Un' altra parte di Storia Italiana se n' è andata. Dimenticato da molti ma non da me, si è spento in silenzio, al Pio Albergo Trivulzio, Domenico Leccisi. Ai giovani forse il nome di questo ottantottenne non dirà nulla. A me si. Leccisi, che fu anche Parlamentare del MSI, nella notte tra il 23 ed il 24 Aprile 1946 recuperò la salma profanata dai liberatori ed antifascisti di Benito Mussolini dalla fossa anonima del Cimitero del Musocco di Milano. Questo non solo per dare più degna sepoltura ad un Capo di Governo, ma anche per far cessare le vergognose profanazioni dei liberatori ed antifascisti contro i Caduti sepolti al Campo 16 . C'era chi tutti i giorni andava a vilipendere quei tumuli senza nomi e senza croci e nessuna autorità poneva fine allo sconcio. Lo confermò Padre Alberto Parini, Frate Francescano del Convento di Sant'Angelo (l'Angelicum) di Milano, coinvolto nella vicenda per aver ospitato in seguito in quel luogo sacro la salma del Duce. Al giornalista Pasquale Scarpa dichiarò infatti: "Io ho condannato in pieno la condotta di quei "patrioti" che hanno assassinato Mussolini senza neppure salvare le apparenze e gli interessi della giustizia, mentre così facilmente lo potevano, e detesto la ferocia con cui si infierì sul suo cadavere, dando al mondo uno spettacolo di inciviltà da tutti altamente riprovato e che tanto discredito gettò sul nostro Paese. E la cosa si fosse almeno fermata qui. Al cieco furore di un popolo molto si può perdonare; ma certa feccia, aizzata a scopi politici, non accennava a quietarsi e portava il proprio livore oltre il recinto sacro della morte". Poi Padre Parini, che pure durante il Ventennio aveva subito un lungo confino, testimoniò: "Sono senza numero e repugnanti le oscenità commesse sul Campo 16 nel cimitero di Musocco e le volgarità e le violenze contro i parenti che si recavano in visita pietosa agli estinti sepolti nella tragica zolla. L'autorità competente avrebbe dovuto provvedere a rimuovere questo sconcio, per il rispetto che si deve ai morti e al luogo sacro dove essi riposano, come anche per il buon nome d'Italia. Non averlo fatto è una colpa che se non giustifica, però basta abbondantemente a spiegare il trafugamento della salma di colui che per vent'anni fu il Capo del Governo Italiano".
Per questo fatto di Pietà Cristiana Domenico Leccisi subì l' arresto e la carcerazione per 23 mesi. La salma di Mussolini dopo il trasferimento al Convento dei Cappuccini di Cerro Maggiore presso Legnano, fu finalmente riconsegnata alla Famiglia il 29 Agosto 1957 proprio per l' interessamento di Leccisi che assicurò l' appoggio del MSI al Governo monocolore DC di Adone Zoli, nato da una famiglia originaria di Predappio. Tale Governo ebbe brevissima vita come quello di Tambroni del 1960 a causa delle pregiudiziali antifasciste che costrinsero il Movimento Sociale all' opposizione per parecchi e troppi anni.
Inutile aggiungere che fino all' ultimo Domenico Leccisi disapprovò e condannò ogni passo verso il Nulla del Sig. Fini e soci.
5 commenti:
Ecco i commenti:
#1 04 Novembre 2008 - 16:36
Anche se completamente diverso il mio retroterra culturale, trovo che hai fatto molto bene a rammentare un gesto che è di umana pietas ma pure della più semplice dignità umana.
La rabbia, l'ira, l'odio , il conformismo, la paura: che sentimenti meschini.
Dobbiamo ricordarlo che potremmo essere preda in circostanze difficili degli stessi sentimenti.
Ciao, grazie
Mausi
MAUSIPISA
#2 04 Novembre 2008 - 17:24
Grazie a Te, Mausi.
Le persone corrette qui sono benvenute.
Vandeaitaliana
#3 04 Novembre 2008 - 22:55
Onore a Domenico Leccisi
Emilio.
utente anonimo
#4 05 Novembre 2008 - 15:44
Conosco Leccisi attraverso i racconti di suo nipote Stefano. Non sono fascista, ma meglio la coerenza di quest'uomo rispetto a chi si dichiarava fascista e poi era in P.zza Loreto a sputare su quel cadavere. Certo che Fini con le sue ultime esternazione ha cancellato la memoria storica ed i valori del MSI!
utente anonimo
#5 05 Novembre 2008 - 20:49
onore al grande camerata e al grande uomo domenico leccisi
fulgido esempio per i tanti,troppi ignavi!
camerata leccisi, PRESENTE!
orgogliosamente fascista
daniela grazzi
utente anonimo
#6 05 Novembre 2008 - 22:05
A parte il giudizio sugli eccessi di Piazzale Loreto, tu caro VandeaItaliana ti definisci da una parte a-fascista, cioè comunque non fascista e d'altra parte ti definisci pure favorevole alla pena di morte. Ma allora per te Mussolini era criminale o no? Meritava per lo meno la pena di morte o no? Meritava l'ergastolo? Oppure tu pensi che Mussolini fosse una brava persona?
utente anonimo
#7 06 Novembre 2008 - 11:04
# 6
Dài, datti un nick, almeno ti chiamo per nome.
