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giovedì 10 dicembre 2020

QUEL MUNDIAL DELL' 82,NONOSTANTE PERTINI...

Questa mia composizione incorniciata della foto include il biglietto della semifinale Italia - Polonia e Italia - Germania, le pesetas coniate appositamente, la foto della Nazionale, quella della Coppa del Mondo, il gagliardetto con la mascotte,Narajito.

Ci andai con il fratello di un noto calciatore e qualche altro amico.

Grazie a lui trovammo i biglietti,la Finale, addirittura con i parenti dei calciatori. Fu un viaggio memorabile: partiti dalla Lombardia, appena immessi nell' autostrada per Ventimiglia fummo fermati dai Carabinieri per un normale controllo, ma, saputo che eravamo diretti a Barcellona per la partita, ci diedero immediatamente via libera. Lo stesso accadde al Confine con la Francia, e poi fu un tripudio di Bandiere Tricolori fino alla città spagnola. 

I 2 incontri furono una pura formalità, eravamo certi di vincere,dopo aver battuto Argentina e,soprattutto, il Brasile di Falcao, Socrates, Zico.

Il ritorno fu un autentico trionfo dove, al confine con l' Italia,  le Forze dell' Ordine, al passaggio delle carovane di tifosi, ci accolsero come se fossimo soldati al rientro da una Guerra Vinta, con lancio di berretti in aria ed abbracci.

E, veramente, era una Guerra Vinta, finalmente uscivamo dal 1945 e dagli Anni di Piombo, dove Patria e Tricolore erano guardati in cagnesco, spesso con odio. Si era tornati a vincere, si era tornati 

ad essere Italiani. Orgogliosamente Italiani.

Per questo, trovo poco gradito l'accostamento,oggi, da parte dei pennivendoli ad un partigiano che ha solo diviso il popolo, tra vincitori e Vinti. Basterebbe chiedere ai Parenti di Luisa Ferida e Miriam Petacci.

Quel Mondiale, quella Guerra Vinta fu una Favola Vera, che tengo nel cuore, Anche se questo maledetto 2020 si è portato via due protagonisti di allora: prima il mio amico fratello del calciatore, morto d'infarto pochi mesi fa; ed ora Paolo Rossi, già Candidato alle Elezioni Europee per Alleanza Nazionale. Rappresentante di quella Destra invisa al partigiano.

E ci rialzeremo di nuovo, Italia, nonostante tutto e tutti,nonostante politici e governi che non ci meritano.

Torneremo CAMPIONI DEL MONDO,perchè NOI SIAMO L'ITALIA !

martedì 8 dicembre 2020

UN PARTITO NAZIONAL CRISTIANO TRIONFA IN ROMANIA. MA IN ITALIA I MEDIA TACCIONO.

Come annunciato ieri su Facebook, il Partito Alleanza per l'Unione dei Rumeni,AUR (Oro), nato SOLAMENTE nel settembre 2019, è il vero vincitore delle Elezioni del Parlamento Rumeno di Domenica,passato dallo 0 % ad un 9-12 %. Nella foto, ecco il Vicepresidente Claudiu Tarziu (col pizzetto) ed il Presidente George Simion nella conferenza stampa di ieri,dove hanno annunciato di essere già stati contattati sia dai neo-comunisti del PSD che dal centroDestra del PNL, cui hanno risposto picche,non volendo partecipare al solito balletto di partiti tradizionali.

Il programma di AUR è molto strutturato: euroscetticismo, difesa della Famiglia Tradizionale,contrario ad altri matrimoni, contrario ad adozioni da parte di coppie omosessuali,contrario all'aborto,difesa di ogni Cittadino Rumeno, in Patria o all' Estero, rientro della Bassarabia (Rep. Moldova) nei Confini Nazionali,con cessazione delle ingerenze russe nella politica moldava, con sgombero delle truppe e degli agenti di Mosca dalla Transnistria e dalla Gagauzia.
Anticomunismo (Simion ha conseguito una Laurea con Tesi sui Crimini Comunisti) ma pure anticapitalismo per un Sindacalismo Nazionale sono altri Valori di AUR.
Sembra tutto quello che ho auspicato in questi anni, mi sembra di sognare.
Ma se non vi informo io, non sapreste nulla...

mercoledì 25 novembre 2020

LA STORIA DI VERA ROL, RASATA E PICCHIATA DAI PARTIGIANI PERCHE' BELLA MOGLIE DI NUTO NAVARRINI.

