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giovedì 13 ottobre 2016

Don Babbalone e Dario Fo. (Dodicesimo Episodio del Don...)

Oggi Don Babbalone , Parroco di Vattelapesca, è distrutto: ha appreso la dipartita del grande  scrittore antifascista, eroe della resistenza e premio nobel Dario Fo.  Subito si è messo a scrivere una bella predica, immaginando il Fo Dario staffetta partigiana ancor prima del 25 luglio, fulgido esempio di antifascista, già a 10 anni volontario nella Guerra di Spagna nelle file internazionaliste; poi fuggito in Unione Sovietica e rientrato, paracadutato, in Alta Italia nel 1941, a soli 15 primavere organizzatore della gloriosa brigata infiltrata nell’ EIAR, “Artisti Comunisti”. Per questo fu poi perseguitato dalla RAI, nel dopoguerra. Da solo, accerchiò 3000 nazifascisti, armato di una fionda ed un apriscatole: davanti a lui 5 panzer Tigre si mostrarono, ma li respinse con il semplice sguardo. E li fece prigionieri. Nella foto si vede il valoroso comandante partigiano nella divisa mimetica da lui usata durante la resistenza.
Già stava per mandare alle stampe questo panegirico, quando la solita maestrina lo interruppe in tempo, spiegandogli che di tutto questo, solo l’ appartenenza ai Paracadutisti era vera; ma si trattava del “Battaglione Azzurro di stanza a Tradate (VA),  militari della Repubblica Sociale Italiana. Volontario nell’ Esercito Fascista. E che nel dopoguerra abbandono volontariamente la RAI, per passare al teatro, come progetto politico comunista ed anticlericale. Violentemente anticlericale. E che la foto altro non è che una versione dell’ attore del servo e buffone Arlecchino.
Don Babbalone, confuso, si è ritirato in canonica, con una copia di  “Johan Padan a la descoverta de le Americhe”: il poverello ignora che trattasi di commedia che sbeffeggia la Santa Inquisizione. 

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