Vittoria ! Anche questa volta il PCM, il Partito Comunista Moldavo, quello che si è pure inventato una inesistente lingua moldava della Bessarabia Rumena temporaneamente amministrata da russofili neocomunisti, le aveva tentate tutte:elezioni di mercoledì ed a fine Luglio, oltre ad i soliti brogli che avevano falsato le elezioni presidenziali di Aprile, senza i quali, invece che al 44,76 % (con 48 seggi) di questa tornata elettorale, i comunisti non avrebbero superato nemmeno il 30 %, nonostante le migliaia di activisti sguinzagliati in tutto il territorio.
Invece questa volta gli elettori di Chisinau hanno dimostrato che è giunto il momento del cambiamento, voluto dagli elettori di lingua rumena, e non da minoranze importate nel dopoguerra che nulla c'entrano con la storia della Terra Bessaraba, legata alla Mia Seconda Patria da vincoli eterni di Terra, Sangue, Cultura e Religione. I quattro partiti dell' opposizione hanno riportato una sofferta vittoria con 53 seggi così ripartiti: al Partito liberal-democratico il 16,55% (18 seggi), al Partito liberale il 14,61% (15 seggi), al Partito democratico il 12,55% (13 seggi), all'Alleanza “Moldavia nostra” il 7,35% (7 seggi). Dopo otto anni che hanno visto la Bessarabia precipitare nelle classifiche economiche del continente, riportando indietro l' orologio della storia ai momenti bui e dolorosi dell' oppressione sovietica, i comunisti non sono in grado di governare, ed il Leader dell' Opposizione, Vlad Filat, del PLDM (liberal-democratici) si è congratulato con la popolazione e dichiarato pronto a formare immediatamente il nuovo governo.
Speriamo che la polizia ed i reparti speciali non ripetano gli atti intimidatori, le perquisizioni accompagnate da pestaggi e gli arresti immotivati dello scorso Aprile. Speriamo che i comunisti accettino questa volta di mollare il potere. Ancora una volta, come racconta Renato Farina su Libero di oggi, nei seggi di campagna si è assistito a quello visto in Romania dell' immediato dopo-Rivoluzione: seggi presieduti da comunisti, con scrutatori comunisti che osservavano gli elettori uno per uno; alcuni, tremebondi, uscendo mostravano la scheda aperta con il "voto giusto". Speriamo che il nuovo-governo non solo sia formato in fretta, ma che proceda spedito verso il processo di riunificazione alla Romania, unico modo per uscire da altri tentativi di russificazione forzata del paese od avventure neo-comuniste.
OGGI COME SEMPRE:LA BESSARABIA E' RUMENA.
L' ISTRIA E' ITALIANA. PER SEMPRE !
LIBERTATE PENTRU BASARABIA ! JOS COMUNISMUL ! BASARABIA ESTE ROMANA SI ISTRIA ESTE ITALIANA !
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