Non so se questo mio post sarà aggregato su Tocqueville o riceverà il bollino rosso, ma non m' importa nulla. E mi scuso pure con i lettori del mio Blog per l' uso di una parola un po' pesante ed inusuale per chi mi conosce. Ma sappiamo che molti pederasti, nonostante tutto, amano essere chiamati così, e tra loro lo usano spesso, ed ecco che li accontento. D' altronde Vittorio Sgarbi, assessore alla cultura della Mia Povera Milano, che più di una volta ho criticato, ha dichiarato che la mostra di arte omosessuale che si apre tra oggi e domani nella capitale lombarda avrebbe dovuto chiamarsi proprio "Froci". Dunque non si alterino i bravi omofili tocquevillani se oso chiamare queste persone con codesta parola.
Il fatto è che la mostra sarebbe passata inosservata senza le provocazioni di un paio di espositori per i quali non voglio e non posso usare la parola di artista. E nemmeno citarli per nome. Che hanno voluto proporre opere indegne e blasfeme. Una, che poi non è stata ammessa, mostrava il travestito reso celebre da Sircana con il volto di Gesù. L' altra è un vergognoso, provocatorio e squallido attacco pornografico a Sua Santità Benedetto XVI. Io non voglio sapere se questi "espositori" siano anche omosessuali, ma resta il fatto che le due opere stanno ricevendo le isteriche approvazioni di alcuni militanti omosessuali della frangia anticlericale; anzi, alla notizia che gli organizzatori della mostra hanno provveduto a bendare la statua per non offendere troppo il Santo Padre, qualche anima gaia ha commentato: "Meglio,così è anche sado-maso". A ulteriore conferma che l' alleanza tra i fautori e propagatori di certe forme di sessualità, dove l' amore è confuso con la sottomissione dell' altro, è ormai cosa assodata, senza scomodare troppo la psicanalisi.
Dunque, poichè son certo che le belle testoline di provocatori e di quei froci schierati in campo aperto contro la Fede Cattolica ( non di tutti, solo di quelli che sono ormai dichiaratamente blasfemi) non hanno timore della Morte nè del Giudizio, e nemmeno di Dio, e non curandosi di quanto fanno con la loro apologia pubblica del Peccato, ma anzi aggiungendo Peccato al Peccato, si sentono padroni della Vita, a queste categorie di anticlericali da avanspettacolo annuncio che l' Inferno, luogo al quale sicuramente non credono, è il posto che meritano. Non piangano poi, chè sarà troppo tardi.
PS,
caro Onorevole La Russa, autore di un breve saggio nel catalogo della mostra: è sicuro che "difendere i diritti degli omosessuali" come uomo di Destra come ha dichiarato, sia conciliabile con la blasfemia delle opere che ho descritto ? Oppure avete messo in soffitta anche certi versi ?
"L'ardito è bello, l'ardito è forte!
ama le donne, beve il buon vin;
per le sue fiamma color di morte
trema il nemico quando è vicin!"
***************************************************
"Quando la bella mia m'ha salutato
piangendo m'ha donato il tricolore:
"Il bianco è tutto il pianto che ho versato,
il rosso è tutto il fuoco del mio amore,
il verde è la speranza
che un dì ritornerai,
e allor mi sposerai
s'io morta non sarò."
"L'alba spunta già, e se devi andar
per le vie del mondo, non tardar.
Ogni studentin gaio soldatin
lascia i libri e l'Università
Ciao biondina, ci rivedremo
un bel giorno ci incontreremo
da lontan, quando resterò
solo col mio cuor ti penserò.
Sognerò di baciare ancor
la tua treccia d'or,
addio biondona.
Ciao biondina, è giunta l'ora.
Ciao biondina, un bacio ancora.
Con ardor il goliardo va
senza mai esitar combatterà.
Ciao mio caro amor
presto torna vincitor.
Sfila il battaglion, rombano i motor
sempre in alto il cuore tricolor.
Vincere o morir, questo è l'avvenir
della più gagliarda gioventù.
Ciao biondina, ci rivedremo
un bel giorno ci incontreremo
da lontan, quando resterò
solo col mio cuor ti penserò.
