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mercoledì 22 ottobre 2008

Quel Don Gigetto che piacerebbe a Famiglia Cristiana.

Come ho scritto anche di recente, ogni giorno che passa Famiglia Cristiana si sposta ulteriormente a sinistra, semmai fosse possibile. Chissà se vorra mettere in risalto curiose figure del passato, come quella di Don Gigetto, al secolo il Sacerdote Giacomo Sbarboro. Questo personaggio venne agli onori della cronaca verso la fine della Seconda Guerra Civile Italiana, quando ricevette all' Hotel Crespi di Genova, come autoproclamatosi Cappellano partigiano, la figlia del Vice Federale di Genova, Alfredo Grazzini, che cercava notizie di suo padre e del fratello, il Capitano Adelindo Paolo Grazzini. Don Gigetto si presento all' apuntamento con la ragazza nel Maggio del 1945 con una Croce sul petto ma un berretto con una falce e martello. Subito la Grazzini rimase interdetta, e chiese come mai portasse due simboli così contrastanti. Don Gigetto, di rimando, rispose che lui si riteneva un buon Sacerdote ed un buon comunista. Eppoi, alzando la voce, aggiunse: "Ragazzina, stai attenta, che rischi di fare la stessa fine di tuo fratello...".

Don Gigetto venne poi fortunatamente richiamato a Roma e relegato in un monastero con il nome cambiato di Padre Damiano.

Qualche tempo dopo venne trovato il corpo di Adelindo Grazzini in una fossa comune con altri corpi martoriati. Ma questo è materiale per "Morti Dimenticati". Resterebbe da chiedersi se fu lo stesso Don Gigetto a costringere sia il Capitano Grazzini che il Tenente Colonnello Celeste Gianelli a fare una penosa Via Crucis con tanto di Croce sulle spalle, tra sputi, percosse ed insulti.

Don Gigetto, prete partigiano e comunista.

(nella foto: il prete guerrigliero Camillo Torres Restrepo, ucciso nel 1966 in un combattimento dall' Esercito Regolare Colombiano. Comunista, attualmente ospite di Belzebù)

http://mortidimenticati.blogspot.com/2008/10/capitano-grazzini-adelindo-e-tenente.html#links

4 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 02 Novembre 2008 - 20:04

Caro Vandeaitaliana, tu dici che i partigiani erano banditi perchè sparavano alle spalle senza divisa, ma a me mi sembra di ricordare che il regolamento internazionale dica che anche dei generici segni distintivi di riconoscimento possano essere considerati come delle divise, i partigiani non avevano allora dei fazzoletti colorati al collo ora rossi ora verdi ora azzurri a seconda dell'appartenenza politica che potevano quindi in fin dei conti essere considerati come delle divise? E se si ha una divisa tutto sommato sparare alle spalle da un cespuglio potrebbe anche non essere irregolare visto che anche gli eserciti regolari tendono le imboscate aggirando e sorprendendo i nemici alle spalle anche dentro una foresta. Hai mai visto film come Rambo 2? Lì in alcune scene il protagonista aggredisce alle spalle col coltello i soldati nordvietnamiti o sovietici, e nel film Rambo è considerato un eroe.
utente anonimo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#2 02 Novembre 2008 - 20:05

Ma si chiamava Giacomo Sbarboro o Sbarbaro?
utente anonimo
#3 03 Novembre 2008 - 08:27

Caro Nicodemo

(darvi un nick, un nomignolo, uno pseudonimo, no ? Non mi importa chi voi siate, ma serve per non ripetere risposte date decine di volte.Ti chiamerò Nicodemo, ma se vuoi cambiarlo....),

come si vede i trappoloni vi piacciono tanto...

No, non ho mai scritto che i partigiani erano banditi. Questo anche perchè in Italia, oltre a simpatiche leggi come la Scelba e Mancino, non abbiamo il Primo Emendamento della Costituzione Americana, non certo fondata sul lavoro, che garantisce la libertà piena di pensiero.

Il regolamento del 1907 x lo status di combattente dice testuale:

"1)avere alla loro testa una persona responsabile dei propri subordinati;
2)avere un segno distintivo fisso e riconoscibile a distanza;
3)portare le armi apertamente;
4)conformarsi nelle loro operazioni alle leggi e agli usi della guerra."

Punto 2, sul quale mi sono spesso soffermato.Coccarde e fazzoletti apparvero in numero spropositato nelle parate successive alla sconfitta Italiana del 1945 da parte degli Eserciti Regolari Angloamericani. Insieme ai tantissimi presunti partigiani che tre giorni prima o poco più erano stati Fascisti.Eventuali coccarde, fasce e fazzoletti erano, negli scontri, in numero assolutamente irrilevante e di dimensione minuscola. Proprio per far sparire tale riconoscimento in una tasca o sotto un sasso.

Mi tocca ancora , per l' ennesima volta, invitare Nicodemo, come feci con gli altri, ad una visitina al Museo della Guerra Civile a Dublino, per vedere come uno dei principali problemi che i Patrioti Irlandesi vollero risolvere fu quello della Divisa. Spesso artigianale, fatta dalle mogli, madri o fidanzate. Ma dotata di berretto, giacca e pantaloni. Con gradi e mostrine.

Punto 3: come no, come quando uccisero Aldo Resega con una revolverata alla nuca mentre andava all' edicola...
Ed anche le varie bombe (azioni di guerra, naturalmente...)venivan portate in divisa e sotto il braccio....

Punto 4.

Per cortesia............!!!!!

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Vandeaitaliana

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#4 03 Novembre 2008 - 08:38

La mia prima risposta annulla la seconda parte del commento di Nicodemo.

A tutela delle Forze Militari Regolari ho scritto decine di volte anche che giudico legittime le esecuzioni di alcuni Combattenti Repubblicani avvenute durante le battaglie di Anzio, Nettuno ed Ostia, perchè trovati in borghese a compiere azioni militari dietro le Linee Angloamericane. Così come lecite quelle avvenute nelle Ardenne.

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No, è giusto Don Giacomo Sbarboro.

Ed è divertente trovare nelle parti avverse chi lo chiami "Luigi" o chi "Sbarbaro". Come spesso accade, la precisione latita...
Vandeaitaliana