Dunque, è partita la campagna elettorale. Il presidente comunista ha finalmente sciolto le Camere, con suo grande dolore, e la parola torna agli elettori. In casa sinistra la disperazione è altissima, anche se cercano di nascondere la rabbia e la delusione con sorrisi di circostanza. Aspettiamoci qualche bordata, e la prima, in sordina, ha già colpito un mio cliente, il Presidente del Porto di Genova, il Dott. Giovanni Novi, arrestato in questi giorni.
Ma altri arresti eccellenti mi aspetto tra qualce politico della CdL.
Pardi e Moretti annunciano girotondi, come ho detto. L' ANPI vigila, per smascherare probabili attacchi ai valori della resistenza. Insomma, i soliti brodini.
A questo punto, poichè la sinistra sembra completamente interessata a due polli d'allevamento americani come Hillary ed Obama, di cui faccio volentieri a meno, consiglierei vivamente a Veltroncinolupodelupis, se vuole vincere le elezioni, di farsi negro e donna, per cercare di attirare gli Italiasiatici votanti (Berlusconi li chiamerebbe in un altro modo, ma, sapete, qui non si scrivono parolacce...). Italiasiatici che in passato votarono contro il Nucleare. Italiasiatici che "la 194 NON SI TOCCA !". Italiasiatici che "l' Utero è mio e me lo gestisco io". Italiasiatici che "Legalizziamola !". Italiasiatici che "Vogliamo quote per donne, clandestini e gay". Italiasiatici che "Noi siamo per il dialogo con le altre culture, a qualsiasi costo.". Italiasiatici che "L' ha detto Fiona May in TV !". Italiasiatici che saltellano tra "NoTav-SiTav" a secondo del momento. Italiasiatici che: "Cloro al Clero ". Italiasiatici che fanno la coda al processo di Erba . Italiasiatici che "Ma ho visto anche zingari felici" . Italiasiatici che "Le tasse sono bellissime". Italiasiatici che "prendo 1300 euro al mese, ma mio figlio ci ha l'ultimo telefonino pagato con le Carte di Credito a Consumo". Italiasiatici che "Vogliamo volti nuovi in politica: Grillo, Travaglio e Santoro ". Italiasiatici che "Io consumo solo equo e solidale". Italiasiatici che "Il Papa e la Chiesa dovrebbero regalare tutto ai poveri, e poi stare zitti sempre". Italiasiatici che: "Quei Cesaroni so' proprio 'na bella famija: Gajarda !". Italiasiatici che "I politici son tutti ladri e corrotti", ma poi rubano nell' azienda in cui lavorano, oppure sfogliano il giornale gratis al supermercato. Italiasiatici che "bisogna tutelare le minoranze", ma poi hanno il pass del nonno per disabili. Come si vede, tanti, troppi Italiasatici. Ma che, purtroppo, votano.
Dunque, caro Lupodelupis,un po' di lucido da scarpe come faceva il cantante Al Jolson. Un viaggetto a Casablanca col deputato Vladimiro Guadagno. Una bella conversione all' Islàm, qualche lezioncina da Afef , Dacia Valent e Rula Jebreal, qualche lacrimuccia con i pensionati di Roberto Poletti (presto ne parlerò,di questo simpaticone ex-leghista poi deputato dei Verdi; ai pensionati, invece, tutta la mia solidarietà) a Telelombardia, e forse, dico forse, ce la farai ! Negro e donna, può essere un' idea.
O forse gli Italiani batteranno gli Italiasiatici ?
(nelle foto due miti sicuri di Veltroncino: Marthin Luther King e Jane Fonda. Quest' ultima nella contraerea del Vietnam Comunista.)
19 commenti:
Ecco i commenti:
#1 07 Febbraio 2008 - 15:27
Questo blog è moderato? Moderato nel senso che se qualcuno dice qualcosa che non ti va la cancelli o non la pubblichi affatto?
Libertà di parola è un sintagma che non conosci
Nciompo
#2 07 Febbraio 2008 - 15:39
Rapidamente smentito.
Non pubblico parolacce, insulti e bugie.
Contento ?
Vandeaitaliana
#3 08 Febbraio 2008 - 10:01
Nciompo, lui non pubblica le bugie! Peccato che sia lui che giudica cosa è falso e cosa no!!!
