Bertinotti,intervistato sul risultato che potrebbe avere alle Primarie,ha detto :"Non mettiamo limiti alla Provvidenza...."
O bella,anche lui come Fassino folgorato sulla via di Damasco a riscoprire (improbabili)radici Cristiane ?????
Auguriamoci invece che una sua aumentata presenza nell' Unione serva finalmente a svegliare quei Cattolici che ancora si ostinano a votare a sinistra,dimentichi della scomunica di Pio XII,confermata da Giovanni XXIII ,valida non solo per i comunisti,ma per quelli che si alleano con loro.
Troppe Chiese velate da bandiere pacifinte,troppi oratori imprestati ad Imam,troppe marcette che ospitano ad Assisi e dintorni oscuri personaggi !
Svegliatevi Cattolici che credete di dialogare con Fausto e No-global:IN TUTTO IL MONDO IL COMUNISMO HA SIGNIFICATOSOLO SANGUE,DOLORE E MORTE !!!!!
O bella,anche lui come Fassino folgorato sulla via di Damasco a riscoprire (improbabili)radici Cristiane ?????
Auguriamoci invece che una sua aumentata presenza nell' Unione serva finalmente a svegliare quei Cattolici che ancora si ostinano a votare a sinistra,dimentichi della scomunica di Pio XII,confermata da Giovanni XXIII ,valida non solo per i comunisti,ma per quelli che si alleano con loro.
Troppe Chiese velate da bandiere pacifinte,troppi oratori imprestati ad Imam,troppe marcette che ospitano ad Assisi e dintorni oscuri personaggi !
Svegliatevi Cattolici che credete di dialogare con Fausto e No-global:IN TUTTO IL MONDO IL COMUNISMO HA SIGNIFICATOSOLO SANGUE,DOLORE E MORTE !!!!!
7 commenti:
Ecco i commenti:
#1 16 Ottobre 2005 - 18:05
..beh, sì forse hai ragione, sarebbe ora che i cattolici se ne andassero dall'Unione, in fin dei conti Rutelli, Mastella e compagnia bella ma chi li vuole!... meglio voi e meglio noi! no!?
^_^
ciao
hybcer
#2 18 Ottobre 2005 - 09:03
Gentile Sig.na,
BENONE !!!!!
Se i troppi cattocomunisti che vi danno il voto rinsaviscono,alle elezioni resterete in pochini.....
Ma,come facciamo con Fassino ??????
Vandeaitaliana
#3 18 Ottobre 2005 - 09:27
meglio soli che male accompagnati!!! reciprocamente s'intende!
^_^
e comunque anche la Chiesa sulla coscienza ha molto dolore e sangue e morte... dei non cristiani e di chi è diverso, naturalmente!
ognuno ha le sue colpe, non esistono i puri!
^_^
hybcer
#4 18 Ottobre 2005 - 09:35
e Fassino, mi ero dimenticata, si vede che deve aver batuto la testa.... le radici cristiani sono solo una parte di ciò che ha contribuito allo sviluppo del Vecchio Continente! non l'unica!
hybcer
#5 18 Ottobre 2005 - 09:42
Gentile Sign.na,
non cominciamo con la solita tiritera delle Inqusizioni e compagnia bella,su cui sono state scritte troppe inesattezze.
Vedo che ha passione per la storia:non si affidi solo a testi di parte.
Vandeaitaliana
#6 18 Ottobre 2005 - 09:47
E cosa avrebbe contribuito,allo sviluppo del Continente,Avicenna ed Averroè,che erano persino malguardati dai loro corrilegionari ?
Oppure i rapimenti della miglior gioventù europea per arruolarli a forza nei Giannizzeri e farli combattere con ferocia contro i loro stessi padri ?
I Gulag dove morirono milioni di persone oppure i tanti preti ammazzati durante le Guerre Civili Spagnole ed Italiane dai bravi "combattenti" per la libertà rossa ?
Vandeaitaliana
#7 18 Ottobre 2005 - 10:29
...si va molti più indietro...il cristianesimo, come sicuramente lei saprà, si fonda su un sostrato di culture precedenti, da cui ha preso ogni cosa! Non si è salvato nulla.... un esempio? Esiste una Venere paleolitica che raffigura una donna seduta su una sedia con in braccio un bambino, ebbene questo schema presente anche nell'arte greca, come Leucothea, nell'arte etrusca, con il nome di Mater Matuta ed è raffigurata come urna cineraria, ed è presente anche nell'arte romana... ebbene, il cristianesimo non ha fatto altro che riprendere questa forma come simbolo della Madonna con il bambino.... come vede, non si sono inventati nuove iconografie e nemmeno concetti filosofici, visto che sono stati attinti dai precedenti riti misterici greci e i mitrei... quindi, non si può affermare che l'Europa è fondata solo sulle radici cristine, perchè queste stesse affondano su altri 2000 anni e passa di storia!