Sognerò di baciare ancor
la tua treccia d'or,
addio biondona.
Ciao biondina, è giunta l'ora.
Ciao biondina, un bacio ancora.
Con ardor il goliardo va
senza mai esitar combatterà.
Ciao mio caro amor
presto torna vincitor."
***********************************************
"Addio mia piccola, partiamo intrepidi
contro il nemico che piegare si dovrà,
gli antichi barbari dovranno cedere,
per il trionfo di una nuova civiltà.
Addio mia piccola, nel sogno baciami
e vittorioso tornerò vicino a te
dobbiamo vincere e vinceremo
col nostro Duce per l'Italia e per il Re.
*******************************************************
"Tutte le sere
sotto quel fanal,
presso la caserma,
ti stavo ad aspettar.
Anche stasera aspetterò
e tutto il mondo scorderò,
con te, Lilì Marlen,
con te, Lilì Marlen.
O trombettiere,
stasera non suonar.
Una volta ancora
la voglio salutar.
Addio piccina, dolce amor,
ti porterò per sempre in cuor.
Con me, Lilì Marlen,
con me, Lilì Marlen.
Dammi una rosa
da tener sul cuor,
legala col filo
dei tuoi capelli d'or.
Forse domani piangerai
ma dopo tu sorriderai.
A chi Lilì Marle,
a chi Lilì Marlen?
Quando nel fango
debbo camminar,
sotto il mio fardello
mi sento vacillar.
Che cosa mai sarà di me
ma poi sorrido e penso a te.
A te Lilì Marlen,
a te Lilì Marlen.
Se chiudo gli occhi,
il viso tuo mi appar
come quella sera
nel cerchio del fanal...
Tutte le notti sogno allor
di ritornar... di riposar...
Con te, Lilì Marlen,
con te, Lilì Marlen."
11 commenti:
Ecco i commenti:
#1 10 Luglio 2007 - 14:51
Aggregalo su Secondonatura
utente anonimo
#2 10 Luglio 2007 - 17:29
finiranno tutti nel girone dei sodomiti e dei luxuriosi
utente anonimo
#3 10 Luglio 2007 - 20:14
penso a Gesù. al Gesù delle mie due nonne contadine, donne di fede che biascicavano rosari nel loro latinorum agreste (una notte sentii mia nonna pregare -stava grandinando- così: "purghe tempestate libera nos Domine"). penso al loro Gesù dolce e misericordiso, Figlio buono del Dio veterotestamentario, Dio coriaceo e talvolta impietoso. Gesù l'agnello, il giglio, il fratello. Figlio di Maria santissima, brava donna anche lei. Gesù che non ride mai a squarciagola, che grida contro i mercanti, che ha parole tenere per la Maddalena.
Le mie nonne accolsero il Concilio Vaticano II con favore ed un po' di preoccupazione. Ma amavano anche la Chiesa pre-conciliare e l'avrebbero amata tranquillamente, quella Chiesa là, per sempre. Con la Messa in latino e tutta la liturgia di Pio v.
Gesù, il loro Gesù, era pieno d'umana comprensione. Era vagamente femminino, delicatissimo, un Figlio da proteggere e per cui pregare. Era un "eunuco" per il Regno dei Cieli.
Questo Gesù, più greco che ebreo, sottile sottile, gracile, ieratico, sobrio, piangente, impaurito, forte era molto distante dal virilismo. Tutto Gesù -per le mie povere nonne- era fuorchè "macho", virile.
Certo, si tratta di iconografia popolare, di percezioni plebee ed ingenue. Chissà com'era il "vero" Cristo. Eppure sta scritto: "Hai nascosto queste cose cose ai dotti ed ai savi e le hai rivelate ai piccoli". Dunque, in quanto "piccole" e non dotte le mie nonne potrebbero aver avuto ragione. E insieme a loro torme di genti che lavoravano i campi dodici ore al giorno, gregge di diseredati, di tribolanti, umiliati ed offesi dalla violenza della storia. Quella storia che Gesù -che loro chiamavano Nostro Signore- tentò di redimere e salvare come il buon pastore tenta di salvare l'agnello "dalla gola del leone".