:-D
utente anonimo
#4 08 Febbraio 2008 - 10:55
Bene,
La liberta' si basa sul pluralismo, o, in altre parole, la vita e' bella perche' e' varia.
Visto che questo blog e' moderato, e che quindi non so se verra' considerato degno di fiducia o pericoloso, evito di spendere troppo tempo a scrivere cio' di cui non sono d'accordo con te. Semplicemente diro' che mi trovo molto piu' d'accordo con gli Italiasiatici che con gli Italiani, secondo la tua definizione.
Un solo appunto vorrei scrivere in modo esplicito.
Cavoli, il mio metro di censura e' molto ampio, ma ognuno puo' scegliersi il metro che vuole, nel suo blog, e quindi accetterei anche il turpiloquio, ma, davvero, te lo dico proprio con il cuore in mano, guarda che il termine "negro" non lo si utilizza piu', nella lingua italiana, almeno dagli anni settanta. E anche allora lo si faceva soltanto con scopo di insulto, e non per distinguere il colore della pelle. Oggi credo che il suo valore offensivo sia addirittura oscurato dal suo aspetto comico in quanto ripescaggio di una obsolescenza vintage.
Rimane soltanto la sorpresa per l'astio nei confronti del colore della pelle preso ad esempio per qualunque omologazione ed emarginazione delle minoranze.
Dico "sorpresa" perche', dato che la somma di tutte quelle minoranze tanto disprezzate fa di gran lunga una maggioranza che schiaccerebbe decisamente qualunque canonico gruppo di WASP. Davvero, perche' non usi perifrasi un po' piu' attuali?
Ciao ;-)
dario
http://radiciitaliane.blogspot.com
http://italianroots.blogspot.com
utente anonimo
#5 08 Febbraio 2008 - 16:13
Bel blog. Concordo largamente. Una domanda: cosa vuol dire "Italiasiatici"? Grazie.
Simone
utente anonimo
#6 08 Febbraio 2008 - 17:23
Libertà di parola è forse impedire al Santo Padre di esprimersi ?
Libertà di parola è forse impedire di parlare a chi non la pensa "politicamente corretto", magari al grido di "I Fascisti non devono parlare !" ?
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Padronissimo Dario di sentirsi italiasiatico. Compreso il rubare in azienda, leggere a sbafo i giornali oppure andare sul marciapiedi in bici.
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Turpiloquio.
Infatti, qui non è ammesso.
Negro è una parola volutamente scritta perchè invisa ai benpensanti. Come "mongoloide", "pederasta" , "cameriera", "netturbiono" ed altre.
Meglio certi vetusti termini che sciocchezze come "colored", "gay", "collaboratrice domestica" ed altri intrallazzi. Certe "attualità" non mi appartengono, le lascio volentieri a "giovanitristi" e italiasiatici.
Ed ai patiti del web.
Vandeaitaliana
#7 08 Febbraio 2008 - 17:26
Simone.
Grazie.
E' uno dei miei tanti neologismi, preso un pochino dalla Fallaci. Ai miei tempi c'era il termine ITALIOTA.
Diciamo che l' italia non è più in europa, ma sempre più Terzo Mondo. Ma non per colpa degli immigrati (il primo che usa "migranti" qui dentro lo fulmino !), ma per colpa degli italioti.
Vandeaitaliana
#8 09 Febbraio 2008 - 12:21
SI, ho capito che si tratta di un "neologismo", ma fatico a comprenderne il significato. L'aggiunta del suffisso "asiatici" vorrebbe essere peggiorativa? E cosa mai ti hanno fatto gli asiatici per meritare questo? Sono molto perplesso.
Simone
utente anonimo
Simone.
Per il mestiere che faccio, conosco molto bene l' Asia. Che, purtroppo ha bruciato la sua millenaria civiltà.
Che dire quando a shangai ti poni davanti all' ex- quartiere francese ed all' ex-ippodromo '
Che dire del comunismo che uccide nei Lao-Gai , tiranneggia in Birmania, ha affossato il Viet-Nam, ridotto alla fame Piong Yang ? Delle Statue di Buddah fatte saltare in Afghanistan, dell' omicidio a tradimento di un grande Condottiero come Massud ? Di un discolo al potere in Iran ? Dei massacri di Cristiani a Timor ed altre parti dell' Indonesia ? Della perdita dell' Identità Indiana ? Dell' esercito maoista in Nepal ?
