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mercoledì 31 ottobre 2007

Ed ora Sgarbi regala la farsa contro Calabresi.

Si, avete letto bene il titolo: l' assessore alla cultura della mia Povera Milano, il liberal/libertario Vittorio Sgarbi, che più volte ho criticato sia per l'appoggio dato alla Mostra blasfema sull'omosessualità che per gli elogi ai graffitari, ne ha fatta un' altra delle sue: presso gli sportelli milanesi dell' Urban Center e dell' Info Point Famiglia si regalano biglietti per andare a Teatro. Fin qui, nulla di male:il fatto è che tra gli spettacoli gratuti c' è pure "Morte accidentale di un anarchico" di Dario Fo, già allievo Paracadutista della Guardia Nazionale Repubblicana come volontario del Battaglione Mazzarini (nella foto a fianco, alcuni Paracadutisti del Mazzarini), di scena al Teatro Leonardo. E chi è della mia generazione (ma spero molti altri), sa cosa ha rappresentato questa farsa per i Cattivi Maestri che giudicarono e condannarono a morte il povero Commissario Luigi Calabresi per una morte, come stabilirono le indagini, assolutamente accidentale dell' anarchico Giuseppe Pinelli (Così il giudice d'Ambrosio scrisse nella sentenza : "L'istruttoria lascia tranquillamente ritenere che il commissario Calabresi non era nel suo ufficio al momento della morte di Pinelli".) Questa farsa ispirò pure la lettera che uscì sull' Espresso firmata da 800 intellettuali, di cui alcuni di loro, ma solo alcuni, chiesero poi tardivamente scusa.

sabato 3 novembre 2007, ore 15.30
Teatridithalia
MORTE ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO
di Dario Fo
con Ferdinando Bruni, Luca Toracca, Paolo Pierobon, Gianni Palladino,
Mercedes Martini, Vittorio Attene
regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani
Teatro Leonardo da Vinci
via Ampère 1, angolo piazza Leonardo da Vinci
capienza sala: 488 posti
ritiro inviti a partire dal 25 ottobre N. 30 inviti

Vediamo un po' di rinfrescare la memoria sul clima che decretò l' infame omicidio del Commissario Calabresi:

"Dovrà rispondere di tutto. Gli siamo alle costole, ormai, ed è inutile che si dibatta come un bufalo inferocito (…) Qualcuno potrebbe esigere la denuncia di Calabresi per falso in atto pubblico. Noi, che più modestamente di questi nemici del popolo vogliamo la morte… »
(Camilla Cederna, Lotta Continua del 6 giugno 1970).

"Quella sera a Milano era caldo
Calabresi nervoso fumava.
“Tu Lograno apri un po’ la finestra”.
Ad un tratto Pinelli cascò.
“Poche storie, confessa, Pinelli,
c’è Valpreda che ha già parlato.
È l’autore di questo attentato
ed il complice è certo sei tu”.
“Impossibile - grida Pinelli -
un compagno non può averlo fatto.
E l’autore di questo delitto
tra i padroni bisogna cercar”.
“Stai attento indiziato Pinelli.
Questa stanza è già piena di fumo.
Se tu insisti apriam la finestra:
quattro piani son duri da far”.
Calabresi e tu Guida assassini
se un compagno avete ammazzato
questa lotta non avete fermato
la vendetta più dura sarà »
("La ballata del Pinelli", 45 giri pubblicato da Lotta Continua).

In quel periodo diversi giornalisti, non necessariamente legati a Lotta Continua, prestavano il loro nome firmando il giornale come direttore responsabile per consentirne la pubblicazione: Marco Pannella, Aloisio Rendi, Marcello Baraghini ed altri). A causa dei contenuti dei loro articoli, furono tutti inquisiti, insieme ad altri militanti, dai magistrati di Torino per "reati a mezzo stampa" come vilipendio all'esercito, istigazione alla diserzione ed a delinquere ed altri reati d'opinione.

Il settimanale L'Espresso, in tre successivi numeri apparsi in edicola a partire dal 13 giugno 1971, pubblicò la lettera di cui sopra. Tale documento, tra l'altro, definiva il commissario Luigi Calabresi «un torturatore», lo accusava quale «responsabile della morte di Pinelli» e chiedeva di ricusare i «commissari torturatori, i magistrati persecutori, i giudici indegni».

Tra i firmatari c'erano artisti, registi, editori, giornalisti, politici, accademici, filosofi, scienziati, sindacalisti e, in generale, molti tra i più noti esponenti della società e della cultura italiana del tempo. Ecco una lista con alcuni tra i più noti:

Giorgio Amendola, Giulio Carlo Argan, Gae Aulenti , Andrea Barbato, Franco Basaglia, Marco Bellocchio, Giorgio Benvenuto, Bernardo Bertolucci, Alberto Bevilacqua, Norberto Bobbio, Giorgio Bocca, Mauro Calamandrei, Pierre Carniti, Andrea Cascella, Liliana Cavani, Camilla Cederna, Lucio Colletti, Furio Colombo, Luigi Comencini, Gillo Dorfles,Umberto Eco, Giulio Einaudi , Federico Fellini, Inge Feltrinelli, Franco Fortini , Ugo Gregoretti, Renato Guttuso , Margherita Hack (!!!!!!), Vito Laterza, Carlo Levi, Primo Levi, Nanni Loy, Dacia Maraini, Carlo Mazzarella, Paolo Mieli, Giuliano Montaldo, Morando Morandini, Alberto Moravia, Toni Negri, Grazia Neri, Luigi Nono, Gian Carlo Pajetta, Pier Paolo Pasolini, Paola Pitagora, Fernanda Pivano, Giò Pomodoro, Gillo Pontecorvo, Paolo Portoghesi, Domenico Porzio, Giovanni Raboni, Carlo Ripa di Meana, Vittorio Ripa di Meana, Angelo Ripellino, Carlo Rognoni, Lalla Romano, Carlo Rossella (!!!!), Salvatore Samperi, Natalino Sapegno, Sergio Saviane, Eugenio Scalfari (!!!!!!), Enzo Siciliano, Mario Soldati, Paolo Spriano, Vittorio Taviani, Carlo Taviani, Paolo Taviani, Massimo Teodori, Umberto Terracini, Tiziano Terzani (!!!!!!!!), Duccio Tessari, Ernesto Treccani, Giuseppe Turani, Emilio Vedova, Lucio Villari , Livio Zanetti, Cesare Zavattini, Bruno Zevi.

A questo punto, caro assessore Sgarbi, perchè non invitare allo spettacolo anche Ovidio Bompressi, graziato da Giorgio Napolitano; Giorgio Pietrostefani, tuttora latitante; e Adriano Sofri, attualmente a piede libero per la convalescenza ? Tanto paghiamo noi, Meneghin e Cecca !