La storia come grande massacro e perpetuo sterminio, come "valle di lacrime".
E' il loro Gesù, Vandea, che ogni tanto sento vicino. Un Gesù femmineo e angosciato, forte e docile che prova ad asciugarmi le lacrime e a farmi coraggio.
irazoqui
irazoqui
#1 10 Luglio 2007 - 14:51
Aggregalo su Secondonatura
utente anonimo
#2 10 Luglio 2007 - 17:29
finiranno tutti nel girone dei sodomiti e dei luxuriosi
utente anonimo
#3 10 Luglio 2007 - 20:14
penso a Gesù. al Gesù delle mie due nonne contadine, donne di fede che biascicavano rosari nel loro latinorum agreste (una notte sentii mia nonna pregare -stava grandinando- così: "purghe tempestate libera nos Domine"). penso al loro Gesù dolce e misericordiso, Figlio buono del Dio veterotestamentario, Dio coriaceo e talvolta impietoso. Gesù l'agnello, il giglio, il fratello. Figlio di Maria santissima, brava donna anche lei. Gesù che non ride mai a squarciagola, che grida contro i mercanti, che ha parole tenere per la Maddalena.
Le mie nonne accolsero il Concilio Vaticano II con favore ed un po' di preoccupazione. Ma amavano anche la Chiesa pre-conciliare e l'avrebbero amata tranquillamente, quella Chiesa là, per sempre. Con la Messa in latino e tutta la liturgia di Pio v.
Gesù, il loro Gesù, era pieno d'umana comprensione. Era vagamente femminino, delicatissimo, un Figlio da proteggere e per cui pregare. Era un "eunuco" per il Regno dei Cieli.
Questo Gesù, più greco che ebreo, sottile sottile, gracile, ieratico, sobrio, piangente, impaurito, forte era molto distante dal virilismo. Tutto Gesù -per le mie povere nonne- era fuorchè "macho", virile.
Certo, si tratta di iconografia popolare, di percezioni plebee ed ingenue. Chissà com'era il "vero" Cristo. Eppure sta scritto: "Hai nascosto queste cose cose ai dotti ed ai savi e le hai rivelate ai piccoli". Dunque, in quanto "piccole" e non dotte le mie nonne potrebbero aver avuto ragione. E insieme a loro torme di genti che lavoravano i campi dodici ore al giorno, gregge di diseredati, di tribolanti, umiliati ed offesi dalla violenza della storia. Quella storia che Gesù -che loro chiamavano Nostro Signore- tentò di redimere e salvare come il buon pastore tenta di salvare l'agnello "dalla gola del leone".
La storia come grande massacro e perpetuo sterminio, come "valle di lacrime".
E' il loro Gesù, Vandea, che ogni tanto sento vicino. Un Gesù femmineo e angosciato, forte e docile che prova ad asciugarmi le lacrime e a farmi coraggio.
irazoqui
irazoqui
#4 11 Luglio 2007 - 06:05
Ho copiaincollato il tuo post sui miei blog. Grazie come sempre. natanaele
natanaele
#5 11 Luglio 2007 - 09:38
Se mettessi cosa penso veramente andrei contro la tua politica di non usare termini offensivi quindi mi metto un bavaglio e quoto quel che hai detto tu...
Massimiliano
utente anonimo
#6 11 Luglio 2007 - 17:46
Irazoqui.
Mmmmm, un Gesù troppo Pasoliniano, il tuo. Discreto poeta, pessimo regista, mi spiace.
Ed anche lui con il gusto di farsi del male, e di fare del male, corrompendo i giovani.
Gesù era assai diverso: "Son venuto a portarvi la spada". Eppoi quando incontra Satana, sono botte da orbi.
Poi nelle Parabole, il protagonista è sempre maschile, il Buon Pastore, il Buon Samaritano, crea 12 Apostoli e neanche una Apostola, prende a nerbate chi trasforma il Tempio.
E promette "stridor di denti" a chi sarà dannato.