Per questo, il termine asia non è più positivo.
Vandeaitaliana
Non ne posso essere certo, perche' non posso entrare nella testa della gente per vedere che cosa voglia e che cosa non voglia, ma, ti assicuro, direi che e' cosa oggettiva, che se avessero voluto negargli la liberta' di parola, be' non sono riusciti per niente nel loro intento, infatti per un paio di settimane dopo "il fattaccio", la faccia del Papa e' apparsa su tutte le news dei media, di destra e di sinistra, in prima pagina. Mi pare che in questo modo abbia potuto esprimere quello che voleva esprimere, e con una platea ben piu' ampia che l'auditorium della Sapienza.
Detto questo, giusto per esprimere la mia opinione, per quanto vale, penso che, per ragioni formali, il Papa non debba intervenire nella cerimonia di apertura dell'anno accademico di una prestigiosa universita'. Trovo anche, per essere franchi, che non sia giusto che quando si invita una Persona (fosse anche il barbone sotto casa, e quindi a maggior ragione il Papa), poi sia proprio da maleducati cambiare idea. Insomma, penso che l'errore non sia stato tanto non far parlare il Papa alla cerimonia, ma sia stato prima, nell'atto di invitarlo. Spero che non mi dirai che sono antiplurale per questo. Se potessi invitare il Papa a cena, credimi, non lo inviterei per nessuna ragione. Detto questo credo che tu mi diresti che sono libero di farlo. Allo stesso modo la Sapienza era libera di non invitare il Papa senza per questo ledere la liberta' di parola di nessuno ne' fare la figura dei maleducati. Ecco. Questa sarebbe stata l'opzione migliore.
Terzo (e specifico questo perche' sembra quasi che tu mi conosca in qualche modo e stia riportando delle cose che dici che io ho detto): Preciso che io non ho mai detto, ne' pensato di dire, ne' voluto dire... non mi e' passato mai per la testa, ed e' talmente contrario ai miei principi che mi sembra addirittura ridicola l'idea che io possa aver mai partorito un concetto del genere, "i Fascisti non devono parlare!". Mai.
(segue)
....Ho messo l'indirizzo dei miei blog nel mio precedente commento, e, se vuoi fare una prova, scrivi un bel commento la' sopra (e, nel caso, ti prego di non essere troppo sboccato, perche' per quanto fautore del libero pensiero, il turpiloquio mi da' davvero molto fastidio). Vedrai che nessuno te lo censurera', o addirittura moderera'. Quindi non mi dire che io non lascio parlare i Fascisti. Piuttosto sei tu che non lasci parlare qualcuno, visto che sembrerebbe che censuri alcuni messsaggi (e grazie di non aver censurato i miei - spero che non censuri questo!).
Francamente penso che sia lecita una legge che non consenta la ricostituzione del partito Fascista, perche' credo che sia doveroso condannare il Fascismo in quanto partito che ha prodotto una dittatura che ha tentato un genocidio. E, per favore, non mi citare i campi di concentramento sovietici, perche', se anche quello volessimo chiamarlo Comunismo, e' palese a tutti che non si tratta di Comunismo italiano.
Poi, per come la vedo io, se tu o chiunque altro si dichiara Fascista, ma pur facendolo rinnega le radici storiche che legano quella definizione alle leggi razziali, be', liberissimo di farlo, anche se secondo me sta utilizzando impropriamente il significato della parola "Fascista".
Quarto: credo che ci sia una differenza semantica e sintattica tra la parola "negro" e altre tipo "mongoloide", "pederasta", "camerata", "netturbino". Perche' etimologicamente queste ultime si rifanno ad una evoluzione corretta della lingua italiana, anche se scorretta dal punto di vista semantico. Ad esempio "mongoloide" viene da "Mongolia", e il suffisso "-oide" sottintende che si tratta di qualcosa che non e', ma sembra. Insomma, mongoloide e' qualcuno che sembra venuto dalla mongolia. Si e' usato, in passato, per anni, definire in questo modo le persone affette da sindrome di down, perche', oltre che deficenza mentale, la sindrome manifesta tratti somatici (occhi a mandorla e separati tra loro, fronte alta, statura bassa e spalle ricurve) tipici delle etnie mongole. Insomma, uno affetto dalla sindrome di Down sembra uno venuto dalla mongolia, anche se si sa che non lo e', e quindi e' un "mongoloide".
