Ciao, Papà ! No, non importa che un anno e mezzo fa, in un giorno per me caro, il 7 Ottobre, Madonna del Rosario, te ne sei andato in Purgatorio a mondare i tuoi peccati; per me Tu oggi compi Cento Anni. Attraverso due secoli ne hai viste di cose, e sei stato un gran curioso della Vita, lasciandomi in eredità questa curiosità. E ti voglio ricordare con questa foto, dove segni un bellissimo goal. Il mondo è cambiato, Papà, da quegli Anni Trenta. Dicono in meglio, la chiamano democrazia; sarà, ma a Te non piaceva troppo, troppo sangue e troppo odio aveva fatto nascere questa repubblica. La repubblica degli opportunisti, dove tanti fascisti, quelli con la "f" minuscola, si riciclarono prontamente chi come democristiano, chi come comunista, arrivando persino al Premio Nobel, da subito, in quel macello di Piazzale Loreto dove le bestie ululavano incuranti del gallo che cantava,una,due, tre volte. Macello che si sarebbe ripetuto a dismisura anche a guerra finita, dove tanti Fascisti, con la "F" maiuscola, ma anche tanti a-Fascisti trovarono la morte. Altri Fascisti ed a-Fascisti subirono chi il carcere, chi l' epurazione, e tu con 2 splendide Lauree dovesti ricominciare dal basso. E mentre i fascisti della "f" minuscola si facevano largo, Tu diventasti in modo anomalo, Fascista dopo il 1945. Ma si,pensavi: meglio il "Testone", che aveva pagato con la vita la sua voglia di fare gli Italiani. Meglio le canzoni di una volta, ascoltate alla luce soffusa. Meglio le Donne di una volta, che erano timidamente felici del focolare. Meglio le Famiglie d' una volta, Famiglie no-strane, come chiamo io, dove il Nonno era riverito e rispettato, e con lui la Moglie, magari con 4,5,6 figli. Meglio le persone d'una volta, quelle a cui bastava una stretta di mano per mantenere un' impegno, altro che notai ed avvocati ! Meglio la Chiesa ed i Preti d'una volta, che non correvano dietro al Mondo perchè sapevano che il Mondo di Cristo è un' altro.
Papà, dicono che oggi c' è la democrazia: ma Tu stai vedendo quello che accade in Italia, anzi, in Italasia, da un po' di tempo ? Non credo ti piacerebbe, per questo te ne sei andato: prodi schioppettanti che stanno impadronendosi di tutta lo Stato, incuranti del volere della Nazione.
Papà, dicono che oggi c'è la libertà: ma che libertà è quella che permette di insultare il Papa e la Chiesa ? Quella che vuole imporre nuovi matrimoni, droga libera, eutanasia e aborto per tutti ?
Basta, però, rischio di essere troppo polemico. Invece voglio ricordare Te, oggi, i Tuoi Baffi Bianchi, quel tuo modo di sorridere inarcando il sopraciglio con aria furbetta: dicono che ti assomiglio molto, come Tu assomigliavi al Nonno. Forse è vero, sai, mi trovo male in questa repubblica, in questa democrazia, tra tanta gente senza Ideali e Valori; e devo preoccuparmi di Tua Nipote,Mia Figlia, che cresca bene e senza problemi. Papà, sai è alta e grande, ed a scuola è proprio brava (tanto Lei non lo legge, questo Blog); è difficile crescerLa, ma con il Tuo aiuto, quello di Dio e di Mia Moglie ( che Ti saluta tanto), spero di farcela.
Papà, so che lì non si sta molto comodi, e non vedi l'ora di salire più in Alto: per quello spero che le mie preghiere ti possano aiutare; Tu guarda ogni tanto qui, proteggi la Mia Famiglia, soprattutto loro. E pensa alla Mamma, alla sua sofferenza per la Sua Malattia. E quando Vi ritroverete, il Vostro Amore sarà eterno.
Ciao, Papà !