Eppoi parla spesso come il Padre Veterotestamentario:S. Luca, 21:"Guai alle donne incinte in quei giorni !Perchè grande sarà la carestia sopra la terra e la collera sopra questo popolo" "Gli uomini saranno tramortiti dallo spavento"
S. Matteo,22: "Allora il Re, pieno d' ira, mandò le sue milizie, fece sterminare quegli omicidi e bruciare le loro città".
E, francamente, la tua visione del mondo contadino mi ricorda troppo la Cinquecento del duo Montezemolo-Prodi. Io, i miei contadini e le loro mogli, me li ricordo assai diversi. E, da buoni padani e popolani, avrebbero preso a calci gli autori di certi scempi.
Vandeaitaliana
#7 11 Luglio 2007 - 17:49
Il "buon" Sgarbi ha comprato, per non esporla, la statua blasfema.
Che pasta di ragazzo....
Eh si, a volte è difficile non scrivere parolacce, Massimiliano !
Vandeaitaliana
#8 11 Luglio 2007 - 21:44
Caro Vandea, fosse solo la mostra. C'è un assedio culturale vero e proprio. Ormai essere gay è "chic", e lo si mette in mostra spudoratamente ovunque. Prova a guardare che telefilm mettono in onda su La7 il mercoledì in seconda serata. Io sinceramente non posso restare impassibile di fronte a certe cose. Non mi dilungo sul tuo blog perché altrimenti rischio di diventare manesco.
ago86
#9 12 Luglio 2007 - 07:19
adoro Lili Marleen :) ...e c'hai ragione quella non è arte.
vorrei solo fare una precisazione: hai usato la parola "pederasta" riferito agli omosessuali, ma in realtà "pederasta" significa "pedofilo", e grazie a dio la maggiorparte dei gay non lo sono.
eleida
#10 12 Luglio 2007 - 13:59
non so se "il mio" sia un gesù pasoliniano (Pasolini? Discreto regista e mediocre poeta, direi io). certo, Gesù caccia i mercanti con parole furibonde, si rivolge-aggredendoli verbalmente- ai farisei con frasi di fuoco. Non mostra stima per i sacerdoti del Tempio (eppure in lui c'è grande devozione per il Tempio).Non è un "buonista" e neppure ama definirsi o essere definito"buono" ("perchè mi chiami buono? solo il padre mio è buono"). Porta, certamente, "la spada" e pone la "discordia", il conflitto. Non ama le cose come stanno, non conserva, non tutela l'esistente ma promette "cieli nuovi e terre nuove". Promette il Regno di Dio dove pecore e lupi dormiranno insieme. Promette una pace vera e diversa, figlia del conflitto e dell' Apocalisse. Promette di servirci al banchetto nel mondo Nuovo. Promette fuoco e fiamme e Giustizia. Si circonda di donne, le donne sono sempre presenti. Le donne nel Vangelo fanno sempre, o quasi sempre, bella figura. Non è misogino Gesù. Nè moralista. Ecco, di Gesù mi piace l'assenza di moralismo. Il rifiuto di trasformare in etica e politica la tensione verso l' Eterno.
Il mio Gesù non so se è pasoliniano, caro Vandea. Pittosto iacoponiano. Ed i miei contadini hanno vissuto di povertà e violenza. Di botte e di sospiri. Io li ho visti da vicino, da pari a pari. Ho dormito nel loro letto. Li ho sentiti russare, pregare, piangere, ridere e bestemmiare. Li ho visti fare il bagno nel torrente e maledire il Conte e il Marchese. Li ho visti piegarsi, subire ed alzarsi di scatto.
Di alcuni di loro si può dire quello che un rabbino disse dei pastori della palestina, ai tempi di Gesù: "se avessero avuto tra le mani un sacerdote o una scriba lo avrebbero mangiato con i denti fino all'osso".
irazoqui
#11 12 Luglio 2007 - 14:29
Irazoquì,
prova davvero a chiedere a un contadino verace cosa ne pensa di un Vladimir Luxuria, per esempio. O di un uomo che vorrebbe essere donna. Forse neanche ti capirebbe, lui non ha mai desiderato una cosa del genere! E perchè mai? Credo, perciò, che la dolcezza di Gesù neanche nella mente semplice di un contadino illetterato, possa essere scambiata per quello che tu suggerisci.
kiokko
#12 12 Luglio 2007 - 15:13
Non c'entra con l'intervento...
