Era aprile
era maggio
era... chi lo sa
Era bella
oh, era bella
solo la sua età.
Non ricordo
se sorrise
quando se ne andò
Io l'amavo
io l'amavo
solo questo so
Io credevo tante cose
che non credo più
non per questo sono triste
ora ci sei tu.
Ho paura, ho paura quando penso che
era, era, era, era, era come te.
Blog di discussione,laico ma antilaicista,su politica e religione italiana e mondiale.Anticomunista da sempre,non sarò mai antifascista.
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venerdì 26 dicembre 2008
Buon Natale a tutti,anche ad Eluana.
giovedì 18 dicembre 2008
Fini, ovvero Talleyrand.
Ogni nuova dichiarazione del Sig. Fini prepara a nuove meraviglie, per così dire. Ma non dobbiamo ormai stupirci più di nulla da parte di questo novello Talleyrand, il quale, come si sa, servì la Monarchia di Luigi XVI, poi la Rivoluzione francese nelle sue varie componenti, l'impero di Napoleone Bonaparte e poi di nuovo la Monarchia, questa volta quella di Luigi XVIII. Ma sono sicuro che al Sig. Fini i libri di storia non dedicheranno praticamente nulla. Dimenticheranno le sue frasi di celebrazione del Fascismo, reperibili nel mio blog al TAG Fini, dimenticheranno il suo neoantifascismo più realista del Re, e si perderanno nell' oblio gli attacchi contro Pio XI e Pio XII e tutto quello che fecero, attraverso grandi Cardinali e Vescovi, come Ildefonso Schuster, ma anche con occasionali religiosi, per opporsi all' Olocausto. Io invece non vorrei che si perdesse la memoria di questa fotografia, e vorrei che qualche storico mi spiegasse cosa ci faceva con il microfono in mano il Sig. Fini al Funerale di Francesco Cecchin, tra una selva di braccia tese e labari con tanto di gladio e dedica a Graziani accanto al Camerata Marcello De Angelis, allora in Terza Posizione. Non provava schifo e ribrezzo verso tutti quei Fascisti dichiarati, lui novello cantore dell' antifascismo militante ? Non provava avversione verso l' incenso che proveniva dalla Chiesa ?
No, aspettiamoci di tutto, dai matrimoni tra pederasti fino alla sparizione dei Crocefissi, dal Corano nelle scuole allla cittadinanza regalata al primo che passa, dalla liberalizzazione delle droghe agli omicidi mascherati da eutanasia.
Nel nome del vvolemosebbene e della "bellademocrazia" !
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Il Brindisi di Girella
di Giuseppe Giusti
Dedicato al signor di Talleyrand buon'anima sua
Girella (emerito
Di molto merito),
Sbrigliando a tavola
L’umor faceto,
Perde la bussola
E l’alfabeto;
E nel trincare
Cantando un brindisi,
Della sua cronaca
Particolare
Gli uscì di bocca
La filastrocca.
Viva Arlecchini
E burattini
Grossi e piccini:
Viva le maschere
D’ogni paese;
Le Giunte, i Club, i Principi e le Chiese.
Da tutti questi
Con mezzi onesti,
Barcamenandomi
Tra il vecchio e il nuovo,
Buscai da vivere,
Da farmi il covo.
La gente ferma,
Piena di scrupoli,
Non sa coll’anima
Giocar di scherma;
Non ha pietanza
Dalla Finanza.
Viva Arlecchini
E burattini;
Viva i quattrini!
Viva le maschere
D’ogni paese,
Le imposizioni e l’ultimo del mese.
Io, nelle scosse
Delle sommosse,
Tenni, per ancora
D’ogni burrasca,
Da dieci o dodici
Coccarde in tasca.
Se cadde il Prete,
Io feci l’ateo,
Rubando lampade,
Cristi e pianete,
Case e poderi
Di monasteri.
Viva Arlecchini
E burattini,
E Giacobini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
Loreto e la Repubblica francese.
Se poi la coda
Tornò di moda,
Ligio al Pontefice
E al mio Sovrano,
Alzai patiboli
Da buon cristiano.
La roba presa
Non fece ostacolo;
Ché col difendere
Corona e Chiesa,
Non resi mai
Quel che rubai.
Viva Arlecchini
E burattini,
E birichini;
Briganti e maschere
D’ogni paese,
Chi processò, chi prese e chi non rese.
Quando ho stampato,
Ho celebrato
E troni e popoli,
E paci e guerre;
Luigi, l’Albero,
Pitt, Robespierre,
Napoleone,
Pio sesto e settimo,
Murat, Fra Diavolo,
Il Re Nasone,
Mosca e Marengo;
E me ne tengo.
Viva Arlecchini
E burattini,
E Ghibellini,
E Guelfi, e maschere
D’ogni paese;
Evviva chi salì, viva chi scese.
Quando tornò
Lo statu quo,
Feci baldorie;
Staccai cavalli,
Mutai le statue
Sui piedistalli.
E adagio adagio
Tra l’onde e i vortici,
Su queste tavole
Del gran naufragio,
Gridando evviva
Chiappai la riva.
Viva Arlecchini
E burattini;
Viva gl’inchini,
Viva le maschere
D’ogni paese,
Viva il gergo d’allora e chi l’intese.
Quando volea
(Che bell’idea!)
Uscito il secolo
Fuor de’ minori,
Levar l’incomodo
Ai suoi tutori,
Fruttò il carbone,
Saputo vendere,
Al cor di Cesare
D’un mio padrone
Titol di Re,
E il nastro a me.
Viva Arlecchini
E burattini
E pasticcini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
La candela di sego e chi l’accese.
Dal trenta in poi,
A dirla a voi,
Alzo alle nuvole
Le tre giornate,
Lodo di Modena
Le spacconate;
Leggo giornali
Di tutti i generi;
Piango l’Italia
Coi liberali;
E se mi torna,
Ne dico corna.
Viva Arlecchini
E burattini,
E il Re Chiappini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
La Carta, i tre colori e il crimen laesae.
Ora son vecchio;
Ma coll’orecchio
Per abitudine
E per trastullo,
Certi vocaboli
Pigliando a frullo,
Placidamente
Qua e là m’esercito;
E sotto l’egida
Del Presidente
Godo il papato
Di pensionato.
Viva Arlecchini
E burattini,
E teste fini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
Viva chi sa tener l’orecchie tese.
Quante cadute
Si son vedute!
Chi perse il credito,
Chi perse il fiato,
Chi la collottola
E chi lo Stato.
Ma capofitti
Cascaron gli asini;
Noi valentuomini
Siam sempre ritti,
Mangiando i frutti
Del mal di tutti.
Viva Arlecchini
E burattini,
E gl’indovini;
Viva le maschere
D’ogni paese.
Viva Brighella che ci fa le spese.
sabato 13 dicembre 2008
Il Nazionalcomunismo in Romania: da Ceausescu al PRM.
Le recenti elezioni in Romania, in attesa che il Presidente Basescu decida di affidare il mandato di Primo Ministro, mi spingono a riprendere un discorso iniziato in passato e riscontrabile nel mio Tag riguardante la Mia Seconda Patria.
Chi non conosce bene la Storia e la Politica rumena non può comprendere come la situazione non sia minimamente comparabile con quella italiana. Come scrissi in passato fu anomalo il comportamento di Ion Antonescu, nazionalista che fece massacrare le Guardie di Ferro, anomalo il recente apparentamento tra il PSD neo-comunista ed il Partito Conservatore, ed altrettanto anomalo fu il ed è il Nazionalcomunismo ben rappresentato da Ceausescu ed il sedicente partito di Destra PRM, o della Grande Romania.
Ceausescu, per cercare consenso, decise di alimentare il Patriottismo da sempre presente in un paese che privo di risorse riuscì a mantenere la propria identità, lingua e cultura per secoli, pur tra espansionismo slavo e turco, riuscendo finalmente a raggiungere l' Indipendenza nel XIX secolo e, a differenza dell' Italia, senza lotte fratricide tra i vari Regni. Agendo in maniera repressiva verso le minoranze magiare e sassoni (quest' ultime, grazie ai parenti ed amici scelsero l' emigrazione in Germania), e proponendo la "via rumena al socialismo" in cui erano rispolverati tutti i miti ben presenti nell' immaginifico rumeno, dalla discendenza dai Daci alla Romanità. Tralasciando naturalmente il senso religioso Cristiano Ortodosso, senza il quale Mihai Eminescu non sarebbe potuto mai diventare quel grande poeta che fu. Del Nazionalcomunismo di Ceausescu, accompagnato da un antisionismo rasentante l' antisemitismo, si può trovare conferma in moltissimi testi, dal più volte citato "Orizzonti Rossi" di M. Pacepa, sia nel libro di Antonello Biagini "Storia della Romania Contemporanea" o Andrea Carteny "Hungarian Minorities in Transylvania between the Socialist regime and Post-Communism Romania".
