Mentre Gustavo Selva annuncia di voler ritirare le dimissioni, decisione con la quale ovviamente dissento, ecco invece, di contrapposto, passare con Storace Luciano Buonocore, membro dell' assemblea nazionale di AN e fondatore del partito, ma soprattutto che è stato il fondatore ed animatore con Adamo Degli Occhi e Massimo de Carolis della "Maggioranza Silenziosa", movimento spontaneo anticomunista nato nella Mia Milano negli anni '70, gli anni della Mia Gioventù, quando in pochi ci opponevamo alla barbarie comunista, anni che videro pagare un alto tributo di sangue da parte della Destra, con tanti, troppi giovani ammazzati, feriti o ridotti a larve umane dalle micidiali chiavi inglesi Hazet 36 della teppaglia rossa, che spadroneggiava forte di connivenze ed impunità fornite dall' Arco Costituzionale e dai pennivendoli con l' Eskimo che pullulavano nelle redazioni dei giornali di regime.
E mentre il mio pensiero corre a quegli anni, non posso che rammentare il Post di qualche giorno fa del mio amico Monsoreau:
http://blacknights1.blogspot.com/2007/07/giovani-gi-vecchi-e-vecchi-sempre.html#links
e notare che l' anagrafe non conta, ma conta il cuore. E penso con tristezza ai troppi "giovanitristi" piazzati in Tocqueville ed in AN, ragazzi invecchiati prima del tempo, già innamorati del vecchio e della poltrona, neoantifascisti di quasidestra che si gongolano davanti ad uno specchio pseudoliberale che, ahimè, nulla ha di liberale, ma nasconde vuoto e vecchiaia. Paladini del nulla.
Per questo mi appello ai giovani che frequentano il mio blog, e gli grido: "BOIA CHI MOLLA !". Insorgete, dunque, la Vita contro la Morte, la Lotta contro il Salotto, la Ricerca Culturale contro l' Appiattimento. Innamoratevi di quel Grande Patrimonio che rappresenta la Destra, urlate la gioia di essere di Destra, costruite il FUTURO !
PERCHE' IL DOMANI APPARTIENE A VOI !
E sappiate costruire una Grande Destra, quella voluta da Giorgio Almirante, l' uno fianco a fianco, come nella più bella immagine vista in un film italiano che raramente guardo: l' immagine finale di quegli Amici che uno dopo l'altro si inginocchiano accanto all' Amico nella "Notte prima degli esami".
Sul sito di Storace in Pdf l' intervista odierna a Buonocore su "Libero" :
http://www.storace.it/Galleria%20Multimediale/Download/libero18luglio%202007.pdf
13 commenti:
Ecco i commenti:
#1 18 Luglio 2007 - 17:03
A parte il fatto che noi non siamo poi così vecchi e il domani appartiene anche a noi ... ;-) concordo sul tuo appello ad unire la Destra, perchè finchè AN seguirà le capriole del suo presidente non potrà rappresentare gli Ideali, i Valori e i Principi della Destra.
Monsoreau
#2 18 Luglio 2007 - 17:35
Ero sicuro che avresti parlato di Selva di "Ambulanza Nazionale" e di Buonocore...
No, non voglio rinunciare alla mia lotta, dentro il cuore sento un urlo, un qualcosa che mi sprona, sento un coro nella mente:
BOIA CHI MOLLA!
BOIA CHI MOLLA!
Ora e sempre.
Laro
utente anonimo
#3 18 Luglio 2007 - 17:35
"La gioventù si scaglia"
Speriamo di avere la forza, anche se i segnali, tra i miei coetanei, sono molto poco incoraggianti.
Chi non è di sinistra è della Lega (più che della Lega è razzista e basta) oppure è un naziskin o comunque un "Dux mea lux"...
Speriamo che esista veramente una maggioranza silenziosa "destrorsa" e non "maldestra"...
Massimiliano
utente anonimo
#4 18 Luglio 2007 - 19:29
Meglio un giorno da Vandeaitaliana che 100 da Giorgia Meloni!
pizzì
utente anonimo
#5 18 Luglio 2007 - 23:16
Riporto la risposta di Arrighi a Gasparri.
