Nel panorama Italiasiatico ho trovato che la cittadina siciliana di Canicattì, la quale SICURAMENTE ha avuto un ruolo determinante nella resistenza, ha anch' essa, oltre a Via Lenin, Via Marx, Via Palmiro Togliatti, Via Luigi Longo, Via Enrico Berlinguer e Via Giancarlo Pajetta, una via dedicata a Josip Broz detto Tito. Come Livorno e Reggio Emilia.
Tito, ricordo, oltre essere responsabile delle foibe, è autore del Massacro di Bleiburg, dove furono uccisi, oltre a militari croati, moltissimi civili, donne e bambini. Tutta gente consegnata in mano ai comunisti dal Comando Britannico. Le donne subirono stupro di massa prima di morire lapidate mentre molti militari furono massacrati con decapitazione. Nella zona di Bleiburg furono trovati i resti di numerosi cadaveri in fosse comuni e successivamente in Slovenia furono scoperte molte altre fosse comuni, specialmente nella zona di Maribor. Gli storici, dopo molte ricerche, hanno constatato che le fosse comuni sono molto distanti tra loro poiché i prigionieri furono uccisi durante una cosiddetta marcia della morte ossia di trasferimento da un campo di concentramento all'altro. Difficilmente si saprà il numero esatto di vittime, stimate tra le 55.000 e le 250.000.
Ma Canicattì ed altre città italiane onorano Tito.
8 commenti:
Ecco i commenti:
#1 10 Febbraio 2008 - 13:41
non solo canicattì è luogo di questo scandalo..ma anche una cittadina vicino Perugia , Castiglione del lago...dove molte vie sono intitolate a quasti "eroi" il bello è che molta gente neanche sa chi sono...e chiaramente a scuola neanche li hanno studiati!!! Che vergogna!!!
La storia viene sempre scritta dai vincitori!!!
Adriano!!!
utente anonimo
#2 10 Febbraio 2008 - 15:17
Buongiorno Sig. Vandea,
mi permetta di farLe un appunto, giacchè temo che la Sua proverbiale precisione per una volta non abbia colto nel segno.
Vede, a Canicattì non esiste nè mai è esistita alcuna Via Tito, inteso questo come il dittatore jugoslavo, temo che ci sia stata confusione con Via Tito Speri, patriota risorgimentale.
Anche la Sua inclusione della cittadina di Canicattì nel panorama Italasiatico, dando a questo neologismo da Lei coniato le connotazioni che ha spiegato più volte in questo Suo blog è alquanto ingenerosa.
Canicattì è una cittadina siciliana, che soffre di tutte le patologie tipiche i questo territorio ma è altresì una delle realtà economiche ed imprenditoriali più vive dell'intero meridione, e forse anche qualcosa in più. Da sempre a Canicattì il rapporto tra numero di abitanti e numero di aziende è confrontabile solo a quello di certe realtà del Nord-est.
Questa non è una città di fannulloni, ma una città dove lo spirito imprenditoriale e la voglia di lavorare non è mai mancata, rendendola una delle città più ricche del sud e, negli anni '80 un'inchiesta del settimanale Panorama le definì una delle 100 realtà che trainava l'intera economia nazionale.
Il tasso di emigrazione tra i giovani di Canicattì è quasi inesistente, giacchè qui le opportunità di lavoro non mancano, e qui sono tanti i ragazzi che alle 5 del mattino iniziano la loro giornata lavorativa, e sono tantissimi gli imprenditori che rischiano i loro capitali e le loro energie. Hanno sede a Canicattì alcune delle realtà aziendali più vivaci della Sicilia, qui sono nati da capitali locali, ben 4 istituti bancari, che per una cittadina di 35.000 abitanti non è poco. Qui si producono vini di eccellente qualità che La invito ad assaggiare, magari rinunciando, per una volta, ai vini francesi che, legittimamente, apprezza. Sono tanti i frutti del lavoro canicattinese, e nel dare ragione a chi critica l'immobilismo della mentalità meridionale, noi ci sentiamo come mosche bianche.
Politicamente Canicattì, poi è una delle realtà più importanti per la destra siciliana, Credo siamo stati l'unica città di un certo rilievo ad aver avuto in carica un sindaco appartenente alla Fiamma Tricolore di Pino Rauti da Canicattì provengono alcuni dei giovani più capaci tra le fila di AN e FI.
Confidando in una Sua risposta, le auguro buona domenica.
freezer21345
#3 10 Febbraio 2008 - 17:39
La notizia è apparsa in un numero di Marzo dello scorso anno del Giornale. Il Presidente di AN, Vincenzo Racalbuto ne chiese la rimozione, proprio in occasione della Giornata delle Foibe.
