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venerdì 1 febbraio 2013

Il Cattocomunismo nasce lontano: De Gasperi contro Pio XII.

Questo post è destinato agli smemorati od ai giovani cui non è stata raccontata la Storia del Nostro Paese se non tramite la scuola post-sessantottina. 
Post in cui si ricorda come l' apertura della Democrazia Cristiana alla sinistra parta da assai lontano, cioè da quell' Alcide De Gasperi che, dopo aver tremato davanti alle richieste territoriali del boia Tito durante le Conferenze di Pace post-belliche, regalando le Nostre Terre d' Istria e Dalmazia al comunismo con l' avvallo di Togliatti e tutta la dirigenza del PCI (Napolitano compreso...), alle Elezioni del 7 Giugno 1953 pensò bene di opporsi all' appello di Pio XII tramite Luigi Gedda, colui che veramente salvò l' Italia dal comunismo nel 1948 tramite la creazione dei "Comitati Civici" che coinvolsero l' Azione Cattolica. Pio XII, insieme al Cardinale Ottaviani ed altri altissimi prelati, che evidentemente prevedevano le future svolte degasperiane e della DC, partito tra l' altro già sotto accusa dal 1946 presso il Sant' Uffizio per gravi errori dottrinali, incoraggiò nuovamente il medico veneziano a creare nuove liste civiche aperte a tutti i partiti decisamente anticomunisti, compresi il Partito Nazionale Monarchico ed il Movimento Sociale Italiano, senza pregiudiziali di sorta, guidate da Don Luigi Sturzo. Questo progetto fu fortemente avversato da De Gasperi, Carlo Carretto e da Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI.
Risultato, la DC non raggiunse per 54.000 voti il 50 % che le avrebbe permesso di avere quella grande maggioranza tramite la legge apposita che avrebbe dato maggiior stabilità al paese, perdendo più dell' 8 % rispetto al 1948. Mentre PNM e MSI guadagnorono oltre un milione a testa di consensi.  
E furono messe le premesse per il futuro centrosinistra ed il Compromesso Storico.
Meditate, elettori Cattolici, e non...
(nella foto, Luigi Gedda)

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