E venne il giorno della Vendetta: Renzo Lusetti.
Senza ulteriori Casini, è necessario e doveroso andare al voto popolare subito, non solo per riparare a quasi due anni di un governo fallimentare e dannoso, ma anche per liberarci di troppi parlamentari che dovrebbero restare a casa per il bene di tutti. Poichè ho voglia di levarmi qualche sassolino dalla scarpa, incomincio da Renzo Lusetti. Se ci riferissimo alla Prima Repubblica, potremmo definirlo un Peone; praticamente era semisconosciuto prima di una rissa con la Lega Nord alla Camera nel Luglio del 2004, dove uscì piuttosto malconcio ma soprattutto rancoroso. Nella foto vediamo il descamisado precipitarsi contro il gruppo del Carroccio, avendo poi la peggio, tanto da finire in infermeria. Ora uno dovrebbe sapere che se partecipa ad una rissa può mettere in conto di darle, ma anche di prenderle. Il parlamentare della Margherita invece, da quel giorno maturò un sordo rancore, che si manifestò ampiamente nei giorni immediatamente seguenti alle elezioni vinte (?!?) da Prodi, quando, e mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse perchè, fu ospite fisso di tutte le televisioni. Con dichiarazioni piene di livore, come questa, fatta insieme a Fabrizio Morri: "Berlusconi riconosca l’esito delle urne e dell’applicazione della legge elettorale da lui imposta e la smetta di alimentare ad arte un pericoloso clima di tensione. Ci troviamo di fronte ad un inaccettabile tentativo di stravolgere le regole della democrazia. Come da prassi le verifiche sono in corso: si rispettino le istituzioni e la loro credibilità. La realtà è che l’unione ha vinto e la Cdl ha perso". Sarebbe pressocchè superfluo ricordare che in quasi due anni le verifiche complete di questa vittoria non siano mai state effettuate, ma è meglio tenerlo presente, per le generazioni future. Così come giova ricordare altre affermazioni di Lusetti: "Il teorema di Berlusconi si è rivelato fasullo: i sospetti di brogli e i veleni, alimentati in questi giorni con toni inaccettabili per un paese democratico, sono stati spazzati via. Ora è tempo di voltare pagina". Sempre nel clima convulso del dopo elezioni, il parlamentare della Margherita fu uno dei più convinti nel negare qualsiasi tipo di dialogo con la CdL, rispondendo piccato alle proposte di Grande Coalizione di Berlusconi. Reggiano di nascita, ma prestato alle Marche, Lusetti è stato in passato Segretario Nazionale dei Giovani Democristiani e parlamentare per 2 legislature della DC ma non si è fatto scrupolo, come tanti, troppi pseudo-cattolici, di governare con i comunisti; arrivando ad essere elettto Segretario di Presidenza della Camera. Un motivo in più per battersi perchè gli elettori marchigiani LO MANDINO A CASA !
1 commento:
Ecco i commenti:
#1 28 Gennaio 2008 - 13:02
Elezioni subito anche perchè con una legge elettorale con soglia di sbarramento Storace resterebbe a casa :(
Reazionario
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