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venerdì 25 settembre 2009

Obama fa l' ecologista, ma l' asse Iran-Venezuela si rafforza.

Confesso che cominciavo ad essere preoccupato, non ricevendo informazioni nuove da FiammaBolivia dopo il mio ultimo post sull' Honduras. Ma eccole fresche fresche, che ci danno una situazione chiara ma al tempo stesso preoccupante, di quanto accade nell' ALBA sempre più rossa ed iranianofila. In attesa dunque che l' amico FiammaBolivia, come mi ha promesso, apra un suo blog dedicato alla situazione sudamericana, volentieri ricevo e pubblico:

"Caro Vandea, innanzitutto i ringraziamenti di mia moglie per aver pubblicato un'articolo sulla vera situazione dell'Honduras, bellissimo paese tanto bistrattato dalla comunità internazionale (anche dall'Italia purtroppo!!!!!!), per il solo fatto di non voler cadere in un regime comunista.

Il titolo del tuo articolo, purtroppo è più attuale che mai. Chavez non vede l’ora di provare le nuove armi comprate in Russia, senza la minima reazione dell’abbronzato e dell’Unione Europea, la quale vive nell’incapacità di portare avanti le proprie idee senza il consenso degli Stati Uniti, ed è condannata dalla propria burocrazia che non gli consente di diventare leader mondiale.

Questo, Chavez &C. lo sanno, bisogna perciò fare attenzione, perchè questi sono pericolosi !!! Immagina solamente che, a quanto pare, in Bolivia è presente una quantità considerevole di iraniani (!!), che starebbero addestrando i contadini nella difesa del territorio. Si dice anche che buona parte dell’apparato di sicurezza presidenziale sia rappresentato da iraniani, venezuelani e cubani (esattamente come accadeva in Romania con Ceausescu:palestinesi,congolesi, angolani e cubani. Nota di Vandea...). Non sò se è chiaro a tutti però questa gente stà armando qualcosa di pericoloso. Negli altri paesi immagino sia lo stesso, e poi Chavez si lamenta che la Colombia voglia le basi americane nel suo territorio. Ma ben vengano queste basi.

La bellísima (!!!) figlia di Zelaya della foto con il cappellino e la maglietta “hasta la victoria siempre” sarebbe, dicono, l' intestataria di un conto in Svizzera di 40.000.000 di dollari del popolo honduregno.(Nicu Ceausescu, il rampollo adorato di Elena e Nicolae, docet...NdV.)

Il provocatore onavi, come si nota conosce bene la situazione latinamericana, per aver, sicuramente, letto qualche libro di minà su cuba o per aver visto qualche puntata di turisti per caso. (infatti è di Rifondazione Comunista, ho controllato...NdV).

Dopo aver fatto queste premesse vorrei nuovamente approfittare della tua bontà e pubblicare una lettera di un professore universitario venezuelano, la quale fà capire il pensiero della maggior parte della gente latinamericana che si batte tutti i giorni contro la comunistizzazione del continente, alla faccia dei venditori di fumo che promettono al popolo la fine della povertà, ma non dicono loro però, che la loro povertà finirà perchè moriranno tutti di fame.

Buona lettura.


L'HONDURAS DEVE ESSERE RISPETTATO!!!

Scritto dal Dott. Alvaro Albornoz
Dottore in Diritto Costituzionale
Avvocato Summa Cum Laude
Professore Universitario

Il regime cleptocratico di Chavez non si stanca di far danno all’Honduras e di perturbare la pace e la democrazia di questa nazione. E così hanno eseguito un piano macabro per provocare uno spargimento di sangue nel paese centramericano.

Abituati a trafficare la droga attraverso l’Honduras, sono riusciti a far entrare l’ex presidente Zelaya per la stessa via e con gli stessi mezzi che utilizzavano i narcotrafficanti del governo deposto.

In questa maniera, Zelaya è riuscito ad entrare nell’ambasciata del Brasile a Tegucigalpa, con l’appoggio insensato ed insulso del governo di Lula da Silva, il quale dovrà essere responsabilizzato per le conseguenze di questo gesto.

