Uno dei compiti dei Revisionisti, oltre a sfatare le varie "Leggende Nere", falsi miti e bugie varie messe in circolazione dai vari vincitori, è quello di rendere noti lati poco conosciuti dei vari personaggi storici mondiali.
Ebbene, poichè spesso mi imbatto in saputelli, sinistri ma, ahimè anche di Destra, che si sforzano di affidare ai posteri l' immagine di Mussolini ateo e mangiapreti, basandosi su qualche vecchia frase del Benito veterosocialista, è giunta l' ora, proprio in occasione dell' anniversario della morte dell' adorato figlio Bruno, di tornare a parlare dell' "Uomo della Provvidenza" e del suo lento ma progressivo riavvicinamento alla Fede Cattolica.
Il 7 Agosto 1941, mentre era alla guida di collaudo del proprio aereo, il nuovissimo Bombardiere Quadrimotore Piaggio P.108, cadde nei cieli sopra l' aeroporto di Pisa il terzogenito del Duce, Bruno; certamente il più amato e destinato alla successione. Medaglia d' Argento al VM in Abissinia nel 1936, Medaglia d' Argento al VM durante la Guerra di Spagna ed infine Medaglia d' Oro al Valor Aeronautico alla memoria per quest' ultima fatale impresa.
Scompariva così uno dei componenti dei famosi "Sorci Verdi" ( tre topolini verdi dipinti sulla fusoliera dell' aereo)che tante fantastiche imprese di volo avevano compiuto, tanto da coniare la famosa frase: "Far vedere i sorci verdi a qualcuno", cioè umiliare un avversario in qualcosa.
Ma soprattutto, con la sua perdita, Benito Mussolini fu scosso tantissimo, tanto da scrivere in pochissimi giorni il libro: "Parlo con Bruno"; dopo i suoi funerali celebrati a Predappio, il Duce ricominciò a riscoprire quella Fede che tanto era radicata nella Cattolicissima Madre, Rosa Mantoni, in un percorso che culminerà due anni dopo a Ponza nei primi giorni della prigionia dopo il tradimento del 25 Luglio con la lettura di un libro sul Cristo, di cui mi occuperò nei prossimi giorni.
4 commenti:
Ecco i commenti:
#1 10 Agosto 2009 - 13:26
Eh beh, aveva solo Cristo negli occhi. Talmente tanto che, poverino, non deve essersi accorto di tutti quegli ebrei italiani che ha fatto deportare nei campi di sterminio tedeschi.
Già, già, proprio un bravo cristiano.
utente anonimo
#2 10 Agosto 2009 - 16:13
Ma perchè scrivete di cose che non conoscete ????
Su blog di cui nulla sapete ?
Lasciando perdere i vari Perlasca e Palatucci, assai noti,ma abbiamo pure Mario di Stefano e Giovanni Vincenzo Soro. Che salvarono migliaia di Ebrei con l' assenso del Duce.
Vandeaitaliana
#3 15 Agosto 2009 - 19:21
Mussolini in fatto di ebrei era solo bravo a tenere i piedi in due scarpe, da una parte appoggiava i salvatori degli ebrei, i vari Perlasca, Palatucci, Di Stefano e Soro che tu hai citato, dall'altra parte appoggiava probabilmente anche gli estremisti come Preziosi ed i vari estremisti delle polizie di Salò che collaboravano attivamente con i nazisti nella caccia agli ebrei, certo di nomi in proposito non ne conosco, ma tu sei proprio sicuro che nella RSI nessuno abbia mai partecipato, magari sempre con l'assenso di Mussolini, ad arresti contro gli ebrei poi consegnati ai tedeschi per la deportazione? La mia impressione cioè è che Mussolini si barcamenasse e che da una parte appoggiava i fascisti moderati e che dall'altra si appoggiasse anche agli estremisti più violenti del fascismo.
utente anonimo
#4 16 Agosto 2009 - 17:38
Già:e siccome non conosci, sei andato a tirar fuori l' "Innominabile".
Talmente inviso a Mussolini che non voleva averci nulla a che fare,tanto da delegare a Buffarini Guidi le varie "sberle" da affibbiare a quell' antisemita da operetta.Il quale in seguito avrebbe voluto persino far arrestare Mussolini e l' ambasciatore Rahn da Hitler come traditori filo ebraici.
E.F. Moellahausen "La carta perdente" pp. 311-316
R. De Felice "Storia degli Ebrei Italiani sotto il Fascismo" pp. 457 e seguenti. Ed altre ancora...
Vandeaitaliana
#5 16 Agosto 2009 - 17:49
Come ho detto più volte, ci sarà stato un motivo se gli Israeliti transalpini, se non riuscivano a riparare in Svizzera, scappavano in Italia ? Quelli di Vichy si, che li consegnavano ai tedeschi. Quando non li ammazzavano direttamente.
Vandeaitaliana
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