A maggior ragione il PRM, il Partito della Grande Romania, non può certamente essere preso in seria considerazione come forza NazionalCristiana di Destra, essendo rappresentato nelle sue massime cariche da Gheorghe Funar : "Inainte de Revolutie a fost membru al Partidul Comunist Roman." Prima della Rivoluzione fu membro del PCR e soprattutto da quel Corneliu Vadim Tudor, il quale non solo in passato fu membro del PCR, ma fu uno di quei tanti "poeti della corte" che scrissero le lodi di Nicolae ed Elèna Ceausescu in sonetti ed odi ben conosciuti dal Popolo Rumeno; anche recentemente Tudor, nel Settembre 2006, ha dichiarato che bisognerebbe mettere delle statue di Ceausescu nelle cittadine rumene, perchè non si possono cancellare con un colpo di spugna 45 anni di storia. (fonti: http://www.ziare.com/ )
Probabilmente l' insuccesso elettorale del PRM alle ultime elezioni è da imputare al fatto che finalmente i Rumeni stanno aprendo gli occhi su quante persone legate al comunismo cerchino di riciclarsi sfruttando gli "activist" sempre pronti a dare una mano a creature assimilabili a Ion Iliescu ed al Fronte di Salvezza Nazionale, che in questi anni hanno fatto leva sul Nazionalismo esattamente come in passato Ceausescu, ma non avendo che ben poco di quei valori Conservatori e NazionalCristiani incarnati da mistici C. Z. Codreanu, poeti come Eminescu, eruditi e studiosi come Nae Ionescu e Mircea Eliade.
Activist che spianarono la strada al successo del FSN appena dopo la Rivoluzione e che ormai sono riconoscibili nei mercati, nei cimiteri, nelle piazze a cercar di far leva su vedove, pensionati ed altre categorie deboli; ma che stanno ormai perdendo credibilità.
martedì 9 dicembre 2008
Quei cani dei comunisti che sbranano i gatti.
Dunque questa volta gli abusivi non ce l'hanno fatta:niente Fiera degli "O bej o bej". Anche se gli ineffabili dei Centri Asociali fanno sapere che il prossimo anno organizzeranno una Fiera degli Abusivi e dei Clandestini nello stesso periodo, nella sede del Leoncavallo in Via Watteau. Speriamo invece che per il prossimo anno sia finalmente sgomberato il Centro Sociale che con questo nome da anni resiste alla faccia dei Miei Concittadini.
Nel frattempo, sempre restando nell' illegalità, l' AIDAA, l' Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (un’associazione che non rientra tra quelle fanatiche del mondo animaliste o ambietalista), denuncia questa vergognosa situazione: "I punkabbestia che di giorno stazionano bighellonando nella zona di Via Torino ma anche alle Colonne di San Lorenzo e Piazza Vetra con i loro cani che spesso vengono anche utilizzati per chiedere l'elemosina ( e forse anche aizzati contro persone sole che transitano nei parchi milanesi a scopo di rapina) una volta arrivata la notte liberano i propri cani affamati alla ricerca di cibo. Si tratta prevalentemente di cani di grossa taglia (pitbull ma anche dobermann ed in un caso mastino napoletano) ovviamente sprovvisti di qualunque microchip o tatuaggio di riconoscimento che scorazzano per le vie alla ricerca delle ciotole del cibo che viene lasciato prevalentemente per i gatti. Ovviamente i feroci cani (dopati o comunque sottoposti spesso a sostanze calmanti) - sostiene Aidaa - non si limitano a svuotare le ciotole con la pappa dei mici, ma molto spesso si avventano sui medesimi gatti ammazzandoli. Le ultime segnalazioni parlano della morte di una quindicina di gatti nella zona compresa tra Via Torino, Via San Maurilio e Piazza San Sepolcro".
Naturalmente, poichè i punkabbestia sono notoriamente vicini ai Centri Asociali (i tossici, nooo...!), questa notizia rischia di passare in sordina e senza la grancassa delle maggiori associazioni dei verdi/rossi...
venerdì 5 dicembre 2008
Quella cultura dell' illegalità protetta sempre a sinistra.
A Milano, come in tante altre città, per la festa del Santo Patrono, si organizza da sempre un mercatino, e quello di Sant' Ambrogio, per la particolare vicinanza al Natale, era veramente luogo di festa e rilassamento;era la Fiera degli Oh Bej Oh Bej : Che belli ! Che belli ! urlavano i bambini estasiati davanti ai giocattoli, ai dolci ed alle luci che le bancarelle mostravano.
Era, dico io: perchè non lo è più, grazie ancora alla sinistra ed alla sua perenne voglia di sposare l'illegalità in ogni campo. La Fiera da qualche tempo era stata trasferita dalla zona tra l' Università Cattolica e la Chiesa di Sant' Ambrogio alla zona del Castello Sforzesco. Tutto bene ? Per niente, perchè l' abusivismo, una volta era limitato a qualche vù cumprà inseguito dai Ghisa (Vigili Urbani) e finiva lì. Attorno al Castello esplose questo fenomeno, tant' è che due anni or sono, il Comune, sbagliando, decise la legalizzazione dell' illegale, concedendo degli spazi agli abusivi; e così, come nei film di Totò nacque il Commerciante Abusivo Ufficiale. Con tanto di pernacchia alle bancarelle che pagavano la relativa tassa d' occupazione del suolo pubblico. Poichè lo scorso anno la protesta dei commercianti regolari che pagavano le tasse fu pesante, quest' anno si è finalmente voluto ripristinare la legalità, con Polizia, Carabinieri e Ghisa pronti a respingere gli abusivi.
Apriti cielo ! Siccome molti di loro sono simpatizzanti dei Centri Asociali oppure Extracomunitari Clandestini, ecco pronta a montare la protesta, con i bravi studenti democratici ed antifascisti in prima fila ad organizzare la resistenza. Così in nottata i circa 200 abusivi si sono radunati sui prati del Parco Sempione, passando la nottata tra vino e schiamazzi, per la gioia dei residenti, senza far mancare il volantinaggio di protesta. Stamane poi la protesta è continuata, paralizzando il traffico del centro, che quando piove, già va in tilt da solo, soprattutto sotto Natale, ed al momento in cui scrivo non so se una delegazione di abusivi, clandestini, saltimbanchi, giocolieri e democratici antifascisti siano stati ricevuti o meno in Municipio per rivendicare il loro diritto all' ABUSIVISMO, poichè, secondo loro, la vera anima della Fiera degli Oh Bej Obej sono loro. Con buona pace di chi paga tasse, compra merce con fattura, e rilascia relativo scontrino. Anzi, si è corso il rischio di scontri con le Forze dell' Ordine, per il tentativo di occupare Piazza Cadorna e relativa Stazione, come appare nella fotografia.
E poi dicono che uno si butta a Destra...
mercoledì 3 dicembre 2008
Deciderà Basescu chi ha vinto in Romania.
Ieri ho cercato di spiegare come sono andate le Elezioni 2008 in Romania, oggi vediamo quali scenari si aprono.
Innanzitutto è bene sapere che per la Costituzione Rumena, l' unico che può dare l' Incarico di Governo è il Presidente Traian Basescu.Questo è un punto fermo. L' autorevole quotidiano di Bucarest, Romania Libera, nell' edizione odierna
http://www.romanialibera.ro/a140867/patru-scenarii-pentru-formarea-noului-guvern.html
spiega che sono possibili 4 soluzioni:
1)Pd-L con PNL
2)Grande Coalizione di Unione Nazionale
3) e 4)Alleanza anomala PSD con PD-L o PNL.
La prima soluzione è la più possibile, auspicabile e probabile. I due partiti di CentroDestra e Destra sono simili in molte cose, ma esistono dei problemi. Innanzitutto proprio poco prima delle Elezioni, Basescu ha riaffermato che spetterà solo a lui decidere a chi dare l' incarico, non escludendo neanche un Governo Tenico, con magari quel Mugur Isarescu, oggi Governatore della Banca Nazionale di Romania, che in passato ricoprì già la carica di Premier. Isarescu, membro della Commissione Trilaterale, gode non solo dell' appoggio di forze estere come si presume, ma potrebbe contare anche su un uomo per tutte le stagioni come quel Petre Roman che potrebbe essere rieletto tra le file del PNL tra le Circoscrizioni Estere. Se così fosse, sarebbe auspicabile che il Partito Conservatore rinsavisse, mollasse i neocomunisti ed entrasse come terza forza nel Governo per arginare le spinte iperliberiste di Isarescu, in tempi in cui non sono proponibili. Però esistono altri problemi grossi: subito dopo le elezioni il Presidente del PNL, Calin Popescu Tariceanu, Primo Ministro uscente ha rivendicato con forza la futura carica di Premier. Ma non credo che Theodor Stolojan del PD-L sia intenzionato a mollare una carica che in teoria, in questa alleanza, toccherebbe a lui. In più i rapporti tra Basescu e Tariceanu sono notoriamente tesi.