Il signor Zelaya credeva che, una volta conclusa la funesta operazione, il ritorno al potere, sarebbe stato un gioco da ragazzi, in realtà si è messo la corda al collo da solo, perchè oggi ha solo due opzioni:

La prima è quella di chiedere asilo politico la Brasile (tanto lo da a tutti i terroristi vedi Cesare Battisti! Ndt). In questo caso dovrà sottomettersi alle norme che regolano questa figura nel diritto internazionale, pertanto dovrà abbandonare l’Honduras, non prima di aver ottenuto il salvacondotto dal governo costituzionale capitanato da Micheletti e non potrà rilasciare nessuna dichiarazione nè tantomeno intromettersi nella politica interna honduregna.

La seconda opzione è quella di abbandonare l’ambasciata e consegnarsi alle autorità giudiziali del suo paese, per essere giudicato per i molteplici delitti e malefatte (tra cui il delitto di tradimento alla patria!) commessi durante l’esercizio delle sue funzioni ed affontare le venti e più imputazioni penali che gli ha comminato la Fiscalia Generale della Nazione.

Non esiste nessuna’altra opzione per Zelaya, anche se la sua demenza lo porta a delirare con cose impossibili e giuridicamente inviabili. Il suo ritorno alla presidenza è un’utopia che solo rimane nelle menti ritorte dei rappresentati di lucifero sulla terra.

Per contro, il governo costituzionale e legittimo dell’Honduras, capitanato dal Presidente Micheletti, ha preso le misure legali necessarie per preservare la pace e l’ordine, così da poter evitare l’alterazione del processo democratico e pacifico che si vive in questo momento nel Paese. Il 29 Novembre si svolgeranno le elezioni presidenziali ed il popolo honduregno eserciterà il suo diritto al voto, dimostrando al mondo il significato della vera democrazia.

Gli avvenimenti descritti mantengono in una situazione incerta al mondo e soprattutto a noi, persone democratiche, che, preghiamo Dio perchè protegga l’Honduras da questi pazzi che pretendono rompere l’ordine costituzionale della patria di Lempira e Morazan, per soddisfare le pretese del comunismo internazionale, che non si rassegna all’idea di perdere questo territorio per i suoi piani terroristici, autocratici e di narcotraffico.

La posizione e l’atteggiamento del popolo honduregno e del suo governo costuituzionale, democratico e legittimo, sono così degne e coraggiose che emozionano al più insensibile essere umano. Mai avremmo immaginato di vedere tanta dimostrazione di grandezza, civismo, coraggio , valore e dignità di questo Paese così piccolo che prima di oggi passava inavvertito e che da oggi in poi sarà considerato una delle potenze mondiali in valori, correttezza e decenza pubblica consituendosi come la dimostrazione più palpabile di un popolo difensore della democrazia e dello Stato di Diritto.

Honduras deve essere rispettato!!

Niente e nessuno potrà far tornare indietro questo popolo che vuole vivere in pace ed in democrazia, senza l’ingerenza di nessun altro paese che pretenda calpestare la sovranità ed il potere di autodeterminazione del popolo honduregno.

Questo non è, come vogliono far credere i seguitori di Zelaya, una lotta tra i poveri ed i ricchi impresari.


Questa è una lotta tra il bene ed il male, tra la democrazia e l’autoritarismo, tra l’etica e la corruzione, tra I valori e gli antivalori, tra il progresso e la miseria, tra la libertà e la sottomissione, tra Dio e satana; dovendo necessariamente vincere i primi ai secondi per poter salvare il mondo.

Tradotto (spero bene) da FiammaBolivia.



Che il buon Dio ci salvi !"

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Come si vede, la situazione è assai diversa da quanto i media europei ed italiasiatici vogliono fa apparire. D' altronde la visita fugace di chavez a Venezia avrebbe dovuto aprire gli occhi a molti. Ma questo, lo sappiamo, è quasi impossibile, con l' Eskimo sempre presente in readazione dagli anni '70 ad oggi.

Pubblico questa nota di FiammaBolivia anche nel mio trascuratissimo e secondario Blog ForzaCuba.

http://www.forzacuba.splinder.com/

http://santosepolcro.splinder.com/post/20904111/ALBA+rossa+in+Sudamerica.

http://www.doctoralvaroalbornoz.blogspot.com/

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