La Via è nel quartiere di Via Barone Lombardo, dove, oltre alla Via Lenin e Via Marx, esiste pure la Via Arcivescovo Romero.
So anche, però che la Fiamma ha proposto l' intitolamento di 2 Vie a due infoibati di Canicattì , Antonio di Gioia ed Angelo Garlisi.
A loro dedicherò uno spazio in "Morti dimenticati".
L' articolo parla molto bene della cittadina siciliana: un motivo in più per mandare a casa Corbo.
Vandeaitaliana
#4 10 Febbraio 2008 - 19:25
Un paio di telefonate mi hanno chiarito la faccenda, e mi scuso con Lei, sono stato forse un po' frettoloso.
La vicenda, qui è passata sotto silenzio, si tratta di poco più di un vicolo nella zona da Lei indicata e, a quanto mi hanno detto, adesso il nome è stao cambiato in "Via Corsello", ma non posso garantirLe l'esattezza dell'informazione. Mi premurerò di informarLa meglio, d'altronde Lei ha dimostrato di essere, da Milano, informato meglio di me su vicende a me più vicine.
Nel rinnovarLe le mie scuse, vorrei pregarLa di porre attenzione ad alcuni elementi di toponomastica vicina a Canicattì davvero alquanto scandalosi, e tali da meritare, a mio parere un'indignazione ancora maggiore:
http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&geocode=&q=Via+Giuseppe+Stalin,+92023+Campobello+di+Licata,+Agrigento+(Sicilia)&sll=41.442726,12.392578&sspn=14.420021,29.882813&ie=UTF8&ll=37.263414,13.916502&spn=0.00748,0.014591&z=16&iwloc=addr&om=0
http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&q=Via+Ho+Chi+Minh,+92023+Campobello+di+Licata+Agrigento,+Sicilia,+Italia&sll=41.442726,12.392578&sspn=14.420021,29.882813&ie=UTF8&cd=3&geocode=0,37.259132,13.913057&ll=37.259136,13.915043&spn=0.00374,0.007296&z=17&om=0
http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&geocode=&q=via++rivoluzione+cubana&sll=37.260375,13.915236&sspn=0.00374,0.007296&ie=UTF8&ll=37.259785,13.915193&spn=0.00374,0.007296&z=17&iwloc=addr&om=0
Cordiali Saluti
freezer21345
#5 11 Febbraio 2008 - 15:10
d'accordo su Tito dittatore e massacratore, ma nel post appena sopra ti esprimi in maniera molto ammirata su Mussolini...Forse solo i dittatori di sinistra sono da condannare? pensavo che questo fosse un blog cristiano.
Simone
utente anonimo
#6 13 Febbraio 2008 - 07:36
Vandea,
corso unione sovietica a Torino ora è dedicato a turati; domenica scorsa ci sono passato per andare a vedere la mia Juve...
Una settimana fa poi, ero a Bologna e indovina chi ho incontrato? Ciccio Storace! Davanti a Bologna Centrale. Anche Bologna per quanto concerne vie nefaste non scherza:
stalingrado, costituzione, lberazione...
ZlatOro
#7 13 Febbraio 2008 - 10:47
Sei sicuro ?
Guarda che Corso Turati è la continuazione verso il centro.
Il sito del Ristorante Moreno, per esempio, è Corso Unione Sovietica 244.
Vandeaitaliana
#8 13 Febbraio 2008 - 13:08
Sulla targhetta era scritto:"corso turati (un tempo corso unione sovietica)". O comunque una roba dello stesso genere: anche un mio amico il giorno prima mi aveva detto che corso u.s. era la continuzione di corso turati e via sacchi (attaccata alla stazione Porta Nuova); poi arrivati lì ho letto quella taghetta...Su Google Maps però distingue le due vie. A meno che un tempo non fosse tutta la via corso unione sovietica e poi è stato deciso di intitolarne una parte a turati... Potrebbe anche essere andata così.
utente anonimo
#9 13 Febbraio 2008 - 13:09
Il commento qui sopra è mio...
ZlatOro
#10 14 Febbraio 2008 - 09:29
Simone.
Ti ho già risposto nell' altro Post.
Aggiungo che in passato ho scritto di come Giovanni Paolo II trovasse normale dialogare con Pinochet.
Tito era un criminale assassino, Mussolini, no. Fu un Capo di Stato, e come altri, commise errori. Non da male assoluto.
Zlat.
Guarda, anche per Tuttocittà esiste la Via Unione Sovietica. Come per il ristorante in questione.
Eppoi, Turati è forse meglio ???????
:-)))))))))))))) !!!!!!!!!!!!!
Vandeaitaliana
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