La seconda ipotesi, che potrebbe essere tentata per via della crisi economica,non mi piace punto: i Governi di coalizione in Romania mi puzzano tropo di FSN, Fronte di Salvezza Nazionale che vedo sempre come fumo negli occhi. Che favorirebbe sempre il PSD, per via dei tanti activist infiltrati ogni dove nel Paese. Senza gli activist, che riecono ancora oggi a far presa nei mercati, nelle piazze, nei capannelli tra i pensionati, le massaie ed i tanti delusi dal Liberismo (che non ha frenato l' emigrazione, creando invece una neo-immigrazione, anche clandestina, che la Romania non aveva mai conosciuto, per sopperire alla mancanza di manodopera emigrata all' estero), il PSD sarebbe ridotto al lumicino, perchè se avete letto il mio articolo di ieri, i neocomunisti hanno perso oltre un milione e mezzo di voti, tenendo conto che nell' Alleanza Anomala c'erano pure i Conservatori.
Restano infine la terza e quarta ipotesi, ma spero proprio che i due Partiti Liberali, che si stavano riavvicinando, non siano così Tafazziani da consegnarsi nelle mani del PSD.
Stiamo alla finestra, e vedremo quello che deciderà Basescu.
martedì 2 dicembre 2008
In Romania perde l' alleanza anomala Conservatori-comunisti.
Confesso che di castronate sulle Elezioni in Romania del 30 Novembre 2008 ne ho lette a iosa, in questi giorni, sia a sinistra, che ha dato i neocomunisti del PSD, Partito Socialdemocratico, vincenti, assecondando ancora una volta le Exit Poll, fallaci come in Italia, sia che a destra, per esempio in alcuni siti di Tocqueville che non hanno sottolineato che il PSD era alleato anomalmente con il PC, Partito Conservatore. Vediamo ora prima di dare la giusta versione del voto e poi analizzare i fatti.
Nel 2004, che erano anche Presidenziali, i risultati furono questi:
Camera:
Uniunea Nationala PSD + PUR
(il PUR era il Partito Umanista, oggi Partito Conservatore)
Voti 3.730.752 pari al 36,80 %
Alianta Dreptate si Adevar PD + PNL
(il PD è oggi il PD-L, il PNL è lo storico Partito Liberale. Drep/Ad significa Giustizia e Verità)
Voti 3.191.146 pari al 31,48 %
Partidul Romania Mare
(considerato di estrema destra, in realtà nazionalcomunista)
Voti 1.316.751 pari al 12,99 %
Uniunea Democrata Maghiara din Romania
(minoranza ungherese)
Voti 628.125 pari al 6, 19 %
Segue una sfilza di partiti minori, compreso il Partito NazionalContadinoCristiano, formazione storica di Destra. Ed anche 6138 voti per gli Italiani di Romania.
Senato:
PSD + PUR
Voti 3.798.607 pari al 37,16 %
PD/PNL
Voti 3.250.663 pari al 31,80 %
PRM
Voti 1.394.698 pari al 13,64 %
UDMR
Voti 637.109 pari al 6,23 %
I voti definitivi delle elezioni del 2008 sono questi:
Camera:
Alianta PSD + PC Candidato Mircea Geoana
Voti 2.279.449 pari al 33,09 %
Partito Democratico-Liberale Candidato Theodor Stolojan
(ex PD, ha corso da solo, rispetto alle precedenti, di centro)
Voti 2.228.860 pari al 32,36 %
PNL Candidato Calin Tariceanu
(ha corso da solo, rispetto alle precedenti, centrodestra)
Voti 1.279.063 pari al 18,57 %
UDMR
Voti 425.063 pari al 6,17 %
Senato:
PSD + PC
Voti 2.352.968 pari al 34,16 %
PD-L
Voti 2.312.358 pari al 33,57 %
PNL
Voti 1.291.029 pari al 18,74 %
UDMR
Voti 440.449 pari al 6,39 %
Seguono altri partiti, tra cui, fortemente ridimensionato, i Nazionalcomunisti della Grande Romania, Romania Mare, ed il Partito del Presidente della Steaua Bucarest, Gigi Becali.
Ora, il primo dato di fatto è che è calato in modo impressionante il numero dei votanti, dovuto probabilmente al fatto che molti elettori sono delusi dai partiti, e che non si riconoscono in certe alleanze anomale.
La più incredibile è quella del titolo, dove il PC, Partito Conservatore, che guarda a quel determinato gruppo di elettori, attento ai Valori tipici della Famiglia, apertamente schierato contro i gay-pride ed i matrimoni omosessuali, per la difesa dell' Identità Nazionale, per l' insegnamento della Religione a scuola, teso a guardare le Piccole e le Medie Imprese, continui ad allearsi con i neocomunisti dell' Obama Rumeno, Mircea Geoana, ex-ambasciatore negli USA e considerato un riformatore. In realtà ancora più "volpon" del suo predecessore Ion Iliescu. Il PSD potrà cambiare nome e leader mille volte, ma sempre comunisti o neocomunisti rimarranno, furbettti eredi di quel Fronte di Salvezza Nazionale che troppo in fretta si sbarazzò dei coniugi Ceausescu.
Il secondo dato di fatto è proprio che questa alleanza anomala è stata pesantemente sconfitta, scendendo di oltre il 4 % rispetto al 2004, con il terzo dato di fatto che pone il Pd-L ed il PNL i veri vincitori delle elezioni, arrivando insieme ad oltre il 50 %. Alla faccia dei vari giornali sinistri italiani.
E' un peccato che il Partito Conservatore di Dan Voiculescu e Daniela Popa, Partito che peraltro fece parte dellla maggioranza di CentroDestra tra il 2004 ed il 2006, non riesca a darsi la giusta collocazione all' interno di un Paese che dimostra di avere una base elettorale fortemente Conservatrice, come queste elezioni dimostrano.
Elezioni che siano infine di ammonimento in Italia per chiunque a Destra possa pensare qualsiasi esperimento anomalo: pur criticando i continui errori dell' attuale Governo di Centro, la Destra Italiana deve puntare solo a future alleanze compatibili con i propri Valori.
giovedì 27 novembre 2008
La Spagna chiama, il Terrore risponde dall' India.
Così, infine, a pochi giorni dalla sentenza di un giudice di Valladolid che ha ordinato di togliere i Crocefissi dalle pareti di una scuola pubblica, adempiendo così alla promessa fatta da Zapatero in Luglio al Congresso del Partito Ateista Spagnolo, alias Socialista, il Terrorismo Islamico è tornato a colpire con criminale e sanguinaria ferocia, forte del fatto che l' antico baluardo di lotta Cristiana, Patria di Matamoros e del Cid Campeador è in realtà oggi all' avanguardia del laicismo più becero e della cattofobia più estrema. L' Italia, per quanto ne sappiamo, paga con un altro morto, Antonio De Lorenzo, ennesimo tributo di sangue in questa Quarta Guerra Mondiale senza fine, che potrebbe esser portata alla conclusione in breve tempo, con una sola bomba su una capitale a scelta tra gli stati canaglia che appoggiano queste belve sanguinarie. Ma nessuno avrà il coraggio di usarla, ed allora continueremo a piangere altri morti, sempre di più, e più l' Occidente si mostrerà debole, maggiore sarà l' offensiva del Jihahd. Che, forse, userà l' atomica per primo in qualche Nostra Città. Intanto, porte aperte alla Turchia...
mercoledì 26 novembre 2008
Giù, giù, all' Inferno, Compagno Kojak !
Ma tanto tu all' Inferno non ci credi, no ? Hai voluto la cerimonia laica, in stile sovietico, no ? Vedrai che bel calduccio, laggiù.
No, io non mi piego al coro transpartitico (i trans vanno di moda, oggi...)di sinistra e destra che piange la scomparsa di Sandro Curzi: io me la ricordo la polemica pesante con Giampaolo Pansa proprio da parte del "comunista dal volto umano". Schierato ad ultradifensore della guerra partigiana insieme all' ex-Fascista Giorgio Bocca. Un "gendarme della memoria", come li definiva Pansa, per il quale esistevano solo i Sette Fratelli Cervi, mentre i Sette Fratelli Govoni meritavano l' oblìo, come tutti quei morti ammazzati di cui scrivo nell' altro mio blog, "Morti Dimenticati". E bene fa a ricordarla Pansa sul Riformista: altro che avversario leale !
