Blog di discussione,laico ma antilaicista,su politica e religione italiana e mondiale.Anticomunista da sempre,non sarò mai antifascista.
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sabato 31 maggio 2008
Parigi ricorda Marie Antoiniette: l' italasia si consola insultando Almirante.
Che tristezza, vedere certe cose in questa povera Italasia, dove parlar di Mussolini può condurre in galera, mentre oltralpe Napoleone, che ben più lutti addusse ai Francesi, è considerato il Padre della Patria !
Tantopiù in momenti nei quali i transalpini celebrano a Parigi Maria Antonia Josepha Johanna Von Habsburg-Lothringen. Archiduchessa d’Austria, Principessa Imperiale, Principessa Reale di Ungheria e di Boemia, Delfina e poi Regina di Francia e di Navarra, dedicandoLe una stupenda mostra nella splendida cornice del Grand Palais.
I Francesi, per i quali il Revisionismo non è peccato, ma hanno uomini di cultura di Destra come Alain de Benoist, Reynald Secher e molti altri che non esitano a contestare la resistenza (e quella francese fu "vera") e la Rivoluzione Francese, rendono finalmente onore alla sfortunata Regina Maria Antonietta, della quale si dissero cose ignobili e senza senso, meramente inventate, dopo averla ingiustamente ghigliottinata. Con l' unica colpa d'essere l' Austriaca. In realtà SAR non pronunciò mai la frase sulla brioche nè tantomeno fu coinvolta nella fola della Collana della Regina, ma si dedicò a molte opere di beneficenza. Piuttosto era malvista a Corte, sia per essere Austriaca, sia perchè invisa alle amanti di Suo Marito, Luigi XVI. E fu in realtà ottima Madre e Cattolica Praticante, come testimonia l' ultima lettera indirizzata alla cognata: "l'ultima volta che scrivo, sorella mia, e scrivo a voi. Sono stata or ora condannata non a una morte vergognosa, ché tale essa non è che per i delinquenti, ma ad andare a raggiungere vostro fratello; innocente al pari di lui, spero di mostrare la medesima sua fermezza negli ultimi istanti. Sono calma come si è calmi quando la coscienza non ha nulla da rimproverarsi; ho un profondo rammarico di abbandonare i miei poveri figliuoli; voi sapete che non esistevo che per loro e per voi, mia buona e tenera sorella; voi che, per l'amicizia vostra, avete sacrificato ogni cosa per stare con noi, in che congiuntura vi lascio! Sono venuta a sapere dagli stessi difensori del processo che mia figlia era separata da voi. Ahimè! Povera figliuola, non oso scriverle, non riceverebbe la mia lettera; non so neppure se questa giungerà a voi. Ricevete per loro due, qui, la mia benedizione; spero che un giorno, quando saranno più grandi, potranno ricongiungersi a voi e fruire in pieno delle vostre tenere cure: pensino entrambi a ciò ch'io non ho mai smesso di ispirar loro: che i principi e il compimento dei propri doveri sono la prima base della vita, che la loro amicizia e la loro fiducia reciproca ne farà la felicità, che mia figlia senta come, all'età che ha, deve sempre aiutare suo fratello con i consigli che l’esperienza ch’ella avrà più di lui e la sua amicizia potranno ispirarle, ch'entrambi sentano infine che in qualunque posizione possano venirsi a trovare, non saranno davvero felici che in grazia della loro unione, che prendano esempio da noi, quanta consolazione ci abbia data nelle nostre disgrazie la nostra amicizia e nella felicità si gode doppiamente quando si può condividerla con un amico, e dove trovarne di più tenero, di più vero che nella propria famiglia? Che mio figlio non dimentichi mai le ultime parole di suo padre, che espressamente gli ripeto: non cerchi mai di vendicare la nostra morte. Ho da parlarvi di una cosa penosissima per il mio cuore. So quanto dispiacere deve avervi procurato quel fanciullo: perdonategli, mia cara sorella, pensate all'età che ha e a quanto è facile far dire a un fanciullo ciò che si vuole e perfino ciò che non capisce neppure. Verrà un giorno, spero, in cui egli sentirà ancor meglio il valore delle vostre bontà e della vostra tenerezza per entrambi. Mi resta da confidarvi ancora i miei ultimi pensieri. Avrei voluto scrivere fin dal principio del processo; ma oltre che non mi si lasciava scrivere, le cose si sono svolte tanto rapidamente, che in realtà non ne avrei avuto il tempo.