Negro invece fa riferimento al colore della pelle, che pero' non e' "negra", ma e' "nera".
(segue...)Per la verita' la parola "nero" deriva dal latino "niger, nigra, nigrum", e anche la parola "negro" deriva da quella parola latina. Ma poi le due dizioni si sono separate per il solo motivo di utilizzare "negro" come insulto, distinguendolo da "nero". Se io dico "la mia vicina di casa e' negra", infatti, suona come un insulto, mentre se dico "la mia vicina di casa e' nera" invece no, come se dico "il mio amico Piero e' deficente" non significa che a Piero manca qualche cosa (nella fattispecie una proteina che serve per regolare la crescita delle ossa), come suggerirebbe una lettura etimologica corretta, ma che Piero e' stupido. Ora, siccome Piero e' persona orgogliosa, se io gli dicessi che e' deficente, lui non avrebbe torto di offendersi. E se uno non ha torto nell'offendersi per le mie parole significa che le mie parole non sono utilizzate nel modo appropriato, cioe' per intendere cio' che vogliono intendere. Quindi, sono abbastanza d'accordo con te, quando dici che usare le parole "invise ai benpensanti" e' cosa buona e giusta, e che l'uso delle parole desuete non puo' che fare bene alla nostra meravigliosa lingua italiana (anche se avrei qualche riserva nell'uso della parola "benpensanti" stessa). Ma se nel parlare comune queste parole sono utilizzate con un altro significato si rischia di distorcere il significato stesso dei pensieri da quelle parole espressi.
Il problema, concedimelo, e' nelle intenzioni. Se io dico "la mia vicina di casa e' negra", lei si offende. Si offende giustamente se io ho utilizzato la parola "negra" con scopo offensivo. Si offende ingiustamente se invece ho utilizzato la parola "negra" solo per definire il colore della sua pelle. Nel primo caso tutto fila liscio, perche' io voglio offendere la vicina di casa e lei si offende. Nel secondo caso c'e' sicuramente un problema nella comunicazione, perche' lei ha capito qualcosa che e' diverso da quello che io volevo dire. Siccome la semantica si basa sull'uso della lingua e non sulla sua etimologia, il problema di comunicazione e' causato da un mio errore. Ho utilizzato la parola "negra" (che e' un insulto quale che sia la sua provenienza etimologica), intendendo "nera". Ecco l'errore.
Ora, se io commetto un errore definendo "negra" la mia vicina, non ho che da chiederle scusa, e sperare nel suo perdono. Cavoli, non ti offendere, ho sbagliato. Ma se io le dico che e' una negra intendendo insultarla, be', allora bisognerebbe andare piu' a fondo della cosa e vedere perche' l'ho insultata, non credi?
In conclusione, se tu dici che Martin Luther King e' un negro, o sbagli a parlare o lo stai insultando. Il che non ha niente a che vedere con il fatto che "negro" viene dal latino niger che ben definisce il colore della pelle di Martin Luther King.
Ciao
dario
utente anonimo
#11 11 Febbraio 2008 - 11:36
Dario.
I miei 2 nick sono Vandeaitaliana oppure Starsandbars. Scegli tu quale usare.
Non ti ho dipinto come un mostro, ma semplicemente ti ho risposto. E, poichè hai dichiarato di sentirti vicino agli Italiasiatici, ho posto l’accento sul fatto che una minoranza di laicisti ha voluto impedire al Santo Padre di parlare all’ Università dalla quale era stato invitato. Università fondata da un Papa, peraltro. Al quale è stato mancato di rispetto anche come Capo di Stato Straniero, oltre che come Capo Spirituale di oltre un miliardo di Cattolici.