A proposito della tanto celebrata Giornata della Violenza sulle Donne, ecco la storia dell' attrice Vera Rol,moglie di Nuto Navarrini, attore teatrale e di riviste, nonché di sceneggiati televisivi di successo come "Le avventure di Laura Storm".
Navarrini,molto famoso durante il ventennio, allietava le truppe della RSI a Milano, e per questo fu nominato Capitano ad honorem della Brigata "Ettore Muti".

La bellezza della soubrette era molto invidiata dagli eroi delle montagne,per questo, dopo la loro discesa "coraggiosa" del dopo 25 aprile, fu picchiata e rasata,insieme a tutte le ballerine dell' ultima rivista della Compagnia: "La Gazzetta del Sorriso".

La coppia fu poi processata per collaborazionismo, ma finirono entrambi assolti.
FOTO:
Vera Rol; Vera Rol rasata; Vera Rol esposta al pubblico ludibrio da un criminale così ignorante da sbagliare il cognome (Roll invece che Rol); le ballerine de "La Gazzetta del Sorriso" rasate dagli "eroi delle radiose giornate".


















martedì 19 maggio 2020

Come morì un Italiano: ALMERIGO GRILZ.

Queste foto a molti, diranno poco.
Si tratta di Almerigo Grilz, il primo giornalista italiano morto su un campo di battaglia dal 1945, il 19 maggio 1987.
Non aveva santi, in patria, nè aerei personali che lo riportavano a casa, nè, tantomeno, pur frequentando i Mujaiddin musulmani antisovietici in Afghanistan, non pensò mai di convertirsi all' Islàm.


E sapete perché ? Nessuno gli perdonava di essere stato un dirigente del Fronte della Gioventù e del MSI, poi Consigliere Comunale a Trieste.

Nessuno gli perdonava di stare sempre dalla "parte sbagliata", quella ANTICOMUNISTA.Cadde infatti durante uno scontro in Mozambico tra i Patrioti della RENAMO e l' esercito filosovietico.
A lui, Trieste ha intitolato una strada. Mentre nessun riconoscimento gli è stato dato dall' Ordine dei Giornalisti della Città Giuliana.

Gyula Grosics, il grande portiere NazionalCattolico che combattè il comunismo magiaro.

Parlo oggi di un Morto Dimenticato in occidente, non certo in Ungheria, dove é noto come "Pantera Nera",perché fu il primo portiere al mondo ad indossare la maglia di quel colore.
Nato nel 1926 da padre protestante e madre Cattolica, studiò da giovane, per volere di quest'ultima, come sacerdote.
Ma il suo destino era un altro: diventare uno dei più grandi portieri di tutti i tempi. Dopo alcuni anni giovanili in squadre minori, approdò nella mitica Honved nel 1950, inventandosi il ruolo di "portiere volante" o "secondo libero", poi patrimonio di altri portieri, come l' olandese Jan Jongbloed ed il colombiano René Higuita. Divenne presto una colonna portante della Nazionale, quella che, negli anni '50 sbaragliò tutte le altre squadre, tra cui l' Inghilterra, battuta 6 a 3 a Wembley e 7 a 1 in casa. 4 anni e 33 partite senza sconfitte. Era la formazione di Puskas, Hidegkuti, Kocsis e Czibor: la Squadra d'Oro.
Quella Nazionale era destinata a vincere i Mondiali in Isvizzera del 1954: 9 a 0 al Giappone, 8 a 3 alla Germania, 4 a 2 al Brasile, stesso risultato in semifinale all' Uruguay, Campione del Mondo in carica.
Mancò la vittoria, invece, in Finale, contro la Germania Ovest, un po' per aver sottovalutato i tedeschi, già mazziati in apertura del torneo, e molto per l' arbitraggio, con un goal validissimo annullato a Puskas nel finale, perdendo 2 a 3. 
Anticomunista e nazionalista fin da ragazzo, pur non militando, come qualcuno imprudentemente ed erroneamente ancora afferma, nelle Croci Frecciate, partito d'ispirazione nazionalsocialista, si arruolò nella 25 divisione SS Hunyadi Páncélgránátos Hadosztály, ma in funzione anti-sovietica. Non ebbe il tempo di effettuare rastrellamenti, infatti, perchè il loro Campo d'Addestramento fu evacuato in Austria, dove combattè contro gli americani, finendo poi loro prigioniero.
Ad ulteriore conferma della non appartenenza alle Croci Frecciate, è il fatto che, tornato in patria, non subì processo per Crimini di Guerra. Una vergognosa calunnia, dunque.
Nel 1949 fu arrestato mentre cercava di fuggire dal regime comunista, fu messo agli arresti domiciliari per spionaggio e tradimento, ma fu liberato dopi pochi mesi perchè ritenuto colonna della Nazionale Ungherese. 

