Leggo che sull' aereo di ritorno dal Marocco, paese Cattolicissimo 😁😁😁😁 , il Vescovo di Roma, nei soliti terrificanti colloqui coi giornalisti, ha detto: "... (i Cattolici) 300 anni fa bruciavano vivi gli eretici.". Forse qualche libro di Storia lo aiuterebbe.
L' ULTIMO condannato dall' Inquisizione, ma NON quella Romana, ma quella Spagnola, un attimino più duretta, fu Cayetano Ripoll, che però NON fu arso, ma impiccato, nel 1826 Eretico, deista e massone, fu perseguito SOPRATTUTTO perchè, da insegnante e catechista, negava la Divinità di Cristo, la Santissima Trinità, l' importanza della Madonna ed altre facezie. E le insegnava ai bambini. Come sempre, però, l' Inquisizione chiese più volte all' eretico di abiurare e ritornare in seno alla Chiesa. Ripoll rifiutò; fu dunque consegnato all' autorità civile, che, sapendo che il "bravo maestro" era pure repubblicano ed anti-monarchico, alla fine lo impiccò.
Anche il Conte Enrico Trivelli non fu bruciato, ma decapitato, nel 1737, a Roma. Il quale era un gran birbante. Uccise a Vasto lo spasimante della sorella con un archibugiata, fu renitente alla leva ed altre amenità. Fu arrestato per gravi accuse non fondate al Papa e per non riconoscere il Potere Temporale della Chiesa, e non per eresia, col metodo delle "pasquinate". E fu condannato per Lesa Maestà, NON per eresia.
Oltre a questi sopracitati, nel XVIII secolo, cioè i "famosi" 300 anni fa citati da Bergoglio, furono solo 6 gli "eretici" condannati a morte. E molti si erano macchiati spesso di efferati delitti, come aborti praticati con metodi primitivi e cruenti. Stesso dicasi per il secolo precedente, il XVII, che ebbe tra tutti Frà Diego La Matina il capofila, che riuscì ad uccidere, durante un colloquio privato, il proprio inquisitore, Juan Lopez de Cisneros. Questo frate siciliano, in precedenza, era stato un brigante, ricordato da Leonardo sciascia in un propriolibro; e lui, come altri “eretici” erano assassini o criminali comuni, o mestatori politici.
Ricordo inolte che l’ Inquisizione, come ricordato da Rino Cammilleri nel saggio “ La Vera storia dell0 Inquisizione” PIEMME, era altamente garantista, e solo dopo reiterati tentativi di riconversione alla Fede, a malincuore era costretta ad affidare il condannato al braccio secolare dei vari Stati.
Spiace constatare che il Vescovo di Roma non faccia distinzione tra quanto avviene ancora in alcuni stati islamici, dove i musulmani convertiti al Cristianesimo rischiano la Pena di Morte.
(Nella foto: Cayetano Ripoll)
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