Evviva, al grido di "volemosebbene, siamo tutti più buoni", il clima d' inciucio tendente al torpore invade l' Italia. Così per ingentilire la corsa elettorale, leggo in questi giorni, non senza un mio divertimento, che Ezra Pound, il più grande poeta americano del novecento e forse di tutti i tempi, secondo un professore d' origine cinese di New Orleans, che ha pubblicato alcune lettere dell' autore dei Cantos inviate ad alcuni intellettuali cinesi, poichè è noto l' interesse del Poeta verso il Confucianesimo, non sarebbe mai stato Fascista. Non solo, si cita anche Giano Accame per avvalorare questa tesi. Certo che se ne trovano delle belle, in questo periodo...
Proprio quel Giano Accame che, in un intervista, disse: "Ezra Pound, che per essere stato vicino al Fascismo e soprattutto alla Repubblica Sociale Italiana, fu poi chiuso dai suoi concittadini americani in una gabbia, come una bestia, in un campo di concentramento a Pisa e poi confinato per tredici anni in un manicomio criminale negli Stati Uniti. Questa idea di curare le dissidenze come una forma di disturbo mentale non è stata adottata prima nell'Unione Sovietica, ma per prima in America. Non accettandosi l'idea che il più grande poeta americano fosse simpatizzante del fascismo, lo si è fatto passare per matto".
Vorrei tralasciare il libro scritto da Pond su Jefferson e Mussolini, oppure le trasmissioni radiofoniche durante la Guerra tenute dal sommo poeta. Per smentire tali tesi buoniste/buonine mi bastano due celeberrimi Cantos, il 72 ed il 73:
72, nel quale, tra un Marinetti riportato in vita e sberleffi al pacifintismo, così scrive:
"Vai! Vai!
Da Macalè sul lembo estremo
del gobi, bianco nella sabbia, un teschio
CANTA
e non par stanco, ma canta, canta:
-Alamein! Alamein!
Noi torneremo!
N O I T O R N E R E M O !"
73, dove esalta il gesto di una Ragazza Italiana contro l' invasore alleato:
"Nel settentrion rinasce la patria,
ma che ragazza!
Che ragazze,
che ragazzi,
portan ' il nero! "
Vi prego, cari rivalutatori d'altan, lasciate stare in pace chi lottò sempre per le proprie idee, tanto che quando tornò in Italia nel 1958 dopo anni di lager democratico, salutò la Sua Seconda Patria con un Saluto Romano.
Già:
Che ragazze,
che ragazzi,
portan ' il nero!
« Quello che veramente ami non ti sarà strappato.
Quello che veramente ami è la tua vera eredità. »
(Ezra Pound)
2 commenti:
Ecco i commenti:
#1 22 Febbraio 2008 - 17:31
Pound ?
Ma non era quel pazzo furioso ed antisemita poeta da quattro soldi ?
Che cazzo di blog è questo ??????????
utente anonimo
#2 22 Febbraio 2008 - 18:27
Lo scrivo qua perchè nelle foibe non si può.
Avevo organizzato con la consulta l'assemblea delle foibe a livello scolastico. Negata dai presidi che non mandano i loro alunni perchè organizzata da due studenti di blocco studentesco. tutti devono sapere.
AlexGazzo
#3 23 Febbraio 2008 - 08:23
Questi sono i danni cinesi !
Grandissimo Pound !
Europa/Civiltà
utente anonimo
#4 23 Febbraio 2008 - 09:01
1 anonimo:
Ma perchè scrivi castronate ?
Alex:
Porta pazienza, l'importante è finire bene il liceo !
Pensa che a me, l'ultimo anno, nonostante avessi buoni voti, mi colpirono nel primo quadrimestre col sei in condotta solo per aver nominato Codreanu durante l'ora di Filosofia...
Europa/civiltà
Bel nick !
Vandeaitaliana
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