Non mi dimentico che fu collaboratore di "Radio Oggi in Italia" che trasmetteva dalla rossissima Praga, dal paese che diede rifugio a Moranino. Non mi dimenticò che non abiurò mai quel comunismo che fece cento milioni di morti, l' idea più sanguinaria di tutta la storia, sorella di quel nazionalSOCIALISMO con cui tanto ha da spartire e condividere.
No, non ci sto, Non Porgo l' Altra Guancia perchè non posso; eppoi sarà in buona compagnia, laggiù. Con tutto quel rosso, poi ! Magari un po' stupito dell' esistenza delle Malebolge. A proposito, se mi senti, dì pure a quell' altro, quel santarellino di Gramsci, che la conversione, se ci fu, fu troppo tardiva...
martedì 25 novembre 2008
E' Abruzzogate, ovvero, robe da Chiodi !
Ecco cosa stava maturando, ecco perchè Berlusconi ha ripreso a supplicare di non votare La Destra, come scrivevo ieri ! Ecco cosa c'era dietro, ed oggi non solo il Blog di Storace ripropone il filmato pubblicato già da Buontempo due giorni fa, ma anche gran parte degli organi d' informazione riportano notizie e commenti a riguardo del filmato "Tutti i giovani del Presidente" apparso sul sito del candidato del PdL alle Regionali Abruzzesi, Gianni Chiodi, poi ritirato in fretta e furia. Dove l' esponente del partito di centro ed antifascista invita i ragazzi a recarsi nei suoi gazebo allestiti durante la visita del Sig. Berlusconi in Abruzzo per rispondere a qualche domanda e lasciare un Curriculum : "Vai alla bancarella di Gianni, che sarei io, nella tua città e iscriviti al tuo futuro....Con questo atto non esprimi una preferenza politica, ma stai prenotando un incontro di selezione di formazione ed avviamento al lavoro imprenditoriale". Il filmato poi termina con l' invito a votare per l' ex-sindaco di Teramo.
Come si legge sul sito del Segretario de La Destra:
"Alla fine, il bubbone sembra essere scoppiato. Lo scandaloso video del candidato del PdL in Abruzzo, prima confezionato in grande stile con tanto di lancio sul web e poi precipitosamente rimosso, fino a restare soltanto iniziativa di piazza sotto i gazebo cittadini, ha fatto finalmente parlare l’Italia intera.
Articoli e dichiarazioni sono stati pubblicati ieri sui siti internet dei principali quotidiani italiani e linkati un po’ su tutta la Rete. Tra gli altri, Corriere e Stampa hanno parlato di curriculum e voto, Repubblica di bufera su Chiodi e di uno spot elettorale che offre lavoro, RaiNews24 di voto di scambio, mentre Radio Capital ha intervistato il candidato del PdL chiedendo spiegazioni sulla vicenda.
Il Tg3 Rai ha mandato in onda un servizio, di Valeria Ferrante, mettendo finalmente a nudo quanto La Destra sta denunciando da alcuni giorni, vale a dire il voto di scambio in atto in Abruzzo a firma Chiodi. Certo, dobbiamo rilevare che La Destra, nel servizio, è stata solo citata, senza neanche una piccola inquadratura o un seppur breve commento. Visibilità a Di Pietro, invece, che ha cavalcato l’onda della denuncia lanciata dal presidente Buontempo. Ma non ce ne facciamo un cruccio, La Destra c’è e con questa denuncia ha dimostrato di essere vigile e attenta agli interessi dei cittadini.
Oggi i grandi giornali scrivono di questo caso da Prima Repubblica e la speranza è che si vada a fondo alla questione. La magistratura intervenga quanto prima, ormai il velo è strappato e non si potrà far finta di niente in nome della nostrana …democrazia.
Questa una piccola rassegna stampa sull' accaduto:
corsera-25_11_08-curriculum-e-chiodi
epolis-25_11_08-portate-i-curriculum
giorno-carlino-nazione-25_11_08-bufera-sul-pdl
liberal-25_11_08-lavoro-e-chiodi
libero-25_11_08-il-video-di-chiodi
manifesto-25_11_08-lavoro-in-cambio-di-voti
mattino-25_11_08-offre-lavoro-sul-web
messaggero-25_11_08-spot-di-chiodi-sotto-accusa
repubblica-25_11_08-autogol-pdl-in-abruzzo
riformista-25_11_08-autogol-candidato-chiodi
sole24ore-25_11_08-video-e-lavoro-spot-per-chiodi
Abruzzesi, avete la possibilità di dire basta alla vecchia politica: pensateci bene !
lunedì 24 novembre 2008
Berlusconi risupplica: "Non votate La Destra".
venerdì 21 novembre 2008
In Italia la Secessione c' è già:la Toscana.
Diciamola tutta:mentre con il Federalismo Fiscale alcuni temono che le Regioni del Nord se ne vadano, abbiamo che di fatto la Regione Toscana, patria dei comunisti capitalisti, si pone al di fuori d' Italia, con la nuova Legge Quadro regionale:
- Clandestini, in Toscana sanatoria "fai da te" -
di Lucia Bigozzi.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=307095
Non è la prima volta che una regione rossa legifera in maniera censurabile, ma ora è veramente troppo: come ha dichiarato il Sindaco di Verona, Flavio Tosi: "E' un atto illegale, e politicamente un errore". Siamo infatti al paradosso: mentre da tutto il paese si richiedono a gran voce misure drastiche ed energiche contro l' immigrazione clandestina, che essendo clandestina di nome, deve essere classificata come un reato penale, ecco che oltre alle cure ospedaliere, la Toscana vuole assicurare vitto ed alloggio gratuito, magari al posto di qualche Italiano o straniero in regola.
Se la Toscana vuole la Secessione, prego, si accomodi. Poi, magari, chieda l'annessione a Cuba, Cina, Corea del Nord, Bielorussia o Moldavia. O dichiari nata la Repubblica Popolare e Democratica di Toscana.
domenica 16 novembre 2008
Qualcuno racconti a Berlusconi dei Massacri di Chio.
Il Primo Ministro prosegue nell' islamizzazione della Politica Estera, e dopo aver mollato i nostri soldi a quel galantuomo di Ghaddafi, ora si è mostrato paladino dell' ingresso della Turchia in Europa. Sarebbe d' uopo che ne chiedesse consiglio non solo agli storici della Mia Seconda Patria, la Romania, ma anche a quelli italiani. O che qualcuno lo portasse, quando si reca a Napoli, al Museo di Capodimonte, dove c' è un famoso dipinto del Solimena: "Il Massacro dei Giustiniani a Chio". Il 14 aprile 1566 una flotta imponente di ottanta Galere Turche comandate da Kapudanpascià Pialì arrivò al porto di Chio, isola greca ma con forte presenza genovese, retta dalla Famiglia Giustiniani, e che riuscì in sostanza ad occupare senza combattere con un sottile tradimento. Gli Ottomani chiesero infatti l’approdo al passaggio come amici, ma appena giunti al porto, richiamarono il capo della Maona, il podestà Vincenzo Giustiniani, il vescovo Timoteo Giustiniani e i 12 governatori e li fecero imprigionare. Ciò non impedì che l’isola subisse un violento saccheggio, le Chiese furono tutte distrutte o convertite in Moschee, e ben presto tutto quello che di bello, funzionale ed utile a Chio fu depredato o devastato. Vincenzo Giustiniani con gli altri 12 governatori e gli altri Giustiniani più in vista furono portati a Costantinopoli. Ventuno giovinetti tra i 12 e i 16 anni furono separati dai genitori, costretti ad abiurare la fede cattolica ed ad arruolarsi nel corpo dei Giannizzeri. Tre di loro si piegarono alle volontà Ottomane, furono circoncisi, ma poi riuscirono a fuggire a Genova, riabbracciando la Fede. Gli altri 18 furono uccisi dopo atroci torture il 6 settembre 1566. Questi ultimi furono canonizzati dalla Chiesa.
Questo non fu l' unico Massacro perpetrato dai Turchi in quell' isola; in tempi molto recenti, durante la Guerra d' Indipendenza Greca, nel 1822, gli Ottomani, desiderosi di infliggere una dura lezione agli abitanti Cristiani dell' isola, approntarono una grande flotta agli ordini dell'ammiraglio Kapudan Pashà Karà Ali che fece sbarcare un gran numero di soldati affiancati da orde di irregolari per reprimere quanto rimaneva della resistenza. Con il risultato di più di 25mila morti e la vendita di molti altri come schiavi; carneficina ben illustrata da Eugène Delacroix. La strage raggiunse il culmine della ferocia nel villaggio medievale di Anavatos costruito su una rocca fortificata: dopo un lungo assedio i Turchi massacrarono 3000 persone e, pur di non cadere nelle loro mani, molte donne con i loro bambini si uccisero saltando nel profondo burrone sotto la rocca.