Io non mi dichiaro fascista, per 2 motivi: il primo perchè non lo sono (ma non considero un insulto tale termine); il secondo perchè 2 leggi dello stato lo impediscono. Come più volte ho scritto, sono almirantianamente afascista. Mi spiace molto che tu dichiari comunista, invece, nel cui nome milioni di persone sono stati ammazzati. Problemi tuoi. In Romania abbiamo fatto una Rivoluzione per liberarcene, ed ora li troviamo in Bielorussia, Cuba e...Italia !!!! Paura ? Mah, io i comunisti, soprattutto quando non sono almeno 100 contro uno, li ho sempre visti scappare. Nelle Piazze italiane negli anni ’70, sui tetti a Bucarest nel Dicembre del 1989.
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“I Fascisti non devono parlare” è uno slogan usato di norma dai comunistie dagli Italiasiatici. Rivendicando tu l’appartenenza alle 2 categorie in oggetto, lecita è la mia domanda/risposta.
Mi spiace, ho già poco tempo per scrivere nel mio blog, figuriamoci in uno comunista.
D’ altronde, vedo che tu leggi molto male anche il mio blog, perchè , oltre a scriverti che qui il turpiloquio non è ammesso, di fianco c’è l’ avvertimento che l’unica censura riguarda coloro che usano parolacce, insulti, ed accuse verso terzi. Leggilo bene, grazie. Per il resto pubblico tutti, ho molta pazienza, persino con i lunghi trolloni...
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(segue)
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In Italia non c’è il problema di ricostituire il defunto PNF, ma esistono 2 leggi, come la Scelba e la Mancino, impensabili negli Stati Uniti ed in Inghilterra. Nazioni i cui eserciti, a differenza dei partigiani, il Fascismo lo hanno vinto.
Quanto al comunismo italiano, sono pieno di pubblicazioni di Ceausescu con prefazioni esaltanti ed esaltate di comunisti italiani notissimi. Ceausescu che fu esaltato persino da Nilde Iotti...
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Quanto alla liceità dell’ uso della parola “negro”, lo rivendico con forza. Io non mi offendo se mi chiamano “bianco”. Tutte le menate che scrivono i buonisti intorno al significato della parola in questione, invisa non ai negri americani, ma ai negri americani di sinistra, che ricorda loro il termine spagnolo, non quello latino, è un problema dei negri americani di sinistra ,non mio. Il termine “colored” oppure “nero” puzza di politicamente corretto, esattamente come “gay”.
Insulto è se io usassi il termine “negro di m...”. Ma lo sarebbe anche “bianco di m...”. Anzi, un negro mi è molto più simpatico di un nero. Quando ero un bambino, e non c’erano menate buoniste, a San Siro quando Jair partiva palla al piede, era spontaneo l’ urlo “VAI NEGRO !”. Ma guai a toccarci Jair ! E lo stesso, oggi vale per Balotelli...
Quindi trovare insultante “negro” è o un americanismo oppure un buonismo di quartordine. Tutto il resto sono parole al vento.
Dunque, Martin Luther King resta un negro. Purtroppo, comunista.
Vandeaitaliana
#13 11 Febbraio 2008 - 15:25
Okay, ti chiamero' Starsandbars, che mi piace ;-)
Innanzitutto scusa per i miei commenti lunghi, ma non e' davvero per tediarti, e' solo il mio stile. Cerco imperterrito di essere succinto, ma non ci riesco.
E' vero, non mi hai dipinto come mostro, ma mi hai etichettato, e senza nemmeno conoscermi. Innanzitutto io non ti ho detto che sono Italiasiatico. Ti ho detto che, dovendo scegliere tra la tua definizione di Italiano e quella di Italasiatico, preferisco la seconda. Ma, ovviamente, come a tutti, non mi fa piacere essere definito semplicemente perche' leziosamente pretendo che venga riconosciuta una mia autonomia di pensiero, come io te ne riconosco una.
