In fondo mi fanno pena. Per anni sono stati nelle catacombe, con l' Icona dei Preti Guerriglieri alla parete, dopo che San Giovanni Paolo II aveva fatto a pezzi la Teologia della Liberazione. Scrivevano peana a Martini, gironzolavano spaesati intorno alla Curia Milanese, si vestivano con bandiere blasfeme iridate, giocando ad Assisi al pauperista da operetta. I più estremisti si erano trasferiti in Venezuela da Chavez, a bighellonare con qualche spinello. Con Ratzinger si contarono addirittura circa 35.000/37.000 casi di suicidi, poveretti che si facevano saltare a Gaza con la musica degli inti Illimani in cuffia; qualcuno si nascose nella cantine di Famiglia Cristiana, altri si installarono nella comunità di Bose. Conosco tre o quattro che che si dipinsero con la vernice delle scarpe nera il viso, iscrivendosi a Nigrizia.
Uno, era il portiere dell' ANPI di un piccolo paese del modenese. Trentacinque, lo so per certo, vagavano, travestiti da Camalli, tra Genova e Livorno. Una decina si iscrisse all' associazione Luca Coscioni, facendosi sacrificare fino all' estrema conseguenza, lasciando gli organi al Professor Veronesi...
Ma, ultimamente, stanno uscendo allo scoperto: cantando "bella ciao" ed al grido di Allah Ak bar zompettano in nome dell' ecumenismo, del pauperismo, del perdonismo e del gaiettismo. Non capisco perchè, ma vigiliamo:
HIC MANEBIMUS OPTIME...
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