PS

Nel 1996, dopo la sconfitta alle elezioni nella circoscrizione del Veneto, Sgarbi reagì violentemente dichiarando: « [Gli elettori veneti] Sono dei deficienti. Egoisti. Str****. Destrorsi. Unti. Razzisti. Evasori. Hanno scelto la Lega? Complimenti. Risultato: si ritrovano a essere governati dai meridionali democristiani e dai comunisti. (...) Voglio fare un'Antilega al Sud, incitando i meridionali a non comprare più prodotti veneti. Questi qui ormai coltivano il razzismo puro. Questa gente non è stupida. È peggio: ignorante e plebea. Il concetto di fondo è: questi elettori sono tutti delle teste di ca*** » Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, La Casta. Rizzoli, 2007, pg 164.

martedì 30 ottobre 2007

Mi mancherai,caro Dogui...

A Milano piove, ma oggi il cielo è più grigio, triste e plumbeo. Ieri se ne tornato alla Casa del Signore Guido Nicheli, Dogui per gli amici ed i Milanesi; per il gran pubblico, il Cumenda alias Zampetti. A me era simpaticissimo, seppe incarnare benissimo il Milanese tipico degli anni '80, lo zio di noi yuppies di allora, vogliosi di godersi la vita dopo le lotte degli anni '70 nelle quali caddero molti Camerati. Era una bella Milano, un po' ganassa un po' bauscia, spesso impertinente, mai volgare; la chiamavano "Milano da bere", ma era allegra, uscita da una Guerra Civile e dunque con voglia di divertirsi. La Milano di Armani, Versace, Ferrè, delle modelle non anoressiche ma normali, come Carol Alt. Il Modit, il Macef ed il Salone del Mobile erano date fisse per trasformare la Mia Città in un trionfo di vernissage e parties nei negozi e nei locali:Il Nepentha (Nepy, per quelli come me e Dogui), Il Charlie Max, il For You, le Cinema. Era la città dei DJ: Gianni Riso, Max Venegoni, Alex Peroni, Loredana di Radio Studio 105 e di altri di Radio Milano International 101 e Radio DJ di Cecchetto. Delle prime PR, come Big Laura. Eravamo allegri, noi yuppies, e qualche modella americana da portare al Nepy riuscivamo spesso a procurarcela (femministe, scusatemi...). E le gite a Cervinia, Madonna (di Campiglio), a Curma (Courmayeur), a Santa (Margherita), al Forte (de Marmi) erano uno spasso, e Jerry Calà e lo zio Dogui erano icone intoccabili. Noi tutti imitavamo zio Dogui nella sua cadenza esagerata, ma ripeto, mai volgare. Perchè il Dogui era una variante del Milanese col Coeur in Man, della Milano sempre aperta a tutti.

Ora quella Milano, non c' è più. La coca ha sostituito il gin fizz, la gente è sospettosa e le discoteche chiudono presto. I SUV ed il Ranzani sono solo brutte copie di quegli anni '80, anche perchè il Cumenda i danè se li era fatti lavorando e le sue battute erano naturali; gente come il Ranzani, chissà perchè, mi ricordano i giovanitristi.

Mi mancherai, Dogui, mancherai a tutta Milano: salutami Papà, se lo incontri: ti assomigliava un po'. E, naturalmente:

See you later !





lunedì 29 ottobre 2007

Anche i Cattolici, a volte, s'incaspitano.

Spesso vengo posto sotto accusa per il titolo del mio Blog, "Non porgiamo l'altra guancia", anche da parte di alcuni Cattolici avvezzi ad andare a braccetto con i comunisti; o da certi predicatori buonisti che non conoscono nè il Catechismo, che autorizza la legittima difesa, nè tantomeno la Storia della Chiesa, a cominciare dallo stesso Apostolo Paolo, di cui ieri la Liturgia ha ricordato le famosissime parole: "Ho combattuto la Buona Battaglia", arrivando ai Cappellani Militari, che sono di grandissimo conforto ai Soldati. Ebbene, ieri alcuni Cattolici hanno messo in pratica la legittima difesa, "Non porgendo l' altra guancia", essendo ormai colma la misura degli attacchi che ultimamente riceviamo da molteplici provenienze, comuniste, radicali, libertarie pseudoliberali, cattofobe ed ateo-militanti.

Ieri infatti il Santo Padre ha Beatificato 498 Martiri Spagnoli uccisi dagli anarco-comunisti durante la Guerra Civile tra il 1934 ed il 1937. Alcuni esponenti dei Centri Sociali romani hanno pensato bene di inscenare una provocazione, l'ennesima, contro la Nostra Fede, andando a manifestare davanti alla Chiesa di Sant' Eugenio, dove la Domenica assistono alla Santa Messa non solo molti esponenti dell' Opus Dei, ma anche moltissimi fedeli spagnoli; esponendo striscioni di tal fatta: "Chi ha ucciso e torturato non può essere beato" e "Viva la Brigata Internacional !", urlando slogan blasfemi ed offensivi contro i Martiri, versando vernice rossa davanti al Sagrato ed inalberando immagini del quadro di Picasso "Guernica", rivelatosi da alcuni anni un falso storico. Solo che questa volta i no-global non avevano fatto bene i loro conti, trovandosi di fronte alla dura ed inattesa reazione dei Cattolici usciti dalla Santa Messa, i quali, anche inneggiando al Salvatore della loro Madre Patria, il Cattolicissimo Generale Francisco Franco, hanno cacciato le zecche, che devono ringraziare alcuni Carabinieri diretti allo Stadio Olimpico per la partita se non hanno subito danni gravi. E come tempo addietro a Milano quando in Corso Buenos Aires si rifugiarono sotto la protezione dei Militi che di norma insultano al grido di: "Se vedi un punto nero, spara a vista: o è un Carabiniere o è un Fascista", come agnellini tremanti e piangenti si sono fatti salvare dall' Arma. Evidentemente molti Cattolici cominciano ad averne le tasche piene degli indegni attacchi contro la Chiesa che ogni giorno mettono a dura prova la Pazienza Cristiana. Attacchi sui giornali, nelle piazze, nei Blog non solo di sinistra ma anche di alcuni di coloro che pretendono di stare nella CdL, ma che non lesinano meschini e ripetuti attacchi contro la Chiesa ed i Preti. Arrivando persino ad insultare il Beato Pio da Pietrelcina, come fa il Corriere della Sera in questi giorni, ed il libro di Luzzatto che così facendo gode di pubblicità.

Se l' avessi saputo, mi sarebbe piaciuto esserci, a Roma. Tanto più che ieri era il 28 Ottobre...

PS:

Per l' Unità i Martiri Cattolici beatificati ieri rimangono Franchisti e Fascisti :

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=69438

Sull' argomento ho scritto anche nell' altro mio Blog:

http://mortidimenticati.blogspot.com/2007/10/i-beati-martiri-di-spagna.html#links


lunedì 22 ottobre 2007

Storace a Milano apre la Campagna Elettorale della CdL.

Sabato 20 a Milano, nella Sala Congressi del Palazzo delle Stelline in Corso Magenta, davanti ad una pubblico numerosissimo e con molta gente rimasta in piedi, il Senatore Francesco Storace ha aperto ufficialmente la Campagna Elettorale della Casa delle Libertà in occasione della presentazione della Federazione Milanese de "La Destra", la nuova formazione politica che diverrà Partito a Roma nel corso dell' Assemblea Costituente del 10 ed 11 Novembre prossimi.