Afascista, senza trattino.
Ora spiegami tu come posso essere Fascista se sono nato nel 1955.
Questo termine, inventato da Almirante, ha una spiegazione in altre Sue parole: "Non rinnegare, non restaurare". Certamente non saro MAI antifascista, restando saldamente anticomunista ed anche antiantifascista, per le mie esperienze relative agli anni '70 che mi hanno fatto provare cosa fosse l' antifascismo.
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No, Mussolini non meritava non solo la Pena di Morte, ma neanche un processo, in base al mio pensiero. Che non posso completamente esprimere, grazie ai Sig. Scelba e Mancino.Posso dire che mettendo su una bilancia le cose positive e negative, nonostante le negative Leggi Razziali, la bilancia penda soprattutto verso le positive.
Ho più volte scritto che accettando di porsi alla guida della RSI evitò tantissimi lutti e tragedie agli Italiani, impedendo ad Hitler la polonizzazione della Nostra Patria.
Tradire un alleato, per giunta per la seconda volta in 25 anni , porta a far arrabbiare la gente...
Aggiungo che, assolvendo Mussolini e ponendolo nel Purgatorio non faccio che adeguarmi a quello che disse un Santo. San Pio da Pietrelcina rivelò infatti a Donna Rachele che Suo Marito era in Purgatorio. Salvo, cioè.
Vandeaitaliana
#8 06 Novembre 2008 - 11:06
Grazie x la visita, Daniela.
Vandeaitaliana
#9 06 Novembre 2008 - 13:30
Camerata Leccisi......PRESENTE!
fnsolofra
#10 06 Novembre 2008 - 15:09
A quello che con le sue infami esternazioni è riuscito ad arrivare alla terza carica dello Stato, la morte di Leccisi farà un baffo. Oggi io piango la morte di Domenico, quando verrà il turno dei traditori non potrò che ridere se non sarà la pità cristiana a trattenermi...! Luigi mux
utente anonimo
#11 06 Novembre 2008 - 15:55
ONORE AL CAMERATA LECCISI
utente anonimo
#12 09 Novembre 2008 - 19:03
un grande gesto fatto da un uomo può grande ...
pace al anima sua ...
f.b.s
utente anonimo
#13 11 Novembre 2008 - 18:02
finalmente qualcuno che non utilizza il verbo "rubare" per l'azione, che sarebbe il aso di ricodare, tenne in scacco la polizia e i servizi segreti di mezzo mondo.
un grazie a chi si battè affinchè l'onore della patria non perisse.
f.
utente anonimo
#14 16 Novembre 2008 - 23:12
Dici che accettando di porsi alla guida della RSI Mussolini avrebbe evitato un sacco di morti in più, la tua argomentazione ricorda vagamente quella della "riduzione del danno" portata avanti dai sostenitori della liberalizzazione della droga, oppure il discorso di quelli che dicono che per far diminuire le stragi mafiose bisogna imparare a convivere con la Mafia evitando di stuzzicarla. Riduzione del danno significa che per ridurre un male inevitabile occorre assecondare almeno in parte il male stesso, come dire che valeva la pena che Mussolini consegnasse o lasciasse consegnare qualche ebreo italiano ai tedeschi per evitare che Hitler si arrabbiasse e ne facesse ammazzare di più. O come dire che era giusto che Mussolini facesse ammazzare qualche partigiano o qualche civile con vaghe simpatie antifasciste( per esempio a Vinca in provincia di Massa la Brigata Nera ammazzava proprio i civili) per evitare che i nazisti notoriamente assai suscettibili facessero ancora peggio.
utente anonimo
#15 17 Novembre 2008 - 11:38
L' Italia sarebbe stata annientata da Hitler. Deportazioni e fucilazioni di massa. Anche Pio XII sarebbe stato probabilmente arrestato.
Ogni paragone con materie extratema è antistoricistico.
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Vinca ?
Altro ennesimo errore:
A nome del Comandante Lodovici, di stanza in quella zona, c' è una sentenza di Corte d' Assise che ha dichiarato nel 1948 che "nulla è risultato a carico del Lodovici, non emergendo da alcun elemento processuale, ch'egli abbia comunque partecipato agli incendi, devastazioni, omicidi avvenuti in Vinca e Monzone", ed anzi:
"...da varii testi (Monti Paolo, Nobili Nicola, Ottolini Pietro, Granai Rolando etc.) risulta, che egli arrivò dopo che i tedeschi avevano iniziato la loro opera distruttrice e diede opera a contenerla ed a liberare arrestati, che probabilmente sarebbero stati fucilati, e risulta inoltre che tale opera benefica esplicò anche in favore di altri arrestati in situazioni diverse."
Vandeaitaliana
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