^_^
hybcer
#8 18 Ottobre 2005 - 10:36
non si sononinventati nuove iconografie, altrimenti nessuno avrebbe seguito questa nuova religione, bisognava arrivare fino ai più bassi strati della società e quale modo migliore di adattare la prorpia religione a simboli precedenti!
Lo stesso Gesù è la summa di tutte le caratteristiche delle divinità salvifiche presenti nel continente europeo tra la fine del I sec. a.C e i secoli successivi!
niente di nuovo sotto il Sole!
^_^
hybcer
#9 18 Ottobre 2005 - 13:44
MITO E GRAZIA.
Parafrasando il titolo di un libro di Gulisano su Tolkien ,bisogna fare un distinguo.
La simbologia della divinità cui lei fa riferimento rientra nell'area del Mito,non della Religione.Il mio maestro Mircea Eliade ha scritto abbastanza sull'argomento.
Indubbiamente miti precristiani possono indurre al pensiero che non ci sia nulla di nuovo.Ma trattasi di legami assai deboli.
Cosa ci sia di parallelo tra una divinità minore come Leucotea (o romanamente Mater Matuta)che allatta Dioniso (nemmeno suo figlio Learco o Melicerte)e la Nostra S.Madre Ausiliatrice non è pretestuoso ,ma oserei dire fuorviante.Oltretutto donne/divinità allattanti sono presenti in ogni mito e pre-religione.
Nulla di Leucotea,suicida ed infanticida di Melicerte può far riferimento alla simbologia Cristiana
Ricordiamoci poi che se credere nella Divinità di Cristo rientra nella sfera fideista ,Buddah,Gesù e Mohamed sono realmente esistiti ,come provato da storici dell'epoca.
Quanto al nuovo introdotto da Gesù non esiste in precedenza nessuno che parli di Perdono ;era norma essere padrone del Vinto che cessava di avere diritto,anche di Vita.La clemenza era sconosciuta ed assai rara.
Il Cristo non ha precedenti.
Vandeaitaliana
#10 18 Ottobre 2005 - 13:50
MITO E RELIGIONE.
Eliade formula la sua concezione fondamentale del mito e della religione. Il mito è un atto di creazione autonoma dello spirito, indipendente dalle condizioni socioeconomiche. Il valore dei miti sta nel loro carattere fondamentale di «ierofanie», cioè di rivelazioni del sacro. Secondo Eliade, non vi è religione naturale, poiché la natura non è sacra di per sé ma solo in quanto manifesta un significato soprannaturale. D'altra parte, tale significato è trascendente anche rispetto alla storia, dal momento che quest'ultima aggiunge continuamente significati nuovi ai simbolismi arcaici, ma non può distruggere la struttura originaria del simbolo. Il mondo del mito si muove sempre entro i la polarità sacro-profano, in cui la sacralità è riconosciuta come la vera realtà, contrapposta alla profanità in quanto irrealtà. L'unica comprensione corretta del mito è, dunque, quella religiosa, che lo considera come rivelazione del sacro. Per questo motivo una storia delle religioni deve svolgersi come una fenomenologia comparata delle ierofanie più diverse ed eterogenee, volta a individuare in esse, senza selezioni preventive, la comune modalità del sacro. Il rapporto tra sacro e profano non si risolve, per Eliade, in una semplice opposizione, poiché il sacro, che si rivela pur sempre come «altro» dal profano, si manifesta però nel profano, che come strumento di questa manifestazione viene sacralizzato, diventa simbolo del sacro.
Attraverso l'esame delle varie ierofanie è possibile individuare alcune strutture principali, alcuni significati fondamentali della realtà, che acquistano particolare importanza in tutti i sistemi mitici e religiosi: la trascendenza (cielo), la fecondità (terra), il centro del mondo (casa, palazzo, tempio) ecc. Eliade sottolinea anche la differenza tra il tempo sacro e quello profano: mentre il secondo è in sé una durata evanescente, che assume un senso solo quando diventa momento di rivelazione del sacro, il primo è un susseguirsi di eternità periodicamente recuperabili durante le feste che costituiscono il calendario sacro: esso si configura perciò come un eterno ritorno. Eliade insiste anche sul valore archetipico del mito, che costituisce il modello e l'esempio per tutte le azioni umane e per tutta la realtà: le vicende cosmiche e storiche hanno quindi significato in quanto ripetono e riattualizzano la realtà sacra del tempo primordiale.
Vandeaitaliana
#11 18 Ottobre 2005 - 14:21
ADATTARE LA PROPRIA RELIGIONE.
A questo punto poi,sempre rimanendo nell'ambito di studiosi tolkieniani,mi rifarei al libro di Passaro e Respinti,"Paganesimo e Cristianesimo in Tolkien" dove appunto vengono confrontate 2 visioni cosmologiche .