Tifoso da sempre del Ferencvaros, squadra della Destra Cattolica e Nazionalista, in cui avrebbe voluto giocare, fu costretto a passare nel club del Ministero della Difesa magiaro.
E proprio nella Honved insieme agli altri giocatori, dopo la partita della Prima Coppa dei Campioni nel 1956, giocata contro l' Atletico Bilbao in Campo Neutro a Bruxelles per via dei carri armati sovietici a Budapest, fu protagonista del clamoroso rifiuto di rientrare in patria. Dopo un tour per il mondo, la squadra fu dichiarata illegale e, mentre Czibor, Kocsis e Puskas si fermarono fra Barcellona e Madrid, Grosics ed altri fecero rientro in Ungheria, dove furono arrestati. Il calciatore stesso trasformò la propria casa in deposito di armi per i Patrioti Anticomunisti.
Il portiere venne accusato di Alto Tradimento, ma, a furor di popolo, dopo pochi mesi fu liberato e fu richiamato dalla Nazionale, giocando altri 2 Mondiali; anche se fu costretto a trasferirsi nel Tatabanya, messo al bando dalla Honved.

Ma, una volta caduto il comunismo, il Ferencvaros volle regalargli il suo sogno: convocò Grosics all' età di 82 anni e lo fece giocare in porta per 40 secondi contro gli inglesi dello Sheffiel United, ritirando poi la Maglia Numero Uno.
Il giovane vecchio giocatore si commosse fino alle lacrime per i pochi attimi passati nella Squadra del Cuore.
Grosics ha raggiunto in Cielo i propri Fratelli della Squadra d'Oro nel giugno del 2014. Tutta l' Ungheria lo pianse come Eroe Nazionale. 

mercoledì 13 maggio 2020

Un mondo migliore.

Ali Dehere, portavoce del gruppo terroristico Al Shabaab:
"Ajsha ha scelto l’Islam perché ha capito il valore della nostra religione dopo aver letto il Corano e pregato".

martedì 5 maggio 2020

Lettera di un Padre a Conte e Bonaccini.


Ecco, ci sono riuscito: Mia Figlia, dopo giorni di discussioni, si è data pace, e resterà a Milano. L’ ho infine convinta. Dopo mesi lontana da me e da Mia Moglie, avrebbe voluto venire finalmente a trovarci, sfidando imposizioni allucinanti, disposta a rischiare multe salate e pure condanne penali che Le avrebbero potuto rovinare la vita. Cosa volete, è testona e ribelle, ha preso da me il peggio e il meglio da Mia Moglie. Alla fine, però mi ha dato ascolto ed aspetterà il 18 maggio, compleanno di Giovanni Paolo II, ma pure mio.
Ma, per quel giorno, Egregio Avv. Conte e compagno Bonaccini non avrete più attenuanti, dovrete aprire tutto, soprattutto permettere ad una Figlia di venire a trovare i suoi GENITORI, ovvero Padre e Madre, non genitori 1 e 2, non genitori di Famiglie Strane, percorrendo solo 60 chilometri ma in 2 regioni differenti, mica come adesso che é lecito andare in uno stato estero come San Marino, ingiustamente equiparato all’ Emilia Romagna. 
Altrimenti dovrete risponderne alla Nazione ed a Dio, d’aver tenuto lontano sangue dal sangue, vita da vita, per mesi e mesi, mentre persino in tempo di guerra, sotto le bombe degli alleati, le radici non venivano strappate, recise, abbandonate, e le Famiglie si rincorrevano, nell’ intera penisola, per restare unite. 
Potrete impoverire il Popolo Italiano, potrete gettare nella disperazione questa Povera Italia, potrete costringerci a rimanere a casa, ma poi le corde e le catene, troppo a lungo tirate, si spezzeranno. E saremo NOI, quando ci sarà concesso votare, a MANDARVI A CASA !

mercoledì 29 aprile 2020

Carlo Borsani,29 aprile 1945 - 29 aprile 2020.

