Me lo aspettavo, ma non certo in queste proporzioni. Da due giorni la lobby gay italiana si è scatenata in maniera rancorosa contro il povero Lucio Dalla. Motivo ? Quello di non aver pavesato la propria presunta omosessualità. Presunta, perchè lui non l'ha mai confermata, non considerando il sesso un fatto pubblico. Il culmine è stato toccato dalle dichiarazione del militante gay (militanza che lo aiuta in maniera esponenziale nella sua attività di scrittore) Aldo Busi, che oggi sul sito Dagospia ha dichiarato:
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Queste dichiarazioni sono l' ulteriore dimostrazione della differenza sempre qui esposta tra l' omosessuale non militante che non pretende impossibili ed innaturali matrimoni/unioni od adozioni, vivendo la propria condizione spesso con sofferenza, ma sempre come fatto privato, ed il gay sempre militante, spesso carico d'odio Cattofobico ed anticlericale, forse talmente insicuro della propria sessualità ed esistenza da vedersi costretto a sbandierare un comportamento trasgressivo con un curioso esibizionismo al limite della patologia. Incapace di comprendere quello affermato dalla Chiesa da sempre, e cioè la differenza tra peccatore e peccato. Che non si riesca a capire queste differenze, è preoccupante...
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