Mi son fatto un giro sul web informandomi sulla Musica Alternativa, una cultura rimasta sepolta per decenni, ne sei a conoscenza per caso?
Massimiliano
utente anonimo
#13 14 Luglio 2007 - 01:59
Una mostra piuttosto bruttina con qualche caduta di stile. L'offesa, direi è al buongusto. Augurare l'Inferno mi pare eccessivo.
Asmenos
#14 16 Luglio 2007 - 08:35
Uhhhh, quanta posta !
Mi scuso, ma ho approfittato della partenza di mia Moglie e Mia Figlia per la Romania per dedicarmi ai Libri ed a qualche Tex e Texone arretrato...
Ago:
Lo so, e molti degli iniqui anticlericali sono pure tocquevillani, come spesso mi lamento...
Eleida.
Ho usato Pederasta volutamente, che in realtà significa omosessuale, almeno per quelli della mia generazione, per mettere in risalto proprio il pais/paidòs greco.
Ultimamente mi risulta molto difficile essere caritatevole verso chi continua ad insultare la Chiesa...
Vandeaitaliana
#15 16 Luglio 2007 - 08:58
Irazoqui.
Gesù si circondava di Donne, ma nessuna di esse fu un apostolo.In realtà non era un rivoluzionario, come l' Unità vorrebbe far credere, ma un sano Reazionario:Adamo era Adamo ed Eva era Eva. Non toccò Cesare, deludendo Giuda e gli Zeloti,rispettava Giuseppe e Maria, oltre ad amarli infinitamente. Non condannò i soldati ed i centurioni, chiese la povertà, ma non la pretese, conscio che i Veri Santi sono pochi.Manifestando in questo anima Umana e Divina.
Anch' io, come scrissi, conosco bene il mondo contadino. Il Miglior Amico di Mio Padre era il Nostro Fattore, i Miei Fratelli giocavano d' estate coi loro figli. E per me i ricordi più belli sono le vacanze estive, quando uno dei trattoristi mi portava su uno di quelle macchine mostruose. Oppure i giochi nelle montagne fatte di mais che entrava dappertutto.
Mi ricordo anche il bucato che facevano nel pentolone. ma nessuno di loro bestemmiava o piangeva, e neanche ci odiava. La Domenica praticamente tutti venivano in Chiesa nel Castello, e nessuno di loro ci chiese di cancellare la faccia di Mussolini con l' elmetto che era vicino al pozzo.
Siamo sicuri che anche se più poveri non fossero più felici allora, senza doversi indebitare col Credito al Consumo per prendere le cose più inutili ?
O che per comprarsi il Mercedes od il SUV abbiano lasciato la campagna per fare il muratore che lavora anche il sabato ola domenica oppure il camionista che terrorizza le autostrade per pagarsi la matrice ?
PS:
il Mio Parroco, reazionarissimo e che cita spesso Mussolini, è di origini Contadine, come Don Camillo:conoscendolo, non credo che si farebbe mangiare da chicchessia...
Vandeaitaliana
#16 16 Luglio 2007 - 09:06
Kiokko.
Non per niente i Contadini morirono a migliaia in Vandea ed in messico, insieme ai Nobili. E furono fedeli ai Borbone, contro strani banditi dalla Camicia Rossa...
Massimiliano.
Sulla Nostra Musica ho scritto spesso: chiedimi quello che vuoi.
ASMENOS.
Ringrazio Suor Letizia che l' ha tamponata. Il sig. Sgarbi, se ha tanto a cuore la libertà di pensiero, perchè non si è adoperato, non si adopra o non si adopererà per la cancellazione delle leggi Scelba e Mancino ?
L' Inferno ? Tanto non ci credono...
Vandeaitaliana
#17 16 Luglio 2007 - 09:12
Al poveretto 213.140.6.1....
Non è la prima volta che qualche povero di spirito mi posta le infami immagini di quello che persino Parri definì da macelleria messicana.
Naturalmente, auguro anche a te l' unico posto per te degno: l' Inferno, dove troverai quelli che chiami immortali:
Lenin, Stalin, Togliatti, Che Guevara, Pol Pot, Tito, Ceausescu...