29 aprile 1945 - 29 aprile 2020.
I partigiani uccidono a Milano il cieco Eroe di Guerra,Medaglia d'Oro e Poeta Carlo Borsani. Cattolicissimo, si battè moltissimo per la pacificazione nazionale durante la II Guerra Civile, avviando il dialogo tra Fascismo Repubblicano ed esponenti della resistenza,con l'avvallo di Mussolini. Nonostante avesse avuto la garanzia di avere salva la vita,fu ucciso barbaramente, ed il cadavere trasportato su un carretto per le vie della città.
Nel 2005 venne proposto al giornalista Gabriele Nissim di ricordare Carlo Borsani con un albero nel Giardino dei Giusti che sorge a San Siro per aver usato «la sua autorità, la sua posizione non secondaria nel Regime, per chiedere al capo della polizia di Milano di impedire che alcune persone fossero deportate.»; Gabriele Nissim rispose: «Non mi sottraggo. Il merito di una persona che ha agito indipendentemente dal proprio credo politico va riconosciuto, io credo che a San Siro si possa piantare un albero per ricordare "il Fascista" Carlo Borsani. Perché i buoni non stanno da una parte sola, e chi non lo riconosce è solo accecato dall'ideologia»: la proposta non ebbe poi seguito.

sabato 25 aprile 2020

Mario Gramsci.

Mario Gramsci, fratello del fondatore del Partito Comunista Italiano nacque a Sorgono nel 1893. Studiò in seminario, ma, ad un certo punto, buttò via la tonaca. Nel dicembre 1911 riuscì ad arruolarsi nell’Esercito. Partecipò alla Prima guerra mondiale ed anche nel dopoguerra continuò ad indossare la divisa conseguendo il grado di sottotenente. A Varese, dove risiedeva, sposò Anna Maffei Parravicini dell’aristocrazia lombarda. 
Fascista della prima ora e primo segretario del fascio di Varese, rimase ferito gravemente in uno scontro con i ‘sovversivi’. Partecipò anche alla marcia su Roma,ad un certo punto lasciò la carriera militare per dedicarsi al commercio dei generi coloniali. Partì poi volontario in Africa orientale e, all’età di 47 anni, partecipò, sempre come volontario, al Secondo conflitto mondiale. Combatté  in Libia, nel 4° Reggimento “Libico”, col grado di capitano.
Fatto prigioniero dagli australiani nel dicembre 1940, fu internato prima in Egitto e poi in Australia. Dopo l’8 settembre 1943 divenne prigioniero non collaboratore. Per questo subì maltrattamenti pesanti e sevizie dagli inglesi prima e dagli australiani,poi. Ma non rinnegò mai il suo credo. Rientrò a Varese molto provato dalla prigionia, nel settembre 1945. Due mesi dopo, a novembre, morì a soli 52 anni. 

La sorella Teresina fu maestra elementare e segretaria del Fascio femminile di Gilarza.

sabato 15 febbraio 2020

Bergoglio si schiera con il pregiudicato Lula.

Il vescovo di Roma ha ricevuto il pregiudicato comunista brasiliano Lula da Da Silva; che poi ha incontrato il ministro Gualtieri,Nicola Zingaretti ed il sindacalista Landini.
Vorrei sapere a che titolo Bergoglio, per tacere degli altri 3, abbia incontrato il protettore del terrorista Cesare Battisti, dato che l'appena scarcerato, grazie ad un cavillo, Lula non è un capo di stato. Ma vi rendete conto ?
Dunque la Chiesa avvallerà eventuali golpe contro il Presidente Borsonaro ? Questa cosa è ENORME !
Se come credente sono basito dalle scelte del Vescovo di Roma,come laico sono indignato da quelle del Capo del Vaticano.

martedì 4 febbraio 2020

Morto il Comandante Mike Hoare, l' Ultimo dei Mercenari.

