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martedì 24 gennaio 2012

Il vento del 1990 sulla Romania.

Come ho scritto nel mio altro blog dedicato alla Rivoluzione del 1989, in Romania cresce la protesta contro il Governo Basescu/Boc. Da giorni, non si contano più le manifestazioni in tutto il paese, incominciate per il licenziamento del sottosegretario del Ministero della Sanità, un medico di origini palestinesi, Rahed Arafat, avvenute praticamente in diretta nel corso di un dibattito televisivo, da parte del Presidente della Repubblica, Basescu. La popolazione, spaventata da possibili tagli alla Sanita con eccessive privatizzazioni, il 10 Gennaio ha incominciato a manifestare in diverse città, praticamente sempre in modo pacifico, se si escludono gli incidenti di Domenica 15 in Piazza dell' Università, anche se peraltro molti studenti lamentano che siano stati preparati da non meglio identificati infiltrati, con notevole sospetto verso il Ministero degli Interni. Ma, una volta reintegrato il sottosegretario, le manifestazioni non sono cessate, ma si ripetono ogni giorno. Con la presenza sempre più massiccia di bandiere col buco della Rivoluzione del 1989 e bandiere e stendardi inneggianti al Re ed alla Monarchia. Oggi, i manifestanti, tra cui molti militari ed ex-militari, nonchè alcuni esponenti della Rivoluzione, stanno manifestando davanti alla sede della Televisione Nazionale, con accuse a Basescu ed al Premier Boc di voler instaurare un regime neo-comunista falsamente liberista su modello cinese. E, tra le continue richieste di dimissioni ed elezioni, cresce la simpatia verso tutta la dinnastia monarchica, Re Michele in testa.
Sembra di essere tornati alla Primavera del 1990.

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