Ed il quasi pagano Passaro ammette che il paganesimo è un atto dovuto,un passaggio per arrivare gradatamente alla venuta di Cristo.Esattamente come i pre-socratici aprirono le strade alla filosofia.Fatto che spinge il Cattolico Respinti ad affermare:"Solo il monoteismo può concepire come potenze Angeliche quelle che il politeismo,privo del concetto di Dio unico e creatore,intende come dèi.Se il monoteismo è condizione ineliminabile dell'Incarnazione di cristo,è solo per limitatezza teologica che le culture umane hanno insomma scambiato le potenze angeliche per divinità".
Nessun adattamento quindi;il cristianesimo è innovativo in quanto riassume il Senso della Storia:non più sottoposta al caso od al fato,poichè la Storia trova un senso solo nella venuta del Cristo.
Vandeaitaliana
#12 20 Ottobre 2005 - 13:03
complimenti per lo sfoggio di cultura religiosa, tutti cocetti a me noti, che non era necessario, giacchè alla fine è andato un po'fuori tema...
Io intendevo solamente dimostrare che per la storia europea non si può partire dall'anno 0 o dal 313 d.C., perchè la nostra storia inizia molto prima, e ho detto che il Cristianesimo affonda le sue radici in culture precedenti, che alla fine, diciamo pure non riuscendo più a soddisfare se stesse, hanno portato alla sua elaborazione... il cristianesimo non si è creato dal nulla, ma si basa su ciò che c'è prima! e non si può far finta che questo "prima" non sia mai esistito, perchè è molto più presente di quanto si creda.
e poi non ho paragonato le simbologie delle figure di maria e leucotea, poichè io parlavo di iconografia... ovvero di prendere immagini note a tutti per rivestirle di nuovi concetti, il passaggio ad una nuova religione è così meno doloroso.
bello scambio di vedute, non trova!
aggiungo che non ho mai letto Tolkien... anzi ho inziato a leggere il suo mattone, il signore degli anelli, e trovandolo noioso mi ci sono addormentata sopra, posso quindi dire che non mi piace!
^_^
hybcer
#13 20 Ottobre 2005 - 13:23
dimenticavo... riguardo ad Excalibur sul mio blog, anche io sono convinta che la storia in toto e i prodotti, concettuali e materiali, di un preciso periodo storico non vadano estrapolate dal contesto, perchè altrimenti non se ne potrebbe capire il significato.
Ugualmente per quel che riguarda l'archeologia, l'unico modo per comprendere cosa si ha davanti, sia una casa o una statua o un'immagine sacra, bisogna sempre calarla nel suo contesto storico, niente è fatto o creato per puro slancio creativo, concetto prettamente moderno.
Infine, io che sono di sinistra trovo affascinante l'epica, come anche tutti i miei colleghi! io per esempio ho sempre fatto il tifo per Ettore, non mi è mai stato molto simpatico Ulisse, mi piace molto il ciclo arturiano e in generale il romanzo medioevale... non si deve per forza politicizzare tutto!
^_^
hybcer
#14 20 Ottobre 2005 - 16:16
Cara Sig.na,
trovo divertente leggere le sue risposte,quando dice di non aver fatto paragoni con la Nostra Santa Madre,quando è ben leggibile il suo intervento.
Non essendo Iconoclasti,i Cristiani come avrebbero dovuto rappresentare la Maternità se non con una Madre ed il Bambino ? Noi siamo per la Natura...
Le radici del Cristianesimo poi si debbono ricercare essenzialmente nell'Ebraismo,non certo in religioni panteiste o pagane europee.
Ma senza il messaggio del Cristo,che si prospetta per la prima volta solo col Salvatore,l'Antico Testamento rimane incompleto.
Il Cristianesimo non è filosofia alla quale si arriva elaborando le preesistenti:è la Rivelazione del Verbo,del Senso della Storia.
Per il resto,pur avendo rispetto profondo per le antiche culture europee,posso affermare che c'è molta similitudine tra le varie religioni precristiane europee,dall'Irlanda alla mia seconda patria,la Romania.Religione del Wyrd,paganesimo romano-ellenico e culti Traci hanno spesso punti in comune ,ma solo tra di loro ,di norma per quanto riguarda il culto dei morti(Tre Sorelle,Norne,Parche,Moire e Ielele, appunto ,in Romania).Ma l'avvento del Cristo è spiazzante per ogni mito o religione proprio per quello scritto nel Vangelo.Cristo afferma "Io Sono Colui che Sono" ribadendo il messaggio di Dio Creatore dell'Antico Testamento.Ma lascia piena libertà di aderire o meno al Credo .Tutti concetti inesistenti prima della Sua Venuta.