Allo stesso modo, mi definisco comunista per diverse ragioni. Tanto per fare un esempio non mi piace il liberismo spinto che propongono le destre, e neanche quello proposte dai partiti di centro sinistra, perche' penso che lo Stato debba fornire dei servizi gratuiti (o quasi) al cittadino. Non e' giusto privatizzare la scuola perche' non e' giusto che il cittadino paghi per una istruzione. Se cosi' fosse solo i ricchi (o i figli dei ricchi) avrebbero accesso all'istruzione, e questo secondo me non e' giusto. Lo stesso vale per la sanita' eccetera. Certamente se poi i servizi devono essere forti, bisogna anche finanziarli, e quindi necessariamente e' giusta una pressione fiscale tale da garantire una uguaglianza tra tutti i cittadini. Anche se non voglio abolire la proprieta' privata, penso che l'arricchimento debba avere un limite, perche' una societa' deve essere organizzata in modo solidale. I diritti fondamentali devono essere assicurati a tutti. Ecco, questi principi li porta avanti solo il comuismo, in Italia, e in questo senso io mi sento comunista.
Una discussione politica, per esempio, potrebbe essere condotta tra favorevoli al (concedimi il termine) "comunismo" in questo senso e favorevoli al (concedimi anche questo termine) "Liberismo", perche' conosco tonnellate di persone che sostengono che la ricchezza di tutti e' ottenuta con il libero mercato. Questioni di punti di vista.
(segue)
...Cio' che e' sicuro e' che non puoi dirmi che siccome sono "comunista" nel senso di "anti-liberista" allora sono colpevole delle torture di Stalin, o delle dittature est-europee. Io non ho niente a che spartire con Ceausescu, se non il fatto che entrambi ci definiamo, per semplificare concetti diversi, "comunisti". Ma e' ovvio (e se non lo e', te lo dico io adesso) che io sono contrario alla tortura.
Per quanto riguarda il Papa, come vedi, sono d'accordo con te. L'episodio della Sapienza e' stato una mancanza di rispetto nei Suoi confronti, perche' prima l'hanno invitato e poi hanno cancellato l'invito. Cio' non toglie che formalmente non era giusto che il Papa parlasse in quella occasione e in quel contesto, nel senso che non doveva essere proprio invitato, con buona pace di tutti.
Hai ragione, ho sbagliato a dire che hai paura dei Comunisti. In effetti volevo in qualche modo catalogare il tuo astio nei confronti di chi si definisce "comunista" come me, intendendo non i dittatori dei regimi totalitare del secolo scorso (o del secolo attuale), ma intendendo i comunisti all'italiana, cioe' quella parte di popolo che non avevano niente a che spartire con i regimi totalitari, ma cercavano di costruire una societa' nella quale il piu' debole non fosse abbandonato al suo irreversibile destino. Comunismo come uguaglianza sociale. Se tu provi astio nei confronti di questo genere di persone, tra le quali includo me stesso, be', allora devi proprio temerle per qualche ragione. Sbaglio?
Hai ragione anche quando dici che leggo male il tuo blog. Piu' che male direi che ci sono passato per caso e ho letto qualcosa che mi e' sembrata irresistibile commentare. Pero' ho capito il senso della censura del turpiloquio. Che, francamente, condivido. Esprimersi in modo violento significa sovrastare la voce di chi invece si esprime in modo gentile. Se poi ci sono anche parolacce e insulti, allora anche peggio. Odio chi insulta, e odio chi offende con parolacce.
Pero' dovrai ammettere che il metro di giudizio che fa ricadere alcune parole della lingua italiana nella categoria di turpiloquio e' diverso da soggetto a soggetto. Io, per esempio, penso che "negro" sia turpiloquio, mentre tu pensi che "comunista" sia una offesa. Eppure tu usi entrambi i termini.
Okay, tu non consideri "negro" una offesa. E "comunista" sono stato io il primo ad usarlo. Ma che dire di "Italasiatico"? Francamente questo termine credo che te lo sei inventato tu: non l'ho mai visto in giro. E te lo sei inventato per etichettare l'insieme delle persone che credono in certi valori. Etichetta che ti serve per attribuire alcuni valori che sono oggettivamente negativi, ed altri che tu consideri negativi, a persone che invece potrebbero accettare dei valori non definiti. Ad esempio, uno come me che pensa che l'immigrazione in italia non sia solo da tollerare, ma anche da incentivare e' uno che pensa che le torture perpetrate dal regime comunista in Romania era cosa buona.
(segue)
...Ecco, questo genere di definizioni e' esattamente cio' che la gente comune intende con "insulto". Considerare uno giudicando rispetto ad uno stereotipo che e' palesemente visto come negativo.