Vandeaitaliana
#18 17 Luglio 2007 - 07:58
Scusa, Vandea, cos'è la storia della Musica Alternativa di cui discutevi con Massimiliano?
Bye bye
kiokko
#19 17 Luglio 2007 - 09:21
Kiokko.
E' la musica nata negli anni '70, con qualche piccolo anticipo negli anni '60 , non distribuita dalle case discografiche, nate per cantare le nostre storie. Visto che siete interessati, ne parlerò in un post,di quella musica, di Radio University e dei Campi Hobbit.
Per intanto visitate :
http://www.lorien.it
Dove si possono anche fare acquisti, compreso il primo CD delle "Esperia", il primo gruppo tutto femminile di Musica Alternativa.
Sono il primo gruppo tutto femminile di Musica alternativa; hanno esordito a Monza nel dicembre 2006 e debuttato con il loro nome a Lazise, a febbraio. Ora è già pronto il loro primo lavoro: un CD dal titolo "La Terra dei Padri", che comprende sei brani e un recitativo. I loro nomi sono: Ada (chitarra acustica e voce); Francesca (chitarra elettrica e voce), Elisa (batteria e recitativo). e, nelle ultime, settimane si è unita anche Ilaria (basso).
Vandeaitaliana
#20 19 Luglio 2007 - 08:36
ma don camillo non era antifascista?
ho grande rispetto per le tue estati in campagna. dico sul serio. ed ho grande rispetto per te. permettimi di dirti che come "portavoce" od "esempio" del mondo contadino i fattori non fanno testo. ho sempre visto i contadini diffidare del fattore. così mi è parso.
che il tramonto delle campagne rappresenti una tragedia lo penso anch'io, che ho pestato l'uva nella "navazza" e zappato le "firagnere" con mio nonno. e "rancato" le patate.
im quanto a Gesù, ti parlo del Gesù di mia nonna, contadina del 1907. e delle sue cugine e conoscenti. Tutta gente nata nei primi dieci-dodici anni del 1900. quindi sì, il gesù che ho in testa è quello delle "donne" (che non furono apostole "blasonate" ma seguaci e devote sì).
Gesù reazionario? No. Nè reazionario nè rivoluzionario. dio non siede in parlamento.
irazoqui
irazoqui
#21 20 Luglio 2007 - 12:56
Don Camillo era antifascista come lo era il LiberalNazionale Edgardo Sogno: fossero stati loro a dirigere il CLN, avrebbero pacificato l' Italia con il Cattolico Borsani e rivolto le truppe a difendere la Nostra Istria e Dalmazia dai cani titini. Eppoi, lo sai che tuttedue erano Monarchici come me...
Il trattorista era un contadino, ed io ed i miei fratelli eravamo sempre a giocare con i figli dei contadini, oppure li chiamavamo al Castello.
Non c' era odio, ma rispetto reciproco e comprensione.
Come del resto ,ripeto, contadini morirono fianco a fianco dei nobili in Vandea. morirono per Cristo Re in Messico. E gli schiavi combatterono con amore per il Sud. Insieme agli Indiani. Questi ultimi (odio la parola "nativi", come tutte quelle"politicamente corrette"...) furono regolarmente inquadrati in truppe Confederate.
Mia Nonna, più vicina al carattere tosto di Donna Rachele, aveva un' altra visione di Gesù....
Non ho detto che Gesù era Reazionario. Ma il Mio Parroco, sì !
Anche lui di origini contadine, parla schietto durante la Messa. Però ha 2 Lauree...
Vandeaitaliana
#22 20 Luglio 2007 - 13:38
Tu che hai più esperienza politica di me, cosa significa esattamente (a grandi linee lo so) e nei tempi attuali dirsi "reazionario"?
Posso professarmi "reazionario" senza vergogna?
utente anonimo
#23 21 Luglio 2007 - 12:10
Massimiliano
Chi se no? :)
utente anonimo
#24 21 Luglio 2007 - 15:33
Massimiliano.
Io credo che io possa tranquillamente definimi Reazionario, piuttosto che Conservatore. E quindi non vedo perchè anche tu non possa definirti tale.
