Blog di discussione,laico ma antilaicista,su politica e religione italiana e mondiale.Anticomunista da sempre,non sarò mai antifascista.
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domenica 1 aprile 2012
Quei rivoluzionari da bar che non vanno in pensione.
Anche ieri Milano ha vissuto l' ennesimo tentativo di far rivivere gli anni '70 (e quelli di piombo) da parte degli irriducibili orfani di un mondo fortunatamente imploso, travolto dalle macerie del Muro di Berlino. Questi comunisti da bar o meglio da osteria (più radicalchic...), che si ritrovano commentando un film di Nanni Moretti oppure di Marco Tullio Giordana, ogni tanto cercano di rientrare nei panni di Cattivi Maestri per i loro figliocci che via via si chiamano No-global,Black Bloc, No Tav. Poverini, non si accorgono che fanno quasi tenerezza quando sfilano dietro le bandiere rosse durante un corteo dove sono state danneggiate dai soliti teppisti alcune banche (con costi che poi, alla lunga, ricadono sui clienti delle stesse...). Siete sconfitti irrimediabilmente, insieme al marxismo assassino che ha regalato al mondo cento milioni di morti.
Andate in pensione e datevi pace !
(dal mio blog parallelo La Peggio Gioventù)
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2 commenti:
In pensione ci va chi ha lavorato (Frignero permettendo). Loro possono solo continuare a bighellonare ... :-)
ed a fare danni...
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