Translate

sabato 17 agosto 2013

Francesco, la favoletta Mariana e le Clarisse....

Qualche precisazione dovuta sulla favoletta Mariana di Francesco del 15 agosto alle Clarisse... postata da Vatican News:

Il Papa alle Clarisse:se Pietro chiude le porte del Paradiso, Maria le apre.
Prima della Messa a Castel Gandolfo, Papa Francesco, ha incontrato le Clarisse del Monastero di clausura di Albano, ad un mese dalla sua prima visita in questo istituto. L’incontro è durato circa tre quarti d’ora. Sergio Centofanti ha intervistato la Madre abbadessa, Maria Assunta Fuoco, e la Madre vicaria, suor Maria Concetta Sfregola:D. - Madre Maria Assunta, come è andato l’incontro con il Papa?

R. - Esprimere i sentimenti che abbiamo vissuto in questo breve ma intenso incontro è difficile, però quello che il Santo Padre ci ha lasciato è questo: ci ha esortato a vivere fino in fondo la nostra vocazione, rimanendo fedeli al nostro carisma, quindi in quella semplicità, in quella ricerca di essenzialità, in quella povertà che ci fa sentire tutte sorelle. Quindi, questa ricerca forte di vivere una relazione fondata nell’amore del Signore. È un po’ se vuole quello che esprime la persona del Santo Padre: un’umanità molto ricca, un’umanità che non si ferma all’accessorio, ma va in profondità, creando relazione. Sono parole che lui ci ha detto, il suo stare in mezzo a noi, molto semplice, ma quella semplicità che rivela una profondità molto forte. Quindi è stato un momento che è difficile esprimere veramente! Però è stata una gioia e una forza che richiama ancora di più ad una responsabilità autentica, vera, della nostra risposta al Signore per la Chiesa e per il Santo Padre.
D. - Suor Maria Concetta, cosa l’ha colpita dell’incontro con il Papa?
R. - Lui era tranquillo, disteso come se non avesse alcun pensiero o nulla da fare. Ci ha parlato - in un modo che ci ha colpito tanto - di Maria, in questa Solennità dell’Assunta. La donna consacrata è un po’ come Maria. Ha raccontato una cosa simpatica, bella che ha fatto sorridere tutti, lui compreso: Maria sta all’interno della porta del Paradiso; San Pietro non sempre apre la porta quando arrivano i peccatori e allora Maria soffre un po’, però rimane lì. E la notte, quando si chiudono le porte del Paradiso, quando nessuno vede e nessuno sente, Maria apre la porta del Paradiso e fa entrare tutti. Ecco, abbiamo rivisto in questo, la nostra missione, la nostra vocazione. Questa vocazione alla vita contemplativa, in clausura, oggi non è compresa per niente, ma non importa! Qual è l’essenzialità? Qual è lo scopo di questa vita, di questa vocazione? Credo sia proprio questo. E oggi il Papa in poche parole ce lo ha ridetto. Nel silenzio, nel buio, nella notte, quando nessuno vede, nessuno sa, nessuno sente, quanta gente passa davanti ai monasteri di vita contemplativa e non sa neanche chi c’è lì dentro e perché stanno lì! Ecco, in questo silenzio, in questa notte, si svolge la nostra missione, cioè poter aprire le porte del Paradiso per far entrare tutta l’umanità, tutti gli uomini, fratelli e sorelle che forse neanche conoscono, neanche sanno e forse non hanno il dono della fede. Come Maria, aprire quella porta; ridare fiducia, speranza. Nessuno sa… ma non ci importa. Però lo sa Dio, lo sa Maria!


Dunque, conoscendo già io la storiella (vecchia, ripeto...), ho di primo acchitto cercato di difendere Bergoglio. Poi, ripensandoci ed analizzando bene ogni frase, sono rimasto basito.
Mia Moglie stessa, cresciuta in un ambiente ateizzato in tutto dal Regime comunista, ma con reminescenze Ortodosse, fin dall' inizio di questo pontificato mi ha spesso fatto notare questa facilità del perdono a tutti i costi, impensabile per gli Ortodossi, appunto. Naturalmente, prima ho controllato il link in questione, e dunque:

1)Il link è di news.Va. Ufficiale, dunque. Ho cercato notizie confermatrici in Vatican.Va ma non ho trovato le parole esatte. Ma, e c'è un MA ENORME: da anni lamentiamo un grave problema, cioè la mancanza di una buona gestione della comunicazione e dei rapporti coi Media da parte della santa Sede. Ergo, se le simpatiche suorine (e quante votano PD,tra certe suorine alla Rosy Bindi che conosco !) avessero riportato malamente le parole di Francesco, subito la Santa Sede avrebbe dovuto smentire, correggendo. A questo momento, non è così. Silenzio assenso. 

2)Se confermate, le parole risultano epocali, a smentire pure il Catechismo vigente. Nei suoi punti 210, Purgatorio, 211, Anime del Purgatorio, 212 e seguenti, Inferno. Inoltre NON vedo pentimento alcuno tra le Anime che bussano a Pietro in questa favoletta, nè invocazioni di Salvezza e Perdono rivolte a Maria Ausiliatrice. 