E' prematuramente scomparso, alla tenera età di 100 anni tondi tondi, il Comandante Mike Hoare, che contese a Bob Denard il titolo di Mercenario più famoso al mondo. Sebbene Irlandese (nato il giorno di San Patrizio), combatté la II GM nell' esercito inglese.
Successivamente partecipò, praticamente, ad ogni guerra in Africa contro i comunisti, sia locali che importati dall' URSS, da Cuba e dal mondo islamico.A lui era ispirato il personaggio del Colonnello Alan Faulkner nel famosissimo film "I 4 dell' Oca Selvaggia.". A chi, intervistandolo, gli chiedesse se non avesse rimorso di tutti i morti sulle spalle, rispondeva: "Amico mio, le posso giurare di aver ucciso solamente comunisti.".

martedì 28 gennaio 2020

Harukichi Shimoi, un Samurai innamorato dell' Italia.

Recentemente ho scoperto la storia di un Morto Dimenticato di molto lontano:
Harukichi Shimoi, Ardito della Grande Guerra, Fiumano ed infine Fascista.
Nato a Fukuoka nel 1883 da una Nobile Casta di Samurai, si trasferì in Italia per studiare la Letteratura del Bel Paese. Divenne docente di lingua e cultura giapponese all' Università Orientale di Napoli, imparando pure il dialetto napoletano. La Prima Guerra Mondiale lo indusse, nel 1917, ad arruolarsi negli Arditi, insegnando ai propri Camerati il karate. Divenne poi amico di Gabriele D'Annunzio e, grazie al passaporto diplomatico, durante l' Impresa di Fiume, fece da collegamento

tra il Vate e Benito Mussolini. Inoltre, nel 1920 organizzò la Trasvolata Roma-Tokio. Dopo quest'avventura, aderì al Fascismo, partecipando alla Marcia su Roma, divenendo amico personale del Duce, al quale fece conoscere il Bushido, la Via del Guerriero, mostrandogli i parallelismi con la Cavalleria europea. Nel 1934 fece da interprete ed accompagnatore a Jigorō Kanō, l' inventore del Judo, nel suo viaggio in Italia.
Su richiesta di Mussolini, fece ritorno in Giappone, per far conoscere la Cultura Italiana ma pure per trovare appoggi all' Italia da parte del Tradizionalismo Militare del Sol Levante.
Terminata la Seconda Guerra Mondiale, fu epurato e trattato da pazzo, esattamente come Ezra Pound.
Negli ultimi anni della sua vita, divenne amico di Indro Montanelli, giunto in Giappone per scrivere diversi articoli, facendogli da guida.
Morì nel 1954, invocando l' Italia fino all' ultimo.
A lui, Eroe, Poeta, Letterato e Uomo di Vasta Cultura, un saluto dannunziano: "Io ho quel che ho donato.".

lunedì 27 gennaio 2020

I COMUNISTI BOLOGNESI ED IL TRENO DELLA VERGOGNA.

Nel giorno dopo la mancata Liberazione dell' Emilia Romagna dal comunismo, è doveroso ricordare l' accoglienza dei rossi bolognesi al treno che trasportava i Profughi Istriani. Il treno venne preso a sassate da dei giovani che sventolavano la bandiera rossa con falce e martello, altri lanciarono pomodori e sputarono sui loro connazionali, mentre taluni buttarono addirittura il latte, destinato ai bambini in grave stato di disidratazione, sulle rotaie, dopo aver buttato le vettovaglie nella spazzatura.

martedì 21 gennaio 2020

BONACCINI E' NERVOSO: MEGLIO DI 100 SONDAGGI.



Non avevo mai visto il candidato neo-comunista alla Regione Bolscevica Stefano Bonaccini. Ieri era ospite da Nicola Porro a "Quarta Repubblica", insieme al solito Vauro che, in assenza di altri possibili nemici, pensava bene di dare del Fascista o giù di lì a Diego Fusaro.
Tornando al candidato rosso, l' ho trovato particolarmente nervoso ed agitato, tanto da rispondere sgarbatamente e con tronfia arroganza alle domande di una Maria Giovanna Maglie decisamente sul pezzo. Vuoi vedere che, disponendo, la "gioiosa macchina da guerra" del PCI/PD di sondaggi privati, il modenese incomincia ad avere la tremarella per il Voto in Emilia Romagna di domenica prossima ? Direi di si...

lunedì 6 gennaio 2020

I Morti Cristiani uccisi dai siriani e dai filosiriani ringraziano Trump per aver giustiziato un criminale.