Dopo alcuni interventi di altri esponenti della neoformazione, tra cui Luciano Buonocore, persona notissima nell' ambito politico milanese per essere stato uno dei fondatori negli anni '70 della Maggioranza Silenziosa, l' On. Roberto Salerno che ha attaccato duramente il Ministro Mastella per via di imbarazzanti presenze al matrimonio del figlio ed un Alberto Arrighi che francamente non conoscevo ma che mi ha colpito per l' irruenza ed il trasporto del suo caloroso intervento, da vero Politico Militante, e dopo un breve filmato introduttivo nel quale, a fianco delle parole della canzone simbolo di una certa Destra, Il Domani appartiene a Noi, in sottofondo musicale, sono apparse figure chiave della Nostra Identità, come l' Arcangelo Michele di Codreanu, Gandalf, Evola, Pound, Giorgio Almirante e Sua Santità Benedetto XVI, il Senatore ha preso la parola, più volte sollecitato dagli astanti.

Tra i punti toccati, di particolare rilievo è stato il largo spazio al tema della Sicurezza, oggi assai caro tra gli Italiani, e di cui la sinistra ultimamente ha cercato goffamente di imposessarsi, senza averne il titolo; con la necessità di rendere obbligatorio l' uso della Lingua Italiana da parte degli Imam nelle Moschee ed il rimpatrio nel paese di provenienza degli stranieri condannati per reati in Italia. Storace ha poi toccato tutti i cardini salienti della Politica italiana, compresa la necessità di andare al più presto alle Elezioni, sia con questo sistema elettorale che anche con uno nuovo che contempli anche uno sbarramento, dimostrando una completa certezza delle proprie forze e non risparmiando una battuta su quelle di Alleanza Nazionale, dando infine appuntamento a tutti i presenti all' Assemblea Costituente del futuro Partito, dove qualsiasi iscritto potrà partecipare, a testimonianza di una vera e nuova forma di Democrazia, assai lontana dai verticismi finiani di AN.

(Foto 1 e 3: il Senatore Francesco Storace. Foto 2: Alberto Arrighi).


sabato 20 ottobre 2007

Giorgio Bocca ed il neofascismo.

Giorgio Bocca ed il neofascismo.

Giorgio Bocca non perde mai occasione per denunciare il pericolo neofascista:di nuovo, in questi giorni, se la prende con "quelli che nascono già fascisti e poi c' è sempre qualcuno che ci rimprovera se continuiamo a considerarli fetenti come nei giorni di Salò", considerandosi poi uno di quelli che "ci stanno per dire ancora no alla violenza stupida e malvagia". Già. Peccato per Bocca che io abbia una bella collezione del Candido di Giorgio Pisanò degli anni '70, che ho pure fatto rilegare. Dove c' è un bell' articolo con tanto di fotocopie che pubblico qui a fianco del settimanale di Cuneo "La Provincia Grande"- Foglio d' Ordini settimanale della Federazione dei Fasci di Combattimento dell' Agosto 1942 con un articolo in cui si va giù pesante contro gli Ebrei, dal titolo "I Protocolli dei Savi anziani di Sion.". Vi cito una frase fra tutte: "Sarà chiaro a tutti, anche se ormai i non convinti sono pochi, la necessità ineluttabile di questa guerra intesa come una ribellione dell' Europa ariana al tentativo ebraico di porla in stato di schiavitù". Articolo a firma Giorgio Bocca: sicuramente un omonimo del celebre scrittore antifascista, nato a Cuneo. O no ? Come fu un omonimo uno dei 360 firmatari del "Manifesto della razza". O no ?

mercoledì 17 ottobre 2007

Pannella e Leone. Napolitano e Storace.

Mi sono espresso già sul caso Napolitano-Storace. A quest' ultimo, ora anche indagato dalla Magistratura, va tutta la mia solidarietà: in un' Italasia dove la libertà di pensiero è messa in continuazione sotto tiro, purchè di Destra,vedasi il caso da me più volte citato dell' ultraottantenne sotto processo per Apologia di Fascismo per un volantino sulla RSI, certe accuse fanno onore. Vorrei invece porre l' accento su quello che accadde al Presidente Giovanni Leone, non a caso eletto con i voti determinanti del Movimento Sociale Italiano.

Nel 1975, in quel periodo che io ho definito Terza Guerra Civile Italiana, ossia degli anni di piombo, ma anche degli Opposti Estremismi, dell' Arco Costituzionale e che ebbe il culmine nello scellerato patto cattocomunista del Compromesso Storico, oggi riproposto dal neonato Partito Democratico, il Presidente Leone, uomo di profonda cultura giuridica, cominciò ad essere pesantamente attaccato da Marco Pannella e da tutto il Partito Radicale, e scarsamente difeso dal suo partito, la DC. Attacchi rivelatisi TUTTI infondati, compreso l' affare Lockeed, tant' è che poi ci furono le troppo tardive scuse da parte di Pannella e della Bonino. Attacchi che furono poi ripresi pesantemente dopo l' assassinio di Moro (e della sua scorta: tutti Servitori dello Stato di cui ci si dimentica troppo volentieri...)nel 1978 dal PCI nel quale militavano sia Napolitano che Veltroni, oggi additati come i garanti democratici del Paese. Partito Comunista che ne chiese più volte le dimissioni; che il Presidente partenopeo diede con grande prova di dignità. Anche per colpa di un libro di cui l' autrice, camilla cederna (minuscolissima...) non si è MAI pentita. Con l'avvallo di moltissimi giornalisti di regime del Corriere della Sera. Libro che riporta la seguente prefazione: "Questo libro è nato da un amore profondo per la democrazia, i suoi organi, i suoi istituti, i suoi valori e persino i suoi simboli... E da un rispetto, che a qualcuno parrà persino eccessivo, per quella massima espressione dello spirito democratico che è il presidente della Repubblica... Purtroppo nei trent’anni di vita dei giovane Stato italiano questo amore è andato deluso: parallelamente al corrompersi della vita politica e al decadere delle istituzioni si è avuta una progressiva degradazione dell’immagine dei rappresentante ufficiale dei Paese». Continua la presentazione: «Sarebbe ingiusto considerare la singola persona come responsabile di un guasto che ha cause piú diffuse e profonde. Semmai si potrebbe dire ancora, questa volta con amara ironia, che l’immagine simbolica dell’Italia esprime fedelmente l’essenza, la natura, lo stato della nostra Repubblica. Ma se le cause dei malanni vanno ricercate nella storia del trentennio, i sintomi e gli effetti possono essere colti oggi solo da un severo accertamento diagnostico: di qui la decisione di condurre un’indagine sull’attuale Capo dello Stato, sulla sua carriera professionale e politica, le sue amicizie, il suo curricolo parlamentare, fino ai momenti piú alti dell’ascesa ai vertici come presidente della Camera, presidente dei Consiglio e presidente della Repubblica". Se il Senatore Storace avesse proferito simili facezie su Napolitano, si sarebbe gridato al tentativo di golpe, come minimo...