15 commenti:
Ecco i commenti:
#1 07 Giugno 2007 - 19:16
Tanti auguri, Vandea!
ago86
#2 07 Giugno 2007 - 21:15
Caro Stands, bellissime parole! Pensa che il mio, di papà, li ha compiuti il dicembre scorso i 100 anni! E ancora legge e scrive ed é sempre piu' affascinante! Un esempio mirabile che fa parte di una generazione che sapeva riconoscere la verità..
mammamia
#3 07 Giugno 2007 - 22:13
bello il tuo post. e te lo dice uno che in politica si definisce "libertario"(e quanto limite, quanta povertà ma anche quanta tensione verso la "verità" ci sia in una de-finizione lo sappiamo entrambi ). sono accadute tante cose dal 1943 ad oggi. a me è piaciuto il libro di carlo mazzantini, "a cercar la bella morte" (ediz. marsilio) che racconta di come lui, sedicenne si arruolò nella repubblica sociale quando gli alleati (che erano alleati tra loro) diventarono (nostri) alleati e l'alleato germanico diventò improvvisamente il nemico (improvvisamente, ho scritto: bè improvvisamente no, ma ci capiamo).
io, caro amico, "sto" con i partigiani, "sto" da quella parte lì però ho salutato con felicità non solo il libro di mazzantini ma anche quelli di de felice e di claudio pavone. senza nulla togliere alla bellezza de "il partigiano johnny" di fenoglio o a "guerra partigiana" di d.livio bianco o a certe sferzate antifasciste che comparvero su "rivoluzione liberale" di piero gobetti.
in quello che racconti c'è del vero.
i fascistelli che si riciclarono, altri fascistelli o fascistoni che ci lasciarono la pelle, tirati in strada e ammazzati dopo il 25 aprile. sono brutte le guerre civili.
e poi, certo, i fascisti: quelli stimabili (c'erano anche loro). e i fascisti "del giorno dopo"? bè mio nonno -antimussoliniano e liberale senza tessera del pnf per tutto il ventennio- divenne, dopo il 45, un elettore del MSI.
sai una cosa? secondo me, lui, il fascismo lo aveva detestato perchè gli era parso troppo "di sinistra" ed ora nel MSI trovava ordine, famiglia, religione etc etc.
detto questo pur essendo favorevole alle unioni gay, sostenitore del libero amore e della "propaganda sessuale", socialista in economia, radicaleggiante nel campo dei "diritti" sento di doverti salutare con affetto (perchè questo è il sentimento che il tuo post mi ha suscitato) e -se non ti dispiace troppo- mi associo a te nel fare gli auguri a tuo papà, centenario che tu immagini in purgatorio (io al purgatorio non "credo" ma ...bè la teologia mi interessa molto, credo di avere un debito forte con figure come sergio quinzio, leon bloy -che teologo non è ma ha una sensibilità per il "religioso" spiazzante, rozanov e soloviev oltre che verso il libro di giobbe, l'ecclesiaste e i quattro evangeli).
ciao
irazoqui
irazoqui
#4 08 Giugno 2007 - 09:54
Grazie, Ago e Lontana: appena avrò due attimi di tempo, cercherò di inserirvi nel meccanismo che vi farà saltare la coda di approvazione dei commenti, che, purtroppo, ho dovuto mettere.
Vandeaitaliana
#5 08 Giugno 2007 - 10:40
Veniamo a Irazoqui.
innanzitutto qualche precisazione, per chi non mi conosce.
Prima cosa, io ce l'ho , più che con i libertari, con i Libertari di professione, che ultimamente stanno proliferando a destra, o meglio in una pseudodestra che regalerei prontamente alla sinistra. in realtà, loro non lo sanno, ma sono sinistri. Spesso molta gente è inconsapevole delle proprie idee. L' esempio che faccio spesso è Hemingway che si professava antifascista e prese parte alla Guerra Civile spagnola, ma in realtà era Fascistissimo e maschilista: quando se ne rese conto, si guardò allo specchio e si sparò un colpo di fucile.
1943.
Mazzantini, di cui ho naturalmente anche altri libri, come "I Balilla andarono a Salò" , insieme a Vivarelli, rapresentano però chi in fondo approva la democrazia nella quale si trovarono catapultati loro malgrado. Anzi, Vivarelli seguì un suo percorso politico personale che lo portò assai altrove.
Una visione insiemistica della RSI e di chi vi aderì, ce la offrono i 2 testi del "Mulino" di Vncenzo Costa: "L'ultimo Federale" e "La Tariffa". Nonchè la biografia scritta dal figlio di Carlo Borsani MURSIA (mi sembra che su Borsani si uscito ultimamente un altro libro). Borsani lo considero veramente un simbolo, per tutta la sua vita, Eroica, da Combattente ma anche teso alla pacificazione nazionale, pur non essendo un pacifinto.
