Questo professore, icona televisiva, è l'esempio lampante di certi liberal/libertari, che parlano di Libertà e Democrazia, ma poi si comportano come abbiam visto.
Da tempo , molti a Milano ne chiedono le dimissioni, come il capogruppo di Forza Italia al Comune, Giulio Gallera, ed io non posso che essere d'accordo.
Oltre alla lite con la Mussolini che Sgarbi porta avanti in televisione e sulle pagine del Giornale in questi giorni ,c'è anche l'andar a braccetto con il Centro Sociale Leoncavallo che m'induce a pensare che questo signore non può rappresentare più la Cultura di Milano.
Veniamo al primo punto:sebbene l' On. Mussolini non sia certo una santa (ma l'inizio della disputa era partito decisamente come un gioco durante la trasmissione "La Pupa ed il secchione", uno scherzo) e sbaglia ad usare parole da trivio , un vizio ormai diffuso purtroppo tra le donne come si è lamentato Marcello Veneziani in un articolo su Libero del 5 Ottobre, Sgarbi è stato irriguardoso non solo verso la Mussolini, venendo meno al rispetto che si deve ad ogni Signora, ma anche prendendosela di brutto con 2 dipendenti Mediaset, uno non giovanissimo, ed un altra Signora, insultandoli pesantemente ed alzando le mani. Cosa peraltro non sottolineata dai vari articoli apparsi sui giornali.
Cosa poi ancor più grave, Sgarbi il giorno 2 Ottobre sul Giornale ha scritto un lungo panegirico di se' stesso autoassolvente, tra l'altro definendosi: "fine critico d'arte", ma anche ammettendo di avere dentro se' il Dottor Jeckyll e Mr. Hyde.
Poi, un' altra puntata della performance sgarbata a "Buona Domenica" e puntuale nuovo articolo del phonato professore sul Giornale, tutto incentrato sulla retorica antifascista cara ai novelli kompagni dell' assessore, i Leoncavallini. Compresa la citazione dell' Articolo della Costituzione ormai vetusto, mentre da più parti si invoca l'abolizione dei reati di pensiero , ed altro tentativo di assolversi.
55 Procedimenti Penali attualmente in corso presso il tribunale di Milano, di cui 18 accorpati in un Maxiprocesso che ha visto in primo grado condanne per più di 100 anni di carcere a carico di 73 imputati.
Un totale di 563 imputati (in realtà circa 80 plurimputati nei vari processi)
Più di 2000 denunce
45 arresti preventivi richiesti nell'agosto '95 e rigettati dalla Cassazione nel febbraio '96
Offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica
Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni Costituzionali e delle Forze Armate
Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità
Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa
Violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa
Violenza o minaccia a pubblico ufficiale
Resistenza a pubblico ufficiale
Circostanze aggravanti
Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità
Oltraggio a pubblico ufficiale
Oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario
Oltraggio a un magistrato in udienza
Esercizio abusivo di una professione
Violazione di sigilli
Autocalunnia
Istigazione a disobbedire alle leggi
Incendio
Attentato alla sicurezza dei trasporti
Tentato omicidio
Lesioni personali
Violenza privata
Violazione di domicilio
Furto
Rapina
Invasione di terreni o edifici
Danneggiamento
Ricettazione
Grida sediziose
Radunata sediziosa
Riposo delle occupazioni e del riposo delle persone
Divulgazione di stampa clandestina
Spettacoli e trattenimenti pubblici senza licenza
Rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive
Fabbricazione di materie esplodenti
Apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento
Blocco stradale
Turbativa di propaganda elettorale
Porto di arma da guerra
Porto di arma impropria
Travisamento
Omesso preavviso di manifestazione all'Autorità
Fabbricazione e detenzione di materie esplodenti
Esercizio di professioni e mestieri rumorosi
Spettacoli e trattenimenti pubblici senza licenza del questore
Gestione abusiva di bar
Somministrazione di cibo e bevande senza autorizzazione sanitaria
Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti
Resistenza a mano armata
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