Muoio nella religione cattolica, apostolica e romana, in quella dei miei padri, in quella in cui sono stata educata e che ho sempre professata; nessuna consolazione spirituale avendo da attendere, ignorando se qui esistano ancora preti di questa religione, senza contare che il luogo ove io sono li esporrebbe troppo se vi entrassero anche una volta soltanto. Chiedo sinceramente perdono a Dio di tutte le colpe che ho potuto commettere da che sono al mondo; spero che, nella sua bontà, vorrà benignamente accogliere gli estremi miei voti, così come quelli che ho fatto da gran tempo ormai perché voglia ricevere la mia anima nella sua grande misericordia e nella sua bontà. Chiedo perdono a tutti coloro che conosco, e a voi, sorella mia, in modo particolare, di tutti i dispiaceri che, senza volerlo, potessi avervi cagionato. Perdono a tutti i miei nemici il male che mi hanno fatto. Dico qui addio alle mie zie e a tutti i miei fratelli e le mie sorelle. Avevo degli amici. L'idea d'esserne separata per sempre e le loro sofferenze sono uno dei più grandi dolori che porto meco morendo; sappiano almeno che, fino all'ultimo istante, penso a loro.
Addio, mia buona e tenera sorella; possa questa lettera giungere fino a voi! Pensate sempre a me, vi abbraccio e bacio con tutto il cuore, così come quei poveri e cari figliuoli. Quanto è straziante, mio Dio, abbandonarli per sempre! Addio! Addio! Ora non mi occuperò più che dei miei doveri spirituali. Siccome non sono libera delle mie azioni, mi condurranno qui, forse, un prete che ha fatto il giuramento, ma io protesto che non gli dirò una parola e che lo tratterò come un essere assolutamente estraneo."
Come si vede, una splendida persona, che, pestando il piede al boia inavvertitamente mentre saliva sul patibolo, con grande stile e dignità si fermò e gli disse: "Monsieur, vi chiedo scusa. Non l'ho fatto di proposito".
Si dirà, altri tempi, altri stili:non proprio, infatti basterebbe aver conosciuto Giorgio Almirante per aver conosciuto un' altra splendida persona.
Ma oggi abbiamo i Fini e certi piccoli dirigenti locali, che si permettono di tutto. Giovanitristi crescono.
venerdì 30 maggio 2008
Il Pigneto, ieri ed oggi.
I compagni sono talmente ridicoli che,dopo le vignette di Guareschi, provo a descrivere in sinistrese l' episodio del Pigneto. Prima e dopo la verità di Dario Chianelli.
IERI:
VILE ATTACCO NAZIFASCISTA A ROMA !
Il clima di intolleranza politica dopo la vittoria delle destre in Italia è in continua e preoccupante escalation:dopo gli episodi dei giorni scorsi, a Roma, in un quartiere popolare dove i migranti si sono ben integrati nel contesto urbano, aprendo diverse attività in collaborazione con le forze sociali e la società civile, un centinaio di teste rasate, armate di coltelli, mazze ferrate, molotov ma anche, secondo alcune fonti, di parecchie armi da fuoco, ha attaccato distruggendo molti negozi gestiti da regolari cittadini stranieri, trasformando l'intero pomeriggio in una vera e propria caccia al diverso. Moltissimi i feriti, parecchi in fin di vita; tre donne, sembrerebbe, sarebbero state violentate dai Naziskin, molti dei quali vestiti con le uniformi delle SS e della X Mas. Molti squadristi erano con cappuccio, e portavano Croci di Fuoco con scritto KKK.
Ancora una volta chiamiamo a vigilare le forze democratiche ed antifasciste perchè è chiaro che non lasceremo impunito questo vile e barbaro attacco razzista e nazifascista. Roma, Medaglia d' Oro della Resistenza, non sopporterà oltre questo clima voluto e spalleggiato dall' attuale Governo.
OGGI:
PRENDERE LE DISTANZE DAI COMPAGNI CHE SBAGLIANO.
Con quest' articolo vogliamo prendere le distanze dall' episodio isolato del Pigneto, dove alcuni massimalisti ed estremisti, non iscritti a nessun Partito o Sindacato della Sinistra, hanno avuto una vivace discussione con alcuni extracomunitari, con qualche leggero contuso e lievi danni alle cose, sembrerebbe uno specchietto retovisore di un' auto andato in frantumi. Questi Sedicenti Compagni che Sbagliano non giovano all' unità della Sinistra, mai come in questo momento circondata dal clima razzista ed intollerante voluto dal Governo delle destre. Chiamiamo a raccolta il Sindacato perchè vigili, come nei momenti difficili degli anni di piombo, superati grazie alla fermezza del Partito Comunista Italiano e del mai dimenticato segretario, Enrico Berlinguer. Inoltre ricordiamo a tutti di estendere tale guardia anche ad eventuali e sicuri infiltrati nonchè a respingere le provocazioni dei giornali reazionari, come nel caso dell' immagine tatuata di Ernesto Che Guevara sul braccio di uno di questi, chiaramente un falso.
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Non cambiano, non cambieranno mai...
Obbedienza cieca,pronta assoluta.