E, naturalmente, questo fu solo uno dei tanti massacri nel corso dei secoli da parte dei Turchi che, ricordiamo, ancora oggi occupano abusivamente parte dell' Isola di Cipro.
venerdì 14 novembre 2008
La Vita innanzitutto:parla Titti Monteleone.
A questo punto, non ci rimane che sperare e pregare, per la povera Eluana Englaro, destinata ad una morte atroce, di fame e di sete, altro che dolce morte. Sarà pure imbottita di sedativi, per evitare spasmi dovuti alla mancanza d' acqua. No, non è giusto, come Padre e Cattolico mi ribello a questa condanna a morte decisa da altri per una ragazza che non può decidere.
Vergognati, Italia ! Così preoccupata da false libertà, falsi diritti e falsi princìpi da non vedere quale abominio si sta' per compiere, contro il dono più prezioso avuto da Dio: la VITA !
Davanti a tale tragedia, non posso non portare l' esempio di una Madre coraggiosa conosciuta al Congresso de La Destra, Portavoce Provinciale di Belluno, Titti Monteleone. La quale, in risposta all' intervento ed alla presenza ingombrante di Marco Pannella, ha raccontato le sue personali scelte in favore della Vita.
La prima, a soli 18 anni, durante l' ultimo anno di Liceo, quando scoprì di aspettare un bambino: "...ho saputo di aspettare un bambino...ultimo anno di liceo...tante speranze.....ed anche allora non ho mai pensato di rinunciare a mio figlio che oggi ha 36 anni....certo ho dovuto rinunciare ai miei sogni...ma un figlio vale 1000 carriere, un figlio vale 1000 rinunce...un figlio è un figlio !". La seconda, più recente, risalente al 21 Luglio 1999, quando perse in modo drammatico un altro figlio, Marzio, di soli undici anni: "...al mare mentre provava una maschera è stato colpito alla nuca...ha perso i sensi....è arrivata un ambulanza senza medici, senza copertina termica, senza ossigeno....durante il trasporto è caduto in ipodermia....il coma....depassè..2 notti e 3 giorni in cui i medici del reparto di rianimazione hanno fatto di tutto...ed io e mio marito eravamo lì a parlargli.....sapevamo che le speranze erano molto vane....abbiamo sperato...ma mai e dico mai abbiamo pensato di staccare la spina...e quando il cuore di Marzio ha cessato di battere abbiamo chiesto che i suoi organi potessero ridare speranza ad altri.....la sua vita per la vita di qualcun'altro".
La Vita è un Dono che dobbiamo preservare con cura: GRAZIE, TITTI !
Che Dio possa perdonare quello che stanno facendo: io non posso.
mercoledì 12 novembre 2008
Concludendo il Congresso de La Destra...
Dopo Pannella hanno preso la parola Francesco Rastrelli e Teodoro Buontempo. Il quale, con un intervento di quasi due ore ha dimostrato di essere ancora dotato di tantissima energia. Anche se alcune cose non le ho condivise, come i ripetuti attacchi alla Lega, della quale dovremmo invece recuperarne l' elettorato, certamente di Destra. Poi è iniziata la lunghissima maratona che ha portato a parlare tutti coloro che si erano iscritti, terminata quasi all' una di notte. Con ulteriore prolungamento per piccole modifiche allo Statuto. Tra tutti gli interventi mi ha colpito senz' altro quello del Portavoce Provinciale di Belluno, Titti Monteleone, che, in risposta a Pannella ha raccontato la propria esperienza di Madre, Madre Vera a difesa della Vita. Incredibile la prova di resistenza di Francesco Storace, che praticamente non si è perso neanche un intervento, aiutato solo da un panino arrivato ad un certo punto per mano di una collaboratrice. Dimostrando un altissimo senso di democrazia ed amore per il Partito.
Il quale il giorno dopo, dopo gli interventi di Arrighi ed altri, è stato rieletto per acclamazione Segretario, concludendo con il proprio Intervento il Congresso. Ribadendo ancora una volta la volontà della Destra di rimanere indipendente, essendo nata per raccogliere consensi: "Non siamo un'opposizione. Verra' anche il momento delle alleanze''. ''Dovremmo forse guardare a Veltroni?'', ha chiesto alla platea dei delegati che hanno ovviamente risposto con un diniego. ''Dobbiamo essere capaci - ha detto ancora Storace - di spostare a Destra l'asse del bipolarismo italiano. Io sono contento, come uomo politico, di aver lavorato per il bipolarismo. Tuttavia oggi mi batto per un bipolarismo che non abiuri i valori della Destra''. Ammonendo che:''Non saremo il bancomat di Berlusconi da utilizzare a sua convenienza", e, rivolgendosi ai delegati: ''ricordate pero' che sta a noi non farci trattare come un bancomat''.
A proposito del PdL ha poi aggiunto: ''E' ovvio che parliamo male del Pdl perche' lo sguardo si posa su chi ci e' vicino...Denunceremo comunque gli errori che fa. Al centrodestra mancano i valori. Il Pd lo ha capito ed ha cercato di invadere una destra nulla''. Storace ha invitato tutti a sdrammatizzare il rapporto con il Pdl: ''basta con le analisi del sangue quotidiane nel nostro partito su chi ama Berlusconi. Qui c'e' gente che ama solo La Destra. Non possiamo sempre a stare a chiederci cosa facciamo con il Pdl. Dovranno essere loro ad interrogarsi su quello che noi vogliamo fare''. Ed infine l' ex-Ministro della Sanità ha voluto fare una precisazione, tornando sulla definizione di "nullita'' rivolta a chi ha lasciato il partito nei mesi scorsi: "Mai pronuncerei questo termine per Daniela Santanchè", ha assicurato Storace correggendo le interpretazioni date alle sue parole. Ricordando "il patema d'animo per tre mesi", nel periodo in cui la ex portavoce spingeva per portare il partito in un'altra direzione. Una scelta che secondo il segretario e' "un trionfo di irresponsabilita' e di impolitica. Perche' io ci sto se c'e' qualcuno che mi dice levati di mezzo perche' sono meglio di te, ma se quel qualcuno dice levati di mezzo perche' voglio liquidare il partito io non ci sto. Ma non pronuncerei mai il termine nullita' rivolto a Daniela Santanche', che ha fatto un'altra scelta rispetto a noi: non c'e' rancore, ma sara' lei ad avere rimpianti. Io mi rivolgevo agli altri che se ne sono andati".
sabato 8 novembre 2008
II° Giorno Congresso La Destra.
Verso le dieci sono ripresi i lavori con una breve nota del Presidente Buontempo; parlano diversi Portavoce (che, a richiesta, torneranno a chiamarsi "Segretari") Regionali: Napoli, Perugia. Poi un appassionato Adriano Tilgher in qualità di Ospite.
Un breve ma intenso filmato, realizzato dalla federazione abruzzese, infiamma la platea, tra musiche alternative, foto e filmati Identitari.
Alle 11,05 Storace legge la lettera rivolta a Napolitano, il quale ha risposto ringraziando e facendo molti auguri. Giunge un saluto da Berlusconi.
Alle 11,10 interviene Quagliarello, Parlamentare emergente del PdL, che auspica ancora una volta la confluenza de La Destra nel loro progetto comune.
Storace a Napolitano:
Il messaggio inviato al Presidente Napolitano da parte del segretario Storace era improntato ad un ringraziamento sul modo in cui il Presidente della Repubblica è intervenuto recentemente sulla questione della Riforma della Legge Elettorale per l' Europee. A nome degli oltre 900.000 elettori che hanno scelto La Destra alle ultime Elezioni Poilitiche e che non risultano rappresentati a causa di una legge ingiusta. Napolitano ha risposto di aver apprezzato tale messaggio.
Alle 12,20 è intervenuto come Ospite il Senatore Giorgio Tonini del Partito Democratico, il quale dopo i ringraziamenti di rito, dichiara di non essere naturalmente d' accordo sull' antifascismo, a sinistra ritenuto sempre valore portante.