Pizzì.
Leggo su Libero di oggi l’articolo di Maurizio Gasparri in cui tende a rivendicare l’esclusività del termine Destra ad Alleanza Nazionale, quasi che questo concetto, con il suo corollario di principi, valori, battaglie politiche e storie vissute fosse un monopolio del partito di Fini, e in cui Gasparri avverte tutti che fuori da An non ci sarebbe destra poiché “la destra è An(…)”.
Sorpreso da tale ardire ho guardato in alto, a destra, la data di oggi, mercoledì 18 luglio 2007, e mi è subito venuto in mente che proprio un anno fa, il 18 luglio, venne presentato all’Esecutivo nazionale di An da Gianfranco Fini, il documento “Ripensare il centrodestra nella prospettiva europea”, che fu da tutti i commentatori, in particolare a sinistra, salutato come la “seconda svolta finiana”, il completamento di Fiuggi, la definitiva ascesa del giovane leader nell’olimpo del Partito popolare europeo.
Rileggendo la rassegna stampa dell’anno scorso proprio su Libero trovo un articolo di Maurizio Gasparri titolato “Avanti con Fini verso il centro”. Sinceramente non credo affatto che Gasparri – che di An è sicuramente un’intelligenza, a volte isolata ma non secondaria – si sia scordato quanto diceva e scriveva un anno fa. Credo invece che – più attento di altri – mostri tutta la sua preoccupazione per il fallimento di un’operazione lancia in resta, ben poco meditata e volta all’ennesimo “dover stupire a tutti i costi” che la leadership di An aveva lanciato e che ha portato in 12 mesi al crollo dei consensi del partito di Fini, e alla nascita soprattutto di un nuovo soggetto politico “La Destra”, creato dalla passione e dalla volontà di Francesco Storace, che sta raccogliendo enormi consensi in tutta Italia, accogliendo non solo l’emorragia dissanguante di Alleanza Nazionale, ma trovando nuovi consensi nella società civile tra quel 20% di italiani che si sente e si dichiara di destra e che in buona parte mai ha votato An, e ritrovando amici che negli anni da An se ne erano andati disgustati, come l’amico eurodeputato Nello Musumeci e la sua Alleanza Siciliana, insieme ai volti dei molti dirigenti giovanili, nel frattempo cresciuti, che su questa spinta hanno deciso di ritornare in campo. Non è chi lascia An “a dire addio alla destra”, semmai è il contrario; come rileva spesso Marcello Veneziani è Alleanza Nazionale ad aver lasciato la Destra. . In politica spazi vuoti non si lasciano, accorgersi tardivamente di averli lasciati è un grave errore, se qualcuno li occupa perché è la base, fatta di militanti ed elettori, a chiederlo non può essere colpevolizzato per averlo fatto.Ed è purtroppo An che non ha più – almeno da un anno- intenzione di caratterizzarsi come continuatrice della storia e della tradizione della destra politica e culturale italiana.È in quel documento in cui si teorizza un “centrodestra senza trattini” che si abbandona un percorso e se ne inizia uno diverso di avvicinamento non solo alle tesi di un indistinto popolarismo neo-paleo-centrista ma ci si coccola nella prospettiva del possibile ingresso armi bagagli nel Partito popolare europeo.
(segue)
...Se abbiamo lasciato An è perché riteniamo esaurita la funzione storico-politica di Alleanza Nazionale. Nel ’95 a Fiuggi compimmo la coraggiosa operazione di “lasciare la casa del padre consapevoli che non vi avremmo fatto più ritorno”, ma in questi 12 anni da allora troppe volte abbiamo avuto la sensazione che – giustamente lasciata quella casa – si sia vagato a vuoto, brancolando nel buio, come una nave senza timonieri, in balia dei venti e delle onde. Si è perso tempo a demolire le mura della vecchia casa più di quanto se ne sia impiegato per progettarne una nuova.
