A Parma esiste ancora una Via dedicata al boia Tito, come a Torino esiste corso unione Sovietica. Ecco una chicca dei bravi antifascisti, come si vede, il nuovo che avanza:
"A Parma le destre anticomuniste, reazionarie e fasciste, presenti in Giunta comunale, vogliono togliere dalla toponomastica cittadina la via che il Comune anni fa ha intitolato a Tito.
Già da tempo il cartello stradale indicante la via, ripreso nella fotografia riportata sotto, ha subìto questa modifica: per esteso è stato scritto il nome croato “Broz” mentre il nome, chiaramente ben più noto, di “Tito” è stato lasciato solo con la lettera iniziale T maiuscola seguita dal puntino.
Domenica mattina 30 aprile 2006, il giorno dopo la conferenza-dibattito:“'43-'45, Italia, Jugoslavia: Resistenza in Europa” promossa dal Comitato antifascista di Parma per la verità sulla “vicenda foibe”, militanti del Comitato stesso si sono recati sul posto e sul cartello in questione hanno scritto il nome “Tito” per esteso.
Rendendo omaggio così, anche con questo piccolo gesto simbolico, alla Resistenza jugoslava capeggiata da Tito. Resistenza della Jugoslavia che è stato uno dei più grandi tributi alla guerra di liberazione dal nazifascismo.I militanti del Comitato, nell’attiguo Largo Tito hanno esposto un cartello che ricorda i 20.000 soldati italiani caduti combattendo nelle fila della Resistenza jugoslava, con la quale si schierarono 40.000 soldati italiani dopo l’8 settembre '43. Questi uomini, accolti come fratelli dalle popolazioni jugoslave, lavarono l’onta gettata sul popolo italiano dal fascismo e dal suo esercito che aveva occupato e aggredito la Jugoslavia, deportato e massacrato decine di migliaia di civili, distrutto e bruciato centinaia di villaggi, “italianizzato” il paese.
Omaggio a Tito l'antifascista, l'antistalinista
Non possiamo che condividere l'omaggio a Tito, leader della resistenza antifascista e antinazista in Jugoslavia. Il tentativo delle destre (fasciste, post-fasciste o a-fasciste) di cancellare una pagina di storia, si collega a al tentativo revisionista di annullare i valori della Resistenza in Italia come in tanti altri paesi d'Europa e il ruolo che in essa hanno svolto i comunisti. Vorremmo rendere omaggio a Tito anche per la sua difesa dell'indipendenza jugoslava e della ricerca di una via nazionale al socialismo contro l'arroganza dell'URSS staliniana. Tito, pur con limiti e contraddizioni che oggi vediamo con maggiore chiarezza, ha cercato negli anni successivi di costruire un socialismo fondato sull'idea di autogestione. Un socialismo, se non pienamente democratico, un po' meno autoritario e ottuso di quello imperante nel socialismo reale. Questo ha aperto la strada ad un positivo contributo teorico del marxismo jugoslavo, soprattutto negli anni '60 e '70, che si apriva a riflessioni meno dogmatiche di quelle provenienti da Mosca, e che si collegavano a spunti in parte simili a quello che è stato definito come "eurocomunismo".
Per noi il riconoscimento del ruolo di Tito non può che valorizzare ugualmente il suo antifascismo come il suo antistalinismo."
Vi rendete conto ? "Accolti come fratelli" ?
2 commenti:
Ecco i commenti:
#1 12 Febbraio 2008 - 12:32
è storia, non opinione... credo che in piena seconda guerra mondiale con un pazzo come hitler che aveva conquistato l'europa c'erano priorità diverse rispetto ad oggi... ed una delle legge umane piu antiche e mai scritte è "il nemico del mio nemico è mio amico"...che è ti sei scottato con la scoperta dell'acqua calda?
utente anonimo
#2 14 Febbraio 2008 - 09:35
Allora, secondo l' anonimo, è stato meglio allearsi con altri pazzi criminali come Stalin e Tito. E metter su regimi pazzi e criminali in Romania, Bulgaria, Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia...
Vandeaitaliana
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