Uno dei pilastri della cosiddetta "Leggenda Nera" anticattolica è quello che continuamente propina lo sterminio delle popolazioni indie nel centro-sudamerica da parte dei Conquistadores. Niente di più falso, in passato ho spiegato che la Chiesa Cattolica considerava Figli di Dio le nuove popolazioni, con grande impegno atto alla loro conversione. I responsabili della decimazione dei popoli precolombiani furono in realtà le malattie e le popolazioni da loro sottomesse, che si ribellarono, approfittando della loro decadenza e della presenza degli Spagnoli, vendicandosi dei torti subiti. Perchè bisogna ricordare che le antiche civiltà del centro-sudamerica erano fortemente sanguinarie e praticavano orrendi sacrifici di bambini, donne e prigionieri. Spesso il cuore veniva strappato dal corpo delle vittime e mangiato dai sacerdoti. Ed altre amenità.
I Maya, quest' anno balzati all' onore delle cronache per la bufala delle profezie e le varie simpatie che i sinistri e gli antiCattolici mostrano nei loro confronti, non furono da meno, anche in epoca relativamente recente. La storia messicana, poco conosciuta in Italia, ci insegna che la Guerra delle Caste, una vera guerra civile combattuta nella Repubblica dello Yucatàn (per breve periodo indipendente dal Messico), iniziò il 30 Luglio 1847 con il massacro da parte del Cacicco (capo-tribù...) Maya Cecilio Chi dell' intera popolazione bianca della cittadina di Tepich. Un solo ragazzo fortunato fu lasciato in vita, per poter raccontare il massacro: donne, vecchi, bambini furono sterminati senza pietà, ed il loro cuore strappato ritualmente come avveniva nei secoli precedenti secondo il rituale Maya. Seguirono altri massacri in diverse località, come a Izamal, Bacamal, Valladolid. La Guerra, nonostante fagocitasse via via i vari capi Maya come durante la Rivoluzione Francese, durò fino al 1901/1902 con la caduta di Bacalar e Chan Santa Cruz, senza colpo ferire.
Decine di migliaia furono i morti di origine spagnola, centinaia le Chiese incendiate (anche con dentro i Fedeli). Morti, appunto, Dimenticati.
(nell' immagine, un demone Maya).
Postato anche nel Blog "I Morti Dimenticati".
I Maya, quest' anno balzati all' onore delle cronache per la bufala delle profezie e le varie simpatie che i sinistri e gli antiCattolici mostrano nei loro confronti, non furono da meno, anche in epoca relativamente recente. La storia messicana, poco conosciuta in Italia, ci insegna che la Guerra delle Caste, una vera guerra civile combattuta nella Repubblica dello Yucatàn (per breve periodo indipendente dal Messico), iniziò il 30 Luglio 1847 con il massacro da parte del Cacicco (capo-tribù...) Maya Cecilio Chi dell' intera popolazione bianca della cittadina di Tepich. Un solo ragazzo fortunato fu lasciato in vita, per poter raccontare il massacro: donne, vecchi, bambini furono sterminati senza pietà, ed il loro cuore strappato ritualmente come avveniva nei secoli precedenti secondo il rituale Maya. Seguirono altri massacri in diverse località, come a Izamal, Bacamal, Valladolid. La Guerra, nonostante fagocitasse via via i vari capi Maya come durante la Rivoluzione Francese, durò fino al 1901/1902 con la caduta di Bacalar e Chan Santa Cruz, senza colpo ferire.
Decine di migliaia furono i morti di origine spagnola, centinaia le Chiese incendiate (anche con dentro i Fedeli). Morti, appunto, Dimenticati.
(nell' immagine, un demone Maya).
Postato anche nel Blog "I Morti Dimenticati".
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