D' altronde il Partito Comunista di Giorgio Napolitano odiò cordialmente Giovanni Leone per tutta la durata della sua Presidenza, sia perchè eletto grazie a Giorgio Almirante, sia perchè il Capo dello Stato era fieramente anticomunista. Ed anche le scuse tardive di Napolitano del 2006 furono assai blande, senza una ferma condanna del comportamento del Partito Comunista e dei campioni della democrazia come Pannella, Melega e cederna.

La DC,intanto aveva varato quel governo di Solidarietà Nazionale tenuto su, guarda caso, dal Partito Comunista Italiano.

(nella foto: il Presidente Giovanni Leone con l' Imperatore di Persia, Scià Reza Pahlevi, amico dell' Occidente, grande anticomunista e nemico del Fondamentalismo Islamico.

lunedì 15 ottobre 2007

Don Camillo ed i Democratici.

Ho ignorato ed avrei continuato ad ignorare quello che è accaduto ieri, ma il solito foglietto che ogni Domenica il Mio Parroco distribuisce in Chiesa mi costringe a pubblicare la sua riflessione settimanale, per la saggezza con cui viene trattato l' argomento:

Al mattino apri la porta, dai un' occhiata alla piazza e al Cielo per vedere come sarà la giornata, e lì c'è già la cassetta della posta, intasata dai randagi notturni con la pubblicità variopinta di vari supermarket, di volantini di feste stagionali e, da qualche giorno, "di lettere accorate" della chioccia unisex Rosy Bindi, che invita a votare per un "nuovo partito"...visto che ne manteniamo già pochi in Italia!

Questa volta però è una cosa seria, perchè si legge: "vota la lista con Rosy Bindi:democratici davvero"; non preoccupiamoci della democrazia, si tratta solo di un nuovo supermercato per raccogliere voti ad uso di chi poi se li...gode in Parlamento.

Mi chiedo perchè soltanto ora hanno la nostalgia di essere "democratici davvero" e vorrei sapere quanti miliardi hanno cucinato fino ad oggi per le loro tavole e per quelle degli amici di "sotto tavola", certamente non per il "povero Lazzaro" del Vangelo.

La grande coalizione, da Luxuria al verginello Di Pietro, che nuove speranze ha aperto sul nostro futuro ? Da Caruso a Mastella, che ogni giorno minacciano "battaglie" e poi si condividono "il pane quotidiano", davvero possiamo attenderci il nuovo "Sol dell' Avvenire" ?

In questa "fattoria" dove "tutti gli animali sono simili, ma alcuni sono più simili degli altri", molti fingono di lamentarsi, ma solo per avere un piatto più abbondante; come diceva il papà: "vitello che piange beve più latte".

Nessuno vuole un vero cambiamento; la vera rivoluzione uno la deve fare a cominciare da se stesso, con una vita trasparente di onestà e di servizio; nel volantino del supermarket si parla di costruire "nuove relazioni tra politici e società", ma è una litania sentita già molte altre volte.

In Italia non siamo poveri di risorse, ma di onestà; da mesi giornali ed inchieste televisive presentano i conti neri degli sprechi del mondo politico, per stipendi e favoritismi a soggetti aggregati e inutili, e privilegi di alta casta, e ricchi capitali immobiliari, acquistati sottocosto, a conforto delle varie parentele. La meraviglia dura un giorno, la protesta dei...fuori gara si spegne con un altro foraggio di riserva e, da ultimo, si rafforza il "patto d'acciaio" per salvare la Patria.

Lo scompiglio, suscitato da Grillo non conta niente ed è molto sospetto di essere inquinato da interessi personali; il Parlamento è già pieno di comici: gli "onorevoli" non si impressionano, perchè sanno fare anche di meglio.

Non dò consigli sulla iniziativa "democratici davvero", perchè stento ad occuparmi del Vangelo, ricordo solo il proverbio: Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei", e anche: "Se un cieco guida un altro cieco, tutte e due cadranno nel fosso" (Lc. 6,39).

Prudenza, perchè troppi ci vogliono ...prestare i loro occhi sberci.

Capito, cari cattocomunisti ? Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei...

domenica 14 ottobre 2007

In Italasia, dove si incita ad impiccare il Papa,criticare Napolitano suscita scandalo.

Da tempo la Chiesa ed il Santo Padre sono sotto attacco. Ancora 2 giorni fa, a Napoli sono state scritte durante lo sciopero degli studenti rossi frasi infamanti ed allucinanti: "Impicchiamo il Papa", "Occupiamo il Vaticano" e "Cloro al clero". L'episodio arriva a una settimana dal ritrovamento delle scritta "Morte a Ratzinger" comparsa su un muro vicino a piazza Municipio e a meno di dieci giorni dalla visita del Pontefice alla città. Preti e Cattolici sono accusati di ogni infamia, bene che vada Odifreddi ci dà dei cretini e la Hack lo pensa, veri profeti laici degli anticlericali che si sono ben infiltrati in Tocqueville, come ben sapete.

Se però un Senatore eletto regolarmente come Storace e non in virtù della preferenza di un Presidente della Repubblica si permette di non essere d' accordo con un Capo dello Stato con trascorsi da vero comunista come abbiamo adesso (ed eletto col voto di Francesco Caruso...), si grida allo scandalo, addirittura si grida al "Fascista". Credendo che gli italiani siano tutti ciechi e non si siano accorti di come questo governo non abbia la fiducia della stragrande maggioranza del paese. Italiani che sono arcistufi di vedere questo paese governato grazie all' appoggio di chi ha dimostrato più di una volta odio e livore verso il Centrodestra, come Scalfaro. Poca imparzialità, come Ciampi. Ed infine atteggiamenti da stadio poco consoni ad una scienziata novantottenne, la quale ho visto più di una volta esultare come per un goal ogni volta che il loro voto ha salvato Prodi dall' unico posto dove deve andare: A CASA !

venerdì 12 ottobre 2007

L' Ex Universitario Fascista solidarizza con la Levi Montalcini.