E per una visione completa, di parte, non si possono dimenticare i libri di Pisanò. Di parte, come dico, ma quando leggo certi libri di apologeti resistenziali mi viene da piangere per non ridere.
Così come quando leggo che Moranino è considerato un eroe, o altre facezie.
In realtà il grosso errore che si fa è di estrapolare il 1943,44, 45, 46 , ma anche l' intero Fascismo dal contesto storico degli ultimi 2 secoli, partendo dalla Rivoluzione francese che porterà tutta una serie di rivoluzioni e Controrivoluzioni culminanti nei 2 macelli delle 2 Guerre Civili Europee.
Quello che trovo poco sopportabile nella storicistica antifascista è che poi si tacciono i Morti Fascisti del 1919-24, di cui parlo spesso nell' altro mio blog (ma è un archivio, in realtà), I Morti Dimenticati.
PARTIGIANI.
Quello che contesto loro è il modo di agire: senza divise, spesso tendenti con l' azione a scatenare la reazione dei Repubblicani e dei Tedeschi. L'ho scritto spesso: a Dublino, al Museo della Rivoluzione, sono esposte le prime divise Irlandesi: la prima cosa che fecero, per darsi legalità, furono proprio di dotarsi delle divise.
Oltretutto, se volevano combattere il Fascismo, esisteva al Sud un Esercito Regolare: passare il fronte era uno scherzo da ragazzi, allora.
Mio Padre, come ho scritto, a differenza di quanto ci racconta la "vulgata", pur occupando un posto altissimo a Roma (per lui c'era un futuro da Ministro dell' Agricoltura,probabilmente), non prese MAI la tessera.
Gay ? Parola orrenda, per me esistono persone confuse, di cui solamente un 10 % veramente omosessuale . Alle quali, per ovvi motivi, da Cattolico posso solo offrire il Sacramento del Perdono, in cambio della Castità offerta a Dio. Naturalmente parlo sempre per coloro che si dichiarano credenti.
Sul socialismo mi sono spesso soffermato, ma non è questo il momento.
Quanto ai radicali, beh, direi che sono parecchio cambiati, ultimamente, e nei loro attacchi violenti alla Chiesa, anche in Tocqueville, trovo la stessa intolleranza antiintollerante dei Libertari malDestri di cui sopra...
Vandeaitaliana
#6 08 Giugno 2007 - 10:44
naturalmente anche per questo post ho avuto visite di un paio di delinquenti che oltre a offendere me (Me Ne Frego !, mi verrebbe da dire...), hanno offeso anche Mio Padre. A loro, giunga il mio sdegno, ed anche qualche augurio...)
Vandeaitaliana
#7 08 Giugno 2007 - 12:41
ehi, già...la rivoluzione francese. io proprio di quella mi considero figlio ed è, una "figliolità" pesante perchè c'è del "vero" quando dici che ha generato parecchi mostri. però mi ha anche offerto la possibilità di non morire servo in un vigneto dei savoia.
a me, non cattolico, avrebbe offerto magra considerazione snocciolare rosari lungo i filari portando le cavagne piene della ricchezza altrui.
però, certo: consumismo, culto del corpo, vivisezione, governo delle tecniche e -per spingerci ancora oltre, azzardando- campi di sterminio sono i mostri che illuminismo e rivoluzione francese hanno generato.
ma libertà e uguaglianza sono due idee regolative che sento mie e che sento "giuste". poi certo le idee hanno bisogno di una forma e nè le democrazie occidentali nè (tantomeno) i regimi ex socialisti hanno oggettivato e concretato le tensioni libertarie ed egualitarie.
su questo il nostro dissenso è profondo.
anche sulle divise dei partigiani, dico sulle divise mancanti ti capisco ma non sono d'accordo. ai partigiani non riesco a perdonare (in termini politici ma anche umani) gli attentati che causarono le rappresaglie naziste nè ovviamente gli atti di crudeltà efferata compiuti contro collaborazionisti, spie o semplicemente coerenti fascisti di ferma fede.
un conto era l'imboscata e il combattimento che ne seguiva, altro conto quella porcata di via rasella.
in quanto a me: ho scritto "radicaleggiante" ma nel senso più ampio. in fondo si tratta di una tautologia: libertario basta e avanza. non mi riconosco nel partito radicale. nè nella maggior parte delle sue iniziative. anche se stimo alcuni di loro, davvero generosi nel darsi tutti interi alla politica con grande passione civile.
se vuoi venire a trovarmi, anche io ho un blog, intitolato ad un poeta minore. il blog è www.aureliovalesi.splinder.com.
sei il benvenuto.
ciao
irazoqui
irazoqui
#8 08 Giugno 2007 - 13:36
Rivoluzione Francese.
