Avendo già scritto qualcosa in passato sulla vicenda descritta, ma non trovandolo, sono costretto a tornare sull' argomento, per le precisazioni di rito.
Siamo nell' Ottobre del 1867, a Roma, intorno all' epoca di alcune zuffe provocate da agenti segreti ex-piemontesi (poi italiani) ed inglesi, appena dopo la battaglia di Villa Glori. In città era stato proclamato lo Stato di Guerra, anche a seguito degli attacchi garibaldini. Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti fanno esplodere una Caserma di Zuavi Pontifici, la Serristori, procando tra 25 e 40 morti tra gli Zuavi e 4 morti tra i passanti inermi. Oggi, la vulgata, anche grazie al film di Magni, celebra Monti e Tognetti come 2 eroi, piuttosto che due terroristi, perlopiù prezzolati da una potenza straniera, come da loro stessi confessato. Processati e condannati alla Pena Capitale, Pio IX, che avrebbe voluto graziarli, dovette alla fine cedere alle richieste popolari, poichè i Romani erano indignati dalla macelleria provocata dall' attentato, con corpi spappolati e sangue a rivoli, e dopo aver tentennato, fece giustiziare i 2 terroristi dopo oltre un anno. Notizie poi confermate anche recentemente dallo scrittore Vittorio Messori.
Alcuni trovarono in quest'attentato delle similitudini con quello di Via Rasella durante la Seconda Guerra Mondiale.
(nella stampa dell' epoca, il resto della Caserma,dopo l' attentato...)
4 commenti:
Grazie per lo stimolo all'approfondimento. A Monza la via Monti e Tognetti mi è cara.
Già, l' Italia è piena di vie strane. Pure dedicate a Stalin, Lenin ed Ho Chi Min
E abbiamo pure Corso Re Umberto a Torino e via Gaetano Bresci, il suo assassino, da altre parti.Insomma: da che parte si sta?
Tommaso Pellegrino-Torino
L' italiano, dopo il 25 aprile tiene famiglia. Ergo...
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