Che Giovanni Guareschi sia stato un genio, non lo dico solo io, ma ormai moltissimi suoi estimatori. Il Candido rimane un giornale satirico inimitabile,sia per i contenuti che per le vignette, oggi, dopo l'episodio del Pigneto, attualissime. Vene ripropongo alcune:
Contrordine compagni!
La frase contenuta nel foglio d'ordini
trasmesso al P.C.I dal Politburo:
"Per esternare al popolo russo il nostro cordoglio, bisogna mandare subito due fessi a Mosca",
contiene un errore di stampa e pertanto va letta:
"...bisogna mandare due messi a Mosca".
Contrordine, compagni!
Il comunicato dell'Unità:
"Tutti i compagni si raduneranno oggi in via Farini,
nella vecchia fede"
contiene un errore di stampa, e pertanto va letto:
"Tutti i compagni si raduneranno oggi in via Farini
nella vecchia sede".
Contrordine, compagni!
La frase pubblicata sull'Unità:
"I compagni devono intervenire in cassa
alle riunioni di sezione"
contiene un errore di stampa e pertanto va letta:
"Debbono intervenire in massa alle riunioni di sezione"
Contrordine compagni!
La frase pubblicata dall'Unità:
"Gli agit-prop di Reggio Emilia spieghino
al popolo di Brescello tutte le infamie
contenute nel litro di Guareschi"
contiene un errore di stampa e pertanto va letta:
"Gli agit-prop di Reggio Emilia spieghino
al popolo di Brescello tutte le infamie
contenuti nel libro di Guareschi".
giovedì 29 maggio 2008
Fini, di Almirante, ignora, o finge di ignorare, che...
risale al 23 Febbraio del 1967 la condanna pubblica delle Leggi Razziali da parte di Giorgio Almirante. A Tribuna Politica, davanti ad un Ugo Zatterin incalzante sui vecchi scritti riproposti dall' Onorevole Fiano, il Grande Politico Missino rispose all' ex-Fascista Cesare Zappulli che gli chiese un giudizio sulle Leggi del 1938:
"Io che fui tra coloro che aderirono al movimento razzista dal 1938 in poi, ho completamente superato per ragioni umane e concettuali, per uno di quei superamenti di coscienza ai quali bisogna pur pervenire se si vive con piena onestà la propria fede e la propria dottrina..., ho completamente superato quel momento, e quindi credo di esserne idoneo a darne, e ne sto dando ai nostri giovani, una spiegazione prettamente politica." E, dopo un' analisi contestuale del periodo storico e delle relative alleanze politiche, Almirante non ebbe difficoltà a confermare ad un altro giornalista, Gino Pallotta, la totale condanna del razzismo.
Questo, sig. Fini, avrebbe dovuto rispondere a Fiano: possibile che lei ignori o non ricordi certe cose? Eppure mi risulta che qualche familiarità con Almirante lei l'avesse...
Eppoi, via, sarebbe bastato avere in casa il libro di Giovanni Scipione Rossi "La Destra e gli Ebrei" Rubbettino. Pag. 96 e seguenti...
Peggio Almirante o Padre Agostino Gemelli ? Nessuno dei due.
Di errori giovanili la sinistra comunista è piena zeppa, e meglio avrebbe fatto l' On. Fiano a ricordare le benedizioni ai tank sovietici o le prefazioni ai libri di Nicolae Ceausescu cui molti esponenti del PCI si dedicarono.
E' facile,oggi, col senno di poi, dopo aver appreso la tragedia della Shoah, condannare certe cose. Ma bisogna anche esaminare il contesto storico di quel periodo, e pure le azioni posteriori di chi,dopo dichiarazioni o scritti giovanili, ebbe tempi e modi per riabilitarsi. Come Giorgio Almirante.
Ma anche come il grande Medico e Benefattore Padre Agostino Gemelli, fondatore dell' Università Cattolica del Sacro Cuore e di otto strutture sanitarie in tutta Italia, Cavaliere di Gran Croce della Repubblica, il quale in gioventù ebbe a dire:
"Un ebreo, professore di scuole medie, gran filosofo, grande socialista, Felice Momigliano, è morto suicida. I giornalisti senza spina dorsale hanno scritto necrologi piagnucolosi. Qualcuno ha accennato che era il Rettore dell'Università Mazziniana. Qualche altro ha ricordato che era un positivista in ritardo. Ma se insieme con il Positivismo, il Socialismo, il Libero Pensiero, e con il Momigliano morissero tutti i Giudei che continuano l'opera dei Giudei che hanno crocifisso Nostro Signore, non è vero che al mondo si starebbe meglio? Sarebbe una liberazione, ancora più completa se, prima di morire, pentiti, chiedessero l'acqua del Battesimo. "
Ma poi,iniziatasi ufficialmente anche in Italia la persecuzione razziale, padre Gemelli protesse, salvò, aiutò nella fuga o nella sistemazione all’estero, o clandestina, in patria molti Ebrei, fra i quali si possono ricordare per il loro valore scientifico e per la loro fama il prof. Carlo Foà, il chirurgo Prof. Mario Donati, il Prof. G. Todesco, il Prof. Rodolfo Allers, il Prof. Gino Sacerdote, in collaborazione con il quale egli pubblicò anche un lavoro scientifico nel 1941, quando il solo nome di autori Ebrei non si poteva citare neppure in libri scientifici, e il farlo poteva comportare gravi sanzioni.Ed è documentato che padre Gemelli si prodigò per aiutare concretamente anche dopo l'introduzione in Italia delle leggi razziali molti Ebrei che persero il lavoro e si vennero a trovare in gravi difficoltà. È il caso, insieme a molte altri, di Cesare Musatti e del già citato Carlo Foà.
