risale al 23 Febbraio del 1967 la condanna pubblica delle Leggi Razziali da parte di Giorgio Almirante. A Tribuna Politica, davanti ad un Ugo Zatterin incalzante sui vecchi scritti riproposti dall' Onorevole Fiano, il Grande Politico Missino rispose all' ex-Fascista Cesare Zappulli che gli chiese un giudizio sulle Leggi del 1938:
"Io che fui tra coloro che aderirono al movimento razzista dal 1938 in poi, ho completamente superato per ragioni umane e concettuali, per uno di quei superamenti di coscienza ai quali bisogna pur pervenire se si vive con piena onestà la propria fede e la propria dottrina..., ho completamente superato quel momento, e quindi credo di esserne idoneo a darne, e ne sto dando ai nostri giovani, una spiegazione prettamente politica." E, dopo un' analisi contestuale del periodo storico e delle relative alleanze politiche, Almirante non ebbe difficoltà a confermare ad un altro giornalista, Gino Pallotta, la totale condanna del razzismo.
Questo, sig. Fini, avrebbe dovuto rispondere a Fiano: possibile che lei ignori o non ricordi certe cose? Eppure mi risulta che qualche familiarità con Almirante lei l'avesse...
Eppoi, via, sarebbe bastato avere in casa il libro di Giovanni Scipione Rossi "La Destra e gli Ebrei" Rubbettino. Pag. 96 e seguenti...
1 commento:
Ecco i commenti:
#1 29 Maggio 2008 - 16:21
In un addio che si rispetti, non può mancare una buona dose di commozione, riservata «agli amici che non ci sono più: Marcello, Luciano, Marzio, Almerigo, Nicola». Quelli che il Corriere della Sera ha definito il "Pantheon di Gianfranco".
Io, però, suggerirei una seria revisione…
utente anonimo
SPIGOLI
#2 13 Luglio 2008 - 19:21
Condivido pienamente
grazie per il link
Rivolta Ideale
utente anonimo
Posta un commento