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venerdì 2 febbraio 2007

Compagni,una volta per tutte:giù le mani da Tex Willer !

Willer !

Confesso che non ho resistito, ho dovuto comprare "Repubblica". Da accanito collezionista possessore completo di Tex Willer (anche se il numero 1, "La Mano rossa" ed altri 4 o 5 album sono a tre *** , cioè sono ristampe, ma anche quelle oggi introvabili, che risalgono al 1962...), più Texoni, MaxiTex ed Almanacchi vari, oggi ho stupito il mio edicolante, lesto a porgermi ogni giorno "Giornale" e "Libero", facendogli richiesta del giornale sinistro, che omaggiava "Il Totem Misterioso", ristampa a colori proprio de "La Mano rossa" e di "Uno contro venti" (parziale).

Leggendo (a fatica, che sacrificio...) il quotidiano scalfaresco, sapevo, ero certo, sarei arrivato ad imbattermi nel sindaco di Bologna sindacalista e rosso, Sergio Cofferati, che da troppo tempo spiattella in giro non solo di essere un lettore e collezionista (ahimè...) del fumetto di Bonelli e Galeppini, ma vuol convincere e convincersi che Aquila della Notte (il nome Navajo di Tex) appartenga al progressismo.

Balle ! Balle colossali ! Sapevo che prima o poi sarei arrivato a questa resa dei conti, caro sindaco, in puro stile western ! Tralasciamo che Tex ha avuto diversi predecessori, da Dick Fulmine al bonelliano Furio Almirante (per tacer di Lucio l' Avanguardista...), che incarnavano la sintesi di eroe Fascista col mito americano (prima che il compagno Roosevelt rompesse tale idilio), Tex ha tutte, ma dico tutte le caratteristiche di Eroe caro alla Destra, tant'è che persino Julius Evola lo teneva sul comodino, come ricordano Lanna e Rossi nel loro celebre "Fascisti immaginari". Individualista, circondato da pochi ma fidatissimi Camerati (Kit Carson, Tiger Jack, il figlio Kit e pochi altri), sempre abituato a combattere contro molti nemici (con molto onore...), - "Uno contro venti", "Due contro cento", sembra di essere in pieno negli anni settanta...- , fedele ad un Unica Donna tragicamente scomparsa di cui onorerà sempre il ricordo, desideroso della Vera Pace, non quella dei pacifinti/pacifisti, ma quella del Reduce, ben rappresentata dalla quiete familiare e bucolica ne "Il Gladiatore" di Ridley Scott, ma pronto a disotterrare l'ascia di guerra per correre in soccorso dei più deboli, anche in paesi lontani, caro al motto "La Mia Patria è là dove si combatte per le mie idee" della Mia Generazione. Tex, dopo un passato burrascoso ai limiti della Legge che ingiustamente lo perseguitava (come i Fascisti che "dovettero" marciare su Roma...), ne divenne un accanito e strenuo difensore, spesso contro politicanti ed affaristi venuti da Washington. Amico degli Indiani, molto prima dei films politicamente corretti holliwoodiani, Indiani cultori della Tradizione ed in armonia con la Natura, appartenenti a quel mondo "dei vinti" rivalutato solo dalla Destra. Tex non si è mai fatto condizionare dal politicamente corretto, trattando allo stesso modo banditi bianchi, cattivi pellerossa, perfidi cinesi e negri seguaci del voodoo, ma anche extraterrestri malvagi e satanisti alla Mefisto. Cavalcava assieme all'esercito, ma spesso si scontrava con il solito ottuso Custer di turno, ricordando in questo Junio Valerio Borghese.

Che cosa di sinistro Cofferati ci trovi in Tex, il Ranger che spesso si trovava circondato dalla codardia della massa nei villaggi, sottomessi timidamente ai prepotenti di turno, pronti però, una volta liberati da Tex ed i suoi Pards, a saltar fuori con il nodo scorsoio per i Piazzali Loreto di turno, proprio non lo riesco a comprendere. Tex genuino che mai siederebbe a tavola con il "Lobster radical", ma ama, con il fido Carson, "una bistecca alta quattro dita con una montagna di patate fritte". Tex che dorme quasi sempre sotto le stelle, come "la Balda Gioventù" . Tex che ricordava troppo John Wayne eroe del West ma anche l' anticomunista che girò "Berretti Verdi" che i compagnucci contestarono fuori dai cinema ai tempi del Viet-Nam. Quel John Wayne che mette in bocca ad un suo attore nella "Battaglia di Alamo" una frase che manifesta il rispetto per il nemico (Peccato dover uccidere tanti bravi soldati...) che a sinistra difficilmente conoscono. Tex che spediva i vari Caini o all' inferno o nei penitenziari a spaccar pietre,proteggendo solo gli Abele. Tex che non ha mai bruciato una bandiera americana... Mah !

2 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 01 Febbraio 2007 - 16:50

Sottoscrivo pienamente!
Vorrei che mi spiegassi, per cortesia, cosa raffigura il tuo avatar. E' così piccolo che mi risulta un pò confuso. Un affettuoso saluto.
kiokko
#2 01 Febbraio 2007 - 19:30

Evidentemente la sinistra si vergogna così tanto dei suoi Guevara, che cerca qualche simbolo più presentabile :-)
Monsoreau

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#3 02 Febbraio 2007 - 16:55

Kiokko, hai ragione, ma non ho mai tempo per lavorarci sopra.

Si tratta del Generale Henri du Vergier de la Rochejaquelin (1772-1794),eroe della Vandea.
Vandeaitaliana
#4 02 Febbraio 2007 - 16:57

Mons,

certo che se Bertinotti propone come alternativa al Che, Allende, sono messi male....
Vandeaitaliana
#5 07 Febbraio 2007 - 14:39

giusto!
viva TEX!

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