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sabato 7 agosto 2010

Nazionalsocialismo e comunismo

"Il nazismo, nonostante sia scomparso completamente da più di mezzo secolo, è a giusto titolo l’oggetto di un’esecrazione che non accenna a diminuire. Gli studi carichi di orrore al riguardo aumentano ogni anno di profondità e di ampiezza. Il comunismo, invece, nonostante sia vicino nel tempo e caduto di recente, fruisce di un’amnesia e di un’amnistia che raccolgono il consenso quasi unanime, non solamente dei suoi partigiani - che esistono ancora - ma anche dei suoi nemici più determinati; e perfino delle sue vittime. Tutti trovano disdicevole tirarlo fuori dall’oblio.
Eppure qualche volta capita che la bara di Dracula si socchiuda. E così, alla fine del 1997, un’opera “Il libro nero del comunismo” ha osato fare la somma dei morti che gli si possono ascrivere. Proponeva una forbice da 85 a 100 milioni di morti. Lo scandalo però è durato poco, e la bara si è già chiusa, senza che questi numeri siano stati seriamente contestati» (Alain Besancon, "Novecento. Il secolo del male" LINDAU, Torino 2008, p. 14).

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