Chi mi conosce sa che c'è una categoria che sopporto a fatica, ancor più dei comunisti: i cattocomunisti ed i relativisti postconciliari. Ogni tanto qualcuno di questi viene a farmi visita, chi lanciandomi i propri strali, chi dandomi del bestemmiatore, chi vestito da agnello, ma con insinuazioni pedanti e pesanti. L' ultimo caso si trova nel mio post precedente, dove un anonimo, cangiato poi in un Davide, tira fuori la solita menata anticlericale del presunto Caso Mortara. Presunto, perchè non solo il da me citato nella mia risposta Vittorio Messori in un libro ne smonta le basi, ma anche Rino Cammilleri ed altri scrittori svelano come il caso fu montato ad arte per permettere a loschi figuri dell' ottocento di attaccare un Regno Legittimo come lo Stato della Chiesa.
Addirittura come ricorda Massimo Introvigne, maggior esperto comparativo delle Religioni presenti in Italia, che, ahimè ai Dehoniani, così cari al Davide di cui sopra ed alla famiglia Prodi, nella sua monumentale opera Enciclopedia delle Religioni in Italia (che sicuramente il mio religiosissimo visitatore terrà in casa...) non dedica neanche una riga (ma sicuramente perchè essi sono all' interno della Chiesa, no ?), il presunto caso Mortara è diventato personaggio in una storia a fumetti della Marvel:
Stereotipi anti-cattolici nei fumetti: 1602 della Marvel
di Stefano Priarone
Nel 2003 la Marvel Comics (la famosa casa editrice di fumetti) ha pubblicato la miniserie di otto numeri 1602, nella quale le avventure dei vari Uomo Ragno, X-Men e Capitan America (i suoi personaggi più famosi) sono ambientate nel Seicento, soprattutto in Inghilterra e Spagna. La miniserie, scritta dal celebre Neil Gaiman, anche romanziere di successo (i suoi romanzi Coraline e American Gods sono editi in Italia da Mondadori) e disegnata da Andy Kubert, è un esempio da manuale di anticattolicesimo. C’è l’Inquisizione spagnola, crudelissima, che perseguita i “mutanti” (gli esseri dotati di superpoteri) e c’è una Chiesa corrotta fino all’idiozia (il legato papale, perplesso dall’operato del Grande Inquisitore, troppo “morbido” con i mutanti, tenta di accoltellarlo: non avrebbe potuto semplicemente farlo rimuovere dall’incarico)? E c’è anche un’allusione al controverso caso ottocentesco di Edgardo Mortara: si scopre infatti che il Grande Inquisitore è un ebreo dotato di superpoteri, che arruola i mutanti per le sue ambizioni personali (il dominio del mondo) anziché bruciarli. Il nuovo Inquisitore gli dice:
“Sai, prima di venire qui, ho letto tutto quello che ho trovato su di te nelle carte del Vaticano, Enrico. Non avremmo mai dovuto fidarci di te. Sei nato ebreo, nel Ghetto di Venezia. Quando avevi cinque anni, ti sei allontanato dal Ghetto.
Sei stato… preso e battezzato, da un prete troppo comprensivo che ti aveva preso in simpatia. Probabilmente eri un bel bambino per essere un ebreo.
Quando gli ebrei chiesero che fossi restituito, il Santo Padre spiegò che, anche se gli dispiaceva, non avrebbe sacrificato la tua anima.
Spiegò che, purtroppo, restituire un bambino battezzato agli assassini di Cristo l’avrebbe condannato all’inferno”.
E’ evidente l’allusione al complesso caso Mortara (il bambino ebreo battezzato che il Papa non restituisce alla sua gente), citato nel modo più anticattolico possibile.