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Di mio aggiungo che nulla di nuovo sotto il sole, perchè è proprio il Senatore del PD che recentemente è duramente intervenuto contro le dichiarazioni di Marcello Dell' Utri, che ha definito "obsoleto" l' antifascismo: "Questo vuole dire, aggiunge Tonini, che ''il ventennio vada quindi preso come modello per il governo berlusconiano? Anche le persecuzioni, gli assassini, la fine della liberta' di associazione politica e di stampa sono, agli occhi dello storico sodale del premier, meriti di Mussolini, 'uomo di grande valore umano e culturale'?''. ''E' questa la destra moderna e liberale che vorrebbe riformare l'Italia? -
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Un caricatissimo Massimo Abbatangelo,deputato dal 1979 al 1994, Europarlamentare e componente dell' Assemblea Nazionale di AN che il 4 Novembre ha aderito a La Destra, avanguardia di quei molti dirigenti e militanti che dopo lo scioglimento di Alleanza Nazionale previsto nel 2009 aderiranno al Partito di Storace ha preso la parola alle 15,50.
Dimostrandosi quel leone di sempre, nonostante le vicissitudini giudiziarie che avrebbero ammazzato un elefante, ma non lui. Il 23 dicembre 1984 il rapido «904» proveniente da Napoli e diretto a Milano esplodeva nella galleria di S. Benedetto Val di Sambro, proprio mentre sopraggiungeva sul binario opposto un altro convoglio, provocando la morte di 17 persone e il ferimento di altre 250.Le indagini si indirizzavano immediatamente dapprima verso la pista dell'estrema destra e della camorra, quindi verso la mafia; in questo contesto, veniva ingiustamente perseguito l'allora deputato del Msi-Dn, onorevole Massimo Abbatangelo il cui ruolo, secondo l'allora procuratore di Firenze,Piero Luigi Vigna, sarebbe stato quello di consegnare l'esplosivo al gruppo camorrista di Giuseppe Misso;per questa ragione, sostanzialmente sulla base delle dichiarazioni di due sedicenti pentiti, Lucio Luongo e Mario Ferraiuolo, l'onorevole Massimo Abbatangelo veniva accusato di strage e condannato, in primo grado all'ergastolo per essere poi prosciolto dall'infamante accusa sia in secondo grado, sia in Cassazione; tale vicenda causava di fatto una sorta di criminalizzazione della Destra e costava all'onorevole Massimo Abbatangelo complessivamente un anno e 7 mesi di detenzione effettiva, più di due anni di affidamento ai servizi sociali. Sempre in base alle accuse dei pentiti, subì una condanna per violazione alle leggi sulla detenzione di armi con l' interdizione dai pubblici uffici che ne troncò la carriera parlamentare.
Abbatangelo nel suo intervento si è chiesto dove stia effettivamente la Camorra, alludendo chiaramente anche a molte stanze dei bottoni. Dotato di una mimica che sarebbe piaciuta ad Eduardo de Filippo e padrone di una notevole eloquenza, l'ex-parlamentare è riuscito ad infiammare più volte la platea, ricevendo moltissimi applausi.
A mettere a dura prova la pazienza del Congresso interviene Marco Pannella. Verso il quale la contestazione, a dispetto del titolo del Corriere della Sera di ieri, si dimostrerà fin troppo blanda e civile, a mio parere. Perchè, nonostante le continue provocazioni dell' anziano esponente Radicale, oltre qualche fischio ed un isolato "Frocio !", l' assemblea non ha dato in escandescenza.
Con un confuso intervento, all' insegna del salto dal palo in frasca, ha spaziato su tanti, troppi temi, in cerca di un facile appluso. Ricordando le visite in carcere a Mambro e Fioravanti ed il comportamento dei Radicali in Parlamento quando parlava Almirante. Salvo dimenticare che non mi risulta nessuna proposta di Legge Radicale per l' abolizione dellle leggi Scelba e Mancino.
Notevoli le provocazioni:ignorando di trovarsi davanti una folla a maggioranza Cattolica e Cristiana ha insultato uno dei Misteri cardini della Nostra Fede, cioè il Concepimento, definendolo "una sorta di fecondazione eterologa", bestemmiando e nominando a vanvera persino l' Immacolata Concezione. Ha parlato di tante eutanasie a pagamento praticate per l' eredità, omettendo casi specifici.
Poi si è definito anticomunista; peccato che in tutta questa confusione, forse retaggio delle tante battaglie per la liberazione delle droghe o dai tanti scioperi della fame che avrebbero portato alla fossa persino Terminator, si sia scordato che nel 1959, su "Paese Sera", quotidiano comunista, propose l'alleanza di tutte le sinistre e l'ipotesi di un governo che comprendesse anche il PCI. Che si sia scordato d' aver fatto comunella coi comunisti per ottenere la legge sul Divorzio. Che si sia scordato di aver fatto eleggere Toni Negri, poi scappato in Francia, rifugio ancor' oggi di tanti, troppi, terroristi (vero M.me Sarkozy ? Pensi alle vergogne transalpine, prima di parlare...). Che si sia scordato d'aver fatto parte del Governo Prodi, dove i comunisti non mancavano. E nel definirsi anticomunista ha pure offeso Storace (ed implicitamente tutti gli astanti), negandogli tale qualità perchè, secondo lui: "non si può essere anticomunista se non si è antifascista".
Ha inoltre ancora una volta portato avanti la patetica difesa delle cosiddette "Droghe leggere", quando molti anche a sinistra stanno finalmente capendo la pericolosità reale di queste bombe. A partire, per esempio, da Barbara Palombelli che su Radio Due, nella trasmissione da lei condotta alle 13,30, Ventottominuti, supportata dal Vicedirettore del Messaggero, Alessandro Barbano, ha incominciato una vera e propria campagna contro queste "cosiddette" leggere, sostenendo finalmente che esse spappolano il cervello, a dimostrazione che tutte le Droghe sono pesanti e micidiali.
Insomma, una provocazione continua, fino alla conclusione confusa all' insegna del "Viva l' antifascismo ! Viva l' anticomunismo !" che ha dimostrato come i Delegati della Destra siano persone estremamente civili. E democratiche. Ma non antifascisti.
venerdì 7 novembre 2008
Dal Congresso...
La gente è arrivata con notevole anticipo x registrarsi. Nel salone scorrono le immagini di Almirante.
L' entusiasmo è a mille. Quest' anno preferisco seguire dal Salone. Vado a sedermi. Appena posso tornerò in sala Stampa....
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Ore 15,35, iniziano i lavori.
Inizia a parlare Teodoro Buontempo, che parla di una Destra finalmente liberata da chi ci danneggiato in tutti i modi.La Destra c'è, per non tradire i Valori Nazionali.L' Italia sta vivendo un momento drammatico : si prospettano molti licenziamenti.Noi , dice, stiamo con il paese che soffre, per far sentire la voce del Popolo Italiano contro lo strapotere delle lobbies bancarie e finanziarie. A noi non interessano incarichi, continua, e per questo siamo usciti da AN, perchè non si può distruggere un partito con un retroterra come il MSI.
MAI e poi MAI sarà sciolta la Destra, nè per una poltrona nè per altro. Dobbiamo raccogliere e passare il testimone ed essere vicini ai 7 milioni e mezzo di Italiani che sono vicini alla soglia della povertà. Siamo vicini agli artigiani, ai commercianti, ai piccoli e medi imprenditori, ai lavoratori.
Per onorare la nostra storia.
(continua)
15,45, Storace
Che ringrazia la Vera Destra, oggi presente in Sala.Potevamo scioglierci, dice, ma non abbiamo voluto e potuto. Per il rispetto dei Nostri Elettori; per questo possiamo affermare che non sarà l' ultimo Congresso Nostro.Senza NESSUN RANCORE verso chi ci ha lasciato: saranno loro a rimpiangerci, a rimpiangere le scelte fatte, quando altrove non troveranno spazio. Noi siamo qui per il bene della Patria. E ci confortano i dati, prosegue: gli iscritti sono aumentati del 25 %
Io, afferma Storace, sono riconoscente ai presenti che si impegnano, a quelli che l' hanno fatto in passato e lo faranno in futuro. Non ci manca il Parlamento, perchè la Destra è un Movimento di Fede ed un movimento di Parola.
Noi, continua, vogliamo servire la Patria, con i nostri valori, come nello striscione che campeggia alle nostre spalle:
"Più popolo, più idee e più valori contro il declino della Nazione! ".
(continua)
"Bisogna riflettere quanto non solo l' americanismo ci abbia contagiato, ma anche la globalizzazione ed il mondialismo, che stanno portando alla distruzione il Pianeta. Siamo contro il primato dell' Economia in Europa, dove hanno fallito sia il PPE che il PSE.
Siamo contro la potente aggressività di quella anomala connivenza tra capitalismo e comunismo offerto dal modello cinese, che si afferma solo grazie a costi del lavoro ridicolo e sfruttamento di tantissimi lavoratori. Per questo chiediamo clausole sociali contro le importazioni selvagge.
Siamo a tutela del lavoro, dello Stato Sociale e della sicurezza nei luoghi lavorativi.
Per questo porteremo la Destra al Parlamento Europeo...