E lo stesso la parola "negro". Il problema non e' che tu stai dicendo a uno che ha la pelle nera. Il problema sorge se con quella parola si vuole includere una persona in una categoria definita da alcuni tratti negativi, oltre che dall'ovvia colorazione della pelle. Quello che dico, ed e' l'ultima volta che lo dico perche' mi rendo conto di essere noioso, e' che l'uso comune della parola "negro" e' dispregiativa. Non per il colore della pelle, ma per l'associazione del colore della pelle a tutte le altre caratteristiche.
Tu non ti offendi se ti chiamano "bianco", perche' invece "bianco" non sottintende una categoria che non e' completamente definita dalla tua persona, ma solo il colore della tua pelle. Se ti chiamassero "viso pallido" sarebbe diverso. Detto cosi' fa solo ridere, ma se l'immagini nel far west, e' evidente che "viso pallido" coincide con "bast... invasore". Eppure il significato letterale definisce solo il colore della pelle della faccia. In francia, prova a dire a uno "pieds noir" e vediamo che ti risponde. Eppure l'espressione fa riferimento solo al colore dei piedi. Prova con "Pellirossa" ai nativi americani... Insomma, e' l'uso comune che fa di un insulto un insulto, non il suo signifiato etimologico. Se poi vuoi proprio dire a un nero che e' nero, allora mi chiedo perche' non usi l'espressione "nero".
Tanto per curiosita' mia, e' gia' la seconda volta che utilizzi l'esempio "gay". Ecco, visto che "gay" secondo te e' falsamente politically correct, allora come lo definiresti un omosessuale?
Per inciso, non so dove tu sia stato negli States a dare del "nigro" a chiunque, ma io ti assicuro che non e' cosi' ben accetto, nemmeno da una minoranza di neri di destra. E nemmeno dai bianchi, di destra e di sinistra. Sembrerebbe che gli americani prediligano la definizione "Afro-American", mentre nelle diciture ufficiali utilizzano "black". Gli ispanici utilizzano la parola "negro", che pero', in spagnolo, come fai notare tu, significa "nero" e non "negro". In italiano non sono sinonimi, infatti non dici "quella ragazza ha i capelli negri", non dici "il motore della tua auto fa un fumo negro".
(segue)
...Lungi da me l'idea di insultare il tuo 30 e lode in Biologia. Io non volevo insegnarti cosa fosse un Down, ma volevo fare un esempio (che ero anche sicuro tu conoscessi) di significato linguistico.
Ecco, per inteso, dici che "mongolo" e' offensivo, mentre "mongoloide" non lo e'.... mmmh... Tanto per cominciare direi che i giovani (anche se penso che la cosa non sia piu' usata oggigiorno) utilizzino il termine "mongolo" come abbreviativo di "mongoloide", e quindi con la stessa valenza. Il punto e' che sia mongoloide sia mongolo sono termini che, letteralmente, non hanno significato di insulto. Mongoloide e' uno che somiglia a un mongolo. E perche' dire a uno che somiglia a un mongolo dovrebbe essere un insulto? Mongolo invece significa abitante della mongolia. Se un giovane definisce "mongolo" un altro, nel senso etimologico di "abitante della Mongolia", allora non vedo perche' dovrebbe essere considerato un insulto. Probabilmente e' falso, ma non e' un insulto.
Il problema e' che quando il giovane dice "mongolo" all'altro, lo fa per insultarlo. Cosi' come se lo chiamasse "mongoloide". E, francamente, penso che sarebbe un insulto se lo chiamasse in qualunque altro modo, ad esempio... chesso'... "comodino", con l'intenzione di insultarlo. Certo, se l'altro si sentisse chiamare "comodino" e non capisse al volo che l'intenzione dell'amico era di insultarlo, be', sarebbe sorpreso ma non si offenderebbe.
Ciao
dario
utente anonimo
#14 14 Febbraio 2008 - 10:34
Sei sicuro che ti piaccia Starsandbars ? Sai cosa significa ?
Non ti ho etichettato. Ti sei autoetichettato da solo.
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Contro il Liberismo estremo e l’ anarco capitalismo mi sono più volte espresso. Sei sicuro di conoscere bene il pensiero di TUTTE le Destre, che sono tante, al proposito ?
