A pochissimi giorni della conferma della condanna a trent'anni in Cassazione,tra mille polemiche, di Luigi Ciavardini, il terzo imputato per la Strage di Bologna nonostante un libro di Gianluca Semprini, "La Strage di Bologna e il terrorista sconosciuto", Bietti Edizioni, contesti ampiamente le prove a suo carico, ecco che esce domani il libro "Storia Nera", ed. Cairo. A scriverlo è un uomo di sinistra (come Semprini), Andrea Colombo, già giornalista del Manifesto ed oggi portavoce di Rifondazione Comunista al Senato. Libro secondo il quale Francesca Mambro e Valerio Fioravanti non sono colpevoli, come del resto sostenuto da un ampio schieramento trasversale da molto tempo. Colombo rilancia la pista dello scoppio accidentale di un ordigno di passaggio in Italia, destinato altrove: «Credo che esplorando una traccia investigativa internazionale, i nostri servizi temevano si sarebbe potuto innescare un meccanismo troppo pericoloso. Era il tempo in cui vigeva, lo ha confermato anche Francesco Cossiga, il famoso patto stipulato da Aldo Moro con i palestinesi. La possibilità per l'Fplp di far transitare le armi nel nostro paese contro l'immunità da attentati e regolamenti di conti entro i nostri confini». «La strada del neofascismo, all'indomani della strage, era la più indolore. I Nar non avevano nulla da raccontare per difendersi, non avevano legami nè contatti con il mondo esterno e quanto ai servizi di allora -osserva il giornalista - vi era al loro interno una rigida lottizzazione che li divideva in filo-arabi, filo-israeliani e filo-americani. La pista nera, insomma, permetteva di non alterare equilibri».
Ed in alternativa allo scoppio per errore, Colombo elenca anche la pista che collegava la strage di Bologna a quella di Ustica, avvenuta solo due mesi prima il 27 giugno 1980, ipotizzata da Giuseppe Zamberletti, ex senatore democristiano, autore del libro 'La minaccia e l'offesa' che nel 1980 siglò l'accordo di alleanza strategica con Malta sul fronte petrolifero che di fatto tagliava fuori la Libia.
Un libro destinato a rinverdire le polemiche su una Strage che una lapide continua a definire "Fascista".
Sabato sera su "La7", nel programma Tetris alle 23,40, Luca Telese, autore del celeberrimo Cuori Neri presenterà il libro.
2 commenti:
Ecco i commenti:
#1 19 Aprile 2007 - 17:26
Sto rileggendo i tuoi numerosissimi interventi passati, ho scoperto una miniera d'oro!!!
Massimiliano
utente anonimo
#2 20 Aprile 2007 - 14:44
Izzo e Sparti sono stati due testimoni affidabili tanto quanto i magistrati che hanno emesso questa indegna sentenza di condanna. I tentativi di depistaggio dei Servizi e di Licio Gelli sono realmente provati,eppure nessuno ha mai voluto veramente battere le due piste alternative a quella fascista.
utente anonimo
#3 20 Aprile 2007 - 18:48
I tentativi di depistaggio dei Servizi e di Licio Gelli sono realmente provati,eppure nessuno ha mai voluto veramente battere le due piste alternative a quella fascista.
Si potrebbe domadare a qualche P2ista con recenti esperienze di governo se ne sa qualche cosa...
ZCZC
utente anonimo
#4 20 Aprile 2007 - 19:44
Mannaggia,
ho già commentato da le Barricate.
Bologna, Fiumicino e l'chille Lauro fanno tutti parte di una precisa strategia palestinese.
Lo sanno tutti, meno i magistrati rossi
Bisqui
#5 20 Aprile 2007 - 20:06
Vado 5 giorni in Belgio e Francia, al ritorno non vedo l'ora di vedere cos'hai scritto...
Max
utente anonimo
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