(continua)
"Il nostro simbolo deve diventare la casa Comune dell' Area.Basta a mille sigle, uniamoci contro le offerte di annessione ed annullamento nel PdL.
In questa Casa Comune dobbiamo imparare a non dire più "Io", ma piuttosto "Noi". Con rispetto per tutti ma rispetto da tutti. Per questo chiamiamo a raccolta chiunque voglia un' Italia nuova.
Siamo contro il Pensiero Unico del Centrosinistradestra, grazie all' appoggio ricevuto da oltre 900.000 elettori raccolti in 40 giorni dove eravamo soli.Volevamo essere una garanzia contro la Casta, ma non ci hanno dato la possibilità. Ma indietro non si torna, e dobbiamo lottare per un progetto nuovo.Perchè questo attuale Governo non ha le capacità complete.
Troppi errori lo stanno caratterizzando, come quando non si trovano i soldi per gli Insegnanti, ma poi li si danno a Colannino e Gheddafi.
Ora ci aspetta la sfida delle Provinciali e delle Europee. Per le quali decideremo insieme, qui ,con voi,sui contenuti e sulle strategie.
Noi non ci svenderemo, perchè siamo di Destra: l' Anima è più importante di un assessorato."
"Dobbiamo impegnarci maggiormente nella Comunicazione"; centinaia di blog si dovranno impegnare per darci maggiore visibilità.
Inoltre organizzeremo la prima manifestazione di piazza della Destra, in occasione del primo anniversario della caduta di Prodi: Sabato 24 Gennaio.
Lascino infine in pace il Fascismo, consegnandolo alla Storia. Per il rispetto alla Nostra Formazione Politica "democratica" ma non "antifascista": non rinnegheremo il passato dei Nostri Padri perchè lavoriamo per il futuro dei Nostri Figli. In un' Europa identitaria .
Per questo oggi la Destra RINASCE !"
Termina l' intervento alle 16,45 con grandissimi applausi.
giovedì 6 novembre 2008
LA DESTRA: STORACE PRESENTA CONGRESSO, STIAMO CRESCENDO
Dalla conferenza stampa odierna:
Ad un anno e mezzo dalla scissione da An, La Destra si prepara al suo primo congresso. L’appuntamento e’ per venerdi’ sabato e domenica prossimi al salone delle Fontane dell’Eur. Novecento mila voti alla Camera e settecento mila al Senato, pari al 2,46%; un aumento degli iscritti del 25% nell’ultimo anno; sei consiglieri regionali; 668 consiglieri comunali in Italia; un blog nuovo di zecca tutto dedicato alla vita del partito e alle sue iniziative: sono questi i ”numeri” proposti da Francesco Storace nella conferenza stampa di presentazione delle assise del movimento. All’incontro con i giornalisti anche Teodoro Buontempo, presidente de La Destra. ”Siamo rimasti - ha detto l’ex governatore del Lazio - l’unica formazione politica in grado di dare emozioni non perche’ detentori di potere, ma per la nostra bandiera e i nostri ideali. Come nessun altro siamo dalla parte dei cittadini esclusi e per questo la nostra identita’ e’ anche protestataria”. Secondo il suo leader, La Destra ha ”un grande futuro perche’ guarda ai 14 milioni di cittadini che non hanno votato. Nessuno dimentichi - ha affermato - che Berlusconi governa con il consenso di un terzo degli aventi diritto al voto”.
La Destra intende stabilire rapporti chiari con il Pdl. C’e’ in prospettiva un’alleanza con l’attuale maggioranza? Storace non esclude questa possibilita’, ma ricorda che ”prima vengono i programmi, poi gli accordi per governare”. Piu’ sofferto il rapporto con An: ”Se continueranno i veti - ha detto Storace - perderanno le prossime elezioni perche’ il nostro spazio politico e’ destinato a crescere. Quanto pensa Fini che durera’ la sua luna di miele?”.
Nel primo congresso de La Destra verra’ approvato lo statuto del partito dai mille delegati. Il dibattito sara’ dedicato all’unica mozione presentata, quella del leader indiscusso. Con la sua segreteria verra’ conferma la presidenza di Teodoro Buontempo. Storace ha assicurato che nella tornata congressuale verra’ presentata una iniziativa in grado di bloccare l’approvazione di una nuova legge per le elezioni europee. La Destra e’ infatti contraria all’introduzione di una soglia di sbarramento. Dopo il congresso verra’ organizzata una manifestazione nazionale de La Destra.
I giornalisti hanno chiesto a Storace quali siano le doti che ammira di piu’ in Silvio Berlusconi: ”Avere il coraggio di sostenere - ha risposto - che il programma di Obama e’ gia’ stato attuato in Italia dal centrodestra”.
I° Congresso Nazionale LA DESTRA: Roma, 7,8 e 9 Novembre 2008.
mercoledì 5 novembre 2008
Oggi mi va solo di cantare.
We are a band of brothers and native to the soil
Fighting for our Liberty, With treasure, blood and toil
And when our rights were threatened, the cry rose near and far
Hurrah for the Bonnie Blue Flag that bears a single star !
Hurrah! Hurrah!
For Southern rights, hurrah!
Hurrah for the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
As long as the Union was faithful to her trust
Like friends and like brethren, kind were we, and just
But now, when Northern treachery attempts our rights to mar
We hoist on high the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
Hurrah! Hurrah!
For Southern rights, hurrah!
Hurrah for the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
First gallant South Carolina nobly made the stand
Then came Alabama and took her by the hand
Next, quickly Mississippi, Georgia, and Florida
All raised on high the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
Hurrah! Hurrah!
For Southern rights, hurrah!
Hurrah for the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
Ye men of valor gather round the banner of the right
Texas and fair Louisiana join us in the fight
Davis, our loved President, and Stephens statesmen rare
Now rally round the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
Hurrah! Hurrah!
For Southern rights, hurrah!
Hurrah for the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
Now here's to brave Virginia, the old Dominion State,
With the young Confederacy at last has sealed her fate,
And spurred by her example, now other states prepare
To hoist high the bonnie blue flag that bears a single star.
Hurrah! Hurrah!
For Southern rights, hurrah!
Hurrah for the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
Then cheer, boys, cheer, raise a joyous shout
For Arkansas and North Carolina now have both gone out,
And let another rousing cheer for Tennessee be given,
The single star of the Bonnie Blue Flag has grown to be eleven.
Hurrah! Hurrah!
For Southern rights, hurrah!
Hurrah for the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
Then here's to our Confederacy, strong we are and brave,
Like patriots of old we'll fight, our heritage to save;
And rather than submit to shame, to die we would prefer,
So cheer for the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
Hurrah! Hurrah!
For Southern rights, hurrah!
Hurrah for the Bonnie Blue Flag that bears a single star.
God save the South, God save the South,
Her altars and firesides, God save the South!
Now that the war is nigh, now that we arm to die,
Chanting our battle cry, "Freedom or death!"
Chanting our battle cry, "Freedom or death!"
God be our shield, at home or afield,
Stretch Thine arm over us, strengthen and save.
What tho' they're three to one, forward each sire and son,
Strike till the war is won, strike to the grave!
Strike till the war is won, strike to the grave!
God made the right stronger than might,
Millions would trample us down in their pride.
Lay Thou their legions low, roll back the ruthless foe,
Let the proud spoiler know God's on our side.
Let the proud spoiler know God's on our side.
Hark honor's call, summoning all.
Summoning all of us unto the strife.
Sons of the South, awake! Strike till the brand shall break,
Strike for dear Honor's sake, Freedom and Life!
Strike for dear Honor's sake, Freedom and Life!
Rebels before, our fathers of yore.
Rebel's the righteous name Washington bore.
Why, then, be ours the same, the name that he snatched from shame,
Making it first in fame, foremost in war.
Making it first in fame, foremost in war.
War to the hilt, theirs be the guilt,
Who fetter the free man to ransom the slave.
Up then, and undismay'd, sheathe not the battle blade,
Till the last foe is laid low in the grave!
Till the last foe is laid low in the grave!
God save the South, God save the South,
Dry the dim eyes that now follow our path.
Still let the light feet rove safe through the orange grove,
Still keep the land we love safe from Thy wrath.
Still keep the land we love safe from Thy wrath.
God save the South, God save the South,
Her altars and firesides, God save the South!
For the great war is nigh, and we will win or die,
Chanting our battle cry, "Freedom or death!"
Chanting our battle cry, "Freedom or death!"
martedì 4 novembre 2008
Milano piange Domenico Leccisi.