Quanto a Tolkien,io l'ho citato,ma in particolare per i 2 libri su di lui,proprio per via del dibattito in corso da parecchio sullo scontro/incontro tra Paganesimo e Cristianesimo.
Quanto al Signore degli Anelli ,da me non citato,mi spiace molto che ella lo trovi un mattone;milioni di persone che lo hanno letto non la pensano così.Non è poi detto che bisogna sempre leggere qualcosa che ci piaccia per ampliare le nostre conoscenze:creda che io mi sia divertito a leggere certi tomi di Carletto Marx o libri di Akim Bei ?
CMQ,non si può ben capire il SdA senza aver letto il Silmarillion ,assai più pesante ma necessario.
Vandeaitaliana
#15 20 Ottobre 2005 - 16:39
Mi spiace poi contraddirla per quanto concerne il politicizzare tutto.
Noi siamo fatti da quel che siamo,Religione,politica,storia e quant'altro.Ogni nostra scelta è basata sui nostri retaggi,anche la più insignificante,come potrebbe essere,per esempio,la scelta di un cane,o di un eroe che ci appassiona.
Mi stupisce poi la sua passione per l'Epica,in quanto negli anni settanta essa era messa spesso all'indice dai politicamente corretti di allora,che poi sono i papà dei politicamente corretti di oggi.
Che spesso plaudivano alle Guardie Rosse
maoiste che distruggevano le Antiche Pagode a Shanghai.
Così come mi risulta di difficile comprensione che le piaccia King Arthur ed il suo ciclo,in quanto ben evidenti sono le componenti di Gerarchia che il marxismo nega.Di Onore e Fedeltà spesso dileggiate da chi considera fuori tempo queste cose.Come ne ho parlato nel mio addio a Mio Padre,scomparso in questi giorni e che sotto può leggere.
Non si può,mi spiace,amare la Cavalleria ,ed essere con una sinistra che ovunque,in Italia come in Romania ,ha sempre sviluppato odio per certe scelte di vita.
Vandeaitaliana
#16 22 Ottobre 2005 - 15:46
Finalmente ! Dopo due giorni in cui non riuscivo a loggarmi in Splinder, posso inserirmi in questo interessante dialogo a due.
Il gestore di questo blog mi conosce bene da anni, religiosamente sono agnostico.
Cresciuto negli anni di Papa Montini, non potevo apprezzarne la politica.
Per non parlare dei martini, Vitaliano, Gallo e anche Bertone.
Mentre trovo molte affinità con l'insegnamento di Benedetto XVI.
Mi manca però, purtroppo, un elemento fondamentale: la Fede.
E la Fede uno, se non ce l'ha, non può darsela ;-)
E' vero che il Cristianesimo ha mutuato molto dalle religioni e dalle civiltà precristiane, basti pensare al nostro Natale che altro non è che la trasposizione Cristiana delle Saturnalia Romane.
Ma la profonda innovazione del Cristianesimo è il messaggio veicolato da tanti (recenti, più che originari) orpelli.
Un messaggio che nessuna religione in Occidente aveva.
Un messaggio, d'amore, che Maometto, 600 anni dopo, rinnegò fondando la sua religione sulla violenza e la guerra, peccati originali ancor oggi devastanti per l'islam.
E' vero che le nostre radici non sono solo Cristiane, ma anche Giudaiche e, soprattutto, Romane.
E il Cristianesimo, nella vita civile, non è stato altro che la salvezza della più grande civiltà apparsa in occidente e che ha posto le fondamenta per la Civiltà odierna: quella Romana.
E si potrebbe continuare (ma forse sono già troppo lungo).
Un'ultima annotazione.
Epica.
Anch'io ho sempre avuto antipatia per Achille e simpatia per Ettore.
Ma Ulisse ... per me rappresenta il Genio dell'uomo che, nonostante fosse il più povero, il meno bellicoso, il più "umano" dei re achei, ha fatto il suo dovere fino in fondo per la causa comune, mettendo a disposizione le sue infinite risorse intellettuali e superando tutti gli handicap che gli si ponevano di fronte.
E la sua fine, che ci propone Dante, è perfettamente credibile e umana e grandiosa.
Ed è ai tanti Ulisse della nostra Storia che dobbiamo dire grazie se oggi viviamo nel migliore dei mondi possibili, migliorabile certamente e tenuti a migliorarlo per rispetto di chi ci ha preceduto e di chi verrà dopo di noi, ma sicuramente il meglio di quanto sia mai apparso su questa Terra.
Monsoreau
#17 22 Ottobre 2005 - 16:46
Mons,non devi cercarla la fede.
E' lei che ti salta addosso quando meno credi.Pensa che io la ritrovai grazie ad un film: "Il filo del rasoio",tratto da un famoso romanzo.
Abbi pazienza....ed una mattina ti sveglierai con qualche domanda nuova....
Vandeaitaliana
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