Ennesimo granchio dei Cameratichesbagliano rossobruni dell' etere, che hanno reagito stizziti ed inviperiti alla attesa e doverosa eliminazione del terrorista Qasem Soleimani. Benissimo ha fatto Matteo Salvini ad esultare, invece.
Non è lecito, infatti, dimenticare i moltissimi politici Cristiani Libanesi uccisi dai mandanti siriani e dai carnefici filo-siriani.
Vogliamo forse dimenticare il Presidente Bachir Gemayel, ucciso nel 1982 per volere degli Assad, tramite il Partito Nazionalsocialista siriano (SSNP). Il Presidente Falangista era fortemente antisiriano e fu un baluardo contro l' espansionismo di Damasco e l' allora nascente organizzazione di Hezbollah, tuttora considerata TERRORISTA da USA, Olanda, Canada, Isrtaele, GB, Australia. E spesso duramente ammonita dal restante Occidente. Pure nel 1982 operava in Libano la Forza QUDS o Brigata Gerusalemme di Soleimani, in funzione antiCristiana.
Altra figura di spicco uccisa in Libano dai siriani e/o filosiriani fu il Cristiano Greco Ortodosso Gebran Tueni, ucciso nel 2005. Suo nonno, l' omonimo Gebran, fondò diversi giornali libanesi, tra cui Al Nahar, il più diffuso quotidiano dello Stato del Cedro. Il padre, Ghassan, giornalista e politico, fu inizialmente avversario di Bachir Gemayel; poi, dopo l' invasione siriana e, soprattutto dopo l' uccisione del figlio, divenne uno dei maggiori avversari dei siriani e degli iraniani, Soleimani in testa.
Gebran Tueni, all' inizio sperava che l' avvento al potere di
Gebran Tueni 
Bashar Assad alla guida della Siria migliorasse la situazione libanese. Poi, dopo aver conosciuto i fili che legavano Assad ad Hezbollah, maturò una sempre più attiva opposizione al regime nazionalcomunista siriano ed ai gruppi islamici terroristici iraniani. Fu ucciso il 12 dicembre del 2005 da un'autobomba nei pressi di Beirut, seguendo la sorte del Premier Rafic Hariri, ucciso dai siriani in collaborazione con Hezbollah nel febbraio 2005. Hariri, musulmano moderato, fu dilaniato da 1800 chilogrammi di esplosivo, insieme ad altre 22 persone. Poco prima di Gebran Tueni era stato trucidato il suo caporedattore, Samir Kassir, nel giugno del 2005, antisiriano di sinistra.
Moltissimi furono poi gli assassinati dopo il 2005 tra gli esponenti Cristiani: nel novembre 2006 fu la volta di Pierre Amine Gemayel, nipote di Bachir, dai "Combattenti per l' Unità della Grande Siria". Nel settembre del 2007 toccò ad Antoine Ghanem, esponente di spicco della Falange Cristiana ed avversario di Siria ed Hezbollah.
Moltissimi furono poi gli omicidi di Cristiano-Libanesi da parte dei servizi segreti siriani, filo-siriani e dei gruppi legati a Qasem Soleimani, la cui lotta contro l' ISIS è da considerare solamente un fatto interno al complesso mondo terroristico islamico ed antioccidentale che comprende ANCHE la Brigata Gerusalemme e il QUDS. Moltissimi altri furono i Cristiani uccisi in Libano, oltre a questi citati.
Ignorare tutto questo è particolarmente grave, alla stessa stregua di ignorare o dimenticare che il partito nazionalsocialista tedesco fu responsabile dell' omicidio dell' esponente del Fronte Patriottico austriaco Engelbert Dollfuss nel 1934, della successiva invasione dell' Austria nel 1938 e delle persecuzioni contro il successore di Dollfuss, Kurt Alois von Schuschnigg. Tutti AustroFascisti ed amici dell' Italia.

Come più volte ho ammonito, NON sempre il nemico del mio nemico é mio amico: la Siria, Hezbollah, Quds e l'Iran restano pericolosi nemici dell' Occidente e della Cristianità. 


E non mi si venga a dire che la Siria nazionalcomunista, con frange nazionalsocialiste tuttora presenti nel parlamento siriano, tollera i Cristiani: anche Hitler li tollerava a fatica; ma se avesse vinto il conflitto, non sappiamo che fine avrebbero fatto i Cattolici, rispetto ai protestanti.