Ma la politica non è mai solo pars destruens, necessita e abbisogna di una pars construens sulla quale non si è mai voluto seriamente investire. L’identità odierna di An – se di identità ancora si può parlare –si è disvelata per “rimozioni successive” (a volte persino insultanti nei confronti della memoria storica della comunità dalla quale si proviene) senza che una sola idea nuova, attuale, moderna, originale contribuisse a disegnare il volto e il corpo della nuova Destra italiana del terzo millennio. Sono fortemente convinto che oggi quei milioni di italiani che si sentono e si dichiarano di destra possano e debbano avere un’alternativa ad una Alleanza Nazionale alla deriva “verso il popolarismo”, un’alternativa di destra che non si vada ad arenare nelle secche nostalgiche del passato.
Sono convinto che debbano avere l’opportunità di riconoscersi in una forza che nasca dalla spinta propulsiva di chi, come me e come Francesco, a Fiuggi nel ’95 c’era, lì i conti con il proprio passato politico e con quello che ha ereditato li ha fatti tutti e per questo si è lacerato sottoponendosi a critica feroce fino in fondo per rinascere e proiettarsi verso il futuro.
(segue)
...A Gasparri che cita un suo “dirigente periferico” (a proposito Maurì… che brutto termine “periferico” per definire chi tutti i giorni nelle province ai confini dell’impero di via della Scrofa si rompe letteralmente il di dietro per portare sudati consensi a un partito romanocentrico e riceve in cambio soltanto qualche pacca sulle spalle!) che parla di crisi non politica ma di umanità di An, voglio dire che la crisi di An non solo è politica, non solo è di “umanità”, ma è una crisi antropologica nel senso pieno. I ragazzi della via Pal, diventati potenti nel 2001, passati dalla guerra alla stanza dei bottoni, sono diventati ex-ministri colonnelli. Gli ex giovani hobbit – speranzosi di poter stravolgere il sistema di potere – hanno sempre più mutato le loro fattezze, trasformandosi nella parodia di Gollum, che incapace di staccarsi dall’oscuro potere dell’Anello si getta, suicidandosi, nel fuoco del Monte Fato nell’estremo tentativo di riappropriarsene.
I partiti non sono (o meglio, non dovrebbero essere) delle consorterie, delle lobby o dei gruppi indistinti anonimi e sradicati tesi esclusivamente alla conquista e al mantenimento del potere dei propri capi bastone, ma comunità di persone che si uniscono in nome di valori, principi e progetti politici, affinità culturali e medesime visioni del mondo e della vita nella sua concreta esplicazione, che è fatta di economia, lavoro, Stato, attenzione alla sicurezza e al benessere del proprio popolo, principi e ideali da applicare con fatica nella quotidianità della gente.
I partiti dovrebbero vivere di democrazia e partecipazione dei propri iscritti a tutte le scelte fondamentali, attraverso riti – quali i congressi e le riunioni degli organi assembleari e decisori – che lungi dall’essere mera forma sono sostanza vera, regola di convivenza attraverso la discussione.
(segue)
...Dentro An tutto questo non c’era, non c’è mai stato.
Al concetto plurale di leadership attraverso la partecipazione si è sempre preferito opporre un lìderismo di stampo sudamericano.
La convivenza e il dibattito tra le anime di An è stata sempre regolata sul principio della tregua armata in una guerra per bande.
I colonnelli salivano e scendevano gradini verso il trono a seconda dei momenti, delle occasioni e delle convenienze.
Ma è un male antico, che da troppi anni alberga nel partito che abbiamo lasciato.
In questi mesi in cui ho rappresentato la minoranza nella Segreteria generale dei Congressi ho toccato con mano l’impossibilità di avviare un serio dibattito interno sulle regole da dare al partito e da far rispettare, sui diritti dei tesserati e delle minoranze interne, sulla partecipazione degli iscritti alla vita politica di An.
Un anno orsono, nella splendida cornice napoletana di Camaldoli, decidemmo con Storace e altri amici, di dar battaglia all’interno del partito, nella speranza di cambiarlo, di riformarlo, di “democratizzarlo”.
Oggi mi rendo conto di quanto fosse uno sforzo titanico dall’esito impossibile.
A Maurizio Gasparri, che ieri scriveva che nello stare a destra ci vuole più cuore e meno presunzione, voglio dire anch’io “è verissimo!”; ma per restare in Alleanza Nazionale, dopo tutto quello che abbiamo visto – parafrasando Vasco Rossi - “ci vuole quello che io non ho/ci vuole pelo sullo stomaco!”
