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venerdì 12 settembre 2008

Se vince Obama,perde l' Occidente intero.

Ed eccomi di ritorno dalle vacanze, anche se sono ancora a Londra, con una certezza assoluta:nella malaugurata ipotesi che vinca il Keniano, si prepara un futuro di forte sudditanza europea verso i Nazionalbolscevichi di Putin. E purtroppo temo che l' Italia, tra un sorrisino a chi ci sparo' addosso missili a Lampedusa, minaccio' di colpire Napoli ed ha un passato oscuro al riguardo di passaggi a terroristi vari durante gli anni delle varie stragi, ed una pacca amichevole a chi vuole riannettersi interi territori oggi Stati Sovrani attraverso russificazioni selvagge ed inopportune, stia rispolverando in Politica Estera, la vecchia patata democristiana.

Per fortuna, ho tastato di persona che la fiducia nella coppia McCain/Palin sta' crescendo, negli Stati Uniti. E non posso fare a meno di sottolineare la fermezza con cui si e' espressa la papabile Vicepresidente Repubblicana, a proposito di eventuali attacchi alla Georgia ed ad altre Repubbliche libere ex-sovietiche: in un'intervista alla Abc News, manda un chiaro avvertimento a Mosca: gli Usa vogliono l'estensione della Nato ad altri paesi ex sovietici e se la Russia dovesse invadere di nuovo la Georgia, e' pronta a un conflitto armato. A Charles Gibson, il giornalista dell'emittente che ha ottenuto l'esclusiva dell'intervista alla vice di McCain, la Palin ha detto di essere pronta all'incarico offerto dal candidato repubblicano e di ''non aver avuto alcuna esitazione''. Ma Sarah Palin ha soprattutto dimostrato di non aver paura a entrare nel vivo delle questioni internazionali piu' delicate: ''Ucraina e Georgia meritano di entrare nella Nato'', ha detto la Palin. Se Tbilisi fosse stata gia' parte dell'Alleanza o se Mosca invadesse uno stato membro, ha aggiunto la Palin, gli Usa potrebbero entrare in guerra con la Russia, perche' ''questo e' l'accordo che prendi quando sei un membro della Nato. Se un altro Paese e' sotto attacco, ci si apetta che tu sia chiamato ad aiutarlo''. Palin ritiene che ''i piccoli Paesi democratici che sono invasi da superpotenze siano qualcosa su cui dobbiamo vigilare. Dobbiamo essere consapevoli di quali sono le conseguenza se una superpotenza e' in grado di conquistare un piccolo Paese democratico''. ''Dobbiamo essere in grado di mostrare il nostro sostegno - ha sottolineato - in questo caso alla Georgia. Per esempio con sanzioni economiche contro la Russia, se e' necessario. Tutto cio' non deve necessariamente portare a una guerra, e nemmeno a una guerra fredda, ma le sanzioni e la pressione diplomatica, contando sull'aiuto dei nostri alleati, fanno parte del nostro compito di controllare la Russia di Putin e il suo desiderio di estendere il suo controllo''.

Inoltre ovunque parlino i 2 candidati Repubblicani, e' il patriottismo a dominare la scena, non solo gli scontati discorsi sulle tasse. McCain dichiara spavaldo che preferirebbe perdere le elezioni, piuttosto che il proprio paese perda una guerra;e alle loro pubbliche apparizioni, la gente scandisce U-S-A ! U-S-A !

Perche' ribadisco ancora una volta che si puo' essere critici verso gli Stati Uniti, ma finche' l' Europa continuera' ad essere quella di banchieri, affaristi e leggine su frutta e verdura, solo gli USA possono oggi come oggi fare una barriera a Nazionalbolscevichi, Comunisti Cinesi e terroristi d' ogni risma.

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