Mortara (1851-1940), ebreo nella Bologna che allora era parte dello Stato Pontificio, era stato battezzato da una domestica mentre sembrava in punto di morte. Quando si seppe la cosa, l’allora pontefice Pio IX (1846-1878), convinto che fosse suo dovere allevare cristianamente chi era stato battezzato, fece trasferire il bambino a Roma, dove avrebbe ricevuto una educazione cattolica fino a 18 anni, quando avrebbe potuto scegliere fra ebraismo e cristianesimo. Il pontefice fece questa scelta incurante delle numerose proteste internazionali (veniva accusato di strappare un bambino ai genitori) non per odio antiebraico, ma perché, dal suo punto di vista, la riteneva obbligata.
Mortara, raggiunta la maggiore età, non solo scelse il cattolicesimo, ma entrò persino nell’ordine dei Canonici Regolari, assumendo il nome di Pio, in onore del pontefice.
La Chiesa, nel fumetto Marvel, sembra invece più che antigiudaica, persino antisemita e la giustificazione addotta dal Papa di 1602 è molto diversa da quella di Pio IX.
Subdola, ma altrettanto evidente, l’allusione alla pedofilia dei sacerdoti (strombazzatissima in America): il prete che battezza Enrico è chiaramente un pedofilo (da notare le righe di sospensione “sei stato… preso”).
E’ una pagina di fumetto (qui riprodotta) che andrebbe mostrata a tutti quelli che negano la presenza di stereotipi anticattolici nei media occidentali.
Un certo stereotipo anticattolico albionico (Gaiman è inglese, anche se da anni vive negli Stati Uniti) si vede anche nel fatto che nella storia la Regina Elisabetta (1558-1603) è un personaggio molto positivo, mentre il suo successore, Giacomo I Stuart (figlio della “papista” Mary, fatta decapitare da Elisabetta nel 1587), sovrano dal 1603 al 1625, è malvagio e corrotto.
Gaiman (tra l’altro autore indubbiamente colto, il che è un’aggravante) non è nuovo ad attacchi al cattolicesimo.
Nel suo capolavoro a fumetti Sandman (una serie durata 75 numeri poi raccolti in dieci volumi) William Shakespeare guarda con ostilità al “papismo” del collega Ben Johnson, mentre sembra ormai provata la fede cattolica del padre del bardo di Avon e secondo non pochi studiosi anche il figlio era devoto alla Chiesa di Roma.
La miniserie è stata pubblicata in italiano da Panini Comics in due volumi della collana 100% Marvel, che si possono trovare nei negozi di fumetti o nelle librerie più fornite.
Ma il visitator buonista ("Carissimo" , mi chiama, bontà sua, e "Fratello nella Fede" si definisce poi), non si ferma, ma va oltre, citando quel simpaticone di David Kertzer. Il quale non è soltanto l' autore, perbaccolina, di "Prigioniero del Papa Re", libro portato in palmo da quegli altri simpaticoni atei non devoti ed anticlericali dichiarati dell' UARR e da alcuni estremisti israeliti contrari al vero dialogo intereligioso (che non significa calar le braghe davanti a chi si ostina a non riconoscere il Messia, ma dialogare in serenità davanti ai Vangeli), ma anche di quelle autentiche perle come "I Papi contro gli ebrei" e "Comunisti e Cattolici". Che lascio immaginare ai miei pochissimi lettori da che parte pendano.
Io che peccatore sono senz' altro, piuttosto che leggere i giornali dei Dehoniani (io continuo a preferire il Timone), consiglierei ai simpatici confratelli sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, insieme al Davide in questione, invece che dar credito e spazio a certi scrittori, magari per far dimenticare certe ingiuste accuse al loro fondatore, Leon Dehon, di evitare assidue frequentazioni ed amicizie, per esempio nella persona di Romano Prodi. Permettendomi, ancora una volta, indegnamente, di ricordar loro che è tuttora valida la scomunica per i Cattolici comunisti MA ANCHE, come ricorda il ben noto manifesto della Curia di Piacenza, per chi fa causa comune e si allei con loro.
Vero, Cardinale Achille Silvestrini ?
Buona Santa Pasqua a tutti, tranne ai comunisti, ai cattocomunisti, ai buonisti, ai pacifinti, ai Farisei ed agli ipocriti.
Cristo è Risorto, è veramente Risorto !