Dunque, Onorevole Fiano, se la Repubblica Italiana ha insignito della più alta onoreficenza questo insigne scienziato e benefattore, nonostante qualche errore giovanile, lasci in pace Almirante che risparmiò all' Italia ulteriori lutti, e che durante la sua vita politica ebbe pure il pregio di recarsi a visitare la salma del ricchissimo Nobiluomo Enrico Berlinguer.
Nella speranza che la Comunità Italiana di Religione Israelita prenda le distanze dalla componente sinistra ormai sempre più minoritaria, perchè tale Religione è di matrice Conservatrice per una serie infinita di ragioni legate alla Storia stessa del Popolo Ebraico.
Israeliti Italiani, è ora delle decisioni forti e decise:basta coi pregiudizi per la Destra ed il nostro passato. Guardate avanti, e ricordatevi che i vari Perlasca, senza l'avvallo di Mussolini, non avrebbero potuto fare nulla !
La sinistra italiana Israelita non vuole la pacificazione
Davanti all' attacco in Parlamento portato dal deputato Emanuele Fiano, segretario nazionale di Sinistra per Israele ed esponente di spicco della piccolissima comunità Israelita milanese, che ben ricordo all' inaugurazione a Milano dei Giardini Ramelli, tutto impegnato a farsi intervistare dai giornalisti a parlar di anni '70 e pacificazione, in un contesto che non era il suo, dimostrandosi già allora un esperto di comunicazione e marketing, ed all' ambivalente replica del sig. Fini contro il passato di Giorgio Almirante, riprendo a scrivere, con la raccomandazione per tutti di ricordare che la Destra unita fa paura a molti di questo neo-regime.
All' Onorevole Fiano consiglio, contro l'intestazione della via a Giorgio Almirante, di riprendere lo sciopero della fame che cominciò tempo fa contro il corteo della Fiamma a Milano; oppure di ritirarsi nuovamente nel kibbuz che lo ospitò per un anno, così da assistere al rogo dei Vangeli e di altri scritti Cristiani cui alcuni militanti Sefarditi si sono dedicati recentemente a Or Yehuda.
domenica 25 maggio 2008
Pausa di riflessione.
A causa del clima invelenito del dopo elezioni riscontrabile anche sul Mio Blog, ed al quale non voglio aderire, che sta frantumando ancora di più tutti i partiti e movimenti che avrebbero dovuto contribuire a costruire la Grande Destra, od a rifondare il Movimento Sociale Italiano dopo lo scioglimento autunnale di AN,mi prendo una pausa di riflessione. Ringrazio chi in passato ha letto e commentato questo Blog. Preferisco dedicare tempo ai Miei Libri e scrivere sul troppo trascurato "Morti Dimenticati". E magari riprendere http://lapeggiogioventu.blogspot.com/ fermo da oltre un anno. Grazie a tutti.
giovedì 22 maggio 2008
22 Maggio 1988:muore il Più Grande Politico Italiano del dopoguerra.
Non ne ha parlato nessuno, neanche a sinistra, perchè anche così si contribuisce alla nascita del neo-regime, questo Compromesso Storico dove tutti sono buoni e figli di buoni, come quell' Enrico Berlinguer di cui quattro anni or sono abbiamo assistito alla stessa martellante celebrazione, omettendo come sotto la sua segreteria si sia perpretata la più vergognosa campagna d'odio verso un politico, addirittura il Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, il miglior Presidente in assoluto, costringendolo alle dimissioni ed aprendo la strada a Sandro Pertini, l' uomo che volle condannare a morte non solo Benito Mussolini, ma anche Claretta Petacci, colpevole solo di aver amato fino alla fine un Uomo che era stato l' Uomo più amato dagli Italiani.
Ed allora ricordiamo Giorgio Almirante, il Politico più Onesto, più Lungimirante, più Acuto, con miglior Oratoria ed Ironia del dopoguerra, doti che fanno di lui sicuramente il Più Grande Politico del Dopoguerra. Il quale, nonostante i molti Camerati Caduti ed i tantissimi feriti ed incarcerati durante la Terza Guerra Civile Italiana, cercò sempre di calmare le acque, consolando madri e padri, frenando i militanti e condannando il terrorismo di Destra. Sarebbe bastato poco, credo, a far diventare l' Italia un vero cimtero, e Lui lo evitò.