Dunque, così come ametti che alcune cose sul Novecento siano da riscrivere, non pensi che anche la Storia sia da riscrivere anche per quello che concerne i rapporti tra i Tre Stati nell' Ancièn Regime ?
Altrimenti come si spiegherebbe non solo la Vandea, che vide combattere fianco a fianco Popolo e Nobili, ma anche tutte le Insorgenze Europee successive ? La Storiografia filomarxiana peggiora sempre di più: io almeno, sia in Terza Media che al Liceo, una idea delle Pasque Veronesi ce l'avevo. Mia Figlia non le ha mai studiate.
Potrei andare avanti all' infinito, e per questo sono Revisionista anche del Risorgimento.
Il grosso errore spetta alla Nobiltà transalpina, quella che volle trasferirsi a corte per gareggiare in lusso coi Luigi di turno:per questo i Nobili, pochi, che rimasero in campagna, furono in sintonia con le popolazioni locali.
C' è un libro che la dice lunga su quante idee preconcette contro la Nobiltà ed il Clero siano state in realtà inventate dagli illuministi e dai loro figliocci giacobini: è di Karl Werner, Einaudi "Nascita della Nobiltà".
PARTIGIANI.
Fosse solo l'attentato di Via Rasella, nel quale un ragazzo innocente ebbe la testa staccata di netto ! Ebbero tutto il tempo per consegnarsi,ma non lo fecero.
Che altro spessore il Cattolico Carabiniere Salvo d' Acquisto !
Che valenza politica può avere sparare alla nuca di Aldo Resega, persona mite e degnissima ? Ed anche qui potrei fartene, di nomi...
Ma ancora: i Partigiani facevano saltare le postazioni antiaeree sparse nelle montagne del nord, col risultato che molte città vennero bombardate senza dare il tempo alla popolazione civile di correre nei Rifugi. Belle cose, no ?
Le direttive del PCI erano chiare poi, i vari attentati dovevano servire soprattutto a scatenare le rappresaglie: difficilmente seguivano combattimenti, e spesso le rare scaramucce sono state enfatizzate dalla retorica resistenziale.
Sul combattere senza divisa poi, mi sono espresso più di una volta, ed anche sui sabotatori: trovo legittimo che un Esercito Regolare debba prendere le contromisure, e chi combatta o senza divisa o occultandosi, debba mettere in conto di rischiare la pena capitale. Esattamente come alcuni "marò" che si infiltrarono tra le file alleate, e vennero TUTTI fucilati. Per me EROI, ma condivido in pieno la loro fucilazione. Non so se riesco a spiegarmi.
RADICALI.
Mi spiace, non sono più quelli di una volta, credimi: Tocqueville è piena, purtroppo, e scrivono di quelle cose...
Prendo poi nota del tuo Blog, ma non ti prometto nulla... Già non riesco a visitare molti miei amici di lotte...che con me hanno un gran pazienza, e li ringrazio !
Vandeaitaliana
#9 08 Giugno 2007 - 22:46
mah, dalle ricerche "sul campo" che ho fatto a me risulta che la maggior parte dei nobili fosse costituita da furbacchioni prepotenti o da sciocchi (sempre prepotenti). poi non ci credo a sta storia della nobiltà che arriva dritta dritta dal volere di Dio. non credo alle gerarchie terrene come specchio e metafora o incarnazione di quelle celesti.
per i partigiani: certo, la vergogna di via rasella non è la sola. ce ne furono altre.
le resistenze fuorono, sotto il profilo etico, tre:
una risentita, livida, sgorgata dall'invidia e dalla tumefazione di personali dolori.
l'altra brancaleonesca, disordinata e coraggiosa.
l'altra ancora militare, disciplinata, cavalleresca.
certo si tratta di una generalizzazione bestiale ma che può servire come un partire da cui per comprendere cosa resta di quell'esperienza.
sui partigiani non in divisa fucilati, cosa vuoi...capisco ciò che intendi dire. ma lì, in quella situazione, un fazzoletto al collo faceva la divisa. il fango, la paura, la notte fredda, la neve, gli affetti lontani facevano la divisa.
irazoqui
irazoqui
#10 09 Giugno 2007 - 13:22
Complimenti per l'intervento!!!