3)Sono fresco della mia nota di ieri, su Innocenza e Bellezza: trovo dunque inaccettabili ed in contrasto, se VERE, le parole della favoletta: "quando si chiudono le porte del Paradiso, quando nessuno vede e nessuno sente, Maria apre la porta del Paradiso e fa entrare tutti.". Che, Dio mi perdoni se sbaglio, parole che mi rammentano sia Caino che Giuda, ma anche Adamo ed Eva, che sperano di farla sempre franca, pensando di non esserer visti da nessuno, Dio compreso. E mi rammentano, da ex-suddito dell' Impero Austriaco, l' italianità più deleteria che ho sempre detestato, e cioè il voler fregare tutto e tutti. Aumma aumma. 

4)Il tutto ben si lega al buonismo imperante, che porta la stragrande maggioranza delle Omelie Funebri a porre in Paradiso il caro estinto, pure se si tratta di Don Vito Corleone in persona. Con contorno dell' altra abbiezione, gli applausi. Chi sono io per giudicare ? Nessuno, certo, ma constato. Tanto da ribadire ogni volta che parlo di Mio Padre di sperare e pregare che sia in Purgatorio. O ci siamo dimenticati proprio le Parole volute da Maria e che recitiamo nel Rosario ?
Ci siamo forse dimenticati la Visione dell' Inferno avuta dai Veggenti A Fatima il 13 luglio del 1917 per volere della Madonna ? " vedemmo come un oceano di fuoco. Immersi in quel fuoco [vedevamo] i demoni e le anime [dannate]. [Queste] erano come bragia trasparente, nera o bronzea, e avevano forma umana. Erano come sospese in questo incendio, sollevate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nubi di fumo. [E poi ] ricadevano da ogni parte, come le scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, in mezzo a grida e gemiti di dolore e di disperazione che facevano orrore e tremare di paura. (È alla vista di questo spettacolo che devo aver lanciato quel grido “Ahi” che si dice aver inteso da parte mia). I demoni si distinguevano [dalle anime dannate] per le forme orribili e ripugnanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti, come dei neri carboni trasformati in bragia....". 

In conclusione, la favoletta di ieri, SE CONFERMATA, resta, al di la' di ogni cosa detta o fatta da Bergoglio da marzo ad oggi, il fatto più sconvolgente (e grave, che Dio mi perdoni se sbaglio...Chi sono io per giudicare, direte voi a questo punto...), insieme al mancato rimbrottamento al lanciatore del Rosario, per il quale molti Martiri sono morti.

Vi lascio infine con quanto scritto da Cristina Siccardi nell' ottimo libro "Fatima e la Passione della Chiesa" in tempi non sospetti , 2012(pag. 100 e 101):

"La paura dell' Inferno è, insieme al desiderio del paradiso, la principale forza naturale di elevazione delle Anime. Il SOTTACERE l' aspetto punitivo della Giustizia di Dio, nel desiderio di esaltarne la MISERICORDIA, finisce per dare un'immagine distorta e blasfema dello stesso amore di Dio per l' uomo.
L'esistenza dell' Inferno e la concreta e reale possibilità di finirci sono PARTE INTEGRANTE dell' Amore di Dio verso l' Uomo; se al contrario avessimo la salvezza assicurata, indipendentemente dalle nostre opere o anche solo a costo di sacrifici non eroici, noi verremmo trattati dall' Onnipotente come il padrone tratta un animale d'affezione, quando lo nutre e lo mantiene indipendentemente da ciò che lo stesso animale fa o si astiene dal fare. Bisogna anche dire che se Dio portasse in Paradiso alcune Anime senza loro merito, mentirebbe, perchè accrediterebbe della medesima qualifica coloro che tali meriti hanno e coloro che ne sono privi. E visto che Dio, per definizione, è Verità Assoluta, la concretezza dell' Inferno - ed il fatto che eternamente vi patiscano il giusto castigo alcune Anime - è Verità razionalmente comprensibile prima ancora che Dogma di fede. ". 

4 commenti:

kiokko ha detto...

Già.....ormai siamo immersi nello zucchero fino al collo!
Non conosco la vicenda del lancio del Rosario: puoi spiegarmela?

Cari saluti
Kiokko

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Come no, anche se la foto ha fatto il giro del mondo...

Durante un uscita in Piazza San Pietro un demente gli ha LANCIATO un Rosario. Francesco l'ha preso al volo tutto sorridente, invece di fermarsi andando a redarguire il blasfemo lanciatore. In Nome del Rosario, dalla Vandea al Messico molti sono coloro che furono martirizzati..
Buona Domenica, Kiokko !

Anonimo ha detto...

Beh, bisognerebbe però vedere (neanch'io conoscevo tuttavia l'episodio, intendiamoci) in che modo il Rosario è stato lanciato: se come per donarlo al Papa (e quindi lanciandoglielo, non essendo probabilmente il Pontefice abbastanza vicino da poterglielo porgere)o se con gesto sprezzante e offensivo, tipo lancio di monetine, la differenza mi pare basilare.
Tommaso Pellegrino - Torino

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Il Rosario, per il quale migliaia sono i Martiri, non si lancia, si porge. Come tutti gli Oggetti Sacri.