Mi vengono alla mente alcune parole di Beppe Niccolai, che sempre fu del Msi anima critica e implacabile nel “denunciare i nemici mortali che sono dentro di noi: la partitocrazia che genera professionismo politico contro la militanza; la casta contro l’impegno morale; la burocratizzazione; la corte e i cortigiani; la tendenza a ridurre il partito periferico ad una rete di piazzisti del voto, e che conduce ad una selezione verticistica della classe dirigente secondo la fedeltà, non alle linee ideali, ma alle persone che hanno il potere.”
Questa denuncia, fatta da chi, come Beppe Niccolai. ha vissuto tutta intera, la sua militanza politica con animo guerriero e spirito francescano, è ben precedente alla nascita di An e all’impatto, drammatico, per molti dei suoi dirigenti con l’Anello del potere di tolkeniana memoria e di cui sopra parlavo.
(segue)
So che cedo al sentimentalismo, ma – in tempi di crisi profonda della politica - quella denuncia può e deve trasformarsi in un giuramento non solo per noi di Destra, ma per tutto il mondo politico italiano.
Oggi, 18 luglio, a un anno di distanza da quel documento di An, che segnò per noi il momento dell’avvio di una riflessione, proponiamo e rendiamo pubbliche le Tracce per una Costituente di Destra, su cui chiamiamo a confrontarsi tutti coloro che spinti da volontà e passione politica decideranno di partecipare alla Costituente di Destra, che si svolgerà in ottobre a Roma, e dove edificheremo una...
utente anonimo
#6 20 Luglio 2007 - 06:59
E' un quasi inno alla vita!
Marshall
utente anonimo
#7 20 Luglio 2007 - 12:57
caro amico fascista, posso chiederti se:
-la destra storica, quella di cavour, per intenderci che posto occupa nel tuo cuore?
- stimi di più il fascicomunista bombacci o il fascistissimo farinacci?
- il film di bertolucci "novecento" è secondo te banale vulgata imprecisa, mistificante, bugiarda o pericolosa e acuta propaganda antifascista?
-assunta almirante è donna di barricata o di salotto? e almirante era così estraneo al salotto?
- cosa pensi di almirante sull'attenti davanti alla bara di berlinguer?
- hai parlato di musica alternativa di destra. so che sergio caputo era dei "vostri". dove è finito? è ancora un musicista "di destra"? meglio lui, così raffinato, o il nazionalpopolare venditti? o l'anarco-individualista vagamente stirneriano de andrè? o il liberal lauzi? o il poeticissimo guccini (che alcuni miei conoscenti di destra sostengono di amare di "un amore irrazionale ").
-un mio amico di idee in movimento amava la letteratura gotica del nordeuropa, diceva che la destra si può trovare solo nella testa di qualche monaco o samurai, leggeva arturo onofri, evola, hegel. sarebbe, in base a questi elementi, stato bene accetto questo ragazzo nella tua cerchia di amici politici?
-ami anche tu, come benito mussolini, sorel?
-e dei fratelli rosselli (l'originale boia chi molla era il loro, ben prima di reggio calabria) pensi tutto il male possibile?
- cosa ne dici della rivalutazione, da parte della destra, di pasolini e gramsci?
ti saluto
irazoqui
irazoqui
#8 20 Luglio 2007 - 13:56
MONS.
Sempre suscettibile, sull' età !
Dai, che poi sei più giovne di me (per pochino....).
Chissà se ci riuscirà a vedere sorgere quella Destra che ricerchiamo da anni, io e te !
Laro e Massimiliano:
Completo, era :
"Contro il comunismo la gioventù si scaglia: Boia chi molla, è il grido di battaglia !"
Così, come anche il Pizzino sa, la versione giusta di un' altro Nostro slogan, era:
"Nelle scuole, nelle fabbriche, nelle università:
il comunismo, non passerà !".
E NON è passato !
