Come annunciato nei 2 miei precedenti post sull' argomento, è andata in onda la fiction prodotta dalla figlia e diretta dal figlio del noto ateo Nino Manfredi, "L' ultimo Papa Re".
Diverse le grosse omissioni e gli errori storici. Come ho scritto in precedenza, i morti tra gli Zuavi per il vile attentato terroristico alla Caserma Serristori ammontarono non a 22, ma ad un numero imprecisato, tra i 25 ed i 40. Secondo l' Irlandese Patrick Keyes O' Clery, ne "La Rivoluzione Italiana", Ed. ARES, che visse quel momento storico direttamente, nonostante fosse un Volontario Papalino (e quindi magari propenso ad aumentarne il numero), dovrebbero essere proprio 25.
9 Italiani dell' inerme Fanfara del Reggimento, 6 sempre Italiani e Militari, 8 Militari francesi, 1 Militare belga ed 1 austriaco. Oltre a 9 feriti. Inoltre nello sceneggiato non viene ricordato che morirono diversi civili innocenti, almeno 4, tra cui sicuramente una donna col suo bambino.
Inoltre non si accenna che è storicamente noto che Monti e Tognetti erano stati pagati dai Servizi Segreti del neonato Stato Italiano, mentre non è accertato se in passato fossero stati attivisti politici. Altra grave inesattezza è il successivo scontro nel Lanificio di Giulio Ajani, fatto passare come un vero massacro effettuato dai Papalini a tradimento. Mentre si trattò di un vero scontro incominciato proprio dai garibaldini asseragliati nell' edificio, tramite il lancio di alcune "Bombe Orsini" (le stesse micidiali dell' attentato del giorno precedente) dalle finestre, con la moglie dell' Ajani in testa ai lanciatori. Tra l' altro, nonostante i molti cadaveri mostrati nello sceneggiato, parecchi combattenti (quasi tutti non romani o laziali) furono presi prigionieri, 44 per la precisione. A cui non venne torto un capello. Tralasciamo poi che molti Cardinali e Monsignori vengano dipinti come biechi simil "SS", occorre invece ricordare che gli Zuavi erano tutti volontari, spesso appartenenti alla miglior Nobiltà Cattolica d' Europa, senza nessun bisogno di guadagno. Tant'è che molti di loro devolvevano la paga in Opere Pie. Zuavi che dopo la vittoriosa battaglia di Mentana si distinsero, feriti tra i feriti, per la loro carità verso i nemici, presso l' Ospedale da campo in località La Vigna.
Infine, il Beato Pio IX. Il quale, come ho scritto precedentemente, non solo dovette a malincuore evitare la grazia a Monti e Tognetti, a causa delle vittime civili, per evitare rivolte popolari (il popolo festeggiò a lungo la vittoria di Mentana), e che l' esecuzione dei 2 terroristi fu procrastinata per mesi; ma che volle visitare i prigionieri garibaldini a Castel Sant' Angelo, consolandoli, confortandoli con vestiti, scarpe, dando loro infine il denaro necessario al loro ritorno a casa. Congedandosi così: "A chi di Voi fosse Cattolico, chiedo solo di ricordarsi di me nelle preghiere a Dio.".
Un Papa meritatamente Beato, nonostante la disinformazione.
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