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mercoledì 15 novembre 2006

Dopo il caso Daw,il caso "Il Manifesto".

Dopo aver espresso il mio pensiero sul caso Daw, che tanto preoccupa ed appassiona tocquevillani libertari e blogsferisti radicaloidi, voglio dire la mia sul quotidiano "Il Manifesto", che oggi ripropone l'ennesimo appello ai lettori per essere salvato dal fallimento. Ora questo giornale è un po' un icona della sinistra italiana, buonin buonista e pacifintissimo, anche se non posso dimenticare i commenti sull' elezione di Benedetto XVI.

Ma per un vecchiaccio degli anni '70 come me, "Il Manifesto" rammenta sempre chi portava l' eskimo, che ne aveva sempre una copia in tasca. Eskimo che magari, nell'altra tasca, portava qualcosa di più voluminoso e pesante. Rammenta le simpatie con Potere Operaio, e tutto quello che significava tale movimento, con Toni Negri e Franco Piperno a fare da leader. Potere Operaio che aveva un inno molto significativo:

"La classe operaia, compagni, è all’attacco, Stato e padroni non la possono fermare, niente operai curvi più a lavorare ma tutti uniti siamo pronti a lottare. No al lavoro salariato, unità di tutti gli operai

Il comunismo è il nostro programma, con il Partito conquistiamo il potere.

Stato e padroni, fate attenzione, nasce il Partito dell’insurrezione; Potere operaio e rivoluzione, bandiere rosse e comunismo sarà.

Nessuno o tutti, o tutto o niente, e solo insieme che dobbiamo lottare, i fucili o le catene: questa è la scelta che ci resta da fare. Compagni, avanti per il Partito, contro lo Stato lotta armata sarà;

con la conquista di tutto il potere la dittatura operaia sarà.

Stato e padroni...

Potere operaio e rivoluzione...

I proletari son pronti alla lotta, pane e lavoro non vogliono più, non c’è da perdere che le catene e c’è un intero mondo da guadagnare. Via dalle linee, prendiamo il fucile, forza compagni, alla guerra civile!

Agnelli, Pirelli, Restivo, Colombo, non più parole, ma piogge di piombo!

Stato e padroni...

Potere operaio e rivoluzione...

Stato e padroni, fate attenzione...

viva il Partito e rivoluzione,

bandiere rosse e comunismo sarà!"

Ad un vecchiaccio come me rammenta che come gruppo politico, Il Manifesto assorbì quel che restava di Avanguardia Operaia, e tutto quello che significava, soprattutto a Milano, ANCHE questo movimento. E rammenta che ancora oggi ospita Rossana Rossanda e Giulietto Chiesa.

E se tutto questo può non bastarvi, il Manifesto è il giornale di Giuliana Sgrena.

E basta questo, per farmi dire, dopo il mio giudizio sul caso Daw, radical radicalato, la stessa cosa:

Il Manifesto chiude ?

E chi se ne frega !

1 commento:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

#1 15 Novembre 2006 - 20:59

qualcuno in più in piazza a MANIFESTARE contro il precariato no?
hawkmoon269