L' Ex Universitario Fascista Giorgio Napolitano ha oggi lasciato dichiarazioni solidali verso la senatrice Rita Levi Montalcini, accusata dal Senatore Storace di essere una delle "stampelle" che il governo Prodi usa per mantenersi in piedi. In effetti è certamente simpatico assistere a questa solidarietà verso il Premio Nobel (premio assegnato anche a Dario Fo ed oggi ad Al Gore; e negato sempre a Mircea Eliade: così va il mondo...), che si era così lamentata: " esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria". In effetti, pur riconducendo io il Fascismo nella sfera dei Regimi Autoritari, piuttosto che totalitari, non posso che rimanere sbalordito per certe dichiarazioni da parte dell' ex Universitario Fascista iscritto all' Università Federico II di Napoli, che appena eletto presidente della repubblica dichiarò:

« Non sarò in alcun momento il Presidente solo della maggioranza che mi ha eletto; avrò attenzione e rispetto per tutti voi, per tutte le posizioni ideali e politiche che esprimete; dedicherò senza risparmio le mie energie all'interesse generale per poter contare sulla fiducia dei rappresentanti del popolo e dei cittadini italiani senza distinzione di parte ». Anche se i cambiamenti d'opinione del politico napoletano, non sono certo una novità, come i cittadini ungheresi ben sanno. Ma forse si tratta di un ritorno alla bella gioventù, e così come per i comunisti degli anni '70, "I Fascisti non devono parlare", è da chiedersi se Storace, il cui Movimento"La Destra" comincia a raccogliere consensi sempre più ampi, non cominci a destare preoccupazioni per chi continua a credere che rappresentanti non eletti continuino a puntellare un governo agonizzante. O forse, essendo lui stesso senatore a vita, l' ex iscritto ai GUF si è sentito in dovere di difendere corporativamente la categoria, memore del passato lontano.

giovedì 11 ottobre 2007

ROMA TAPPEZZATA DI MANIFESTI DI FINI COL SALUTO FASCISTA, AN SBIGOTTITA

Ricevo e pubblico questa notizia:

ROMA, 11 OTT - Quartiere Trieste, Salario, Appio Tuscolano, Piazza Vittorio, il Centro: Roma invasa da manifesti di Gianfranco Fini che saluta romanamente, con 4 o 5 lustri di meno sulle spalle. ”Fini: una garanzia ideale e politica”, e’ la scritta bianca in campo nero che accompagna la foto d’archivio del leader di Alleanza Nazionale, sulla quale e’ gia’ nato un giallo. Il manifesto e’ infatti firmato ‘Centro Studi ideale e libertà”, che risulta inesistente alla prima semplice verifica.
Ma anche alla tipografia che avrebbe stampato (Industrie Grafiche Editoriali Sud, di Isola del Liri, in provincia di Frosinone) cadono dalle nuvole e dicono di non saperne nulla.
Intanto, Gianfranco Fini immediatamente derubrica l’evento ad ”una ca*****”. L’ufficio stampa di Alleanza Nazionale, piu’ tardi, spiega che si tratta di ”un fotogramma tratto da un filmato in cui l’onorevole Fini saluta i partecipanti a un comizio” e non di un saluto fascista. In attesa di sviluppi, An invita le forze dell’ordine a vigilare e prevenire ”nuove e piu’ gravi provocazioni” e conclude senz’altro: ”Quando si ricorre a simili espedienti da magliari si e’ politicamente alla disperazione”.
Ma chi c’e’ dietro, insomma? Primi sospetti: qualcuno a sinistra che vuole gettare discredito sulla manifestazione di domani, qualcuno a destra che vuole fare altrettanto. E il pensiero di tutti e’ andato subito a Francesco Storace, mai a corto di battute, che interpellato allontana: ”Io non sono stato di certo: se avessi i soldi, i manifesti li farei per ‘La Destra’, il mio partito, e di sicuro non per Fini”.

Ma in ambienti di An si va oltre il sanguigno ex portavoce di Fini. E c’è chi pensa a Giuseppe Ciarrapico, da tempo in polemica con la politica del leader di An. Il giallo
e’ quindi tutto da risolvere.

Chissà i giovani tristi...

Hi hi hi hi hi hi

mercoledì 10 ottobre 2007

A Milano torna la teppaglia rossa.

Mentre i Libertari/pseudoliberali continuano nelle loro manie anticlericali, nella loro unica militanza che sono in grado di fare, quella davanti ad un Monitor, le zecche cercano di riportare l' orologio del tempo agli anni '70. A Milano sei ragazzi di Azione Universitaria, che stavano volantinando davanti all' Università Statale contro l' aumento delle tasse universitarie voluto dal governo Prodi, sono stati attaccati a sorpresa nell' atrio in Via Festa del Perdono da otto antagonisti armati di caschi, cinghie e catene giunti dalla Facoltà di Scienze Politiche; un autonomo è stato identificato e denunciato per aggressione, resistenza e rissa. Gli otto hanno rubato un Tricolore, rovesciato un banchetto e distrutta una bacheca.

Non si sa bene se l' iniziativa delle zecche sia dovuta alla rabbia per la requisitoria del Pubblico Ministero al processo sui fatti del G8, oppure per celebrare l' anniversario della morte di quel sanguinoso assassino di nome Guevara, oppure, infine, per rinvedire le gesta dell' assalto del 24 Ottobre 2006, quando un gruppo di comunisti aggredì all' interno di Scienze Politiche alcuni esponenti di A.U., mandando all' ospedale Stefano Rigon; tra gli aggressori vi sarebbe stato quell' Alfredo Mazzamauro coinvolto a Febbraio di quest'anno nelle indagini sulle Nuove Brigate Rosse, come da interpellanza parlamentare dell' Onorevole Frassinetti:

http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stenografici/sed137/s150.htm .

Aggressione poi rivendicata con un volantino firmato "Assemblea degli studenti di scienze politiche". Milano ancora una volta assiste all' ennesima ripresa della violenza della teppaglia rossa, nel quasi totale silenzio della stampa e delle televisioni, peraltro spesso in gara a sbattere in prima pagina l' arresto di un pensionato trovato in possesso di un busto di Mussolini oppure il ritrovamento di quattro teste rasate scoperte in un bar intente a giocare a briscola fischiando Giovinezza. Ma così va quest' Italasia, dove i paladini del nulla/giovanitristi/maldestri continuano a starnazzare contro il pericolo Fascista, non accorgendosi della realtà che li circonda. Forse perchè eternamente incollati davanti al PC...

lunedì 8 ottobre 2007

I Libertari sono una cosa bellissima.

Diciamolo, senza i Libertari, che mondo sarebbe ? Senza il loro starnazzare compulsivo "Dalli al Clerico-Fascista", in un' Italasia dove i comunisti vestono i panni buonisti del Partito Democratico e dove Caruso finisce sui giornali solo per i procedimenti penali, non ci sarebbe più da divertirsi. Ed invece loro , di divertimento, me ne danno in quantità industriale.

Di solito non vado quasi mai a vedere i blog che mi criticano, ma questa volta ho fatto bene. Perchè ho scoperto cose interessanti. Infatti, l' anonimo libertario che poi risultava italianlibertarians, non è altro che Jinzo che avevo bannato molto tempo fa, che tra l'altro è stato così gentile da fare un bannerino con scritto "Purgato da Vandeaitaliana", collocandomi insieme a Claudio Risè, il quale, per essere inviso a tanti "giovanitristi", mi è decisamente simpatico. Oltretutto, quando i giovanitristi avranno fatto nella vita un decimo di quello del Professor Risè, potranno ritenersi soddisfatti. Insomma, il buon Jinzo ha ottenuto di penetrare qui dentro, anche se sgradito. Ed al quale ho anche dato risposte, e pubblicato il suo ultimo intervento, nel post su Steccato. Dove usa falsi termini cortesi, malcelando l'astio che traspare da questa anima candida. Questo fine studioso di Libertarismo/pseudo liberale, nel suo blog, è di tutto un' altro parere e tono, però...; vediamo:

Già chiamare Pier Giorgio Welby "Tizio" la dice lunga su come codesti vanagloriosi ed arroganti giovanitristi trattino le Persone: Welby la pensava differentemente da me, è morto, giustamente la Santa Madre Chiesa (come devono soffrire quando leggono certi termini, i bravi Libertari dal volto disumano...) non ha POTUTO ( e non voluto) autorizzare Funerali Religiosi, delegando al Padre l' eventuale perdono, ma io non potrei MAI chiamarlo Tizio. Ma sappiamo, il Rispetto è una cosa che c'insegnavano i Padri, ed è assai disdicevole e Fascista...

