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mercoledì 29 aprile 2020

Carlo Borsani,29 aprile 1945 - 29 aprile 2020.

29 aprile 1945 - 29 aprile 2020.
I partigiani uccidono a Milano il cieco Eroe di Guerra,Medaglia d'Oro e Poeta Carlo Borsani. Cattolicissimo, si battè moltissimo per la pacificazione nazionale durante la II Guerra Civile, avviando il dialogo tra Fascismo Repubblicano ed esponenti della resistenza,con l'avvallo di Mussolini. Nonostante avesse avuto la garanzia di avere salva la vita,fu ucciso barbaramente, ed il cadavere trasportato su un carretto per le vie della città.
Nel 2005 venne proposto al giornalista Gabriele Nissim di ricordare Carlo Borsani con un albero nel Giardino dei Giusti che sorge a San Siro per aver usato «la sua autorità, la sua posizione non secondaria nel Regime, per chiedere al capo della polizia di Milano di impedire che alcune persone fossero deportate.»; Gabriele Nissim rispose: «Non mi sottraggo. Il merito di una persona che ha agito indipendentemente dal proprio credo politico va riconosciuto, io credo che a San Siro si possa piantare un albero per ricordare "il Fascista" Carlo Borsani. Perché i buoni non stanno da una parte sola, e chi non lo riconosce è solo accecato dall'ideologia»: la proposta non ebbe poi seguito.

sabato 25 aprile 2020

Mario Gramsci.

Mario Gramsci, fratello del fondatore del Partito Comunista Italiano nacque a Sorgono nel 1893. Studiò in seminario, ma, ad un certo punto, buttò via la tonaca. Nel dicembre 1911 riuscì ad arruolarsi nell’Esercito. Partecipò alla Prima guerra mondiale ed anche nel dopoguerra continuò ad indossare la divisa conseguendo il grado di sottotenente. A Varese, dove risiedeva, sposò Anna Maffei Parravicini dell’aristocrazia lombarda. 
Fascista della prima ora e primo segretario del fascio di Varese, rimase ferito gravemente in uno scontro con i ‘sovversivi’. Partecipò anche alla marcia su Roma,ad un certo punto lasciò la carriera militare per dedicarsi al commercio dei generi coloniali. Partì poi volontario in Africa orientale e, all’età di 47 anni, partecipò, sempre come volontario, al Secondo conflitto mondiale. Combatté  in Libia, nel 4° Reggimento “Libico”, col grado di capitano.
Fatto prigioniero dagli australiani nel dicembre 1940, fu internato prima in Egitto e poi in Australia. Dopo l’8 settembre 1943 divenne prigioniero non collaboratore. Per questo subì maltrattamenti pesanti e sevizie dagli inglesi prima e dagli australiani,poi. Ma non rinnegò mai il suo credo. Rientrò a Varese molto provato dalla prigionia, nel settembre 1945. Due mesi dopo, a novembre, morì a soli 52 anni. 

La sorella Teresina fu maestra elementare e segretaria del Fascio femminile di Gilarza.