Coniò il termine Afascista contro l' antifascismo di regime od il postfascismo da operetta. Intuì il marcio della Prima Repubblica, promuovendo i Comitati per la Nuova Repubblica, con lo scopo di proporre una Repubblica Presidenziale ed una riforma radicale del Parlamento, in grado di eliminare quei privilegi, quel disordine, quella violenza, quell'ingiustizia e quella discriminazione sorti nella Repubblica post-residenziale e che ancora ci trasciniamo in questi giorni.
Fu pure molto credente, come Carlo Borsani, di cui scrisse la biografia, e come Cattolico condannava sia il materialismo marxista che quello ipercapitalista, con una frase oggi attualissima:"La Bibbia insegna che la Torre di Babele fu, ancor più del Diluvio Universale, la condanna di un Dio vendicativo nei confronti di un ' umanità schiava del materialismo e dimentica dei valori dello spirito...".
Uomo profondamente colto e coraggioso, ebbe a dire pure, nel suo libro "Processo alla Repubblica", 1980,: "Mafie, Camorre, Bande che tengono in pugno il Paese, che fanno esclamare al Presidente della Repubblica: -Siamo in guerra !-... Ecco perchè questo libro nel suo spirito e nel suo intento, è dedicato al processo alla repubblica...Si tratta del processo morale e politico che il cittadino italiano in quanto tale intenta a coloro che lo hanno reso estraneo alla 'cosa pubblica' che è il significato vero, e antico, di quel privatissimo e riservatissimo ente che oggi si chiama Repubblica". Come non notare la sua lungimiranza, in questo neo-regime d' Inciucionia, con i parlamentari scelti dai partiti e non dai cittadini ?
Purtroppo oggi non sarò a Roma come invece fui vent'anni orsono, in quella triste giornata cui tutti noi piangemmo per l'incredibile destino che ti portò via solo un giorno dopo il grandissimo Pino Romualdi, in una Piazza Navona stracolma e di cui conserverò ricordo per tutta la vita. Giorgio, di Te mi rimane una rosa in bacheca presa dal cuscinetto che ti accompagnò nell' ultimo viaggio. Ma di Te mi rimane anche il tuo messaggio e valore politico, senza pari.
Ogni tanto, sono certo, incontrerai Mio Padre, lassù: digli che mi manca, mi mancate tanto tutti e due.
Con affetto e stima per sempre,
Vandeaitaliana/Starsandbars
martedì 20 maggio 2008
L' unica certezza per i clandestini: uscire da Schengen !
Il nuovo governo è in procinto di varare le nuove leggi sui clandestini, ma l'unico modo per combattere l' immigrazione selvaggia è uscire immediatamente dallo spazio Schengen, affiancandoci ad Irlanda e Regno Unito che non vi hanno mai aderito. In questo modo si potrà controllare effettivamente le frontiere aereo-terrestri anche con l' Esercito, affidando alla Marina quelle costiere. Con le attuali frontiere colabrodo, infatti, molti paesi sono solo di passaggio, per clandestini e zingari, che vedono l'approdo nel nostro paese una vera manna, a causa dell' attuale mancanza di certezza della pena in caso di reato e degli aiuti, morali e materiali, che ricevono dai sinistri ma anche da certi ambienti cattocomunisti più vicini ai terzomondisti che ai bisogni ed ai problemi degli Italiani. D' altronde solo con una lunga rete confinaria, gli Stati Uniti riescono ad arginare i Clandestini che altrimenti penetrerebbero a milioni. Ed i controlli aerei sono severissimi.
Poi, una volta ristabiliti i controlli alle frontiere, sarà sufficiente applicare alla lettera le leggi vigenti, come la Bossi-Fini.
Gli "aiutini" dell' Inter...
Vedo che anche Doni si lamenta, ed allora, sollecitato anche dal Pizzino, vorrei ricordare qualche "aiutino" in verità subìto dall' Inter in questa stagione. Per poi finire di parlar di calcio, ritenendo la Coppa Italia già assegnata d' ufficio alla squadra giallorossa nella finale che si disputerà sabato prossimo all' Olimpico invece che in 2 turni.
1)Inter-Juventus (1-2): gol decisivo in netto fuorigioco di Camoranesi.
2)Lazio-Inter (1-1): pareggio di Rocchi in fuorigioco.
3)Udinese-Inter (0-0): assurda espulsione di Cesàr dopo pochi minuti e gol regolarissimo annullato a Ibrahimovic.
