Blog di discussione,laico ma antilaicista,su politica e religione italiana e mondiale.Anticomunista da sempre,non sarò mai antifascista.
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lunedì 10 ottobre 2005
A MIO PADRE:7 Giugno 1907-7 Ottobre 2005
Non parlerò ,Papà,dei tuoi successi lavorativi,che sono stati molti.E nemmeno dei tuoi successi calcistici,dal trionfo a Parigi nel 1928 con la Nazionale Universitaria nei Mondiali di categoria,alla militanza in 4 squadre di serie A.Forse dovrei parlare delle tue 2 Lauree prese mentre giocavi.Voglio ricordarti per quello che mi hai trasmesso,invece.Forse non dovrei farlo,perché sono cose che non hanno più valore,oggi.E’ un brutto mondo,Papà,lo so.Chi usa certe parole viene deriso,guardato con sospetto,calunniato.Non era così,per te.Queste parole sono :FEDE,PATRIA,ONORE,ONESTA’.FEDE,innanzitutto.Mi ricordo le Messe in Duomo cui mi portavi da bambino,ad ascoltare le prediche accorate ed infervorate di un prete “non conforme”,tutt’altra pasta dei vari don Gallo o don Vitaliano di oggi:Monsignor Boccazzi.Era la Fede del dialogo,ma NON della resa.Non certo la fede di certi personaggi politici d’oggi che si scoprono Cattolici dimenticando la scomunica di Pio XII e confermata da Giovanni XXIII tuttora valida non solo per i comunisti,ma anche per chi si allea con loro.Una Fede non Relativista,come ci ricorda il Santo Padre.Una Fede che fa riflettere sul fatto che Tu sia mancato il giorno della Madonna del Rosario di Pompei,cui tua sorella,la cara zia Pina è molto devota.Un mese dopo la visita della mia famiglia al santuario campano.Soffrivi molto,ultimamente.Eri stanco.Molti hanno una fede relativa:non voglio giudicare.Non credono a certe cose. A me invece ,questa coincidenza,fa pensare.PATRIA. ONORE.Eh,si,Papà,avresti potuto anche tu fare il gran salto della barricata,tradire,riciclarti.Come molti,troppi, fecero nel 1945.Forse non te ne lasciarono il tempo;forse decidesti che non era onorevole rinnegare quel Regime che servisti degnamente senza mai prendere la tessera. E mentre molti Fascisti/neo-antifascisti salivano a spinta i gradini dei vari “palazzi” ,tu che “fascistone” non lo eri stato negli anni del consenso,rimpiangesti quel Ventennio e quell’Uomo per il resto degli anni.E così ,nonostante 2 lauree,dovesti ricominciare,dal basso.Lavorando senza sosta ,ingoiando sale e rospi,tu che forse saresti diventato Ministro.Per questo mi commuovo tutte le volte che ascolto una canzone degli Amici del Vento,”Ritorno”,che sembra parli di Te:“Domani…domani….dovrai ricominciarea dimostrare al mondo cos’è una fede verae adesso che tuo figlio già reclama la ricchezzate la sei giocata allora per un attimo di fierezza.Ti sei portato dietro la tua primaveraquegli anni ancora verdi nella tua camicia nera.Domani…domani….dovrai ricominciare….”ONESTA’.Per la tua educazione ricevuta,decidesti di non arricchirti,pur avendone l’occasione,quando ti passò per le mani il grano destinato all’Italia,in quegli anni bui. E mi parlavi sempre di quell’Uomo come esempio,che quando lo appesero a testa in giù,dalle sue tasche non uscì un centesimo.E nonostante questo Valore,ti vennero a cercare,a te ed al nonno Libero,gli “eroi” della stella a 5 punte, che se t’avessero trovato,io non sarei mai nato.Quattro parole senza senso,oggi. Forse. O forse no . Ma per le quali ti ringrazio e ti voglio ricordare.Il tempo darà ragione a te,alla generazione che non si arrese,ai cosiddetti VINTI (ma sia onore ai VINTI,scriveva il poeta Whitman ….).Viviamo in mezzo alle Rovine,Papà,come ci ammoniva Evola:ma quello che posso fare,e che ti debbo,è trasmettere la Tua Memoria e quello che mi hai trasmesso,FEDE,PATRIA,ONORE,ONESTA’ a Mia Figlia.Perché possa trasmetterla alla sua genìa. Finchè tornerà il Tempo degli Uomini,che si ergeranno diritti tra queste rovine.Grazie ancora,Papà.E siccome non amo le ipocrisie e le lacrime farisaiche di quelli che per ogni morto salutano col “ora è in Paradiso”,voglio salutarti,da grande peccatore che sono,pensandoti in Purgatorio,attesa purificatrice di Dio.Ti vedo,impegnato in grandi discussioni con due persone che hai ammirato molto;una,la cui ammirazione condivido,il Duce. L’altra ,Montanelli,cui altrettanta stima non posso dare.Ma vi vedo a scrivere lunghe lettere e memoriali.Coi vostri uffici pieni di quelle scartoffie che amavi tanto.E pregherò la Madonna del Rosario perché interceda presso Nostro Signore per te.Tu,Papà,proteggi la Mamma e tutti quanti.Che ti accompagnino i versi di Morsello:“E proprio mentre il corpo ti abbandona,che sembra che ti sfugge un sorriso,dal cielo Dio s’affaccia e ti perdona,e t’ apre un pezzo di Paradiso”.
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2 commenti:
Ecco i commenti:
#1 10 Ottobre 2005 - 15:55
Mi sono commosso.
Un forte abbraccio.
Monsoreau
#2 11 Ottobre 2005 - 16:40
Tuo padre sarà orgoglioso di te.
Mariniello
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