Come i 2/3 lettori che mi seguono sanno, mi son sempre battuto per la libertà di pensiero, impedita in Italia dalle 2 note leggi Scelba e Mancino. Ma c'è qualche eccezione: come purtroppo è invece pratica comune in Internet, questa libertà di pensiero è scambiata con la libertà di offesa e diffamazione di terzi, sia singoli che gruppi. Per questo non mi accodo ai piagnistei di Wikipedia che si è autooscurata (così tutti ne parlano, non male come pubblicità...) e neanche ai tanti bloggers che si stracciano le vesti mentre la legge sulle intercettazioni è in discussione. Nel corso di oltre 11 anni di presenza nell' etere, ho trovato di tutto in giro, ho conoscenti che sono stati diffamati, insultati, ed io stesso ho dovuto applicare la moderazione ai miei commenti dopo che erano stati invasi da trolls, fakes, mirrors ed altri simpatici individui, protetti dall' impunità.
Per questo mi spiace che l'obbligatorietà di rettifica sia stata confinata ai soli siti registrati, autorizzando ancora il diritto all' insulto che non coincide con quello dell' informazione.
Blog di discussione,laico ma antilaicista,su politica e religione italiana e mondiale.Anticomunista da sempre,non sarò mai antifascista.
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giovedì 6 ottobre 2011
La libertà di pensiero non è libertà di diffamare.
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4 commenti:
Ecco i commenti:
#1 06 Ottobre 2011 - 11:02
E cosa c'entra con la diffamazione wikipedia?
Ha un sistema di controllo delle voci, che certo non è immediato ma comunque molto efficiente gestito da molti amministratori, che elimina le voci ed i commenti nettamente offensivi, non neutrali, senza fonti e fuori luogo o quanto meno mette in evidenza quelli in dubbio.
Le voci più importanti sono molto accurate e passate al vaglio di migliaia e migliaia di persone, fra cui molti esperti, che contraddistinguono prendendosi la responsabilità morale di queste. Per quanto riguarda le altre le lasciano pubblicare, che è già molto, ma senza questa garanzia per ciò starà all'utente prenderle con l'opportuna cautela
Enea3
#2 06 Ottobre 2011 - 12:45
Appunto, il controllo non è immediato, e lascia scrivere chiunque, cancellare chiunque o distorcere. Accaduto, per esempio, con Giuseppina Ghersi, ragazzina tredicenne violentata ed uccisa dai partigiani comunisti.
Poi mi piacerebbe sapere quali sarebbero le voci più importanti...tutto può essere importante.
Un Enciclopedia di carta porta nomi e cognomi dei compilanti, che si assumono l' onore ma anche l' onere di quello che scrivono.
Continua pure a fidarti di Internet e Wiki, io preferisco i libri...senza per questo considerare poco intelligenti coloro che preferiscono TG 5 a La7
Vandeaitaliana
#3 06 Ottobre 2011 - 12:46
Responsabilità morale ? A me interessa quella penale...
Vandeaitaliana
#4 15 Ottobre 2011 - 13:08
Concordo perfettamente con quanto scritto nel post.
Tommaso Pellegrino - Torino
www.tommasopellegrino.blogspot.com
tommypellegrino@libero.it
utente anonimo
#5 11 Novembre 2011 - 00:34
Fidarsi e bene, non fidarsi è meglio. Così dicono gli antichi. Sull'affidibilità e correttezza di wikipedia avrei da scrivere vagonate di pagine, ma poi ho visto chi lo fa per me e mi risparmio questa fatica.
Per iniziare leggetevi la storia sull'oscuramento.
Scoprirete, disgustati, che wikipedia, versione italiana, è una succursale della Corea del Nord, dove il padre-presidente-padrone gestisce la presunta enciclopedia con tallone di ferro, oscurando o modificando le voci che non seguono i dettati del pertito.
Giancarlo
http://ilmosta.blogspot.com
utente anonimo
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