Passiamo avanti: in attesa di un "demente che tiri fuori il diritto alla vita", un Anonimo ci informa che io sarei un "cretino imbarazzante", ed il nostro eroe, per tutta risposta, crede che io sia un "cerebroleso". Dopo queste belle premesse, arriva trafelato il buon Figlio di Darwin Fabristol, il quale se ne inventa di sana pianta, affermando che: "...mi hanno tolto dalla loro lista perchè parlavo male del Papa. Dicono pure che il mio blog è pieno di bestemmie, pure...boh." . Altro che parlar male del Santo Padre, basta vedere quello che l' amico Pizzino ha riportato. Cose indegne, come definire Giovanni Paolo II "il boss della banda" ed altre cose assai più gravi ed ingiuriose. Per milioni di Fedeli al mondo. Ma loro sono Libertari... Dopo lui, arriva un povero di spirito, al quale auguro di pentirsi di queste sue infamie, che anonimamente afferma "figurati se avessi detto che l' attuale Papa ha una relazione col suo segretario, che poi è vero...". Come non rimanere estasiati davanti alla prova che forse noi Creazionisti abbiamo torto ed hanno ragione gli Evoluzionisti ? Solo un essere pre-umano, l' Anello Mancante, può scrivere tali bestialità, senza aver paura di un castigo Divino. Contento lui...Ma è un Libertario... Il buon Jinzo, affabilmente, di rimando ci qualifica come "Fascisti falliti e nazicomunisti...servi dello Stato e delle Corporazioni, quella Clericale in cima a tutte". Sulla prima parte, tralascio, perchè è tale la confusione politica di queste belle teste alle quali ho cercato di spiegare le varie differenze, citando non solo Alain de Benoist (per carità, Fascistissimo e dannato !), ma anche Raymond Aron, Hannah Arendt, Ernst Nolte, André Gide, Elie Halevy, Francois Furet, Pierre Chaunu, Alain Besancon e molti altri, che non c' è più nulla da spiegare. Sentitamente ringrazio invece per il servo dello Stato, che mi mette, immeritatamente, in compagnia di tanti servi dello stato che vigilano sulla Nostra Patria e che pagano da anni un tributo altissimo in termini di sangue, dai Martiri di Nassirya ai moltissimi caduti per mano terroristiche, mafiose o criminali.. Come si vede, questi Libertari, a parole si dicono di destra, ma l' anima è rossa, mmm quant' è rossa !

Un certo d4, da buon Libertario, dimostra poi di aver capito tutto, confondendo Woityla con Ratzinger, subito corretto dall' ineffabile Jinzo. Tralascio qualche commento, tranne l' affermazione del padroncino di casa che afferma che io avrei fatto una "figura di m****". Bontà sua ! - Troviamo pure chi vorrebbe impedirmi di votare (come mi ricorda la mia gioventù: "I Fascisti non devono parlare"... e nemmeno votare !)- ed arriviamo stancamente agli insulti finali verso Monsoreau, che vi risparmio ed ancora verso di me, con la conclusione finale del padroncino di casa che dimostra di aver capito tutto del mio Post su Mio Padre: Vandea ha la crisi mistica ed incontra Mussolini in Purgatorio.". Dico, non credo che ci voglia la Laurea in Lettere per capire che nel Post, scritto in maniera affettuosa e con un pizzico d' ironia (ma questi giovanitristi sannno cosa sia ?), quello che incontra Mussolini non son io, ma Mio Padre. Ma sono Libertaaaariiii, no ?

D' altronde, cosa si può pretendere da uno che nell' altro mio Post confonde Richard Malcom Weaver con Malcolm McDowell, o che, non conoscendo Gracchus Babeuf, definito il primo comunista, pretende di dir la sua su Rivoluzione Francese, comunismo e Libertarismo in casa di un povero ignorante come il sottoscritto, che, guarda caso, si è cercato 2 nick come Starsandbars e Vandeaitaliana proprio perchè non sa nulla di Guerra di Secessione e Rivoluzione Francese ? Si, Jinzo, abbia pazienza, devo tornare a studiare...

E date retta a Monsoreau:lasciate perdere, il Liberalismo, quello Vero, è cosa seria...

domenica 7 ottobre 2007

Ciao, Papà !

Caro Papà, come stai ? Dai, abbi pazienza, ancora qualche tempo, e vedrai che le Tue Tribolazioni in Purgatorio finiranno. Lo so, lo so, che non è il massimo della vita, ma d' altronde pensa che io dovrò sostarci molto più di te, sperando poi di meritarmelo, il Purgatorio. E che comunque, essere lì, Ti da già le certezza della Salvezza e della Luce Eterna.

E così son già due anni che ci hai voluto fregare. Non potevi aspettare, no ? Sai che bella festa ti avrei preparato quest' anno, per i Tuoi Centanni ? Ci sarebbero stati sicuramente le rappresentanze delle 4 Squadre di Calcio nelle quali hai militato, so che ci tenevi. No, guarda che anche se sei peggiorato l'ultimo mese, non era il caso di andartene, perchè poi ti sei sempre ripreso, ed a 98 anni eri in gambissima, leggevi il giornale e ricordavi il Tuo Passato. Cosa dici ? Che hai voluto andartene un 7 Ottobre, Festa della Madonna del Rosario e della Battaglia di Lepanto proprio per lasciarmi un segno ? Si, vabbè, però potevi aspettare ancora un po' ! La Mamma ? Non sta bene, lo sai, e sai che non amo troppo parlare delle Sue Condizioni, a colpa di quella orrenda malattia che ruba l' anima e la memoria. Parliamo d' altro... Mia Moglie e Mia Figlia stanno benone: vedessi V. com' è cresciuta, è ormai una signorina, coi Suoi Sedici Anni ! A scuola va bene, ha cominciato la Terza, è già andata in Germania ed Inghilterra da sola, con la classe, e tra qualche giorno avremo un' ospite inglese, che ricambierà a Marzo.

