I segnali ci sono tutti. Dopo queste elezioni che hanno visto premiata la tafazziana volontà di molti italioti, le premesse con cui la minoranza che si appresta a governarci sono davvero preoccupanti.
Due sindacalisti ai vertici dello stato, di cui uno caparbiamente comunista che appena eletto dedica la vittoria agli operai, come se fossero solo loro a rappresentare l'economia italiana.
Questo in sintonia con una Costituzione, scritta anche coll' avvallo del PCI, vetusta e da riformare, a cominciare dall' articolo 1, che ammonisce che l' Italia è "fondata sul lavoro", non sulla libertà o sui cittadini. Passando all' articolo 4, che parla di "diritto al lavoro", come se fosse un diritto divino; e sorvola sui doveri di chi lavora. Continuando con un' articolo 40, sulle leggi che regolano il diritto allo sciopero, inapplicato o ignorato; ed un art. 46 sulle cooperative che sembra scritto a Mosca nel 1930.
E come se non bastassero gli incresciosi avvenimenti del 25 Aprile a Milano, dove a contestare la Dottoressa Moratti e Suo Padre non sono stati studenti o no-global, ma persone che ignorano, e dunque sono ignoranti, ogni minimo senso di civile convivenza ed educazione, gente che probabilmente si è fatta condizionare dalla campagna violenta dell' Unione (sovietica) contro molti rappresentanti della CdL, come se non bastasse, dicevo, quegli accadimenti, ecco che il candidato sindaco Bruno Ferrante , spalleggiato da altri, contesta alla Dott.ssa Moratti, Candidato Sindaco per Milano della Casa (Vera) delle Libertà, il diritto di sfilare al corteo del 1 Maggio, perchè, sentite bene, "è una padrona, non un lavoratore". E questo nonostante Letizia Moratti fosse stata invitata dai sindacati.
Io spero VIVAMENTE che i tanti "padroni e non lavoratori" della Mia Città come:
Commercianti, Taxisti, Tappezzieri, Falegnami, Elettricisti, Idraulici, Industriali, Ingegneri, Avvocati, Imprenditori Edili, Agricoltori, Geometri, Ragionieri, Commercialisti, Architetti, Medici e tutti gli altri LAVORATORI che ogni giorno rischiano i propri mezzi economici per dare magari lavoro a chi, per dirla in milanese, spesso fà flanella, capiscano il grosso rischio che rappresenta per la Mia Città una possibile affermazione di Ferrante e del suo alleato Dario Fo.