4)Napoli-Inter (1-0): mancata espulsione di Contini per una gomitata evidente a Balotelli ed inesistente rigore concesso per un' entrata regolare di Julio Cesàr su Gargano (anche "TuttoAzzurro conferma...), poi parato dal portiere brasileiro. Arbitro Rizzoli.
5)Record battuto di partite giocate in 10 per le espulsioni. Come si vede, spesso ingiuste.
6)Totti non è stato espulso contro l'Udinese per aver detto, per ben 3 volte, "vaffa" all'arbitro, curiosamente ancora Rizzoli. Successivamente non è stato squalificato, ma è stato sanzionato con l' iperbolica multa di 1000 (mille !) Euro. Sembra che il capitano amato dai Cesaroni abbia acceso un Mutuo per pagare la multa. In compenso l'allenatore della Beneamata Mancini, per aver dato del "fenomeno" (termine assai usato dai milanesi, me compreso...) all' arbitro solo 2 volte è stato espulso in Coppa Italia. Non squalificato, ma punito con 10.000 Euro.
Di mio aggiungo che,da Papista convinto e fautore dell' indipendenza dello Stato della Chiesa con territorio ante Porta Pia, cioè Lazio tranne la provincia di Rieti, consiglio ai giocatori romanisti di caldeggiare la mia posizione, per poter contendere a Lazio e Frosinone il loro titolo...
Una volpe affamata vide dei grappoli d’uva che pendevano da un pergolato, e tentò di afferrarli. Ma non ci riuscì. "Robaccia acerba!" disse allora tra sé e sé; e se ne andò. Così, anche fra gli uomini, c’è chi, non riuscendo per incapacità a raggiungere il suo intento, ne dà la colpa alle circostanze.
lunedì 19 maggio 2008
Cattivi Maestri:il Cavalier Ufficiale Daniele De Rossi.
L' invidia, si sa, è uno dei sette peccati capitali. E' un brutto tarlo, che ti rosica dentro. A Roma è un virus diffuso, ultimamente. Passi per giornalisti come Franco Melli, che dovrebbe occuparsi di coda alla vaccinara o pajata piuttosto che di calcio, o come Paolo Liguori, dai non dimenticati trascorsi in Lotta Continua, i quali però, proprio per il mestiere che svolgono dovrebbero essere obiettivi. Ma quando chi ne è colpito è un milionario come Daniele De Rossi, per giunta Cavaliere Ufficiale della repubblica, con i tempi che corrono, è assai triste. Soprattutto in vista di una finale di Coppa Italia che si giocherà NON IN CAMPO NEUTRO, e neanche con andata e ritorno, ma a Roma. Per la quale io manderei neanche la formazione Primavera, come minaccia Moratti, ma gli Allievi. Triste perchè chi ha preso parte alle Olimpiadi ed è anche Cav/Uff repubblicano (cosa che rinforza il mio credo Monarchico) dovrebbe essere non solo sportivo, ma anche conscio di come certe dichiarazioni possano contribuire a buttare benzina sul fuoco in un mondo calcistico che ogni domenica è pieno di veleni; salvo poi, quando ci sono incidenti, ecco tutti prendersela col mondo ultrà, cattivissimo.
Che dire: al Cav/Uff rispondo solo che ieri, mentre passavo da San Siro, ho trovato in Tribuna Arancione un pallone giunto colà direttamente dall' Old Trafford il 9 Aprile di quest' anno, dopo aver fatto il giro del pianeta. Con i saluti di un certo Brian McBride, il quale, pur non essendo Cav/Uff, ha una Laurea in Arte e non usa i gomiti...
venerdì 16 maggio 2008
La brava professoressa antifascista della Valcuvia,
Un’insegnante nella sua classe di Scuola Media Statale chiede dinnanzi a tutti gli studenti se il padre di uno di loro avesse la gelateria in un paese limitrofo. Il giovane risponde affermativamente; l’insegnante, allora, chiede un’ulteriore conferma ponendo un nuovo quesito: “… allora è quello che si è candidato con il partito de La Destra?” Lo studente, “identificato” ora, risponde di essere il figlio di colui che milita in quel partito, ed infine l’insegnante, dinnanzi ai suoi studenti, risponde stizzita: “mi dispiace, ma, pur facendo un ottimo gelato, non metterò più piede nella gelateria di tuo padre, visto che è de La Destra”.
Ogni commento mi sembra superfluo...
giovedì 15 maggio 2008
Ma che III Repubblica:siamo tornati al Compromesso Storico ed alle Larghe Intese !
