Da Democrazie Mafiose: "... le 'democrazie mafiose' sono rappresentate da quei regimi che, nel quadro delle istituzioni democratiche tradizionali (volontà popolare, governo rappresentativo, accettazione delle decisioni di maggioranza e rispetto delle minoranze), riescono ad esercitare il potere ed a conservarlo attraverso il sistematico favoritismo di partito. In altri termini le democrazie mafiose sono regimi di tessera, né più né meno dei veri e propri regimi totalitari. La differenza tra i due sistemi è che nei regimi totalitari vi è una tessera unica mentre nelle 'democrazie mafiose' sono consentite più tessere; ma siccome si tratta di tessere confederate al vertice si tratta pur sempre in definitiva di un’unica e stessa tessera: quella o quelle privilegiate di coloro che stanno al potere. Infine: la tessera del potere."
Dall' intervista rilasciata a Gianfranco de Turris al "Conciliatore" nel 1969 e riproposta dallo stesso giornalista nel suo libro "I Non-conformisti degli anni '70" del 2003: "Allora quando si costituiscono tali regimi, le opposizioni non hanno più spazio. La conquista dei suffragi è praticamente intercettata. Le opposizioni sono relegate in una specie di ghetto invisibile. I detentori del potere fondano il monopolio dei mezzi di propaganda e persuasione occulta. Gli editori, la stampa, i premi letterari, le sovvenzioni teatrali e cinematografiche sono indubbiamente sottoposti a una insuperabile dicriminazione politica."
Cosa c'entrano queste parole con il Governo Prodi, che cade, cade, ma non cade mai ? Sicuramente, nulla. O no ?
"Dieci milioni d' ignoranti, non fanno un sapiente". "Mi considero uno dei pochi reazionari che vi siano oggi:credo nel Principio Gerarchico sia verso l' alto che verso il basso;credo che il governo dei popoli debba appartenere unicamente a chi dimostri di saper governare." Basterebbero queste 2 frasi a farlo apparire come Feccia ai neoantifascisti di professione, giovanitristi e malDestri. Gentile che fece parte della Direzione Nazionale del PLI. Ma che quando morì, il giornalista che scrisse il coccodrillo sul Corriere della Sera se ne uscì con un: «Peccato fosse diventato Fascista... ».
"Attualmente il solo compito dei giovani dovrebbe essere quello, esclusivamente reazionario, di riesaminare tutti i princìpi messi in onore dalla Rivoluzione Francese". Basta questa frase per posizionarlo tra i Grandi Reazionari della Storia.
2 commenti:
Ecco i commenti:
#1 28 Novembre 2007 - 16:44
ossigeno puro!
pizzì
utente anonimo
#2 29 Novembre 2007 - 12:10
Mi piacerebbe approfondire un pò il significato di Reazione visto che ultimamente non mi professo più di destra ma Clerical-Reazionario...
Massimiliano
utente anonimo
#3 29 Novembre 2007 - 14:12
Ciao, Pizzì...
Massimiliano.
Semplice, un Conservatore cerca di mantenere lo status quo. Può andar bene quando non ci sono stati grandi sconquassamenti storici.
Un Reazionario, di solito vuole porre rimedio a rivoluzioni o guerre o regimi che hanno fatto danni.In modo anche travolgente, lottando e lottando.
Vandeaitaliana
#4 30 Novembre 2007 - 13:47
Vabbè questo lo so...
Ma mi piacerebbe anche sapere come la pensa un Clerical-Reazionario vero su tanti temi (in modo da non correre rischio di professarmi qualcosa che non sono).
Roba tipo aborto, gay, diritti civili, droga, intervento statale (statalismo sì o no), uso forze armate e 1000 e 1000 altre cose.
Se ne conosci uno presentamelo ;)
Massimiliano
utente anonimo
#5 30 Novembre 2007 - 17:26
Massimiliano.
Ma più Clerical-Reazionario di me !
Vandeaitaliana
#6 30 Novembre 2007 - 20:17
Allora un giorno dovremo aprire una discussione ad amplissimo raggio ;)
Massimiliano
utente anonimo
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