Mario Gramsci, fratello del fondatore del Partito Comunista Italiano nacque a Sorgono nel 1893. Studiò in seminario, ma, ad un certo punto, buttò via la tonaca. Nel dicembre 1911 riuscì ad arruolarsi nell’Esercito. Partecipò alla Prima guerra mondiale ed anche nel dopoguerra continuò ad indossare la divisa conseguendo il grado di sottotenente. A Varese, dove risiedeva, sposò Anna Maffei Parravicini dell’aristocrazia lombarda.
Fascista della prima ora e primo segretario del fascio di Varese, rimase ferito gravemente in uno scontro con i ‘sovversivi’. Partecipò anche alla marcia su Roma,ad un certo punto lasciò la carriera militare per dedicarsi al commercio dei generi coloniali. Partì poi volontario in Africa orientale e, all’età di 47 anni, partecipò, sempre come volontario, al Secondo conflitto mondiale. Combatté in Libia, nel 4° Reggimento “Libico”, col grado di capitano.
Fatto prigioniero dagli australiani nel dicembre 1940, fu internato prima in Egitto e poi in Australia. Dopo l’8 settembre 1943 divenne prigioniero non collaboratore. Per questo subì maltrattamenti pesanti e sevizie dagli inglesi prima e dagli australiani,poi. Ma non rinnegò mai il suo credo. Rientrò a Varese molto provato dalla prigionia, nel settembre 1945. Due mesi dopo, a novembre, morì a soli 52 anni.
La sorella Teresina fu maestra elementare e segretaria del Fascio femminile di Gilarza.
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