Pericolosissimi Fascisti/Nazisti picchiatori (invece che semplici delinquenti assassini che con la politica non hanno nulla a che vedere) percorrono le strade italiane, ma è soprattutto il fatto che torna alla ribalta Pino Rauti, ancora una volta indagato per la strage di Piazza della Loggia, ed al quale va tutta la mia solidarietà. Proprio mentre in Parlamento la Nuova Democrazia Cristiana, costituita dal PdL di Giulio Berluscotti ( e non per nulla oggi sia Cossiga che Andreotti hanno votato la fiducia a questo governo ormai da me sempre più lontano)e di Arnaldo Finani, apre a larghissime intese col Nuovo Partito Comunista di Enrico Veltroner, magari in proiezione di una rapida riforma delle Legge Elettorale in vista delle prossime Elezioni Europee, per impedire che la Destra, fermata dallo sbarramento in queste ultime elezioni, possa organizzarsi e portare qualche parlamentare in Europa, alla faccia di questo neo-regime che si sta instaurando. Grazie al "volemosebbene" di questo Parlamento composto da deputati che il popolo non ha certo scelto, ma che sono stati imposti in base a scelte che avrebbero accontentato vari gruppi di potere, indipendentemente dal fatto che a vincere sarebbe potuto essere ora uno ora l'altro degli schieramenti di centro/centro oppure di centro/sinistra. Così vedremo un Berlusconi sempre più irriconoscibile e lontanissimo da quello che bastonava comunisti e neo-comunisti presto a braccetto di Veltroni,aggirarsi per una Roma probabilmente agghindata a festa per la vittoria dello scudetto, grazie ai vari giornalisti capitolini che agitano acque e mestolano nel torbido. E guarda caso, proprio nel giorno in cui Rauti viene rinviato a giudizio, a pochi giorni dell' ultima di campionato, scoppia una bolla di sapone intorno alla Mia Inter: sapete che sono molto pudico della mia passione nerazzurra su questo blog, per il rispetto di alcuni miei ospiti di altre fedi, e cerco di parlarne il meno possibile, ma non posso esimermi di commentare negativamente il fatto di come, anche per il calcio, oltre che per la politica, si possano strumentalizzare le notizie, in questa povera Italasia. Nella giornata in cui ho appreso, putacaso, ma proprio putacaso, che il compagno del neo-ministro Mara Carfagna non è altro che Marco Mezzaroma, nipote dell' influentissimo deputato forzista Roberto Mezzaroma, appartenente ad una famiglia di costruttori notoriamente giallorossi,come quel Pietro che affiancò Franco Sensi nell' acquisto della squadra di Ciarrapico.
Essai che trionfo per il neosindaco AlèManno fare il giro di Roma con lo scudetto al collo, invece della Celtica,insieme ai suoi nuovi estimatori, Venditti ed Amendola: una vera manna ! Sepoffà ! Sepoffà ! L' inciucio all' amatriciana...
Povera Italia, Povera Italia !
martedì 6 maggio 2008
Se i "valori della resistenza" sono quelli di Fini ed Alemanno,beh,teneteveli.
Tra le dichiarazioni del sig. Fini e quelle del Sindaco Celtico Alemanno, non mi sembra che Alleanza Assicurazioni Nazionali sia messa bene, in fatto di coerenza ma anche rispetto delle radici e dei tanti militanti ancora in buona fede.
Da una parte,infatti, il sig. Fini che toppa clamorosamente la prima uscita come successore di Nilde Iotti, Sandro Pertini, Pietro Ingrao, Oscar Luigi Scalfaro, Giorgio Napolitano, Luciano Violante e Fausto Bertinotti, tutti sinceri democratici e padri di questa repubblicanatadallaresistenzaedantifassista, fior fiore dell' Italia socialcomunista, paragonando i prevedibili scontri di Torino ed il clima relativo ad un tragico episodio che ha visto un ragazzo perdere la vita, la VITA !, per mano di 5 o 6 criminali ed utili idioti (come li definiva Almirante)con la testa vuota di idee e piena solo di idiozie, poveri ragazzi cresciuti nel generale clima misto di odio ma anche di permissivismo che ammanta questa povera italasia. Dando motivo così alla sinistra di poter sfruttare questo turpe omicidio per futilissimi motivi come denuncia della cattiveria della destra in generale. Una VITA, sig. Fini, è una vita, e lei dovrebbe ben saperlo, avendo partecipato ai troppi funerali dei tanti Camerati assassinati. Complimenti, come inizio non c'è male.
Dall' altro canto, se i "valori della resistenza" che, ha affermato Gianni Alemanno "non si discutono" , sono quelli che hanno creato questa repubblica (Gianni, Gianni, chissà quante volte avrai cantato quella canzonaccia, quella che parla di Giulio Caradonna, di Fascisti,comunisti, scopone, asse di bastone ma anche del 25 aprile... ), visto come siamo messi, beh, te li lascio tutti. Compresi quei valori che spinsero gli autori dell' attentato di Via Rasella a non consegnarsi al Comando Tedesco, evitando così la tragica rappresaglia di Via Rasella. E quali valori spinsero la folla a linciare il 18 Settembre 1944 Donato Carretta, incolpevole direttore del Carcere romano di Regina Coeli in un modo terribile, fino poi ad appendere il corpo privo di vita alle inferriate del carcere stesso ? Rispondi, Gianni !
