Con una delibera del Consiglio Comunale del 2003, l'amministrazione milanese aveva deciso per una targa per ricordare Enrico Pedenovi, Avvocato e Consigliere del MSI ammazzato da Prima Linea il 29 Aprile 1976.
Dopo il rifiuto dei prodi inquilini di Viale Lombardia 65 e 67 (peraltro case comunali, e quindi, il Comune avrebbe potuto fare a meno di tale parere), la targa avrebbe dovuto essere messa su un palo, ma gli operai sono stati cacciati.
Anche il proprietario dello stabile posto al 66 si è opposto; dunque Enrico Pedenovi, uomo mitissimo e buono, sarà ricordato il 29 aprile con una targa pilatesca posta su un palo staccato dal muro al numero 66.
Il motivo: "la targa metterebbe a rischio l'incolumità fisica e MORALE degli inquilini.
MORALE ? Non ho parole.
O forse ne avrei, ma sarebbero così piene di rabbia per un cinismo senza senso di chi ancora non vuole la verità e la pacificazione per anni tristissimi percorsi dall'odio comunista , e quindi evito.
I Nostri Morti fanno ancora paura.
Questo è il clima di un Italia in cui chi non la pensa a sinistra, è un Criminale Politico.
1 commento:
Ecco i commenti:
#1 20 Aprile 2006 - 15:26
E' la prova provata che tra noi e loro c'è una voragine.
Loro esaltano un delinquentello morto mentre davstava la sua città e la faccia coperta (per la vergogna) da un passamontagna, ma rifiutano di ricordare degnamente un Martire della Libertà
Monsoreau
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