Mai pensato di insegnare alle superiori? Magari storia e filosofia?
Per quanto concerne i partigiani sono assolutamente d'accordo con te.
Massimiliano
utente anonimo
#11 11 Giugno 2007 - 07:13
insegnare? oh...ma con tutto quello che c'è da imparare!
irazoqui
irazoqui
#12 11 Giugno 2007 - 09:57
Irazoqui,
Massimiliano è un mio ospite fisso degli ultimi tempi, decisamente sulle mie posizioni, più o meno.
Credo proprio si riferisse al mio di intervento, sorry...
Vandeaitaliana
#13 11 Giugno 2007 - 11:03
Irazoqui.
Il libro che ti ho segnalato è una base di partenza, per scoprire quello che si ignora sulla Nobiltà.
Spesso la storia come viene insegnata al giorno d'oggi si basa su una visione di parte, scritta quasi sempre dai vincitori di turno.
Così assistiamo a varie criminalizzazioni di intere categorie. Per questo il Revisionismo sta ora affrontando tutti i vari aspetti della storiografia. E così come per il Fascismo, anche il Risorgimento, ma pure l' Ancièn Regime, la Guerra di Secessione, le Guerre Indiane, e molte altre parti vanno studiate con comparazione delle fonti.
Secoli di dicerie sono state create ad arte, in modo calunnioso, ma con furbizia, tanto da diventare fatto accertato. In realtà potrei farti decine di esempi, ma il più classico, fuorviante e falso è quello dello Ius primae noctis. Basta leggere, invece che le notizie web, un buon testo o compendio legislativo, per vedere quanti preconcetti esistano.
D' altronde il fatto stesso che non solo in Vandea ma anche in Italia o Spagna (ed anche altrove) era proprio il Popolo a combattere fianco a fianco dei Nobili, è già un ottimo segno di come in realtà la Rivoluzione francese fu determinata dalla Borghesia, che voleva solo in realtà sostituirsi alla Nobiltà, avendo sì denaro, ma non le stesse capacità derivate da Cultura e Tradizione, patrimonio, mi spiace per le tue fonti, assai radicato nel DNA Nobile.
La Gerarchia esiste da sempre in Natura, senza la quale non esisterebbe che il Kaos. Ogni tentativo di portare attacchi alla Gerarchia ed instaurare il Kaos appartiene dunque al Male, sia che si chiami Satana o Kalì Yuga.
Resistenza:
anche qui ho scritto parecchio, e faccio un breve riassunto.
La RSI fece un errore madornale, che è alla base di tutto: la Coscrizione Obbligatoria. Inutile, perchè ad arruolarsi corsero migliaia e migliaia di Fascisti volontari, decisi a riscattare quello che consideravano un tradimento, l' 8 Settembre.
La Cosc. Obbl. diede vita al fenomeno della Renitenza, assolutamente da non confondere con la resistenza: così come tanti Fascisti erano desiderosi di riscatto, moltissimi afascisti desideravano tornare solo a casa; prima del 1943 l' antifascismo in Italia era rappresentato solo da pochissimi intellettuali, molti dei quali espatriati. Successivamente il PCI, che dominava il Cln, decise i primi attentati, per costringere le reazioni Repubblican-tedesche; ma non solo, le Rappresaglie cominciarono a cercare anche i Renitenti, in montagna solo per non essere inquadrati; pian piano alcuni di loro, che non avevano armi, scelsero di militarizzarsi nelle "cosidette" bande (mi spiace...) partigiane, che, anche secondo Churchill, nella sua "Storia della Seconda Guerra Mondiale" considera irrilevanti. Solo a partire dal febbraio-marzo 1945 raggiunsero un numero quasi (ma molto quasi) consistente.