E quali valori spinsero il presidente comunista dell' assemblea Costituente di questa repubblica, nonchè firmatario della Costituzione Umberto Terracini, ad essere tra i firmatari del documento contro il Commissario Calabresi nel 1971 ed a sfilare in testa ai vari cortei durante il processo del 1975 contro gli autori del Rogo di Primavalle, che si concluse con la loro assoluzione e successiva fuga ? Rispondi, Gianni !
sabato 3 maggio 2008
giovedì 1 maggio 2008
Perchè 25 Aprile e 1 Maggio non sono condivisibili.
Il gentile commento inviatomi da uno dei curatori della Mostra di Tollegno di cui ho parlato riferendomi all' eccidio delle quattro sartine uccise perchè lavoravano per la Caserma della GNR di Andorno mi da' lo spunto per commentare le dichiarazioni del sig. Fini su queste date, che non possono essere condivise, ahimè, in questo clima da volemosebbene generale.
Non tanto per la cocciuta e testarda volontà di qualche associazione partigiana di non riconoscere i combattenti di un Esercito Regolare come quello Repubblicano, che combattè quasi SEMPRE in divisa con gradi e mostrine, senza colpire alle spalle e senza agguati ed imboscate. I cui appartenenti, le rare volte che operarono in missione oltre le linee nemiche, in azioni di sabotaggio e/o informative, pagarono normalmente e giustamente, secondo le leggi di guerra, come ad Anzio; dove, per il modo spavaldo e, posso dirlo, Fascista e Futurista, con il quale affrontarono il Plotone d' Esecuzione, impressionarono i comandi dell' Esercito Angloamericano.
Non tanto per la mancanza di Monumenti comuni ai caduti di entrambe le parti, come in Spagna, nella Valle de Los Cajdos, per volontà di Francisco Franco, dove è sepolto.
Non tanto per le manifestazioni ricorrenti che inneggiano alla Nuova Resistenza ed all' odio di classe.
Ma proprio, almeno per quanto concerne il 25 Aprile ad una educazione ricevuta a scuola e dai media che inconsapevolmente porta anche chi è in buona fede come reputo l' ospite biellese ad usare termini storicamente e politicamente inesatti. Scrive infatti, a proposito dei partigiani fucilati: "...l' uccisione dei civili da parte dei nazi-fascisti...". Ora spero che il mio ospite non me ne voglia e prenda cappello, ma le parole sono, si sa, più pesanti dei macigni. Inconsapevolmente, come ho detto, spunta quello che viene inculcato fin da piccoli negli Italiani, cioè una vulgata che accomuna Nazionalsocialismo, peraltro quasi MAI chiamato con il nome esteso, che ne rivela le affinità socialiste con il comunismo, che portò al Patto Molotov-Ribbentrop, ma accorciato in Nazismo e Nazisti, al Fascismo. Con le conseguenze che sappiamo, tese ad addossare tutte le colpe della Storia del Novecento ad un' Ideologia che dovrebbe essere studiata con serietà ed affidata alla Storia, come il Bonapartismo e l' Era di Bismarck. Mi risulta che in Francia ed in Germania non esista il fenomeno dell' antibonapartismo ed antiprussianesimo militante, e sarebbe ora anche in Italia di smettere di essere l' unica nazione al mondo che festeggia una guerra, voluta da tutti, ma persa. Così come suddetta vulgata vuole che le parole Fascismo, Fascista, invece che a descrivere un fenomeno politico, siano criminalizzate al punto di diventare sinonimo di violenza, prevaricazione, prepotenza, razzismo. Insomma, il Male Assoluto. Tant' è che l' antifascismo deve nascondersi dietro il dito di leggi che negli Stati Uniti sono impensabili, come la Scelba e la Mancino. I cui rigori colpiscono pure un Simbolo Religioso Cristiano come la Croce Celtica, proprio voluto dai ragazzi della Destra negli anni di piombo per dare un taglio ai simboli del passato, come Fascio ed Aquila.
Lo stesso dicasi per il Primo Maggio, che in Italia ed altre nazioni è una celebrazione marxisticamente tesa a considerare lavoratore solo chi sia operaio o bracciante agricolo, escludendo ogni altra categoria lavorativa, dagli imprenditori agli impiegati, dai commercianti agli artigiani, visti spesso come il nemico di classe invece che parte del tessuto stesso della Nazione. Mentre in America ed altri stati anglosassoni, il Labor Day è VERAMENTE la festa di tutti, celebrata o il primo Lunedì di Settembre oppure ad Ottobre, proprio per prendere le distanze dall' iconografia socialcomunista.
Ma, sappiamo,la Costituzione Americana è fondata sulla Libertà. L' Italia è una "repubblica fondata sul lavoro".