Prodi ? Eh, qui c'è sempre, purtroppo. Magari se Tu ti muovessi ad andare in Paradiso potresti intercedere per mandarlo via, perchè sta facendo sempre più danni. I comunisti ? Ci sono sempre, mica capiscono sai ? Se Tu potessi tornare in Terra, magari gli racconteresti di come soffrono, giù giù, al Piano inferiore al Tuo: ma tanto non capirebbero, come spiegava il Vangelo di Domenica scorsa. Cosa dici ? Ah, che ogni tanto, quando sollevi lo sguardo verso la Luce, vedi sempre più Bambini Mai Nati con le Ali. Dici che sono bellissimi e con l' aria felice ? Beh, pensa che qui in terra li chiamano Feti ed Embrioni, e vorrebbero fare con loro dei gran pasticci...

Ah, son contento che mi dici di aver trovato i Tuoi Amici Mussolini e Montanelli, cosa fai, giochi a calcio con loro ? Cosa ? Ah, Mussolini è sempre imbronciato, dice che, siccome ha da passare in Purgatorio un bel po' di anni, vorrebbe che il Signore gli concedesse di tornare qui in Italia a dare un po' di manganellate ed olio di ricino ? Ma non si può, non si può più ! Qui c' è la democrazia, no ? Cosa dici, su Montanelli ? Ah, che è rimasto malissimo quando ha visto che c'è qualcosa di là ? Beh, consolalo, digli che almeno lui è salvo, mentre qua ci sono sempre più Atei ed Anticlericali che mica è detto che si salveranno, per quello che stanno facendo contro Dio e la Sua Chiesa...

Cos' è che dici ancora ? Ah, che è arrivata da poco un' altra che si è stupita ma non tanto. E' sempre imbronciata per come va l' Italia ed il Mondo, fuma come un turco ma non ama i turchi ? Papà, ma è l' Oriana !

Cos'è che dici, adesso ? Che ogni tanto vedi la Luce, che è Splendida e Caldissima, ma non riesci a raggiungerla ? Abbi pazienza, Papà, lo sai che devi aspettare ancora...

Beh, Papà, son contento di averti trovato bene: tra poco devo andare a Messa, dove pregherò la Madonna del Rosario per Te, per farti arrivare alla Luce prima possibile. E domani c' è una Messa tutta per Te. Tu, Ti prego, proteggi la Nostra Fammigli Tutta.

Ti voglio bene, Papà.

Tuo Figlio.

sabato 6 ottobre 2007

Le proposte di Storace sulla sicurezza.

Sul Blog del Senatore Francesco Storace: http://vps.serverstudio.eu/storace/ , che vi ricordo non era favorevole all' Indulto, sono postati i sette punti che il Segretario della Destra vorrà proporre quando finalmente si discuterà il Pacchetto Amato. Eccoli:

1) restituire autorevolezza alle forze di polizia reintroducendo il reato di oltraggio
2) stop alle condanne in comodita’ con scarcerazioni facili legate all’affidamento ai servizi sociali
3) rilevazione delle impronte digitali per gli stranieri con permesso di soggiorno per evitare le false generalita’
4) numero chiuso nelle citta’ agli stranieri - previa applicazione di una direttiva comunitaria sui loro DOVERI praticamente ignorata - che non sono in grado di dimostrare come mantengono se stessi e la loro famiglia (e’ specialmente il caso delle comunita’ rom) ed espulsione dal territorio nazionale
5) divieto di indossare il velo nelle scuole
6) le moschee si edificano solo se c’e’ il nulla osta del Viminale, non puo’ piu’ bastare l’autorizzazione del sindaco rosso di turno
7) come i sacerdoti italiani predicano in altri paesi nelle lingue locali, anche da noi deve accadere che l’imam che vomita odio contro gli
occidentali debba farlo con sermoni pronunciati in lingua italiana.

Mi sembrano Sette Punti totalmente condivisibili:per esempio, gli Stati Uniti all' arrivo in aereoporto già prendono l' impronta di un dito. Si potrebbe aggiungere: il rispetto della Legge già esistente che impedisce il mascheramento del volto, escluso Carnevale, e già estesa da una vecchia norma antiterrorismo risalente agli anni '80 al Casco che i No-Global usano spesso e volentieri ed ai Vetri Scuri delle auto che troppi SUV ostentano impuniti. Collaborazione maggiore con la Polizia ed i Governi dei Paesi di provenienza degli immigrati (avviso: chi usa nel mio blog il termine "migrante" non sarà pubblicato... ). Punire l' omicidio tramite incidente stradale da parte di chi sia trovato in guida in stato d' ebbrezza alcolica (ma aumentando l'attuale limite, assolutamente inesatto e troppo oneroso) e da stupefacenti non più come Omicidio Colposo o Preterintenzionale, ma come Omicidio Doloso Volontario di Primo Grado, con pena fino all' Ergastolo. Estensione del diritto all' autodifesa in Casa o in Azienda, a tutela delle Persone e del Patrimonio, con possibilità di risposta immediata senza preavviso ad eventuali intrusi. Reintroduzione della Pena di Morte per il Codice Militare e per i delitti più gravi ed efferati (contento, Massimo ? ).

venerdì 5 ottobre 2007

I "Libertari" tocquevillani ed i media tacciono su Gian Piero Steccato.

A Piacenza c' è un uomo che vuole vivere, anche se è paralizzato e destinato ad una fine certa. Si chiama Gian Piero Steccato, vive in casa, in via Viviani, assistito dalla moglie Lucia e da due figli, privo dell’uso del corpo, capace di comunicare col mondo solo con il polpastrello sinistro e con le labbra. Ma la mente è sempre lucida. La necessità di assistenza completa di Gian Piero non viene soddisfatta dalla sanità che copre solo al 50 per cento le spese della famiglia con 23 euro al giorno, oltre all' assegno di accompagnamento di 600 euro al mese.

58 anni, ex-ferroviere, Steccato è stato colpito nel 1999 da una malattia rarissima ed irreversibile, la Sindrome del Chiavistello (Locked-in Syndrome), nonostante la malattia (respira grazie alla tracheotomia, viene spesso broncoaspirato ed e' alimentato artificialmente perche' non ha deglutizione) ha ancora una irrefrenabile voglia di vivere ed e' completamente lucido tanto che ha lanciato l'appello: "Aiutatemi a vivere". La Lis è il risultato di un ictus al tronco-encefalo che vede danneggiata la parte ventrale troncoencefalica (corrispondente ai fasci piramidali). Esita come risultato in quadraplegia ed inabilità a parlare in individui che per altri aspetti sono intatti dal punto di vista cognitivo. I pazienti con la sindrome "Locked-In" possono comunicare con altre persone, codificando la chiusura delle palpebre oppure muovendo i loro occhi, dato che i loro centri nervosi e le loro vie efferenti ai nervi ottici ed oculo-motori non sono danneggiati dal danno al fascio piramidale causa della paralisi al resto dei nervi cranici motori, nonché a tutti gli altri nervi che si originano da radici del midollo spinale. Nel Dicembre del 1995 il giornalista francese Jean-Dominique Bauby , morto poi due anni dopo, ne fu colpito, e scrisse un libro per raccontare la sua esperienza: "Lo Scafandro e la Farfalla".", dal quale è stato tratto il film omonimo che ha vinto il Premio come miglior regia al Festival di Cannes di quest'anno. Dove la Palma d' Oro è andata al film antiabortista del Rumeno Cristian Mungiu, "Quattro mesi, tre settimane e due giorni".