Rimangono poi i partigiani non-comunisti, come quelli della Osoppo e legati al Regio Esercito: molto più organizzati, anche dal punto di vista militare ed armamenti. Valga la figura del Liberale e Monarchico Comandante Edgardo Sogno, di cui ho sempre scritto bene. Ma essi erano numericamente esigui, e spesso furono massacrati dai comunisti, come a Porzùs o per mano dei vari Moranino di turno.
Sulla questione della divisa, mi spiace, ma da esperto di cose militari, non posso transigere: in Guerra, e vale per una parte ma anche per l'altra (per questo ho fatto l'esempio dei Ragazzi della X° ad Anzio ) chiunque combatta senza una divisa se preso prigioniero sa cosa l'aspetta.
Oltre l'esempio irlandese, valga anche quello delle truppe irregolari volontarie piemontesi, meglio conosciute come "garibaldini" che, per non far la fine di banditi (hi hi hi ! ) come i fratelli Bandiera o i trecento di Sapri, vollero dotarsi di camicie rosse e di mostrine nei graduati ed ufficiali.
Vandeaitaliana
vengo da famiglie contadine, profondamente cattoliche ed anticomuniste. i miei bisnonni (i miei otto bisnonni) lavoravano tutti la terra.
qualcuno era un particulare (ovvero lavorava un suo pezzetto di terra, poca roba), i più erano alle dipendenze dei marchesi negrotto cambiaso e dei conti de albertis.
bè, le uova fresche erano per i signori, la fame e il lavoro era per loro. i marchesi andavano a caccia. facevano belle passeggiate sui sentieri dell'appennino. i figli dei miei bisnonni morivano di pellagra, di difterite, di fame. c'erano le neviere, dove i nobili conservavano fresco il vino migliore. i miei bisnonni bevevano la vinella, vino acquoso e mangiavano carne a natale e a pasqua.
racconti loro, non del web. e la cosa rivoltante (che mi spingeva verso sentimenti di rivolta) era che per loro tutto questo andava bene, trovavano naturale, assolutamente nell'ordine delle cose la loro condizione. con la benedizione dei preti.
questo contesto: che vi sia una naturalità nell'egemonia dei nobili così come dei borghesi (ma anche non credo che siano state naturali le dittature dei paesi socialisti o della stessa unione sovietica).
non credo alla naturalità del potere.
nè nobiliare nè borghese-capitalista nè burocratico-militare-socialista.
irazoqui
irazoqui
#15 11 Giugno 2007 - 15:52
A parte il fatto che gli episodi cui ti riferisci fanno parte di Storia recente, ed io mi riferisco a prima che la Rivoluzione francese abbia rovinato tutto,non hai ancora capito che sono Marchese anch'io ?
E che il migliore amico di Mio Padre era il suo Fattore, compagno di tante avventure di donne e politica ? Che i miei ricordi più belli erano i tre mesi che passavo in campagna tra il rumore delle cicale ed i tuffi nel frumento ? E che ancora adesso i "miei" contadini ricordano e venerano Mio Padre e Mio Nonno, e che quando qualcuno mi riconosce ha uno splendido ricordo della Mia Famiglia ?
E quando vado a trovare i Miei Morti, Mio Padre, Mio Nonno, nella Cappella di Famiglia, passo sempre a recitare un Requiem ed a parlare con quel Fattore che riposa poco più in là ?
Come in tutto, c'è Nobiltà e Nobiltà: a noi insegnavano che eravamo fatti per proteggere i "nostri" contadini.
E guarda che scrivo "nostri" e "miei" da Buon Padre di Famiglia...
Vandeaitaliana
#16 12 Giugno 2007 - 18:49
Bellissimo il ricordo di tuo padre.
l'ho letto tutto di un fiato perchè dice le parole che avrei voluto dire io e non sono stata mai capace.
Posso solo farti una domanda indiscreta? Se lui avrebbe cento anni tu quanti anni hai?