Un' altra parte di Storia Italiana se n' è andata. Dimenticato da molti ma non da me, si è spento in silenzio, al Pio Albergo Trivulzio, Domenico Leccisi. Ai giovani forse il nome di questo ottantottenne non dirà nulla. A me si. Leccisi, che fu anche Parlamentare del MSI, nella notte tra il 23 ed il 24 Aprile 1946 recuperò la salma profanata dai liberatori ed antifascisti di Benito Mussolini dalla fossa anonima del Cimitero del Musocco di Milano. Questo non solo per dare più degna sepoltura ad un Capo di Governo, ma anche per far cessare le vergognose profanazioni dei liberatori ed antifascisti contro i Caduti sepolti al Campo 16 . C'era chi tutti i giorni andava a vilipendere quei tumuli senza nomi e senza croci e nessuna autorità poneva fine allo sconcio. Lo confermò Padre Alberto Parini, Frate Francescano del Convento di Sant'Angelo (l'Angelicum) di Milano, coinvolto nella vicenda per aver ospitato in seguito in quel luogo sacro la salma del Duce. Al giornalista Pasquale Scarpa dichiarò infatti: "Io ho condannato in pieno la condotta di quei "patrioti" che hanno assassinato Mussolini senza neppure salvare le apparenze e gli interessi della giustizia, mentre così facilmente lo potevano, e detesto la ferocia con cui si infierì sul suo cadavere, dando al mondo uno spettacolo di inciviltà da tutti altamente riprovato e che tanto discredito gettò sul nostro Paese. E la cosa si fosse almeno fermata qui. Al cieco furore di un popolo molto si può perdonare; ma certa feccia, aizzata a scopi politici, non accennava a quietarsi e portava il proprio livore oltre il recinto sacro della morte". Poi Padre Parini, che pure durante il Ventennio aveva subito un lungo confino, testimoniò: "Sono senza numero e repugnanti le oscenità commesse sul Campo 16 nel cimitero di Musocco e le volgarità e le violenze contro i parenti che si recavano in visita pietosa agli estinti sepolti nella tragica zolla. L'autorità competente avrebbe dovuto provvedere a rimuovere questo sconcio, per il rispetto che si deve ai morti e al luogo sacro dove essi riposano, come anche per il buon nome d'Italia. Non averlo fatto è una colpa che se non giustifica, però basta abbondantemente a spiegare il trafugamento della salma di colui che per vent'anni fu il Capo del Governo Italiano".
Per questo fatto di Pietà Cristiana Domenico Leccisi subì l' arresto e la carcerazione per 23 mesi. La salma di Mussolini dopo il trasferimento al Convento dei Cappuccini di Cerro Maggiore presso Legnano, fu finalmente riconsegnata alla Famiglia il 29 Agosto 1957 proprio per l' interessamento di Leccisi che assicurò l' appoggio del MSI al Governo monocolore DC di Adone Zoli, nato da una famiglia originaria di Predappio. Tale Governo ebbe brevissima vita come quello di Tambroni del 1960 a causa delle pregiudiziali antifasciste che costrinsero il Movimento Sociale all' opposizione per parecchi e troppi anni.
Inutile aggiungere che fino all' ultimo Domenico Leccisi disapprovò e condannò ogni passo verso il Nulla del Sig. Fini e soci.
lunedì 3 novembre 2008
Obama sarà il peggio del peggio.
No, non ci siamo proprio. Io ero e rimango per Fred Thompson. Ma piuttosto che appoggiare il Keniano, Mc Cain è un milione di volte meglio. Qui tutti stanno guardando ad Obama come il nuovo, anche nel PdL ma pure nella Destra; ma è un nuovo che puzza di stantio. Obama ha tutto per essere il peggior presidente americano di sempre.
Ha le stesse scarsissime conoscenze in Politica Estera come T.W. Wilson. E come li fece lui, farà danni. Nonostante Joe Biden.
E' comunista come F. D. Roosevelt, forse anche di più. E come li fece lui, farà danni.
E' subdolo e buonin buonista come A. Lincoln. E come lui, farà danni.
Ha avuto problemi legati a dipendenze da alcool ed altro, come U. Grant. E come lui, farà danni.
E' legato ai poteri forti, quelli della Commissione Trilateral, per intenderci. Come J. Carter e B. Clinton. E come loro farà danni.
Speriamo fino all' ultimo che gli Americani non facciano altri errori come quando scelsero i Presidenti che ho nominato !
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(Abramo Lincoln, oggi celebrato come liberatore degli schiavi,in un dibattito ad Ottawa il 21 Agosto del 1858, ebbe a dire:
"Non miro affatto a introdurre l’eguaglianza sociale e politica fra la razza bianca e la razza nera. Fra le due vi è una differenza fisica che, a mio avviso, impedirà per sempre che esse vivano assieme in condizioni di eguaglianza perfetta; e nella misura in cui diviene una necessità [...], sono favorevole al ruolo di superiorità che deve svolgere la razza a cui appartengo. Non ho mai detto il contrario".
Mentre Noi Confederati siamo considerati luridi schiavisti....)
venerdì 24 ottobre 2008
Okkupatevi il cervello, SOMARI !
Tempo d' autunno, tempo d' okkupazioni: niente di nuovo, da quarant' anni a queste parti. Fioccano le prime interrogazioni, ed i somari cominciano a paventare i 2 in Greco ed i 4 in Latino. Così, supportati da qualche somarone con laurea sessantottina, quella del 30 Politico (1 esaminando unico e voto collettivo ad altri 100 !), cui non par vero di rispolverare Eskimo e Kefiah per ritornare l' imbecille di sempre, con molotov e sanpietrino in mano come in gioventù, invece di pensare ad insegnare l' Adelchi e l' Antigone, ora che in cattedra dovrebbero capire che l' insegnamento non è parlar di Mandela, Protocollo di Kjoto e Che Guevara, ecco che i somari pensano bene di rispolverare un rito annuale.
Così si danno presto da fare a contagiare altri imbecilli, con la chimera della Festa Continua. Perchè l' okkupazione non è altro che una carnevalata, dove dar sfogo a canne e bevute collettive, sveltine nei sacchi a pelo con la compagna allocca o veramente tr****etta, proiezioni di pellicole sbiadite, firme di solidarietà a Chavez o all' Irak, progetti sul solito campo antiimperialista.
E non mi si venga a rimpiangere Valle Giulia da parte di qualche orfanello maldestro o pseudodestro di quegli scontri: l' unico momento positivo di quei momenti fu l' arrivo di Almirante( nella foto con cappello ed il solito Loden) e Caradonna a liberare le Facoltà, spazzolando le schiene a chi di dovere.
Perchè contro chi voglia impedire il Diritto allo Studio nelle Scuole e nelle Università non esistono che due vie:o l' autodifesa oppure l' utilizzo massiccio delle Forze dell' Ordine, magari nei modi sollecitati recentemente da un vispo Francesco Cossiga.
mercoledì 22 ottobre 2008
Quel Don Gigetto che piacerebbe a Famiglia Cristiana.
Come ho scritto anche di recente, ogni giorno che passa Famiglia Cristiana si sposta ulteriormente a sinistra, semmai fosse possibile. Chissà se vorra mettere in risalto curiose figure del passato, come quella di Don Gigetto, al secolo il Sacerdote Giacomo Sbarboro. Questo personaggio venne agli onori della cronaca verso la fine della Seconda Guerra Civile Italiana, quando ricevette all' Hotel Crespi di Genova, come autoproclamatosi Cappellano partigiano, la figlia del Vice Federale di Genova, Alfredo Grazzini, che cercava notizie di suo padre e del fratello, il Capitano Adelindo Paolo Grazzini. Don Gigetto si presento all' apuntamento con la ragazza nel Maggio del 1945 con una Croce sul petto ma un berretto con una falce e martello. Subito la Grazzini rimase interdetta, e chiese come mai portasse due simboli così contrastanti. Don Gigetto, di rimando, rispose che lui si riteneva un buon Sacerdote ed un buon comunista. Eppoi, alzando la voce, aggiunse: "Ragazzina, stai attenta, che rischi di fare la stessa fine di tuo fratello...".
Don Gigetto venne poi fortunatamente richiamato a Roma e relegato in un monastero con il nome cambiato di Padre Damiano.
Qualche tempo dopo venne trovato il corpo di Adelindo Grazzini in una fossa comune con altri corpi martoriati. Ma questo è materiale per "Morti Dimenticati". Resterebbe da chiedersi se fu lo stesso Don Gigetto a costringere sia il Capitano Grazzini che il Tenente Colonnello Celeste Gianelli a fare una penosa Via Crucis con tanto di Croce sulle spalle, tra sputi, percosse ed insulti.
Don Gigetto, prete partigiano e comunista.
(nella foto: il prete guerrigliero Camillo Torres Restrepo, ucciso nel 1966 in un combattimento dall' Esercito Regolare Colombiano. Comunista, attualmente ospite di Belzebù)
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