A voi oggi l' Onere e l' Onore di portare i vostri coetanei sulla via della Militanza ma anche della Cultura (Libro e Moschetto, non aveva tutti i torti, el Crapùn...): leggete, leggete, leggete . E poi fate leggere.
Pizzì.
Si, la Meloni è insopportabile...
Grazie per il commento di Arrighi.
Marshall.
Grassie.
Vandeaitaliana
#9 20 Luglio 2007 - 14:33
Il testo a cui ho fatto riferimento è una canzone dei D.D.T, un gruppo, romano presumo, di Musica Alternativa.
http://www.alternativa04.altervista.org/home.htm
Laro
utente anonimo
#10 20 Luglio 2007 - 14:38
Boia chi molla una frase che e' una bandiera......!
Histon Presente!
Histon
#11 21 Luglio 2007 - 16:31
100 Euro a risposta, Irazoqui...
1) Cavour chi ? Quel massone che fece brogli dappertutto con le annessioni,dichiarò guerra a Stati Cattolici servendosi di un pirata, pardòn, corsaro senza Dio che fece scempio di Bronte e che depredò i Beni della Chiesa ? Dai, sai che non posso scrivere parolacce :-) !
2)Sono 2 persone che pagarono un prezzo altissimo per le loro idee. Posso scegliere ? Senz' altro Carlo Borsani.
3)Il Film di Bertolucci è un mediocre (non pessimo) affresco di quello che correva in Italia in quel tempo, purtroppo corrotto da troppo antifascismo militante. Anche se non posso non trovare similarietà con alcuni componenti della Mia Famiglia.
4)Donna Assunta ? Di barricata, col fucile in mano.
Almirante poi, i salotti non sapeva neanche cosa fossero.Dovresti leggere la biografia scritta da Franco Franchi per Koinè ed.
5)Il Rispetto per il Nemico, rispolverato ultimamente da Oriana Fallaci in un suo scritto, ce lo insegnò Lui, Giorgio Almirante. E come ci teneva a freno, altrimenti, sai quanti altri morti ci sarebbero stati....
6)Veramente ho saputo di Sergio Caputo solo tardi, attraverso il Libro di Lanna e Rossi. A Milano non tutto arrivava. Sapevo da sempre di Don Backy, che fu osteggiato. Naturalmente di Battisti. Ed a Milano si sapeva (ed io ne parlai molto prima del libro di Lanna e Rossi) della vera simpatia politica di Fabrizio de Andrè. Tant' è che ultimamente si riavvicino a circoli dell' entourage di Alain de Benoist.
Di Lauzi, ne ho fatto il suo elogio il giorno della morte: un VERO Liberale.
E' vero, anch'io ho apprezzato Guccini, ma io sono un curiosone: tra i miei dischi trovi di tutto.
Ma sai che fatica invece a diffondere la Compagnia dell' Anello, gli Amici del Vento, Fabrizio Marzi, Michele di Fiò e tanti altri ?
7)Rispondo con una domanda: dipende cosa pensasse di Maurras...
8)Da giovani ci si può appassionare per alcune cose che poi l' età ci fa riscoprire sotto nuovi aspetti.
9)Anca lur, I Rosselli, rivendicano tale paternità ?
Ma no, ma no, anche se c' è chi retrocede fino al 1799 oppure al 1848, la paternità è di un certo sergente Sivieri degli Arditi a Caporetto. Ripresa poi da Mieville nel Campo di Prigionia di Hereford.
I Rosselli: solo un po' confusi, direi lontani parenti di quelli che chiamo "Giovanitristi"...
10) Delle rivalutazioni di Gramsci e Pasolini ? Tutto il male possibile. Infece di far pasticci, riprendiamoci quel Fascistaccio di Hemingway !
Mi sa che 100 euro a risposta siano pochi...
Vandeaitaliana
#12 21 Luglio 2007 - 16:38
Laro.
Non preoccuparti, spesso la rete è inesatta. Anche la versione "Contro il sistema, la Giovenù si scaglia, è METRICAMENTE errata ed inesatta, manca una sillaba. Prova a scandire Contro il sistema
e contro il comunismo. Vedrai che alla prima ti risulta corta e strascicata.
Histon.
Sempre Presente !
Vandeaitaliana
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