Io chiedo come mai non solo i giornali e le televisioni non ne parlano, ma anche come mai i tanti Libertari tocquevillani (tra cui, guarda un po', trovasi un esimio neurochirurgo), pronti alla Guerra Santa a favore di Welby e Riccio, od in favore dell' eutanasia o per difendere la 194, oppure infine a dar la caccia dovunque a "preti cattivi", andando a rimestar nel torbido con gaudio sommo, tacciono ? Perchè non difendono il Diritto alla Vita base della Nostra Civiltà Occidentale, non solo Cristiana e Cattolica ? La risposta è assai semplice: la Cultura della Morte, sia che passi dalla droga, dall' aborto, dall' eutanasia è assai gradita a chi, in nome di un libertarismo estremo e di un neo-Prometeismo ribelle nega con ostinata volontà la Presenza e l' Amore di Dio in questo mondo, peccando dello stesso orgoglio di Adamo ed Eva. E questo mentre gli ultimi dati dell' Istituto dei Tumori segnalano che SOLO, e sottolineo SOLO un malato su 10.000 chiede l' Eutanasia.

Un plauso infine al Senatore Storace che si sta battendo perchè allo sfortunato Pierangelo Steccato sia fornita migliore assistenza e tutto il materiale migliore per poter comunicare con l' esterno. Perchè Steccato ama la Vita e vuole vivere.

Per saperne di più sulla Sindrome del Chiavistello, ecco l' indirizzo dell' ALIS, l' Associazione fondata proprio dal giornalista Jean-Dominique Bauby:

http://alis-asso.fr/


lunedì 1 ottobre 2007

Stefio sotto accusa. Ed il partigiano "Rumba" ?

Venerdì ho scritto sul rinvio a giudizio di Stefio. Ci ritorno perchè mi è venuto in mente il caso del partigiano "Rumba", deceduto il 19 Settembre in un incidente stradale in provincia di Forlì.

Umberto Fusaroli Casadei, questo era il vero nome di "Rumba", 81enne tornato negli ultimi anni a far parlare di sè per alcune sue lettere od interviste su alcuni quotidiani, dalla Stampa al Giornale. Proprio l' articolo di Stefano Zurlo del Giornale del 2002 è illuminante. Nell' intervista il simpatico vecchietto ricorda alcuni episodi della sua guerra partigiana. Come quando uccise a sangue freddo un Ufficiale Tedesco arrivato a parlamentare con tanto di bandiera bianca. Pum, Pum, due colpi in testa, e via. Senza alcun rimorso, nè allora nè oggi. Centinaia le persone che ammazzò, "Nel periodo della guerra e anche dopo”. Alla domanda di Zurlo:"E lei non si commosse mai ? Mai un momento di esitazione ?", così rispose il bravo partigiano: “Mai. Nemmeno davanti alle donne”. Come per la Strage di Schio, dove a morire furono parecchie. In seguito, poi, davanti ad un Magistrato, Rumba negherà la partecipazione a quella pagina vergognosa della Storia Italiana:

"Lasciai il compagno Piastrina a custodia del camion, fuori mano, e raggiunsi il carcere. Portavo una giacca con i gradi da colonnello, prestatami dal comandante che era rimasto altrove, per precostituirsi un alibi. Per rendermi meno riconoscibile mi ero oscurato la faccia con una speciale tinta usata dagli inglesi nelle operazioni notturne. Indossavo inoltre un copricapo e un fazzoletto rosso al viso. Mi accorsi che gli altri erano già entrati, in anticipo sui tempi stabiliti. Così penetrai all'interno: c'era il caos. Partigiani che vagavano senza sapere bene cosa fare, i prigionieri radunati in uno stanzone. Occorreva accelerare i tempi, c'era il rischio che qualcuno desse l'allarme. Allora mi rivolsi a quelle persone ammassate: "C'è qualche prigioniero comune? Nessuno rispose. Diedi l'ordine di aprire il fuoco. Svuotai tre caricatori sparando con uno Sten in una babele di urla, strepiti, lacrime. I proiettili saettavano da tutte le parti, rimbalzavano sul pavimento, tornavano indietro. Fui colpito più volte di rimbalzo alle gambe, senza altro danno che leggere striature rossastre, larghe come una moneta d'argento del tempo. La permanenza si faceva troppo pericolosa e altri partigiani entravano sparando raffiche all'impazzata. Era saltata la luce, non si distinguevano nemmeno più le vittime da noi che le colpivamo. Uscii”.

Ebbene, qualche anno più tardi, Umberto Fusaroli Casadei sarà in Africa, in Mozambico, al fianco di Samora Moisés Machel, a combattere nella guerriglia antiportoghese comunista. Come si definiva lui, "combattente contro il colonialismo in Africa.".

Nonostante sia rientrato negli anni '90 in Italia, aderendo a Rifondazione Comunista per poi uscirne, Rumba non è mai stato indagato per l' Art. 288 CP.

Chissà perchè, pensando alla sua vita ed alle sue tante vittime, mi è tornata in mente questa vecchia ballata della Compagnia dell' Anello...

La canzone del lago

Questa è una storia che non frutta milioni, non faranno un bel film per Tv, ma farà sbadigliare di noia, i ragazzi alla Gucci e Cardin
Perché parla di un vecchio sereno, con gli occhi sempre fissi nel sole, con il viso coperto di luce, e il sorriso più dolce del mondo
Viveva un po' fuori città, sulle rive del lago di mezzo, parlava di giorno coi cigni, e di notte ripensava al passato a quando quel giorno in aprile, per avere creduto in un Uomo la donna gli avevano ucciso, contro un muro in Piazza del Duomo
Era stato Lupo, il gappista, con tre colpi nel mezzo del petto, si diceva che fosse un artista dell'agguato e del colpo alle spalle
Gliel'han detto che era il tramonto, anche il sole lo lasciava da solo ma voleva saldare quel conto, Lupo morto! Lo avrebbe giurato
Ma quel sole così eterno e lontano, solo un attimo si fermò all'orizzonte, per guardarlo in fondo negli occhi, illuminargli un momento la fronte
Ha lasciato cadere il fucile, per quel raggio di fuoco lontano
E sapeva che a colpire quel vile, non sarebbe mai stata la sua mano
Ed un giorno sulle rive del lago mentre stanco se ne stava un po' assorto, dopo un tonfo ed un gemito vago, la corrente gli portò lì un morto
Era il corpo di Lupo, il gappista, sì, l'artista di agguati e menzogne
Un raggio gli aveva abbagliato la vista, mentre in Jaguar passava quel ponte
L'ha guardato un secondo od un giorno, non saprebbe mai dirlo davvero, e poi fece verso i cigni ritorno, verso il sole li portò un veliero
Questa è una storia che il lago racconta, no, non c'è sui tuoi libri di scuola, non la sentirai narrar sulle piazze, perché solo sul lago ora vola.

Già: un RAGGIO DI SOLE...