Chi è, per esempio, che ha parlato per primo, in Italia, del Mutuo Sociale ?
La Scuola deve poter fornire le due alternative. I bisognosi, ma bravi, devono poter avere Borse di Studio per poter scegliere tra Scuola Pubblica o Privata. Scuole che devono pagare meglio i Professori, premiati in base al MERITO e non alla linea dei vari partiti cattocomunisti di turno.
Quello che vogliono i comunisti non è una società più “solidale e giusta” (mamma mia, che frasi fatte girotondiste...), ma rendere TUTTI PIU’ POVERI; come è detto nella scritta passante in alto del mio blog.
Liberismo. Come ho scritto , mai sentito parlare di Terza Via ?
Stalin, Ceausescu... Non esiste il comunismo dal volto umano. Le prefazioni ai tanti scritti dei vari compagni dell’ est di iotti e c. ne sono l’ avvallo. Così quello scitto nel 1956 per Nagy: “un criminale Fascista” , secondo il PCI. Per Ian Palach: “un pazzo Nazionalista” e Dubceck : “un deviazionista reazionario” nel 1967. Per Lech Walesa: “servo della CIA e del Vaticano”. Il comunismo è solo sangue e distruzione. Come testimoniano in Italia i tanti Camerati assassinati o ridotti su una sedia a rotelle negli anni della mia gioventù.
Il Santo Padre.
Quello che fosse giusto,doveva stabilirlo il Rettore. Con la maggioranza dei docenti e degli studenti. Non un’esigua minoranza di prof e appartenenti ai Collettivi di altre università.
(segue)
...================================
Uguaglianza.
In nome di questa parola, comunisti e giacobini hanno compiuto i peggiori massacri.
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Affermi poi:
“Esprimersi in modo violento significa sovrastare la voce di chi invece si esprime in modo gentile. Se poi ci sono anche parolacce e insulti, allora anche peggio. Odio chi insulta, e odio chi offende con parolacce. “
Hai letto il supplemento dell’ Unità con la vergognosa ironia sulla Madre di Berlusconi morta ?
Negro.
Ti ho già risposto. Anche facendo l’esempio di chirurgo e chirurgi. se l’uso della parola in senso errato diventa uso comune, io non l’accetto. Dunque un Negro è Negro. Lo stesso per Mongoloide. Chi usa altri termini è ipocrita e buonista.
Piuttosto, tu sai chi erano i “pieds noir” ? Mi sembra proprio di no. Fai un pochino di confusione.
Così come fai confusione su Italiasiatico, su Immigrazione , lecita o clandestina.
Quando leggo poi “nativi americani” mi viene da ridere. Pellirossa che notoriamente disprezzavano i Visi Pallidi, chiamandosi il “Popolo degli Uomini”. I bianchi erano barbari. Pellirossa per cultura e visione della Vita, decisamente Reazionari e Conservatori. Pellirossa che che combatterono per la Starsandbars del Presidente Jefferson Davis. Così come i Negri difesero le case dei loro Padroni cotro gli invasori.
E non credo che Condoleeza Rice si offenderebbe se la chiamassero negra.
Quanto agli omosessuali, l’ho scritto più di una volta: pederasta, sodomita, invertito.
Vandeaitaliana
#15 14 Febbraio 2008 - 10:44
Dal supplemento satirico (Meglio)dell' Unità, giornale comunista dal volto umano:
"L' Italia è in lutto per la Mamma di Berlusconi. Tutti in Camicia Nera per almeno 5 anni".
Una ragazza seminuda che dice: "La cosa che più mi inquieta di lui è che Sua Madre sia morta a 97 anni".
"Adesso Mamma Rosa è lassù, sul satellite"
"Meno morte per tutti"
" Dopo la morte della Madre, Berlusconi ha dichiarato in lacrime che se dovesse vincere le elezioni, nei primi 100 giorni della sua presidenza abolirà per sempre la morte".
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Come si vede, cambiano i tempi, i comunisti cercano di cambiarsi i nomi e di addottare termini politicamente corretti. Ma non cambiano mai: sono sempre quelli che nel dopoguerra orinavano e defecavano sulle tombe dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana.
Vandeaitaliana
#16 [In moderazione] 14 Febbraio 2008 - 14:09
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