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mercoledì 13 agosto 2008

Bush a Putin, 10 Maggio 2005: La Georgia è Sovrana.

Dove sono quelli che si mobilitano non dico per l' Irak e l' Afghanistan, ma anche per Birmania e Tibet, basta che non siano Stati Cristiani ? Si, vabbene, anch' io solidarizzo ed ho solidarizzato per i paesi Buddisti oppressi dai comunisti, ma chi organizza mobilitazioni per la Georgia, Cristianissima ed Ortodossa ( e dunque nell' immaginifico, Reazionaria) ? Insomma quando a morire sono i Cristiani, in questo caso uccisi dalla parodia nazional-bolscevica, sono tutti zitti, o quasi. E, dannazione, pure Tocqueville ha chiuso per le vacanze. E quindi questa offensiva di Putin rischia di passare inosservata.

Per fortuna, ancora una volta c' è George Bush a dimostrarsi degno Presidente ( e l' Occidente lo rimpiangerà, uh come lo rimpiangerà...!), che non abbandona un amico. Tra i miei ritagli del 2005 ho ritrovato ancora un articolo di Marcello Foa (col mio post di ieri ho parzialmente anticipato il suo articolo quotidiano, per quanto concerne Ucraina, Moldavia, Repubbliche Baltiche:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=282883

e crisi georgiana), in occasione della visita del 10 Maggio di quell' anno del Presidente Americano a Tbilisi. Ebbene, 150.000 persone festanti lo accolsero sull' onda della sua denuncia degli errori di Yalta fatta a Riga qualche giorno prima. Yalta dove il furbo Stalin si fece beffe del Compagno Roosevelt ma anche di Churchill, che per dirla alla Mourinho, proprio un P**** non era. E Bush, al Presidente Mikhael Saakashvili ed a tutta la Georgia fece promessa di protezione, amicizia ed alleanza: "La sovranità della Georgia deve essere rispettata da tutte le nazioni, la Georgia deve restare intatta !" , ammonendo chiaramente la Russia. Avvallando le denunce del Presidente Georgiano sulle rivolte fomentate da Mosca in Abkhazia ed Ossezia Meridionale. Dove vivono minoranze russe stabilitesi per la maggior parte dei casi per volere di Stalin dopo la Rivoluzione Russa o la II Guerra Mondiale. Come in Moldavia, come in Lettonia, Estonia e Lituania. E parlando proprio di questi tre ultimi Stati, i quali non dimentichiamolo mai sono tra gli artefici dello smembramento sovietico (come ricordai in un Post, a Bucarest nella Piazza dell' Università occupata nel 1990 dagli studenti anticomunisti e NazionalCristiani sventolavano le loro tre bandiere), Putin definì "Idiozie" le loro rivendicazioni fatte a Bush il sabato preecedente.

Minoranze portate apposta per tenere in scacco Etnie assolutamente non slave.

Fortunatamente, dai primi intenti, Bush sembra riconfermare con decisione tale amicizia, e la prova di forza statunitense è la vera arma rimasta a questo Eroico Popolo di lontane origini caucasiche ma non slave. Non le solite diplomazie europee delle "pacche sulle spalle", ma lo Scudo Spaziale e l' allargamento della Nato sono i dicorsi che femano i Carri Armati Neo-bolscevichi. Come le minacce di ritorsioni internazionali (vedasi G8 ed altro) promesse dagli USA.

No, Putin ha perso: già s' immaginava di farsi un boccone della Georgia, ed invece deve limitarsi ad attestarsi nelle 2 regioni pseudo-russe dove già era presente con finte truppe di interdizione. Ed ora deve mandare giù questo boccone, in compagnia del suo consigliori, Konstantin Zatulin, altro esponente di spicco del revanscismo Nazionalbolscevico, il quale in questi anni ha più volte attaccato l' occidentalizzazione dell' Ucraina.

No, gli Stati Uniti non sono il miglior mondo possibile, ma è l' unico vero amico dell' Europa. Che sarebbe ora che si svegliasse.

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