Se dovessi azzardare direi almeno 50
Barbara
utente anonimo
#17 12 Giugno 2007 - 21:39
cosa vuoi che ti dica: se non che il tuo paternalismo vandeano mi suscita persino tenerezza? certo: c'è nobiltà e nobiltà. per esempio i salvago raggi di badia di tiglieto non erano degli aguzzini ed hanno lasciato discreta memoria di sè. la loro ultima discendente, camilla, è una persona deliziosa, colta e gentile e molto legata ai destini degli umili di cui ha saputo condividere le pene e le gioie.
prima della rivoluzione francese? la nobiltà era un modo attraverso cui il potere si esprimeva, anche allora. era il volto ed il corpo del potere di allora. la nobiltà del seicento? mah, non ne farei quadretti troppo rosa. quella del cinquecento? del quattrocento? bè, si trattava o no di gente che viveva del lavoro altrui? io non riesco ad amare chi vive del lavoro altrui, sia esso marchese o banchiere o stato fintamente comunista.
però comprendo i tuoi sentimenti e mi piacerebbe che venissi almeno una volta su www.aureliovalesi.splinder.com per commentare un intervento sul COMUNISMO di cui è autore MASSIMO CAPRARA (segretario di palmiro togliatti)
un saluto
irazoqui
irazoqui
#18 13 Giugno 2007 - 14:57
Barbara, ne ho 52.
Grazie.
Il commento più bello, però me lo fece proprio al Funerale un mio cugino di secondo grado, l' unico di sinistra di tutta la Famiglia, riferendosi a quello che scrissi nel post linkato:
"Io e te siamo stati su fronti opposti , anche fronteggiandoci duramente: però quello che hai scritto su Tuo Padre, vorrei che i miei figli scrivano più o meno al mio funerale". E me lo disse tra le lacrime.
Vandeaitaliana
#19 13 Giugno 2007 - 15:14
Irazoqui.
E' sbagliato il tuo concetto di "vivere del lavoro altrui". La Nobiltà si faceva carico della protezione del popolo affidatogli. così come il Clero della protezione delle anime.
Poichè dici di amare le poesie (e dunque le canzoni, ti scrivo un testo di una Nostra Canzone di Lotta che sicuramente non conoscerai: a lungo, troppo a lungo le Nostre Ballate, le Nostre Musiche, i Nostri Gruppi sono rimasti tra le Nostre schiere, osteggiate dalle case musicali maggiori. Solo cassette semiartigianali e passaparola tra Camerati riuscivano a diffonderle. Bisogna aspettare fino al Primo Campo Hobbit, trent'anni fa, proprio di questi giorni, per sentirne parlare , nel 1977.
Il Monaco, il Contadino, Il Guerriero.
Mani sapienti, crine arruffato,
pelle scura, corpo squadrato
uomo di terra dimmi chi sei,
al tuo Signore cosa donerai?
Sono fratello alla terra bruna,
curo i miei campi seguendo la luna.
Del mio padrone sono il fiero volto,
per sua grandezza io ho il mio raccolto.
Per la mia terra ed il suo colore
il mio sudore in pegno darò.
Barba canuta, occhi incavati,
mani sottili e gesti pacati,
uomo di Dio dimmi chi sei,
al tuo Signore cosa donerai?
Sono vassallo ma solo di Dio,
anche se nulla posseggo di mio.
Coi miei fratelli lavoro in silenzio,
siamo i custodi di antica sapienza.
So che il mio seme mai darà frutto,
questo è il tributo che in pegno darò.
Lunghi capelli, occhi splendenti,
alta statura, spada lucente,
uomo di guerra dimmi chi sei,
al tuo Signore cosa donerai?
Nobile chi sa di bosco e di fiume,
guerriero chi non attende la fine,
mai le mie chiome saranno bianche,
mai le mie membra cadranno stanche.
Amo il coraggio, la forza e la vita
ed il mio sangue in pegno darò.
Amo il coraggio, la forza e la vita
ed il mio sangue in pegno darò.
La Compagnia dell' Anello
Se vuoi sentirne la musica:
http://spazioinwind.libero.it/palermo21/
canti/alternativa/il_contadino_il_monaco_e_il_guerriero.htm
Come vedi, l' odiata parola "padrone", perde di significato, anzi, per me, attraverso i voti ed i sacrifici delle tre parti da senso alla Vita.
Vandeaitaliana
#20 13 Giugno 2007 - 15:17
Se posso verrò, Massimo Caprara lo conosco bene...
Vandeaitaliana
#21 13 Giugno 2007 - 17:31
Indovina poi chi ha detto questo:
"Io rispetto i calli alle mani. Sono un titolo di Nobiltà. Io stesso li ho avuti, poichè Nobile è veramente colui che lavora, Nobile è veramente colui che produce, colui che porta il suo sasso anche modesto all'edificio della patria." ?
Vandeaitaliana
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