Questa scritta apparve lo scorso anno in Via Broletto a Milano pochissimi giorni dopo l'inaugurazione dei Giardini dedicati a Sergio Ramelli, lo studente dell' Istituto Molinari ucciso dai comunisti a colpi di Hazet 36, una grossa chiave inglese tristemente famosa negli anni '70 per l'uso criminale che ne facevano i vari gruppuscoli della sinistra extraparlamentare. La stessa scritta apparve sotto casa Ramelli dopo la morte del giovane milanese, avvenuta il 29 Aprile 1975. Anzi, la frase completa era: "Tutti i Fascisti come Ramelli, con una riga rossa tra i capelli.". Anche per lo strumento di morte venne coniato un lugubre slogan: "Hazet 36, Fascio dove sei ?". Un anno dopo, lo stesso giorno l'Avvocato Enrico Pedenovi, Consigliere Regionale Lombardo per il MSI veniva ammazzato da Prima Linea sotto casa.
Dopo trent'anni ignobili personaggi rievocano questi infami slogan accostandolo ai Martiri di Nassiriya, Eroi Morti in stragi terroristiche mentre compivano una Missione di Pace.
Per loro, per chiunque sia così abbietto e vigliacco da pronunciare questi slogan assassini, deve esserci un solo posto : il CARCERE. E devono restarci a lungo, per capire la gravità delle loro parole e riflettere sulla troppa generosità delle coperture che ancora godono in Italia.
1 commento:
Ecco i commenti:
#1 28 Aprile 2006 - 15:06
A volte anche Casini dice delle verità e riferendosi alla candidatura di Caruso nella coalizione di sinistra, disse che certa gente deve stare in carcere non in parlamento.
Purtroppo Berlusconi aveva azzeccato il giusto aggettivo per chi vota a sinistra ... ;-)
Monsoreau
#2 28 Aprile 2006 - 15:19
Sbagli mons, Silvio non li ha aggettivati, li ha chiamati per nome! GM
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