Il Primo Ministro prosegue nell' islamizzazione della Politica Estera, e dopo aver mollato i nostri soldi a quel galantuomo di Ghaddafi, ora si è mostrato paladino dell' ingresso della Turchia in Europa. Sarebbe d' uopo che ne chiedesse consiglio non solo agli storici della Mia Seconda Patria, la Romania, ma anche a quelli italiani. O che qualcuno lo portasse, quando si reca a Napoli, al Museo di Capodimonte, dove c' è un famoso dipinto del Solimena: "Il Massacro dei Giustiniani a Chio". Il 14 aprile 1566 una flotta imponente di ottanta Galere Turche comandate da Kapudanpascià Pialì arrivò al porto di Chio, isola greca ma con forte presenza genovese, retta dalla Famiglia Giustiniani, e che riuscì in sostanza ad occupare senza combattere con un sottile tradimento. Gli Ottomani chiesero infatti l’approdo al passaggio come amici, ma appena giunti al porto, richiamarono il capo della Maona, il podestà Vincenzo Giustiniani, il vescovo Timoteo Giustiniani e i 12 governatori e li fecero imprigionare. Ciò non impedì che l’isola subisse un violento saccheggio, le Chiese furono tutte distrutte o convertite in Moschee, e ben presto tutto quello che di bello, funzionale ed utile a Chio fu depredato o devastato. Vincenzo Giustiniani con gli altri 12 governatori e gli altri Giustiniani più in vista furono portati a Costantinopoli. Ventuno giovinetti tra i 12 e i 16 anni furono separati dai genitori, costretti ad abiurare la fede cattolica ed ad arruolarsi nel corpo dei Giannizzeri. Tre di loro si piegarono alle volontà Ottomane, furono circoncisi, ma poi riuscirono a fuggire a Genova, riabbracciando la Fede. Gli altri 18 furono uccisi dopo atroci torture il 6 settembre 1566. Questi ultimi furono canonizzati dalla Chiesa.
Questo non fu l' unico Massacro perpetrato dai Turchi in quell' isola; in tempi molto recenti, durante la Guerra d' Indipendenza Greca, nel 1822, gli Ottomani, desiderosi di infliggere una dura lezione agli abitanti Cristiani dell' isola, approntarono una grande flotta agli ordini dell'ammiraglio Kapudan Pashà Karà Ali che fece sbarcare un gran numero di soldati affiancati da orde di irregolari per reprimere quanto rimaneva della resistenza. Con il risultato di più di 25mila morti e la vendita di molti altri come schiavi; carneficina ben illustrata da Eugène Delacroix. La strage raggiunse il culmine della ferocia nel villaggio medievale di Anavatos costruito su una rocca fortificata: dopo un lungo assedio i Turchi massacrarono 3000 persone e, pur di non cadere nelle loro mani, molte donne con i loro bambini si uccisero saltando nel profondo burrone sotto la rocca.
E, naturalmente, questo fu solo uno dei tanti massacri nel corso dei secoli da parte dei Turchi che, ricordiamo, ancora oggi occupano abusivamente parte dell' Isola di Cipro.
6 commenti:
Ecco i commenti:
#1 16 Novembre 2008 - 09:48
Scusa se mi permetto ma a mio parere è una motivazione limitativa.
unsoffiodivento
#2 16 Novembre 2008 - 10:06
Prego ?
Vandeaitaliana
#3 16 Novembre 2008 - 21:28
Bhe diciamolo pure, che Berlusconi porti sfiga è appurato (basta vedere gli eventi italiani e mondiali nelle sue legislazioni), ma non gli si può attribuire ogni colpa. I soldi dati a Gheddafi hanno un suo perché e non credo alla fine saranno regali fatti a fondo perduto per due motivi:
1) L’immigrazione in Italia la si combatte all’origine. Si è ridotto il fenomeno dell’immigrazione dall’Albania cooperando con le polizie locali e pattugliando (anche noi con l’esercito italiano) i mari e le coste Albanesi. Quindi il fenomeno degli sbarchi a Lampedusa può essere contrastato proprio con accordi bilaterali fra Libia ed Italia che implicano un interessamento diretto della Libia sui suoi territori. In altro modo, il pattugliamento delle nostre coste, i centri di prima accoglienza, il rimpatrio di clandestini è di per se un costo che se evitato, porta ad un minore investimento di risorse con conseguente beneficio economico. A mio parere, visto che comunque il fenomeno non può essere bloccato, si è solo spostato un costo finanziando e spingendo le autorità libiche ad un più accurato controllo delle loro coste. Resta poi il fatto se la Libia manterrà oppure no il suo impegno.