Diciamo che il Reazionario è la forma un pochino più di Lotta del Conservatore, e fa seguito sempre a Rivoluzioni che tutto volevano sconquassare. Il Conservatore a volte, accetta passivamente di subire, il Reazionario, no. Grande Reazionario fu il Principe Antonio Capece Minutolo, un altro il Cardinale Fabrizio Ruffo di Calabria, che alla testa dell' Esercito della Santa Fede, cacciò i Giacobini dal Regno delle Due Sicilie. Il padre di Leopardi, poi, Conte Monaldo.
Ma non dimentichiamo, perbacco, il Conte Joseph de Maistre.
Per arrivare a noi, Junio Valerio Borghese ed il Feldmaresciallo Rommel.
E per restare in Italia, senzaltro il Principe Sforza Ruspoli che alle ultime elezioni si presentò con Alessandra Mussolini:
"Il principe Sforza Ruspoli si schiera al fianco di Alessandra Mussolini candidandosi alle elezioni politiche come capolista al Senato. È lui stesso a spiegare la scelta e lo fa con estrema chiarezza, affermando che «per le vicende italiane e internazionali e per la mia storia personale, non posso fare altro che candidarmi al fianco di Alessandra Mussolini. Si tratta di una scelta necessaria per le sorti e la tradizione della destra italiana. Da indipendente quale sono, è la scelta più libera che potessi fare». I motivi che hanno spinto Sforza Ruspoli a scendere nell’arena politica hanno a che vedere soprattutto con alcune sue certezze. Dice infatti Sforza Ruspoli: «La destra democratica e popolare è fortissima e temuta, per questo è stata divisa ad arte dai potenti. La nostra destra vuole dare voce agli ultimi, ai pensionati, agli artigiani, ai contadini, alle forze dell’ordine, agli impiegati e a tutte le vittime dell’oligarchia finanziaria e industriale».
Il principe fa anche l’elogio della patria, delle forze armate e della Roma cattolica e tradizionalista. Ma non solo. «Io sono, senza se e senza ma, per la libertà e per la nostra civiltà occidentale - sottolinea Sforza Ruspoli – e negli ultimi decenni chi mi ha votato lo ha fatto controcorrente perché in me hanno votato la tradizione nei secoli, la fedeltà alla chiesa, le battaglie contro l’errato modello di sviluppo, imposto e oggi definitivamente fallito». Poi il principe si lancia in una difesa della destra «pura», in un attacco a quello che definisce «il sistema», esprimendo la sua idea su chi siano i veri «impresentabili». «I boss del sistema creano i mostri nel tentativo di salvare il loro potere, ma i mostri non sono i giovani di destra, di Forza Nuova, del Fronte Nazionale. I soli mostri impresentabili sono quelli che vorrebbero dissacrare e infangare le istituzioni, la chiesa, la famiglia, le nostre memorie e tradizioni, mentre i nostri giovani condividono i nostri valori e combattono per essi». Il principe non si ferma qui e lancia una vera e propria lista degli impresentabili, che ritiene facilmente inquadrabili nei politici che in 50 anni hanno indebitato cinque generazioni di italiani; nei capitalisti senza capitali con miliardi di euro di debiti che non restituiranno mai ai risparmiatori italiani; nei boiardi del sistema che guadagnano stipendi miliardari per dirigere aziende che perdono il denaro dei contribuenti italiani; nei materialisti che credono soltanto a soldi, sesso e successo consegnando le future generazioni al caos e alla droga; negli illuministi e luminari che negano Dio e il sacro. Conclusione di Sforza Ruspoli: «Il dovere di noi che abbiamo età ed esperienza ma soprattutto la fede, è quello di guidare i giovani con il nostro esempio. Un esempio mai dettato da scelte di comodo. Mi auguro che la mia candidatura contribuisca ad aprire gli occhi a molti italiani».
Luca Rocca - Il Giornale del 28 Febbraio 2006
Vandeaitaliana
#25 22 Luglio 2007 - 09:22
Bene, benissimo.
Grazie buona Domenica.
Massimiliano
utente anonimo
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