Tra pochi giorni sapremo il successore del comunista che ci siamo dovuti sorbire per sette anni. Nomi incredibili, sono circolati, fino adesso, come Dario Fo, Gino Strada, la Bonino. Tutti di parte, non solo, ma pure con un passato sinistro.
Eppure, se l' italasia fosse un paese normale, ci sarebbe veramente la persona che potrebbe rappresentare l' equilibrio, ed è Silvio Berlusconi. Uno che avrebbe potuto tranquillamente andarsene dal paese, bazzicando le ville a Bermuda, ad Antigua, volando tra mille comodità, alla faccia dei Prodi, Ingroia, Di Pietro, Gabanelli, Boccasini, Santoro ed altri tipetti del genere.
Ma è rimasto, tra mille attacchi, anche fisici, rimanendo sulle barriccate, incredulo che il PCI abbia messo talmente così salde radici da cambiare solo il nome, ma non il pensiero, gli uomini, l' apparato, nonostante il crollo del Muro di Berlino. Uno che ha sopportato infiniti tradimenti, da Casini a Fini; che ha sopportato accuse infamanti sempre finite nel nulla.
Uno che vanta, alla faccia dei pennivendoli di regime, amicizie internazionali forti; uno che avrebbe risolto la grana dei Nostri Marò da subito; uno che avrebbe tenuto a freno la Germania della Merkel nelle sue assurde pretese anti-italiane.
Ma temo che questa mia speranza, rimarrà un sogno. Perche l' italasia NON è un paese normale, ponendo le sue fondamenta su una pace non condivisa ed una repubblica nata con sospetti elettorali. Ed i comunisti nostrani non cambiano, non cambieranno mai.
2 commenti:
Purtroppo è un sogno e ci toccherà mangiare altra sbobba come quella degli ultimi 21 anni (leggi: Scalfaro-Ciampi-Napolitano).
Io salvo solo Leone e mezzo Cossiga...
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