aveva detto padre Lombardi – come tale non ha detto niente sul decreto sicurezza approvato dal governo italiano. Ha parlato monsignor Marchetto, ma non mi consta che il Vaticano in quanto tale abbia preso posizione». Come dire: il prelato ha espresso una posizione personale.
L’arcivescovo la scorsa settimana, intervistato dall’agenzia francese I-Media, aveva criticato la politica delle espulsioni del Sarkozy e una sua frase, tradotta male da un’agenzia italiana, era stata rilanciata attribuendogli erroneamente un paragone tra l’Olocausto e l’espulsione dei rom.

Grazie, Santità, grazie per aver ascoltato tutte le nostre proteste, le nostre preghiere, le nostre invocazioni ! Che a centinaia abbiamo spedito ed inviato a sostegno della Sua Benedetta Persona, tanto odiata dai molteplici nemici della Chiesa, interni ed esterni !

Dio La protegga e La benedica ! Grazie !