(E qui mi sorge comunque spontanea una domanda di cui non ho però ricercato le risposte approfondendone l’argomento: ma la comunità europea, visto che noi siamo il portone d’ingresso in Europa di immigrati irregolari, contribuisce economicamente al pattugliamento delle nostre coste e del territorio italiano oppure questo è un onere esclusivo che grava sulle casse dello stato italiano? Perché su questo andrebbe aperto un dibattito)
2) I buoni rapporti con la Libia (e quindi anche i contributi economici dati per arginare il fenomeno dell’immigrazione) hanno di per se il doppio, anzi triplo interesse economico che è quello di: salvaguardare le oltre 30.000 attività italiane insediate in territorio libico; salvaguardare l’approvvigionamento di gas dalla Libia e salvaguardare l’approvvigionamento di petrolio (che se non ricordo male, le percentuali di importazione in Italia si attestano intorno al 39% del fabbisogno nazionale)
Chiuso il discorso del gatto nero Berlusconi affronterei l’altra parte del post che riguarda l’ingresso della Turchia nell’Europa. A mio parere ciò che indichi nel post è limitativo perché non si può ridurre l’ingresso della Turchia in Europa a ciò che la Turchia fece oltre 4 secoli fa, in pieno periodo Medioevale. Nemmeno volendo far riemergere il genocidio armeno quale vicolo per poter far aderire la Turchia al sistema di commercio europeo sarebbe un motivo valido, perché per lo stesso motivo, metà degli stati Europei andrebbero espulsi dalla CEE. Gli armadi d’Europa sono pieni di scheletri. Non dimentichiamo infine che la Turchia resta un crocevia energetico importante per i gasdotti che arrivano dalla Russia e per i suoi oleodotti di transito
Piuttosto concordo con te sul fatto che andrebbe risolto il problema di Cipro e, di non trascurabile importanza, il fondamentalismo presente nel paese turco, soprattutto negli ultimi anni (vedi recenti casi di accanimento religioso e attentati di stampo fondamentalista). Va comunque detto che il problema del fondamentalismo islamico, lo viviamo anche noi che siamo in Europa, senza la Turchia come stato membro (vedi Olanda, Inghilterra e Italia stessa)
Questo era il mio senso di limitativo, ma sono ovviamente punti di vista.
unsoffiodivento
Non ci siamo:ne ho visti e sentiti tanti di insulti su Berlusconi, ma che portasse iella...
Il fatto che io critichi Berlusconi in qualcosa che non approvo, non mi colloca nel partito degli antiBerlusconi di professione, anzi.
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I soldi dati a Gheddafi sono solo uno schiaffo agli Italiani cacciati da chi avrebbe dovuto perire sotto l' attacco di Reagan. Il legami della Libia con Arafat, Marcos, Securitate ed altre simpatiche organizzazioni li ho gia ricordati. Un conto è discutere con uno Stato Sovrano come l' Albania con ancora alcuni problemi comuni ad altri paesi ex-comunisti; un conto è trattare con Libia, Siria, Iran, Corea del Nord.
Pure con Slovenia e Croazia io non tratto, finchè non ci restituiranno i Nostri Territori...
Esistono tante possibili fonti di approvigionamento di Gas, come ho ricordato nei post sulla Georgia.
Come controllare ed aiutare il Progetto Nabucco.
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Turchia.
A parte il fatto che anche per il primo Massacro non siamo più nel Medioevo, il secondo è abbastanza recente:1822.
Per non ricordare quello degli Armeni. Se vuoi poi ti racconto quello che facevano in Romania: eppoi oggi criminalizzano il povero Vlad Tepes...
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Io non credo in questa europa delle banche e del mercatismo:ne avrei già da buttare fuori, se per quello...
La Mia Europa è differente...
Vandeaitaliana
#5 17 Novembre 2008 - 23:47
Anche la mia è differente. Intanto ti consiglio vivamente di leggere quest' ottimo articolo di Ida Magli "La Turchia e le donne" http://www.italianiliberi.it/Edito08/donneturchia.html
A parte il fatto che Cipro non è una passeggiata e giusto l'altro giorno alla Radio in un notiziario i greco-ciprioti hanno ricordato chiese date alle fiamme, arredi sacri trafugati, quadri e icone di inestimabile valore venduti ai mercati in giro per il mondo ecc.
Berlusconi fa cose che apprezzo, altre meno. Il leader perfetto non esiste. Questa non la mando giù. Però i più grandi sponsor dell'ingresso della Turchia nella Ue sono gli USA e Israele. La Nato è da quel dì che preme per l'ingresso turco, perchè le conviene e perché c'è da controllare l'oleodotto del Caspio che passa da lì. Chiudono perfino gli occhi sulle stragi turche dei Curdi, alla faccia dei diritti umani!.
Non tutto quel che conviene a loro e che ubbidiscono a una logica mercatista, conviene a noi. Se la Turchia entra de facto in Ue i casini che abbiamo già con rom, moldavi, albanesi e altra delinquenza saranno nulla in confronto. Perchè come minimo esigeranno moschee e minareti alti come quelli che ci sono già a Colonia. Ci sono valori che non sono negoziabili. E questo è uno. Io ho già inviato email di protesta alla Lega. Speriamo bene...Ciao
Nessie
utente anonimo
#6 18 Novembre 2008 - 07:08
Si, Nessie. Non posso che concordare tranne che in una cosa: almeno tre sono stati i Leader perfetti, ma sono morti: Benito, Corneliu Zelea e Giorgio.
:- )))))))))) !
Ciao !
Vandeaitaliana
#7 18 Novembre 2008 - 08:48
E chi è Giorgio? Saresti tu? :-))))
Allora W la Perfezione!
Nessie
utente anonimo
#8 18 Novembre 2008 - 09:37
Dai, Nessie !!!!!
ALMIRANTE !!!
Se lo dico al Sauro, Ti toglie il saluto :-DDD !
Vandeaitaliana
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